Siamo bombardati da troppe notizie drammatiche e preoccupanti in questi giorni, se ne sentono oltre misura e, naturalmente non ignorando quello che accade nel mondo e in Italia e non essendo indifferenti, lasciamo, per un momento, però, ai “grandi della terra” le discussioni sugli avvenimenti spaventosi che stanno sconvolgendoci, in tutti i sensi, in questi giorni…
Rivolgiamo una riflessione alla realtà consueta e giornaliera, e prestiamo attenzione al nostro quotidiano, ai nostri problemi di nonni, genitori e parliamone un po’, sentendo i vari pareri degli altri eldyani. (pc)

In Italia quello del nonno, e soprattutto della nonna è un mestiere pressoché a tempo pieno, e molto richiesto.

Senza milioni di nonne e nonni  che curano i nipoti, molte mamme non potrebbero avere un reddito sufficiente per crescere ed educare i figli.

Da noi si continua a parlare di famiglia ma non si aiuta affatto, una giovane coppia, a crescere dei figli, c’è in media un posto all’asilo ogni dieci bambini in età da nido, si fa la politica dei bonus solo per le famiglie a basso reddito, piuttosto che pensare a creare servizi di quantità e qualità, necessari.

Perciò quello dei nonni a tempo pieno è per tanti di noi una scelta obbligata, anche se lo facciamo con immenso piacere resta  sempre una scelta obbligata, e sempre più spesso assieme hai nipoti ci sono anche i nostri genitori da accudire; molte donne, intorno hai sessant’anni, hanno ancora i genitori, e già dei nipotini, così che loro sono diventate il vero pilastro dell’organizzazione familiare, senza neppure riuscire a godersi un meritato giorno di pensione, impegnate come sono a dividersi tra i genitori ultra ottantenni, i figli trentenni, e nella maggior parte dai casi con lavoro precario, ed i nipoti.

Fare i nonni è anche molto bello, per i nipoti siamo importantissimi, con tutti gli insegnamenti e l’esperienza che abbiamo  da dare, e noi da loro riceviamo molto.

Ma le scelte educative devono restare principalmente dei genitori, e poi i piccoli hanno bisogno di relazionarsi con altri bambini, e con altre figure educative, se avessimo più tempo per noi, saremmo più sereni e saggi, dunque anche nonni migliori.

Alzare l’età pensionabile delle generazioni che ci seguono, rinunciare a sviluppare  una rete di servizi per l’infanzia, come stanno facendo i nostri governanti, a mio modesto modo di vedere, significa preparare un futuro in cui non ci saranno né servizi, né nonni in età adeguata per occuparsi dei propri nipoti.

Altro che politiche per la famiglia, e per la natalità.

Vorrei sentire anche il parere di altri nonni, visto che questa mia riflessione è scaturita ascoltando in chat, tanti nonni e  nonne, super impegnati ad assistere genitori,  figli, e nipoti, so che tutti noi lo facciamo con piacere pero visto che nel resto d’Europa la situazione , è completamente a favore della famiglia e dei bambini, cosi che i nonni, pur dando aiuto ai loro nipoti possano godere anche in parte di un meritato riposo.
Riccardo2.co


11 Commenti a “Fare i nonni a tempo pieno è bello… ma non deve diventare un lavoro scritto da Riccardo2.co”

  1. nico scrive:

    In Francia,mi pare di avere sentito un tempo,lo Stato,alle donne che scelgono di rinunciare al posto di lavoro per curare e allevare i figli,eroga una somma più o meno pari a quella che rimane dopo pagate le spese che comporta recarsi a lavorare.Non sarebbe una spesa ma un investimento.Nessuno può sostiture la mamma a preparare i futuri cittadini(angeli del focolare esistono ancora o sono in via di estinzaione?)si libererebbero posti di lavoro e migliorerebbe la qualità di vita delle famiglie.Inonni? un tempo portai dal Portogallo un piatto di ceramica da appendere alla parete,con questa scritta:Sò os filjos a nossa çerteza os nettos a nossa esperançia e con esta çerteza querida a vida nunca nos cansa.

  2. edis.maria scrive:

    Purtroppo , come ho già dibattuto in un altro blog, non riusciamo a distinguere le vari situazioni. Gravissimi problemi in Libia ( non nel Libano) e semplici problemi di nonni e nipoti. I nonni, questi cari parenti sempre vicini e sempre disponibili, quando il loro affetto è di sostegno alla famiglia! Tutto però deve essere selezionato nei modi e nei tempi! Ho un solo nipote , che a 11 mesi frequentava il nido con ottimi risultati. Genitori e nonni, tutti ancora impegnati nel lavoro,si scambiavano incarichi e gioie! Che risultato meraviglioso, collaborazione e amore , senza una presenza continua e pesante. Ho un nipote meraviglioso, ultraventenne, che mi vuole bene e mi è molto vicino in ogni circostanza: grazie Giulio!

  3. dino4.vi scrive:

    Commenti abilitati
    Fare il nonno, ho otto nipotini, è molto gratificante. In particolare, il più piccolo, mi ha nolto aiutato e continua ad aiutarmi, nel farmi sopportare una grave malattia che non mi vuol lasciare in pace. Mi dà coraggio, mi accarezza,a modo suo si fà carico del mio problema. Se anche non avessi altre maifestazioni d’affetto già questa, per me, è sufficiente per poter dire “sono fortunato ad essere nonno!”

  4. riccardo2.co scrive:

    Risposta ad Alba Morsilli , non capisco il tuo amaro sfogo cara Alba, sembra che tutti noi che abbiamo , io scritto , e gli altri nonni più o meno condiviso, lo scritto ,nessuna sensibilità a riguardo della stiuazione in NORD Africa.
    Tengo a precisere che l’articolo è stato inviato ad eldy giorni prima che questa situazione tragica si venisse a creare,
    è stato pubblicato ora perchè i tempi di inserimento sono lunghi visto la mole di articoli che noi tutti inviamo , io penso ma non stà a me sindacare quando postare un articolo, c’è già chi ci pensa in eldy.
    secondo mi pare scontato dire che tutti noi siamo preoccupati per la sorte di questi poveretti, ma mi perdonerai se non capisco cosa
    abbia a che vedere con la situazione dei Nonni e nipoti del nostro paese, e non le vedo assolutamente cose banali, quando ci sono persone invalide che accudiscono i nipoti e danno una mano ai propri figli, compiono anche se di buon grado la loro opera di aiuto, ma ciò non toglie che sarebbe più giusto che
    potessero trovare anche un poco di spazio anche per loro,
    o anche tu fai parte di quella schiera di persone che pensano, solo a quello che succede nel mondo, e non vedono quello che succede fuori dalla porta di casa.
    Se permetti io mi indigno per quello che stanno combinando i nostri governanti con noi,e in ugual maniera mi preoccupo per la situazione in nord Africa,visto che la drammatica situazione presto ci toccherà da vicino.

  5. marisa8.bs scrive:

    che dire nonna di 5 nipoti ,una esperienza bellissima gratificante ,amata dai nipoti , finche diventano grandi , ecco allora c,è la scuola,gli amici,lo sport e per la nonna tanto amata,non si ha più tempo neppure per una telefonata.questa è la mia esperienza sto spettanto che anche il più piccolo che ora ha 7 anni prenda la strada dei fratelli.

  6. lucia1.tr scrive:

    Molti anni fa si viveva tutti insieme, nonni, zii, nipoti e genitori. Poi le giovani coppie hanno scelto di vivere da soli e arrivato il grande problema dell’accudimento della prole. Spesso, più per necessità che per scelta, i nonni sostituiscono mamma e papà quando sono al lavoro e a loro è affidata l’educazione dei bambini. Capita che i nonni, anche per stanchezza, siamo troppi permissivi e permettano ai nipoti di crescere senza regole, non ascoltando più l’ autorità dei genitori. Penso che la figura dei nonni sia importante per una sana crescita, ma deve essere marginale e non sostituirsi mai a quella dei genitori e che a loro sia affidato il compito di trascorrere momenti di svago e di evasione.

  7. alba morsilli scrive:

    Non sono d’accordo a quello che ha scritto Paola “lasciamo ai grande della terra il problema della rivoluzione In Libano”
    Io nel mio pensiero voglio collegare i nonni che in questo momento vedono i suoi nipotini morire, o mutilati.
    Pensate che le farebbe fatica fare il nonno a tempo pieno?
    Pur di vederlo correre e diventare grande,
    Noi qui stiamo a discutere su cosi banali, ma vi rendete conto della realta che gira attorno anoi?
    Per me è inacettabile certi argomenti, io che sono nonna tempo pieno e respiro l’aria dell’infanzia sofro per quei piccoli che vedono le tenebri per colpa dei grandi

  8. Giulio Salvatori scrive:

    Giudicatemi come volete, ma io ne farei molto volentieri a meno di fare il nonno a tempo pieno.Anzi, spesso, protesto con le mie donne .Non giriamo intorno alla colonnina prendendoci per i fondelli:-non sono per niente favorevole – Un conto è l’amore per i nipoti, altro è la realtà economica che ti costringe a fare il nonno a tempo pieno.Oltre a mancare i servizi (Asili nido, scuole materne etc.) Alle giovani coppie manca i lavoro , o gli stipendi non sono sufficienti al fabbisogno della famiglia ;ecco che , sono costretti a lavorare sia il padre che la madre.Inoltre,questi servizi scolastici, laddove esistono, gli paghi:-mensa, scuolabus, materiale di consumo, e inutile fare l’elenco, tutti siamo a conoscenza. Pertanto, oltre all’amore per i nipoti, siamo COSTRETTI A FARE I NONNI.E non finisce qui, perchè quando andranno alle scuole superiori, università, non occorre mettere il bottone alla tasca del portafoglio, si farà prima ad aprirlo.Ritornando all’origine del concetto, dove sta la politica per la famiglia ? Se qualcuno lo sa me lo faccia sapere.

  9. Lorenzo.rm scrive:

    Condivido “in toto” i commenti di Franco e Angelo. Aggiungo osservazioni sulla mia attuale esperienza di nonno. Poiché mia figlia e mio genero lavorano tutto il giorno e la bambina ha meno di 4 anni, e poiché gli altri nonni sono più anziani di noi, sulla carta siamo in servizio permanente effettivo, anche se io, e lo dico con franchezza, ogni tanto mi ribello. Meno male che supplisce mia moglie. Ma io spesso mi ribello anche per lei.

  10. franco muzzioli scrive:

    Non sono stato esentato dall’essere nonno in servizio attivo ,mai permanente però! Mia figlia,che mi ha dato i nipoti, per i primi anni ha fatto solo la mamma e questo ha permesso a me e a mia moglie un nonnato tranquillo anche se sempre presente. Purtroppo le contingenze della vita ed il lavoro della donna portano molti nonni ad un servizio permanente effettivo e questo a mio parere è male ,perchè i figli devono crescere con i genitori e perchè la maturità o la vecchiaia devono essere vissute nel loro specifico significato e non come una ripetizione forzata di una genitorialità che non compete e che forse non è neppure in grado di essere svolta bene. Ripeto, a parte certe situazioni dove necessità economiche e lavorative impongono questo tipo di vita, negli altri casi i figli dovrebbero cercare di cavarsela da soli. Ho molti amici ,che hanno figli che potrebbero permettersi fior di baby-sitter o attrezzature alternative alla famiglia, ma per un chiaro egoismo figliale ,scaricano i pupi sulle spalle dei nonni che subiscono, facendo lo slalom tra acciacchi , nipoti e le piccole pretese della vita.

  11. ANGELOM scrive:

    Fare il nonno è la più bella esperienza che si possa avere, però spesso, per i nonni i momenti da trascorrere con i loro amati nipotini diventano fonte di ansia e di stress. Oggi il ruolo dei nonni è importante quanto quello dei genitori. Siamo chiamati ad assolvere un compito molto difficile, impegnativo e con molte responsabilità: I nuclei famigliari moderni, quando la mamma e il papà lavorano affidano i loro figli ai nonni. I tempi sono cambiati, le esigenze dei bambini sono diverse rispetto al passato, bisogna trovare il modo come farli divertire, come organizzargli il tempo libero, come aiutarli nei compiti scolastici, come gestire il momento dei pasti, cosa fare quando il piccolo fa i capricci o quando sta male. In un mondo civile e all’avanguardia, si dovrebbe affrontare il problema con molta determinazione da parte dei comuni, per provvedere alle esigenze della famiglia, con strutture adeguate per l’assistenza dei figli delle coppie che lavorano. I nonni potranno così godere dei loro momenti liberi.

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