Beh voi che frequentate i forum penso sappiate cosa siano..

frequentare internet, questo mondo virtuale..attraverso chat, forum e altre cose..porta a conoscere nuove persone..si creano amicizie virtuali..penso non meno importanti di quelle reali..col tempo arrivi sicuramente a trovarti degli amici veri..a volte perchè no, pure l’amore..
comunque sia rimane sempre un mondo virtuale..non bisogna dimenticarsene..a meno chè certi rapporti non si portino avanti anche nel reale, dal vivo..che è un’altra cosa..

mi domando io..farsi amici virtuali è facile..ma quello che mi lascia sconcertata, perplessa..come sia altrettanto facile cancellare dalla propria vita una persona virtuale..un click e tutto svanisce..

lo trovo così squallido..soprattutto dopo tanti discorsi..che implicavano amicizia vera..ecc ecc..bah

voi che ne pensate?!..fa parte del gioco e bisogna accettarlo?..

insomma dall’altra parte ci stanno persone in carne e ossa..bisogna comunque stare attenti a come ci si comporta…

3 Commenti a “RAPPORTI VIRTUALI”

  1. lorenzo scrive:

    A volte le persone che si confrontano in una chatt, sono esclusivamente persone che hanno, del tempo per dialogare con le stesse che cercano amicizie, amori, curiosità della vita, conoscere e insegnare cose che già lui sa,o gli altri non sanno, ma cerca anche spiegazioni su dei problemi che ha o che sono venuti in causa in quel dato momento. A forza di rimanere in questa chatt, ho capito che molti di quelli che si avvicinano a questo mondo virtuale, sono cittadini di questo mondo che assorbono il sapere della vita quotidiana, conoscere eventuali scoperte, ho forse che siamo in questa chatt per offendere le persone? Forse siamo qui per ascoltare i problemi di tutti i giorni? Forse siamo più intelligenti di altri? Non dobbiamo essere noi a decifrare ciò che ognuno di noi sente negli altri? Ma cercare di capire cosa si vuole dire e cosa si vuole capire, questo è un modo civile per restare in una chatt. Ascoltando le parole che ognuno di noi nella sua vita avrebbe voluto che gli venissero dette. Riservando a se stessi, la sola scelta di essere toccati dai vari discorsi che si fanno non devono darci il modo di vedere solo quello che ha noi interessa, ma rispondere ad alta voce ciò che si sente dentro, facendoci male. Qui non si usa, non è la prima volta che me ne accorgo, ci sono persone che vengono perseguitate con parole inutili e senza aver fatto nulla di male, ma a quale motivo, a quale scelta si deve instaurare un simile aggressione mentale, invidia, malelingue, odio, gelosia è questo il mondo in cui vorreste vivere? No!!! non sono d’accordo, qui siamo tutti uguali e la cosa più importante da fare è una cosa sola. Dare R I S P E T T O

  2. NEMBO scrive:

    Secondo il mio parere bisogna accettarlo,anche se è odioso a dirlo, per capire la realtà di questi tempi, occorre immergersi nell’osservazione del mondo virtuale, che plasma ogni comportamento pratico. Dire virtuale, che non coincide quasi mai con virtuoso, significa dire anche chat.Nel reale c’è il mondo visivo, nel virtuale nò e ogni parola,frase, a volte può avere a interpretazioni significati diversi, perciò bisogna essere chiari, limpidi,corretti e educati, sopratutto reali come siamo nella vita quotidiana anche dietro uno schermo di un P.C. Come possiamo definere questa convinzione di non essere visti ne sentiti in un soggetto? Ecco allora a volte il culto di una trasformazione rispetto alla normale vita reali di tutti i giorni, questo secondo il mio parere è un attaccco alla propria identità io la chiamo “ipoteosi” Il travestimento di se stessi di chi siamo realmente si manifesta e imperversa sopratutto nel mondo virtuale. Se ci chiediamo quali sono le cause di tale comportamento, ci accorgiamo subito che il discorso è molto più complesso di ciò che ci sembra.La realtà del presente è per il progressista uno stadio da superare o è dominio da correggere? Ecco allora il culto della trasformazione rispetto alla vita reale. Definiamolo un gioco… forse è vero.

  3. Antonio scrive:

    Credo che, le persone che non hanno difficoltà a comunicare, riescano bene nel reale come nel virtuale e sicuramente non rinunciano a farlo con i propri amici;le persone un po più timide o introverse, fanno delle battaglie contro la timidezza. Bene, il virtuale aiuta a migliorarle, rafforzando anche la comunicazione nella vita di tutti i giorni, che è comunque insostituibile,possono acquisire sicurezza da “sfruttare”
    ( è auspicabile) nella vita reale.
    L’unica esigenza ravvisabile è quella di “comunicare, (quindi mettere in comune), la propria identità”, preservandola dal rischio di alienazione e di annebbiamento, consapevoli che con un semplice “ click “ tutto viene cancellato, ma non viene dimenticato il suo costrutto. Molti pensano al virtuale come a qualcosa di “ astratto “ è vero solo in parte, non rendendosi conto che trasmette il reale subconscio dell’individuo con cui si sta comunicando. Proprio modellandosi tra contenuti (cioè ciò che si trasmette) e i modi del comunicare che le relazioni tra gli individui nel web si qualificano e strutturano una società monologante che cerca di “aprire” all’altro il suo universo di significati.

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