Di fronte ai problemi dell’ambiente, si prova spesso una sensazione di impotenza. Si parla di diritto all’ambiente nel senso della fruizione, dell’uso da parte dei cittadini. Ma quasi sempre in termini astratti, di “battaglia”, quando non si vuole che la natura sia destinata ad altri usi, quelli produttivi, ad esempio: per la costruzione di case, di strade, ecc.
Ma l’ambiente per cui si combatte non è amato, condiviso. E perciò non è realmente goduto.
Basti considerare come sono ridotti in poco tempo quei prati, quei fazzoletti di terra, quei giardinetti “strappati” dai comitati di quartiere ai costruttori di turno, alla speculazione. Dopo la lotta rimangono abbandonati, spelacchiati, deserti.
La salvaguardia della natura, dell’ambiente, è affidata emblematicamente alla periodica raccolta delle cartacce e dei rifiuti da parte di Legambiente, con la partecipazione di uomini politici, in particolare sindaci e presidenti di municipi, bambini, anziani.
Non è su queste basi che si tutela davvero la natura. Occorre amarla, considerarla la nostra cornice di vita, il nostro habitat, compenetrare in essa le nostre vicende.
Ma sembra che della natura non importi niente ai cittadini.
Lorenzo.rm 23 aprile 2009
Strano che nessuno abbia ripreso i temi dell’ambiente. Ma non era qualche anno fa l’argomento di cui non si poteva fare a meno? Sveglia ragazzi. Anche per curiosità personale sarei felice di sapere le vostre opinioni.