Succede spesso che, dopo una fermata, l’autobus riparte con la porta aperta. In quelle occasioni si può constatare che raramente qualcuno avverte l’autista con il fatidico “la porta! la porta!”. Si parla in questi casi di mancanza di senso civico.
La stessa mancanza di senso civico che si manifesta quando in un parco, in una strada, si vedono cartacce, rifiuti, e ognuno ostenta la medesima noncuranza. Ci si tappa gli occhi per non vedere, le orecchie per non sentire.
Non ci si rende conto che l’adozione di questo modello di comportamento rende praticamente impossibile l’esercizio, il godimento di diritti, che seppur “minori” (il diritto di viaggiare in autobus senza pericoli, il diritto di vivere in un ambiente gradevole), sono tuttavia importanti in quanto permeano la vita di ciascuno rendendola più o meno accettabile.
Per essere chiari, non dovremmo più permetterci di assistere passivi ai problemi di una società affidata semplicemente ai controlli e alle sanzioni di autorità esterne. Non può esserci un poliziotto o un vigile ad ogni angolo. Come non può esserci un operatore ecologico in ogni strada o prato.
Occorrerà che i cittadini, autoorganizzandosi, assumano per sé nuovi impegni, non limitandosi ad imprecare, protestare, o semplicemente chiedere, ma operando in prima persona per esercitare diritti che senza il loro concreto apporto, rimarrebbero privi di significato.
O no?
lorenzo.rm 20 aprile 2009
Senso civico, materia di di studio che ci insegna le norme,regole, e atti che servono alla formazione dei cittadini ovvero diritti e doveri che regolano la società rispetto e dignità per tutti. Nel nostro paese tutto questo è latente,ma non assente, tantè che noi nel nostro piccolo siamo quà in Eldy a parlarne.La domanda è si può recuperare? Come tornare a farsi carico di un bene comune? Saremo noi stessi cittadini,a far sentire la nostra voce,l’orgoglio di tutti noi facendo un’anello per valorizzare la morale dei valori che si divulga ogni giorno,un senso formativo ed educativo del senso vivico.In un paese in cui le regole ci sono, ma non valgono fino in fondo. Riflettiamo sulla libertà e i diritti che in un paese moderno deve riconoscere e tutelare, il valore educativo e formativo assegnato in primis ai genitori,alla scuola potrebbe essere la classica cartina tornasole,attraverso cui viene luce non solo la debolezza del senso civico ,ma anche la distanza con le istituzioni.Norberto Bobbio(filoso) dichiarava il fondamento di una buona città sono le virtù dei cittadini.Vorrei dire a Gianni4CO,le forze del’ordine penso che facciano il loro dovere,e non dimentichiamo che molti comuni,non hanno il regolamento di Polizia Munucipale (ora locale) e se ce l’hanno è vetusto, e allora che sanzione dovrebbero applicare?
Lorenzo, ho sentito che del tuo articolo sul senso civico ne parlano in molti e mi sembra un ottimo risultato. Evidentemente questo problema è molto sentito, speriamo che sensibilizzi molte persone. Complimenti, in ogni caso, per averci pensato, ci hai spronato a riflettere e a mettere in pratica dei veri comportamenti civici.
A risentirci presto.
Cara Paola, non c’è bisogno di organizzarsi, è il senso civico che non esiste, è l’esempio di noi tutti con il comportamento e l’esempio che dobbiamo dare. Organizzarsi signifa creare squadre e ciò non serve a nulla. Anche gli addetti in italia cisono, vedi polizia municipale, polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, guardie giurate ecc. ecc. occorre quindi che anche costoro intervengano a fare rispettare le regole. Purtroppo, per esperienza diretta anche loro fanno scarica barile. Ti saluto e ti ringrazio di avere messo in rilievo l’argomento.