Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d’attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprarsi un libro. Comprò anche un sacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla. Accanto a lei c’era la sedia con i biscotti e dall’altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto anche l’uomo ne prese uno. La ragazza si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé pensò: “Ma tu guarda se solo avessi un po’ più di coraggio gli avrei già dato un pugno…”
Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l’uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno, ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase che un solo biscotto e la donna pensò “ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!”
L’uomo prese l’ultimo biscotto e lo divise a metà!
“Ah! questo è troppo” pensò lei e cominciò a sbuffare indignata, si prese le sue cose, il libro, la borsa e si incamminò verso l’uscita della sala d’attesa. Quando si sentì un po’ meglio e la rabbia era smaltita, si sedette su una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l’attenzione ed evitare altri dispiaceri.
Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro e, nell’aprire la borsa, vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.
Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell’uomo seduto accanto a lei. Lui però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell’orgoglio…
Piccola riflessione:
Quante volte nella nostra vita avremo mangiato o mangeremo i biscotti di un altro senza saperlo?
Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, guarda attentamente le cose, molto spesso non sono come sembrano!!!!
Esistono 4 cose nella vita che non si recuperano più:
1. Una pietra dopo averla lanciata.
2. Una parola dopo averla detta.
3. Un’opportunità dopo averla persa.
4. Il tempo dopo esser passato.
Ora tu puoi fare due cose:
Alzare le spalle e leggere l’articolo seguente.
Riflettere e lasciare un commento su quello che ne pensi.
Spero che tu scelga la seconda opzione!
paolacon 16 aprile 2009
Ci sono anche quattro strade che possono portarti dove vuoi andare nella vita, la prima ti conduce dove ti manda il pensiero.Non è la strada giusta,rifletti un poco.. Affronti allora la seconda.Rifletti nuovamente ma non scegli ancora. Finalmente,rifletti tu sarai sulla strada giusta. Così facendo non si rischia nulla.la felicità e le gioie della vita non sono delle mete ma un viaggio.Poichè i concetti del beme e del male apartengono alla società e quindi all’esistenza, non alla vita che è immutabile ed oltre la dualità dei contrari.
Quando si è giovani e la vita ci prende, non si capiscono tante cose e si vive come se esistessimo noi soltanto. Poi , gradualmente, ci si accorge che al mondo non siamo i soli a vivere e che ciascuno di noi ha tanti problemi. Basta un po’ di disponibilità e un po’ misericordia verso noi stessi e verso gli altri per superare tante incomprensioni.
Credo sia superfluo dire altro, grazie della storiella, fa’ riflettere molto! Grazie Paola!!
Dovremmo ricordarci più spesso che l’aria che respiriamo è la stessa del nostro vicino. Sarebbe opportununo che tutti i nostri vicini si ricordassero che l’aria che respirano non è solo loro. Prendiamo tutti dallo stesso sacchetto e non lo sappiamo, o meglio non ne siamo sempre coscienti.
il mio commento di primo acchitto è che siamo troppo indaffarati per riflettere e vedere le cose come stanno. Troppe cose si fanno automaticamente. Nel caso ci fosse stata più attenzione i due avrebbero volentieri mangiato insieme i biscotti ed avrebbero condiviso la gioia ed il piacere della compagnia. Invece, per amor proprio, vigliaccheria e perbenismo hanno buttato a mare l’occasione di un piacevole incontro
Ciò che non si può più recuperaere è un parola sbagliata , perchè reca più danno un’espressione dura, un verbo di disprezzo,un aggettivo anche solo ironico.Quante volte ne abbiamo dette e quante volte le abbiamo ricevute.Riflettiamoci!!
Paola,il mio commento alla tua bella storiella
Indignata è………
Colei che a se stessa è grata difficilmente sarà indignata.
Più lontani si va meno si apprende che si avvicina alla verità
Luciano 3