Ginevra 20.aprile.2009
Una conferenza internazionale nata morta! Doveva essere il momento
d’aggregazione e stesura di un protocollo comunque condiviso
tra stati sovrani e invece è divenuto un’ulteriore momento di frattura. Si doveva riflettere
sui danni che genera il razzismo nell’umanità, con le sue piu’ intolleranti posizioni:
l’antisemitismo e l’islamfobia, e come combatterlo. Già, l’assenza di numerose
delegazioni come America,Italia ,Svezia, Australia, Germania, Olanda nè aveva minato
i risultati; ma è una norma che chi è assente ha sempre torto in quanto rifiuta
a priori un dialogo chiarificatore e rinuncia a dire la propria posizione .
Tra il presidente iraniano Ahmadinejad e il presidente svizzero Hans Rudolf Merz
c’è stato un’incontro antecedente, la riunione doveva fare un distinguo
sulle diverse interpretazioni di parte che vengono date alla voce razzismo.
Allora diciamo che sia il cattolicesimo che l’Islam sono e sono state nei secoli
religioni intolleranti quindi culture Xenofobe, ma di questo passo siamo tutti razzisti
gli antifascisti, gli anticomunisti, gli antinazisti, tutti coloro che sono intolleranti verso chi è
loro avverso. Chi e cosa determina un regime democratico? Le elezioni! Anche Hitler
venne eletto dal popolo democraticamente come nel tempo e nel mondo altri
governi più intolleranti.Sono razzista anch’io perchè antirazzista?
E’ innegabile che l’islamfobia ha posizioni estreme non condivisibili ma non
possiamo chiudere gli occhi sul fatto che Israele abbia a Gaza usato
contro le convenzioni internazionali bombe al fosforo su civili inermi.
E’ il caso di dire: chi è senza peccato lanci la prima pietra .
Ci vuole un atto d’umiltà da parte di tutti gli Stati che in sede ONU
ribadisca i diritti umani di tutti i cittadini del mondo troppo spesso
sacrificati sull’altare dell’interesse corporativo.
E’ tempo di ripartire le risorse mondiali di cibo, acqua e creare le
condizioni che permettano ad ogni latitudine del Globo chiamare
vita la vita senza tener conto del colore della pelle, della religione,
del credo politico -Siamo tutti sotto uno stesso cielo.
felpan 21/4/09
caro felpan, non vorrei averti dato l’impressione di non essere d’accordo con te. Tutt’altro. Ho però osservato che i problemi sono più complessi di come si affrontano normalmente. E non ne possiamo uscire solo con le battute come quelle sulla panza piena e vota.I nostri emigranti hanno cessato di emigrare solo quando sono stati meglio nel loro paese, ed è questo il punto. Comunque con affetto e rispetto per le tue considerazioni che, ripeto, condivido
lorenzo non commento ma ti dico un detto romanesco–PANZA PIENA NON PENSA A PANZA VOTA- dimentichiamo il passato ed il cammino e sofferenze dei nostri migranti nel mondo!!!
Felpan, questi problemi sono tanto importanti ma possono diventare dei luoghi comuni ove si accompagnino agli interessi, soprattutto economici, di nazioni ed individui.
Ci pensi a tutte le polemiche derivanti dalle migrazioni?
Esse sono incentrate, alla fine, sull’accoglienza. Siamo buoni quando accogliamo e cattivi quando non vogliamo? Dobbiamo tenerli o rimandarli? E dire che questo fenomeno, qualche tempo fa veniva chiamato globalizzazione e ne parlavano tutti bene. In verità tale fenomeno nascondeva il bieco disinteresse di stati ed individui nei confronti di chi non vuole continuare ad essere indigente.
Ma non si dovrebbe far star meglio i propri cittadini? Non si dovrebbe al livello internazionale far star meglio gli stati poveri?
Mah. Non sento dire molto oggi dei problemi degli stati poveri o sottosviluppati, come si chiamavano una volta.
Si parla sempre d’altro.
Il razzismo è una delle cose di cui si parla di più. Fino ad arrivare al razzismo dell’antirazzismo.
Caro Felpan, mi taccio sgomento. Stiamo diventando tutti pazzi?