Questa lettera che andrete a leggere è stata inviata a Calcio dal suo amico avvocato che già gli aveva dedicato un’altra lettera(LETTERA AD UN CASALESE MAI NATO)pubblicata in riflettiamo.Invito Calcio a questo punto a far intervenire l’amico Avvocato a partecipare ai nostri dibattiti serali,previa ovvia iscrizione ad Eldy. Oltretutto in questi giorni abbiamo dato ampio spazio ad altri articoli che trattano questi temi.

Quanta ipocrisia….

Ieri mattina è venuta a trovarci una delegazione della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Com’era prevedibile ci sono stati sia cerimoniali che pose di rito, gli applausi, le belle parole e…discorsi vuoti.
Ormai negli ultimi tempi mi convinco sempre di più che un politico che si rispetti deve essere stato, durante il proprio cursus honorum, almeno una volta, nella mia amata e odiata città (questo dipende dai punti di vista!).
E magicamente dopo una “passatina” in auto blindate per qualche strada principale del paese (tra l’altro diverse di esse con buche enormi! sic!!), torneranno tutti alle loro amate e belle case, magari in un paese ricco del Nord, faranno conversazioni con i loro familiari, amici e sodali, nei loro bei salotti o in qualche puntata di Porta a Porta e potranno dire, con il petto gonfio e pieni di orgoglio, che sono stati a Casal di Principe e che lì “hanno combattuto la camorra”.
Come se combattere questi fenomeni volesse dire fare una gita: quando la smetteremo con queste ipocrisie? È come se decidessi, domani mattina, di andare in Iraq, magari viaggiando in qualche Hammer blindato, e nel fare ritorno a casa potessi dire a tutti “sono stato laggiù, ho attraversato fulmini, saette, razzi katiuscia e ho combattuto i kamikaze ed i terroristi di Al-Qaida”.
Applausi. Bravo. Complimenti. Ammazza che coraggio.
Questo sarà un modo per sentirsi soddisfatti.
Vedo spesso grandi esperti di camorra sui blog o nei programmi televisivi. Qualcuno si vanta di aver combattuto il fenomeno attaccando qualche adesivo sui pali della luce!
A volte pensano di conoscere gli orrori, le paure, le speranze, le sofferenze di questa terra senza sapere nemmeno dove si trova sulla cartina geografica.
Magari sanno che è nel casertano, o forse vicino alla Reggia di Caserta, o forse in qualche parte in Terra di Lavoro (sarebbe meglio dire terra di disoccupazione!).
Quanto durerà questa giostra mediatica dove ognuno vuole farsi un giro?
I riflettori accesi servono per aiutare un popolo martoriato a non morire con i propri carnefici o servono solo per osservare un cadavere che si deve decomporre?
Quando la collettività e lo Stato si faranno carico di questi problemi e cercheranno( insieme con noi sia chiaro) di risolverli? Non bastano centinaia di poliziotti, carabinieri (e chi più ne ha più ne metta) per dare speranza ad una comunità.
Ci vuole ben altro!
Dare delle opportunità di riscatto a chi pur da Casalese ha la voglia di impegnarsi e continuare a fortificare sempre di più il buono che pure c’è.
Ma in fondo ai “grandi esperti” basta essere saliti sulla giostra, e per il resto…chi se ne frega!
Emilio Lanfranco amico di Calcio

4 Commenti a “LA GIOSTRA”

  1. calcio2.CE scrive:

    Se ne parlava proprio qualche giorno fa, con vicino un buon caffè casalese, potremmo fare una provocatoria proposta di cambiare il nome ai cittadini di Casal di Principe(me compreso), chiamarli che ne so …principini, casaldiprincipesi e bla bla bla. Ancora meglio cambiare il nome alla città, così ognuno di noi avrà la possibilità di modificare la Carta di Identità che di questi tempi è un’arma batteriologica. Se non erro la vigente normativa destrorsa, non è ancora arrivata a chiedere la fascia di riconoscimento per chi è straniero, nero, o colorato che sia, però al momento noi poveretti siamo già muniti del segnale di riconoscimento …la Carta di Identità di Casalese. Sapete è meglio di una American Express, tu la tiri fuori, ovunque ti viene richiesta e per magia chi hai di fronte può avere due reazioni: SCHIFO E/O TERRORE.
    Esaminiamo lo Schifo, ebbene vedi il suo viso assumere una colorazione verdastro giallina, con relativo mutamento del tono della voce, sembra che in quello stesso momento vorrebbe dirti….”ECCO L’HO BECCATO E UN CASALESE, ARRESTATELO PRIMA CHE SI DIA LATITANTE”.
    Secondo atteggiamento: Terrore, chi interagisce con te diventa bianco/violaceo ed in quel momento sembra volerti dire: “ECCO PRENDI IL MIO PORTAFOGLI, LA CATENINA D’ORO RICORDO DI MIA MAMMA E TI PREGO RISPARMIAMI, HO OTTTO FIGLI, MOGLIE E SUOCERA A CARICO”.
    Scherziamoci su, ma riflettiamoci su!!! ti voglio bene Emilio

  2. calcio2.CE scrive:

    Ehh …bastasse solo questo mio carissimo Emilo …comunque oltre a quello che tu hai scritto e citato vogliono farci venire la paura “gialla”, la paura del povero immigrato cinese o dell’Est Asiatico, persona già diffidente di per sè, ma, che leggendo le notizie sui giornali, viene ancora più emerginata da noi italiani. Ci dicono che la Mafia Cinese è più spietata delle Nostra, quasi con orgoglio nazionalistico, quasi per far passare che i nostri sono romantici briganti contro uno Stato oppressore.
    Perchè non ci dicono che dietro tutte le mafie ci sono delle lobby americane, dei grandi capitalismi, dietro lo sfruttamento della prostituzione e lo spaccio della droga c’è un’organizzaione internazione che ha fatto la ricchezza di tanti capi di Stato dei Paesi Occidentali? (Del passato e del presente).
    E mi fermo …caro Emilioo basta!! davvero non se ne puo piu’…

  3. ester.VI scrive:

    che tristezza……non conosco queste realtà se non dalla stampa o dalla tv e sempre penso;ma come è possibile? Che queste cose esistano ancora,mi ripeto che tristezza!!!!!!!

  4. nadia4.RM scrive:

    infatti…amico di calcio , hai perfettamente ragione , so come vanno le cose li …mio figlio presta servizio li da ben 12 anni e le cose vanno proprio come dici tu

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