Fra pochi giorni ci risiamo!..Il 6 e il 7 giugno si vota per il rinnovo del parlamento europeo.
Saremo chiamati ad esercitare il diritto -dovere del voto.Ultimamente è un’operazione che facciamo spesso.La macchina elettorale da tempo si è messa in moto: trasmissioni televisive, dibattiti,comizi, pubblicità…organizzazione operazioni di voto …il tutto a costi stratosferici.
Tutti, o quasi, i candidati promettono cambiamenti, fanno proposte, promesse,auspicano rinnovamento,stilano programmi a breve e lungo termine…sembrano a vederli perfino credibili.
Dall’altra noi: il popolo, con le nostre speranze, i nostri bisogni, i nostri diritti sempre più spesso elusi, che ci affidiamo fiduciosi a coloro che stentiamo di riconoscere come i rappresentanti dei nostri valori, delle nostre idee, delle nostre passioni.
Allora mi chiedo: come mai questa discrepanza?..Coloro che eleggiamo di sicuro devono rappresentarci …o…
Cari amici, fin quando si insegue una poltrona(” per salvaguardare gli interessi degli italiani”) ,ci si accorge che alla fine si tutelano solo i propri interessi.e di qualsiasi genere, economici, morali, personali,bramosia di apparire, di potere..L’unico rimedio a cio’, a mio modesto parere, sarebbe il tentativo di promuovere consensi per una riforma integrale del sistema politico elettorale, dove gli interessi da salvaguardare siano solo ed unicamente quelli che rispondono alle esigenze dei cittadini, ed a tutto cio’ che ad essi e’ correlato: poi, se notate bene, le immagini dei candidati non sono mai state cosi’ belle come quando sono stampate sul tabellone..Sorrisi dolcissimi, barba rasata su una pelle di velluto, espressioni convincenti, giovanili, credibili ; sembra di essere in altri tempi, dove le speranze degli elettori si concretizzavano in quegli sguardi promettenti e fiduciosi.Vogliamo ancora crederci? ma si; sperando che alla fine l’unico piu’ grande successo possa tramutarsi nella volonta’ di riuscire almeno a limitare i danni procurati…Pessimismo, realta’,utopia? …….Il tempo ha sempre deciso e decidera’ allo stesso modo.. .
Luigi4lc7lc 14maggio2009
Mi corre l’obbligo di dichiarare che qualsiasi mio commento espresso su queste colonne non ha mai inteso porre in dubbio l’nestà intellettuale e l’equanimità della nostra amica Semplice. Se, malgrado ogni mia intenzione, da qualche mio scritto fosse derivato qualsiasi nocumento alla sua immagine, le chiedo pubblicamente scusa.
ciao pier..grazie, ma la mia risposta sta nel mio stesso commento…un caloroso SALUTO.. GIOVANNI MARIA, CONDIVIDO appieno le tue riflessioni, aggiungendo per gli altri che hanno scritto..Quello che noi meritiamo e’ accettato pienamente ed in maniera masochista da chi ha espresso il voto nella direzione che causa il disagio….io purtroppo non merito ancora niente, in quanto quello che io ho manifestato nell’esercizio del voto, non e’ mai arrivato..
Le elezioni per le europee sono la solita beffa di chi ci governa, si devono sistemare n. 72 persone al Parlamento europeo e pertanto si devono mettere il lista le persone che potranno ricoprire il posto. Senza ne alte ne parte, quel che capita, non si guarda alla proparazione professionale alla conoscenza delle lingue, alle conoscenze politiche o a quant’altro può servire. L’importande è mettere nelle tasche dei 72 depotati eletti la somma mensile di €. 42.000,00 c.a.
Di più il Presidente del Consiglio si candida in tutte le circoscrizioni come capolista pur sapendo che deve dare immediatamente le dimissioni. Questa è un’anomalia italiana. Posso capire il capo di un partito che si candidi in tutte le circoscrizioni, ma che il capo di un organo istituzionale lo faccia e semplicemente disdicevole per non dire altro.
Vero noi italiani ci meritiamo questo Governo e questi governanti in quanto siamo considerati “popolo”, non persone da rispettare.
Buona lettura e grazie
Caro Luigi,è appezzabile ciò che hai scritto…Ma non lo trovi un po retorico!!!… Da sempre è così…Noi andiamo a votare e come si dice…abbiamo i governanti che ci meritiamo quindi la colpa è sola nostra… C’è stata tangentopoli ma ora è ancora peggio perchè a noi tutti va bene così…Ognuno guarda solo al proprio orticello !!!.Cominciamo a fare politica sul serio a partire dalla scuola !!!.Con affetto…Ciaooooooo
Luigi …tranquillo, solo chi non ti conosce può accusarti di qualunquismo e in maniera sprovveduta, secondo me.
Sicuramente c’è delusione, amarezza nelle tue parole,è vero quello che scrivi, c’è solo la corsa alla conquista della poltrona + comoda e l’ingordigia di tenersela il più possibile e di contro attraversiamo un momento di “stasi”delle passioni,ma…senti?..un fruscio,un friccico, una brezza, una ventata…il vento soffia ancora!
Cari amici, vi ringrazio molto per i vostri commenti; era pero’ doveroso da parte mia definire in modo comprensibile le mie osservazioni in tema elettorale..Adoperarmi per uscire dal qualunquismo lo faccio da sempre, manifestando ed esercitando il diritto al voto, attivandomi, anche nel passato, per partecipazione ai temi sociali e politici nell’ambito della mia regione e circoscrizione…La mia, senza alcun dietrofront, voleva essere ed e’una riflessione di delusione un po’ amara dell’operato di quasi tutti i nostri politici, esaltata in chiave umoristica , ma nel contempo veritiera…Probabilmente non ci siamo capiti anche se poi, alla fine, abbiamo espresso gli stessi dubbi, le stesse perplessita’ e le stesse aspettative…Un caloroso saluto a tutti..
FORSE DICO UNA STUPIDAGINE ,PERO’ A CHI VINCE LE ELEZIONI BISOGNEREBBE FAR FIRMARE UNA CARTA, TIPO CAMBIALE ,CHE DICA……SE NN SI MANTIENE CIO’ CHE SI è PROMESSO PAGHI UNA GROSSA PENALE , TE NE VAI A CASA SENZA PENSIONE STRABILIANTE…FORSE CI PENSEREBBERO UN PO PRIMA DI PRENDERCI X I FONDELLI. sCUSATE ma proprio nn se ne puo’ piu’ di questi ciarlatani
Vedi Luigi la nostra democrazia è una democrazia rapprentativa, vale a dire decidiamo attraverso i nostri rappresentanti o quantomeno attraverso i rapppresentanti che sceglie la maggioranza. Chiaro spesso non ci troviamo daccordo con chi ci governa, forse non eravamo e non siamo pronti per un sistema maggioritario, ma tant’è, e allora, non ci si può tirare indietro a fare in modo che chi la pensa in modo diverso da noi vinca più facilmente. Io di fronte al voto non mi sono mai tirato indietro, penso e spero proprio come te, ho sempre votato, mai una scheda bianca o nulla, il mio voto è importante, è una conquista. Che poi ci sia qualcuno che del voto ne approfitta è un po colpa anche del sovrano, e nel nosttro caso è il popolo. Certo termine abusato, e penso al partito degli avvocati ed ex di ogni tipo, ma il popolo può fare, può scegliere…Come diceva Fromm, l’uomo è l’unico essere che riesce a sopravvivere in qualsiasi condizione: dal freddo polare al caldo del deserto, da ricco sfondato a povero in canna, da affamato a sazio, grasso e magro, felice o annichilito…e pensa tu a quante situazioni diverse, e in ogni caso c’è sempre una reazione alle “sofferenze” sociali. Ecco forse è arrivato il momento di cercar di far capire a quanta più gente possibile quanto sia importante votare. Non basta sparare a zero, bisogna partecipare. Ieri mi è stato recapitato un volantino elettorale (da noi si vota anche per le amministartive), su 20 candidati 18 sono pensionati, gente che vive della paura del giorno dopo, che si trova a pagare bollette che crescono, che un chilo di pane 12 mesi fa lo pagava € 2,55 e oggi lo paga 3,70 e un chilo di pasta da € 0,90 ora lo paga € 1,60 e sai qual è il loro problema? L’uomo nero, il vicino giovane con cui non sanno dialogare ed ecco crescere la xenofobia. I loro figli e nipoti perdono il lavoro? La colpa non è delle scelte imprenditoriali infauste (investire nei paradisi fiscali anzicchè nell’azienda) la colpa è dei cinesi e degli indiani che portano via il lavoro. Ecco è questa forma accecata di reazione che rischia di farci trovare un lagher fuori dalla porta di casa. Basta astensionismo, facciamo sentire il nostro peso, un voto fa più rumore nel silenzio che ci avvolge.
Luigi, c’è da apprezzare sempre la critica che viene dai cittadini, guai se non ci fosse. Tuttavia, almeno per la politica e l’economia, io sarei dell’idea che dovremmo sforzarci di fare qualcosa di più impegnativo, esaminando più in profondità i problemi e sforzandoci di indicare delle proposte di soluzione. Se rimaniamo nel vago e nel colorato non facciamo un buon servizio a noi stessi e partecipiamo al fenomeno negativo che si può chiamare disimpegno, qualunquismo e chi più ne ha più ne metta. Il distacco dalla politica ed il distacco dal popolo sono le due facce della stessa medaglia, che coinvolge nello stesso tempo politici e cittadini. Questo distacco bisogna che sia colmato e non ampliato.