Sono di fronte a uno dei più bei dipinti di Rembrandt, famoso in tutto il mondo e conosciuto con il nome “la ronda di notte”.
Un capitano sta impartendo un ordine, e tutta la compagnia si mette in movimento. Si tratta di un ritratto di guardie civiche come non se ne era mai visto uno prima. Non sono ordinatamente allineate come voleva la tradizione; ogni personaggio è attivo nel compito che gli è stato assegnato ed è lo spettacolo emozionante di uomini in azione. L’alfiere solleva lo stendardo, il tamburino comincia a rullare sul tamburo, le guardie afferrano le loro armi e una fanciulla, in guisa di mascotte, si aggira fra loro. Su tutto il quadro una luce e un’ombra che danno il senso della notte e mettono in risalto i volti, rendendo la scena ancora più dinamica.
È la compagnia degli archibugieri di Amsterdam.
Siamo nel 1600 e l’Olanda non fu mai così ricca e potente, come in questo secolo, detto “il secolo d’oro”. In questo periodo era uno dei più importanti paesi d’Europa, ricco grazie ai commerci e alla navigazione, con cui i mercanti acquisirono vere fortune e l’arte e la cultura conobbero una splendida fioritura.
In questo contesto ci si doveva anche difendere e nacquero così le compagnie sotto l’egida di varie armi, come questa degli archibugieri.
La data del quadro è: 1642. Fu commissionato a Rembrandt dai ricchi partecipanti della milizia.
Già circa quarant’anni dopo, un critico dell’epoca, riconobbe la grandezza del dipinto dicendo: ” In verità, quest’opera, comunque possa essere censurata, sopravvivrà a tutte quelle che con essa vogliono competere, poiché è così pittoricamente concepita, così focosamente movimentata e così potentemente eseguita, che tutti gli altri dipinti presenti le figurano accanto come carte da gioco”.
Naturalmente di fronte a tanta maestà ed a tale soggetto, non posso fare a meno di fare un parallelo e una riflessione: ma siamo ancora nel ’600 da aver bisogno in Italia di ronde di privati cittadini per difenderci? Gia’ con l’Illuminismo, nel 1700, erano sparite. “Saranno i volontari della sicurezza”, come li ha definiti il ministro dell’Interno, Roberto Maroni.
Già la sola parola ronde evoca fantasmi del passato, purtroppo.
Il quadro di Rembrandt fu commissionato da privati cittadini che guidavano “le ronde”, ma siamo nel 1600, dopo le grandi guerre di religione, quando Thomas Hobbes nel Leviathan scrive che «la paura di perdere la vita o solo di rischiare di perderla è la passione che induce gli individui, indistintamente tutti, a desiderare di rinunciare a una parte della loro libertà di decidere su che cosa fare per proteggersi, per consegnarla al sovrano in cambio di sicurezza ».
Ed è questa la forza su cui si regge uno stato solido. La protezione deve venire dallo stato e non dai privati cittadini organizzati in armate che ricordano “l’armata Brancaleone”.
Leggo sul web: ” Pensare di applicare il principio di sussidiarietà alla funzione di sicurezza pubblica è non solo profondamente sbagliato, perché è una funzione non privatizzabile, ma è anche terribilmente pericoloso. Attribuire a dei privati cittadini, organizzati in ronde, compiti, diretti o indiretti, di sicurezza pubblica costituisce una violazione dell’inderogabile principio del monopolio pubblico dell’uso legittimo della forza, sul quale si fonda lo stato di diritto”.
Adesso io mi domando: non siamo più nel 1600, abbiamo una polizia di stato, un’arma dei carabinieri efficiente, non sarebbe il caso di potenziarle creando così anche altri posti di lavoro?
E poi non sarebbe il caso di dare il compito di redigere i passaporti, i permessi di soggiorno ed altro, a semplici impiegati, invece che a militari, mille volte più utili in compiti esterni?
Mi assale un dubbio ancora: quanto i singoli cittadini, concretamente, sono preparati a dare sussidio alla polizia regolare? Non sarà che poi parteciperanno alle ronde cittadini esaltati che devono dimostrare di essere qualcuno?
Secondo la mia opinione, le ronde non sono la risposta ai problemi di sicurezza del paese.
paolacon 25 /05 /2009
Antonio, io non vedo fantasmi. Ho anche detto personalmente a paolacon che c’è un evidente scollamento fra la partenza e l’arrivo. In ogni caso, alla fine del discorso, si evocano ronde di un certo tipo (quelle violente, fasciste,composte da energumeni) e si tace quello che si vuole effettivamente realizzare in Italia, che è altra cosa. Ho detto a paolacon che, se si vuole fare un discorso corretto e non propaganda, occorre partire dalle norme italiane e dire dove non vanno, non mettendoci di mezzo l’abdicazione del ruolo dello stato, i poliziotti che hanno le pezze al sedere, ecc. Non c’entra niente. Le cosiddette ronde italiane sono dei punti di vigilanza dei cittadini sul territorio. Nulla di più, nulla di meno. Anche il tuo discorso sulla differenza fra fantasmi e lenzuola stese può essere suggestivo e simpatico. Anzi ti dico in tutta sincerità che lo apprezzo come modo di sdrammatizzare un’eventuale polemica. Ma non cambia il dato di fondo. Dobbiamo sapere di che cosa stiamo parlando. Se rimaniamo sul generico facciamo un’opera di semplice propaganda. E’ quello che su Eldy dovrebbe sempre essere evitato. Anche per non ingenerare reazioni negative. Tutto qui Antonio. Credimi, con simpatia.
Il quadro è uno spunto lorenzo e per associazione di idee si arriva alla discussione.Io personalmente non mi sento adepto di nessuno a quell’articolo ero concorde ad altri posso essere in disaccordo .La bellezza dello scambio di idee è proprio questa.Mi sa che tu vedi fantasmi dove ci sono solo delle lenzuola stese ad asciugare
Brava Paola, sei partita da un quadro, ne hai fatto derivare una serie di argomenti che non avevano niente a che fare con il quadro e hai fatto tanti adepti. Una bella operazione di politica occulta.
le ronde? ma vogliamo scherzare? dovrebbero potenziare le forze di polizia chee sono quasi con le pezze al sedere ,io lo so x certo. STipendi da quasi fame ,una vita di mille sacrifici.e loro pensano alle ronde che peraltro reclutano tra x appartenenti alle forze dell’ordine…tutti vecchietti esaltati.Me li immagino……nei parchi di roma a giocare a carte……ma di quale sicurezza si parla…………Complimenti paola come al solito un bell’articolo
Mi trovavo di ronda l’altra sera. Le camicie verdi indicano un ragazzo abbronzato stile Obama, gli siamo andati incontro, quello è scappato e s’è infilato nel portone di casa.
Poi i cari tragazzi verdi mi fanno: tu rosso devi stare zitto altrimenti…..(si comincia così, sempre).
Che belle le ronde, non sono come gli squadroni della morte, non sono come le Uno Bianca, non sono come la Politzei, sun allegher, sun cuntent, sun ciuch’, sun ciuc’. Por balabiot.
Bello Paola il tuo azzeccato articolo, peccato non poter dividere la schermata orizzontalmente per poter godere appieno delle descrizioni/spiegazioni che dai.
Penso proprio che sia una scelta politica.
Ed è anche interessante sapere cosa ne pensa la polizia di stato come appare da questa intervista al Corriere.
E la Polizia di Stato cosa pensa? «Non solo le ronde sono una maldestra surroga alla mancanza di turn over tra le forze dell’ordine – afferma Enzo Letizia, segretario nazionale funzionari di polizia – ma costituiscono un rischio reale di politicizzazione della sicurezza. Le ronde sono permeabili all’infiltrazione di organizzazioni criminali, come mafia e camorra e possono nascondere tra le loro fila delle squadracce di esaltati pericolosi».
Il mio commento l’hò espresso parecchie settimane fà, e quà lo ribadisco, sono contrario alle ronde(o collaboratori alle forze dell’ordine)di qualsiasi colore, a ognuno il suo come si dice..,lasciamo lavorare i professionisti gente preparata e nn improvvisata,che nn hanno nessun potere.
Amici è inutile aggiungere altri argomenti a quelli portati da Paolacon, Condivido pienamente quanto scritto anche da Marc. Stiamo attenti perchè si stanno creando le condizioni per una brutta situazione, anche se non subito, ma il fatto che se ne parla è già un pericolo. Io da ragazzino le ho viste le squadracce picchiare chi non salutava il gagliardetto. Diamo i mezzi alle forze dell’ordine, non lasciamo senza benzina i loro automezzi! I soldi si possono trovare con la lotta all’evasione, purtroppo nell’ultimo anno questa attività è diminuita. Non sarà forse una scelta politica? Mà!
Giusto Marc52 le forze di polizia non hanno la benzina per andare in giro nella guardia di finanza non assumono e cosi il controllo agli evasori è nullo e si pensa alle ronde .
brava paola!!! ci hai erudito, mostrandoci e spigandoci un bellissimo quadro di Rembrand. Lo hai portato ad esempio, raccontandoci i retoscena di questo dipinto,per codurci a una riflessione, odierna , le ronde volute dalla lega. mi domando perchè uno stato democratico, e forte con cinque corpi per l’ordine pubblico, dico cinque(carabinieri, pubblica sicurezza, finanza, forestale, e non ultima la polizia locale)debba decidere di Farsi sostenere da dei cittadini “volontari”? perché taglia i fondi, perchè non riforma i corpi insarendo dei civili per svolgere compiti amministrativi.Ci tranquillizano parlando di crisi economica e ci spavetano sulla criminalità, perchè devono complicare cosi’ le cose, perchè una forza politica cosi forte che ha vinto le elezioni e ci governa, ha bisogno di suoi elettori( non saranno certamente costituite da elettori dell’opposizione )per l’ordine pubblico. Come si fa a concepire una cosa simile!!! concepimento tipicamente italiano,(come i militari contro la mafia)mi chiedo l’attuale governo non da credito alle forze dello stato, non le ritiene all’altezza, non si fida, per questo ha bisogno di persone che la pensano come loro. La cosa mi rievoca momenti oscuri della nostra repibblica(la guardie repubilchine). Paola grazie della riflessione, culturale e politica. p.s. dimeneticavo, le guardie giurate, grazie
Oggi esiste in Italia problemi di sicurezza per le stade specialmente la notte, spetta al ministero dell’interno intervenire con tutti i mezzi necessari di quasiasi governo e colore politico,si può essere daccordo o meno usare le cosiddette ronde,armate di solo telefonino, importante che ci sia la garanzia che servono a collaborare con la polizia e carabinieri, daltronde nelle nostre scuole esiste da tempo il nonno vigile, che viene condiviso dalla quasi totalità dei cittadini.Si potrebbe prendere da esempio quello che ho letto in un ansa.
ANSA MOSCA 21 Maggio- A San Pietroburgo le ronde che già affiancano la polizia su base volontaria, saranno create con giovani disoccupati dopo un addestramento, i giovani avranno uno stipendio di circa 5.000 rubli, l’equivalente di circa 115 euro. Il progetto è già in fase finale e a breve sarà assegnato l’appalto all’azienda incaricata di arruolare i 500 disoccupati. Le ronde di giovani disoccupati lavoreranno quattro ore il giorno affiancando le forze dell’ordine in cinque dei diciassette distretti cittadini.
Paola complimenti un bel articolo.
Le ronde le hanno proposte non per l’Italia ma per alcune regioni. Da noi in toscana non se ne parla nemmeno.Ma noi abbiamo un carattere diverso con un approccio diverso nei confronti dei cittadini. Nessuno a livorno accetterebbe un simile incarico.Che tipo di selezione ci vorrebbe per scegliere questi ” onesti ” cittadini. Abbiamo gia Carabinieri Pubblica sicurezza e guardia di finanza che funzionano egregiamente perchè moltiplicare compiti che già sono assolti ?
Queste sono proposte da sud america anni ’80 perchè ormai anche da loro queste cose non usano più.
Siamo sicuri che sia giusto chiamare certi paesi terzo mondo?
Il terzo mondo lo abbiamo in casa.
Non è inopinato, Lorenzo.rm, ma è quello che ho pensato io, davanti al quadro, riflettendo sulla situazione del “nostro” paese. E rapportandomici.
Sono dei dubbi che mi pongo e delle riflessioni che ho fatto.
Gli argomenti li ho esposti.
Accidenti Paola, sei partita da Rembrandt per chiudere in modo così inopinato? Guarda che le cosiddette ronde proposte per l’Italia non hanno nulla a che vedere coi principi di sussidiarietà della sicurezza e non saranno composte da cittadini esaltati. Sono soltanto delle organizzazioni di cittadini che stanno attente e riferiscono agli organi competenti. Senza nessun pericolo, anzi mettendo in moto finalmente meccanismi di coinvolgimento degli stessi cittadini agli interessi di tutti alla tranquillità e alla sicurezza sociale. Ci si può non credere ma occorrono argomenti.