Ieri sera, mentre bevevo la mia birretta al pub mi è capitato sotto agli occhi un libretto del tipo
“LASCIATE IL VOSTRO COMMENTO” sull’argomento di cui sopra. Leggendolo, a parte battute tipo: “ma come fai a fidarti di un essere che sanguina per 5 giorni al mese….e non muore!!!” ho notato un pò di confusione, sopratutto sull’equazione sesso=amore. A dire la verità, nemmeno io ho le idee ben chiare per cui giusto per fugarmi qualche dubbio ho cercato “amore” su www.garzanti.it
ed ecco cosa ho ottenuto dalla ricerca:
Affetto intenso, sentimento di profonda tenerezza o devozione: amore paterno, materno, fraterno, filiale; sentire, provare amore…
Beh!, un pò troppo semplice come spiegazione non trovate? Oppure siamo noi
che vogliamo complicarci la vita volendo assolutamente trovare altre
definizioni?
Vi posto ciò che un mio caro amico, alla mia specifica domanda ha risposto e dopo vi lascio liberi (se volete) nei commenti di darmi la VOSTRA definizione di AMORE…
Buona lettura.
AMORE A UNO significa amarsi da soli, è la forma più spartana ed ecologica dell’amore. E’ sentimento al risparmio. Le energie affettive si muovono in una solo direzione, o meglio, vanno e vengono dallo stesso soggetto …Usando un’immagine postale, si potrebbe dire che mittente e destinatario hanno lo stesso indirizzo e non c’è necessità di francobolli né di timbri. E’ un’ amore non ufficiale, ma non per questo illegale, ed libero da condizionamenti e sensi di colpa. Nell’amore in UNO, l’autonomia è assoluta anche in campo erotico: si dipende ovviamente dalla voglia di uno soltanto e non ci sono disparità, malintesi, o cali di desiderio che creino dolore e imbarazzo. L’unico vero grave difetto sta nel fatto che, qualora non si vada più d’accordo con se stessi, non ci si può comunque lasciare.
AMORE A DUE Significa amare una sola persona per volta. E’ la forma di amore più tradizionale e diffusa. Tutti pensano di averne un’idea precisa , ma in realtà nessuno ci capisce niente. E’ un sentimento contraddittorio, fatto di ripensamenti continui, carico di luci ed ombre, di alti e bassi, di pari e dispari. Secondo alcuni è la fonte unica della vera felicità, secondo altri è profondamente innaturale. Nell’amore in DUE si procede senza un programma e l’esperienza non conta nulla. Quasi sempre, infatti, chi ha amato per anni una sola persona e poi l’ha lasciata, si innamora di un’altra persona molto simile alla precedente, con la quale compirà gli stessi errori, irrimediabilmente. Sotto questo aspetto starà molto meglio chi è stato lasciato, perché potrà per lungo tempo coltivare l’illusione di non aver avuto nessuna responsabilità per la fine del rapporto. L’unico vero pregio di questo tipo di amore sta nel fatto che se, per puro caso, dura tutta la vita, ripeto per puro caso, si ha la certezza di essere stati baciati da Dio in persona.
AMORE A TRE Teoricamente, vuol dire amare due persone contemporaneamente …In pratica, significa ficcarsi in un guaio spaventoso. Questo tipo di condizione viene comunemente associata alla figura geometrica del triangolo. Pochi, però, sottolineano che si tratta di un triangolo non equilatero, bensì scaleno: i lati uniscono tre punti sentimentalmente collocati a casaccio, che si amano e si odiano fra loro in quantità e forma disperatamente diseguale. Ciò comporta un profondo squilibrio psichico e un terribile sforzo per conciliare l’inconciliabile. L’amore in TRE è arricchito (o impoverito, a seconda della prospettiva) da un’interminabile catena di lunghe bugie, di segreti di cui sono a conoscenza tutti tranne uno, di incontri clandestini che si svolgono sempre negli stessi posti, di imbarazzanti scambi di nomi e di persone e di cose e di regali. L’unica vera soddisfazione in questo tipo di amore sta nel fatto che, prima o poi, quello dei tre che ha cominciato crolla psicologicamente e finalmente gli altri due se ne possono andare soddisfatti per la propria strada.
AMORE A QUATTRO Significa amarsi in un numero di persone davvero consistente. E’ un sentimento pluralistico, affettivamente democratico, in un certo senso ecumenico, per il quale non è certo che occorra possedere più libertà interiore o meno capacità mentale. La percezione sociale dell’amore in QUATTRO si modifica sensibilmente a seconda del sesso. Di solito, il maschio
che ama (o dice di amare) tre donne contemporaneamente è benevolmente considerato dalla critica (maschile) ma non altrettanto dal pubblico (femminile). Viceversa per la donna che ama tre uomini, è severa la critica (femminile) mentre è altissimo il gradimento del pubblico (maschile).
AMORE A CINQUE:, SEI, SETTE Significa amarsi in tanti, più si è meglio è, senza preclusione alcuna, senza ruoli definiti, senza paure schemi o pudori. Qualcuno lo chiama amore collettivo o anche amore in comitiva o anche amore universale (in quest’ultimo caso, qualcuno ha molta faccia tosta). Gli antichi Greci erano convinti che gli Dei fossero entusiasti nel vedere uomini e donne ammucchiarsi in quella forma d’amore e la elevarono a rito religioso. Gli antichi romani, a loro volta entusiasti nel vedere i Greci ammucchiarsi in quel modo, si adeguarono agli usi dei loro e coniarono la famosa espressione “nnamo a pregà, nnamo a fa n’orgia”.
Lasciatemi il Vostro Commento, le critiche sono ben accette se costruttive…
CALCIO.CE
“Amor,ch’a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer sì forte,che,come vedi,ancor non m’abbandona”.Cosa dire altro se non comunicare ed amare gli Eldynauti e scoprire in loro le particelle di Dio.
Di fronte ad un articolo come il tuo che dire, calcio? E’ ben congegnato, spinge all’umorismo. Ce famo quattro risate, come si dice a Roma e sicuramente anche tu saresti della partita. Quello che mi frena nelle eventuali osservazioni è la tua avvertenza che le critiche sono accette se costruttive. Che vuol dire costruttive, che ti si segua nell’impostazione? Che si dia credito alla tua classificazione? Che si entri nel merito? Io ritengo che tu in definitiva abbia voluto scherzare mettendo in moto un meccanismo basato sul paradosso. Una sola osservazione farei, lasciando a te giudicare se l’osservazione è costruttiva. Per me tutto quello che hai scritto riguarda il sesso e non l’amore.E, in chiave di sesso, la cosa,come scherzo, potrebbe essere ancora più gradevole.
l’amore non è un sentimento matematico. L’amore è amore a uno, due , tre quattro e all’infinito e quando il cuore batte non bisogna frenarlo con falsi moralismi sociali o eucumenici.La liberta’di amare non puo’ e non deve essere repressa ma sempre rispettata pur nel rispetto delle regole di convivenza civile .
Naturalmente qui si parla di amore donna-uomo, non amore fraterno, umano, materno ecc.Infatti l’amore al primo punto è semplicemente egoismo e narcisismo.Il secondo è quello che tutti vorremmo provare e mantenere il più a lungo possibile.Dal terzo in poi , penso ( parere mio ovviamente)che si avvicini di più ad amore-sesso , specialmente l’ultimo.I Greci e i Romani avevano un’etica completamente diversa dalla nostra e non fanno testo.Bello , comunque , parlare di amore e ,soprattutto vivere d’amore sempre.
Amore: parola inventata dai poeti per far rima con cuore.
Be’ io sono tradizionalista in merito all’argomento AMORE, quasi banale direi e per niente originale. Sono affezzionata alla numerologia pari, ma non superiore a 2. Che volete farci..? Da sola non mi diverto…amo la compagnia…ma gia’ in tre c’e’ un affollamento spaventoso, figurarsi di piu’…….!!!