Il nostro misterioso Erasmus ci propone ancora una volta un articolo interessante e purtroppo attuale. Che dire, la gente deve trovare un pretesto, un modo di esorcizzare: già Pirandello ci aveva parlato con grande maestria e sensibilità del soggetto, nella novella “la patente”. A voi la lettura e la eventuale riflessione.
Si chiama Emilio, ma tutti lo chiamano “La sfiga” perché è voce pacifica, conclamata, che porti iella, e lui lo sa e, più che scocciarsene, sembra che in fondo ne goda.
Oddio, non lo fa vedere certamente. Ma un sorriso appena accennato, l’occhio qualche volta socchiuso, fanno capire che il chiacchiericcio, la diceria lo turbino davvero poco.
La “sfiga” è molto curioso. Vuole sapere tutto quel che capita e spesso commenta. E allora gli interessati diventano inquieti. Che cosa vorranno dire quegli occhi socchiusi, quel breve commento? Interverrà o lascerà perdere? C’è da giurarci che interverrà.
Una “vox populi” giura che a casa sua, durante una cena a cui aveva invitato dei colleghi, un lampadario si staccò improvvisamente dal tetto in cucina e cadde rovinosamente nei pressi di una collega. La quale da quel momento si ritenne miracolata e cominciò ad amarlo alla follia.
Così capita con le sfighe. Portano iella ma non a tutti. A qualcuno portano fortuna. Un mio capo, una volta, da buon meridionale, mi dettò una ricetta sicura con le sfighe. Bisogna farseli amici, disse, perché essi rispettano l’amicizia, non fanno dispetti.
Colpiscono solo chi non crede in loro, ma chi li rispetta e li ama sono al sicuro, anzi essi fungono da mantello protettivo, da parafulmini a loro favore.
Un amico mi raccontò una volta che uno di essi, ben conosciuto a Napoli, si presentò al banco accettazione dei passeggeri all’ultimo momento con il volo già chiuso. Non si scoraggiò e sembra che abbia detto: “Riaprite la lista perché ho urgenza di partire. D’altra parte, se non parto, vale la pena rischiare un aereo?”.
Sembra che lo abbiano fatto partire.
Emilio queste cose le sa. E’ sempre con noi, ci accompagna. Lo mettiamo al corrente di tutto. E speriamo, speriamo.
Che ne pensate? Io lascio la cosa qui e mi taccio.
Crederci, non crederci?
Sperare, non sperare?
Conoscete antidoti sicuri per le sfighe?
Erasmus 26 agosto 2009
Chi desidera leggere la novella di Pirandello per intero, la trova cliccando su questo link:
http://www.classicitaliani.it/pirandel/novelle/03_040.htm