Leggo una lettera e la risposta di Michele Serra a pag. 189 de Il Venerdì di Repubblica del 4 settembre 2009.
Scrive il lettore, che lascio anonimo: “Trovo ipocrita e dannoso questo difendere il Sud a ogni costo solo perché Bossi lo insulta continuamente. Ho viaggiato per l’Italia in lungo e in largo, adattandomi a ogni cultura e mentalità. Quest’anno sono andato in Puglia, masticandola accuratamente: mare bellissimo, vestigia mozzafiato, cibo delizioso e a ottimo mercato, natura avvolgente.
Però molti guidano pericolosamente, spesso è sporco, le oasi usate come discariche, ovunque imperversano cattedrali nel deserto. Perla finale: siamo fuggiti da Taranto in pieno giorno perché continuamente provocati da ragazzacci in motorino (rigorosamente senza casco).
Se denuncio tutto questo, perché devo poi beccarmi eventuali lettere permalose? Perché mi si dice <ovunque è così>, mentre non è vero? La realtà è che la Puglia è un gioiello, ma molti pugliesi sembrano proprio ostinarsi a non volerla rispettare”.
Risponde Michele Serra: (tralascio la prima parte) “I comportamenti che lei descrive sono noti a chiunque frequenti il Sud, amandolo e soffrendo per il suo degrado sociale. A Napoli, in via Toledo, un paio d’anni fa, galleggiando letteralmente tra cartacce e rifiuti buttati per terra da intere famiglie a passeggio, mi sono domandato quando sarà di nuovo possibile dire che sono i napoletani a ridurre Napoli a una discarica, senza rischiare di essere confusi con i ringhiosi anatemi <padani>. Per dirla tutta: rischiare di essere ipocrita mi pare meno grave che rischiare di essere razzista”.
Non sarei d’accordo. L’ipocrisia è sempre una brutta cosa, e a questo punto non mi importerebbe definirla più o meno grave del “razzismo” padano. Questo nostro Paese ha bisogno urgente di una grande operazione verità, in cui ogni cosa venga chiamata con il suo nome. Al Nord come al Sud. Per il bene reale dell’Italia. O no?
Lorenzo.rm 06/ 09/ 2009
Cara Rosaria, l’obiettivo che intendevo raggiungere era proprio quello di passare dal vago e artefatto, dal “colore”, alla sostanza dei problemi.
Mi rendo conto che non sarà facile visto che i problemi sono tanti. Ma certo riuscire a far comprendere che Nord e Sud non sono dei “tutti” indifferenziati ma realtà multiformi con chiari e scuri, è essenziale.
E mi piace anche il metodo di Antonio. Ognuno tiri fuori il “groppo” delle cose che non vanno nella sua realtà sociale e territoriale.
L’intento però dovrebbe essere chiaro: quello di trovare la comune responsabilità di italiani che amano il loro Paese, e quello di non esporre soltanto critiche, spesso con intenti diffamatori, anche politici (perché quella o quell’altra amministrazione non fa o ha colpa, ecc.), ma di offrire collaborazioni e comunque desideri di soluzione dei problemi.
Questa è l’operazione verità che ha un senso.
Comunque, grazie dei contributi.
Così si fa.
Sin dall’inizio della lettura dell’articolo avevo previsto le “critiche e le colpevolizzazioni” da parte del Nord n ei confronti del Sud, d’altronde lo fa gia’ Michele Serra nel suo articolo (una volta tanto che la lamentela veniva per la Puglia, lui, come spesso accade, tira in ballo Napoli, come se Napoli fosse l’unico punto di riferimento del Sud. Oltretutto gia’ la lamentela del lettore la dice lunga riguardo al modo di pensare nei confronti del Sud. Allora mi chiedo…..ma xchè ci vengono se poi devono fare tante critiche? Nella mia vita ho girato parecchio (in Italia e fuori) e devo dire che anche al nord esistono problemi, d’altro tipo, ma pur sempre problemi. Quando leggo queste discriminazioni ed etichettature nei confronti del Sud, ci sto male, xchè amo la mia città anche se, è vero, ci sono molte problematiche da risolvere, ma non siamo tutti così come ci descrivete voi.. quando fate di tutta un’erba un fascio. Scusate il mio sfogo, ma non ho potuto trattenermi dallo scrivere questo commento.
Siete in tre tutti e tre di roma a parte franco muzzioli che non so da dove scrive, e tutti e tre vedete le magagne del sud.Giusto ma non credete che sarebbe stato meglio descrivere le magagne di roma visto che ci vivete ?
Allego una denuncia fatta da una signora romana che evidentemente si è interessata della faccenda.
Segnalato da : Anna Bianchi
Roma è bella ma è sporca e degradata. Ogni angolo dal centro alla periferia nasconde piccoli ammassi di rifiuti, ogni aiuola è un ricettacolo di cartacce, ogni strada è sporca , ogni cassonetto è una piccola discarica.
E poi non capisco perchè quando finalmente qualcuno taglia l’erba nelle aiuole, prima non toglie i rifiuti, ma li ” macina” e li sparge ovunque.
Roma è’ sporca perchè moltissimi cittadini, nonstante il loro “amore” per la città , la sporcano e la deturpano senza il minimo rispetto per il prossimo e per la città stessa, gettano rifiuti in strada, lanciano il sacco dell’immondizia dalla macchina, o lo lasciano sul marciapiede a marcire, e poi magari trovano la scusa dei “turisti sporcaccioni”.
Roma è sporca perchè le strade vengono “pulite” una volta ogni quache mese, quando va bene, senza lavaggi, alla faccia delle tasse dei cittadini e di contratti di servizio.
Roma è sporca e degradata perchè la pulizia NON è una priorità del SINDACO (ma non vede le strade quando transita per raggiungere i numerosi luoghi di inaugurazione!!) e dall’amministrazione NON è una priorità per la cittadinanza che da tempi atavici è abituata a vivere nella sporcizia senza farci caso.
Roma è sporca perchè molti cittadini non fanno caso al degrado , non notano la sporcizia, non interessa che i luoghi pubblici dove passeggiano e portano i figli siano puliti. Speriamo almeno che a casa loro e a casa del sindaco non vi sia lo stesso degrado presente nel marciapiede sottostante
la fonte è
http://degradodiroma.wordpress.....ca-perche/
Perché, Franco, una volta tanto? Spesso siamo d’accordo e se avessimo occasione di confrontarci di più lo saremmo sicuramente di più. Un caro abbraccio.
Certo, Luciano, è il Paese che migliora tutto se le sue parti più avanzate lo fanno ed esportano le loro conquiste da tutte le parti.
Lorenzo naturalmente é il sud, il cancro dell’illegalità nel paese, il vivaio della cultura furba e arruffona, piena di sporcizia. Sento sempre più di aver ragione a pensare che, con un altro Nord, davvero superiore per civiltà, anche il Sud sarebbe migliorato.
Caro Lorenzo
una volta tanto ,sono d’accordo con te !
Mi scoccia ammettere che in Alto Adige,sono più puliti ed educati, perchè sono più austriaci che italiani.
Mi scoccia vedere che anche nella mia cara Emilia solo il 50% differenzia i rifiuti.
Mi scoccia vedere i tedeschi ,che varcate le nostre frontiere ,non rispettano loro normali abitudini di educazione…tanto sono in Italia!
Cominciamo a fare seri “mea culpa” ed una sana operazione trasparenza; l’educazione ,il civismo, il rispetto per la natura e per gli altri non si possono ricondurre ad una scelta politica.
Vi sarete accorti che, a parte rare eccezioni sui principi, lascio negli argomenti quesiti aperti. Quello delle diffidenze e delle inimicizie fra Nord e Sud d’Italia è per la gran parte degli italiani una grande stupidaggine. Tutti ci sentiamo partecipi di un comune destino e tutti siamo orgogliosi della nostra appartenenza. Tuttavia, il quesito aperto “aiuta” a ragionarci su, se si vuole.
Sono d’accordo con quello che affermi, Lorenzo, però la gente del Sudd non dovrebbe offendersi quando si rilevano varie carenze, ma a me è capitato. La stessa cosa vale per il Nord, ovviamente. Rconoscere i limiti o la gestione inefficiente, sarebbe già un buon risultato.