Il nostro amico Giulio.lu ci accompagna ancora una volta a visitare la sua bella Versilia. Oggi ci porta ad Azzano.
All’uscita del casello autostradale Versilia ( A 112 ), si lascia il litorale marino di Forte dei Marmi e ci s’addentra verso il Comune di Seravezza.Quelle montagne che vedete su in alto, sono le Alpi Apuane, con la Pania della Croce, il Monte Corchia , a sinistra il Monte Altissimo e sulla destra il gruppo del Procinto con il Monte Forato. E’ ai piedi di questi monti che si nascondono i paesi dell’AltaVersilia decantati da poeti e scrittori, che di volta in volta, se vi fa piacere, andremo a visitare .
Arrivati a Seravezza si prende la strada panoramica per Giustagnana- Azzano- Basati. La nostra meta sarà il paese di Azzano.
Il borgo, circa 500 abitanti,è antichissimo e fu abitato in epoche remote da tribù Liguri-Apuani. Il colosso marmoreo che troneggia alle sue spalle fino a raggiungere l’altezza di m.1589, è il Monte Altissimo tanto caro a Michelangelo Buonarroti. Però nel 1520, Leone X° interrompe la costruzione della facciata del San Lorenzo a Firenze , e termina l’attività estrattiva del grande artista in Versilia.
Bisogna aspettare quasi trent’anni. Cosimo primo dei Medici apre altri bacini e riprende l’escavazione e la lavorazione del marmo. Gli uomini dell’Alta Versilia, scriveva Lorenzo Tarabella, in particolar modo i cavatori, sono avvezzi alla fatica.
Infatti, i cavatori di Azzano, appresero subito l’arte di “cavar marmi” proprio dagli stessi scalpellini di Settignano che erano venuti con Michelangelo. Un mestiere difficile e faticoso che hanno tramandato di generazione in generazione. Ancora oggi, scolaresche di istituti d’arte tedeschi, olandesi etc. da decenni si cimentano con la difficile arte dello scolpire, proprio sull’anfiteatro naturale della Pieve romanica della Cappella. La Pieve de La Cappella, rientra fra le sette pievi della Versilia.
Ora bisognerebbe, da buon cronista, fotografare il borgo, ma, ogni particolare che azzardassi a descrivere sul paese di Azzano , sarebbe come una foto non riuscita che penalizzerebbe il paesaggio. Ci sono tante bellezze che non costano niente, ma ognuno le deve vedere con i propri occhi e soprattutto con l’anima.Tanto per stuzzicare ancora la curiosità, Vi posso dire che: Le case si abbracciano una all’altra dai piedi del Monte Altissimo , degradando verso valle seminascoste da selve ultracentenarie di castagni.
E non si può dimenticare la pancia dicendoVi che vi sono piatti delle nostre nonne e la specialissima “festa della castagna”.
Giulio Salvatori Versilia -Lucca- 04/ 09/ 2009
Ero già un uomo adulto quando salii ad Azzano per cercare funghi.La guerra era finita in Versilia da tanti anni.
Ricordo che mi colpi l’occhio la visione di un selva in cui gli alti castagni erano cresciuti fra i muretti di sassi costruiti dall’uomo antico che era stato attento a far scorrere l’acqua piovana in appositi rigagnoli attraversando i quali finiva nei vicini canali. Amo pensare che questi forti uomini ricamarono la selva, coi sassi sui quali è rimasta l’impronta eterna ed invisibile delle loro callose mani.
Troppo buoni nei miei confronti.Grazie Adimin e Lorenzo RM.Nessun merito,magari metto un pizzico di campanilismo e le ” foto ” appaiono sicuramente più sovraesposte.Dovete, semmai, ringraziare Paolacon, ossia:i -GIORNALAI- che mettono a nostra disposizione il loro gusto, la loro professionalità.Grazie da un -maledetto toscano- della Versilia .
complimenti all’articolo su questa bella terra
Grazie Giuli, delle utili informazioni su Azzano e complimenti per la tua splendida Versilia.