Domenico.rc, visto l’argomento trattato nelle due lettere di Giulia e di Alba, ci manda questa testimonianza che gli è stata affidata.
Con tanto entusiasmo mi sono avvicinata a questa chat. Avevo bisogno di trovare conforto, di fare nuove amicizie, che fossero diverse da quelle che frequentavo da tanto tempo. Le sentivo sempre vicine, era rimasto anche dell’affetto, ma trattandosi di rapporti abbastanza limitati, ormai non suscitavano più interesse per me. Iniziai quasi per gioco questo viaggio nel virtuale, con una precisa convinzione di restarci per poco tempo. Dopo averne sentito tanto parlare, sapevo di dover fare attenzione e di dovermi avvicinare a questa nuova esperienza con cautela. In poco tempo sono riuscita a conoscere diverse persone e cercavo di crearmi un mio spazio. Avevo anche riscosso una certa considerazione, che mi coinvolgeva sempre più in questo meraviglioso viaggio, e mi stavo convincendo che sarei diventata importante. Amici, o presunti tali, si contavano a iosa, discorsi da affrontare tutti i giorni mi davano grandi soddisfazioni. Cari amici, vi confesso che, in modo inaspettato venivo coinvolta totalmente, a tal punto che non sapevo più come fare se, anche per un solo giorno, per motivi diversi, non potevo entrare in chat. Era come se mi venisse a mancare l’aria o il pane quotidiano. Questa consuetudine faceva ormai parte, prepotentemente, della mia vita. Cercavo di farmene una ragione, sia pure con una certa riserva, pensando che, se fossi uscita, il distacco sarebbe stato traumatico e mi avrebbe procurato una grande sofferenza. Tutte queste considerazioni, alle quali mi appigliavo, con un semplice clic svanivano come per incanto. Aprendo quella macchina infernale, dimenticavo i buoni propositi, incominciavo a chattare, noncurante dei pericoli che avrei potuto correre. Ciao bello, ciao cara, che fai questa sera? Cominciavo così le mie entrate in chat, dopo aver fatto un generale saluto agli amici presenti. Andavo avanti così per ore, con piena soddisfazione. Tra chiacchiere senza senso e discussioni interessanti, mi capitò di osservare un Nick dall’apparenza irrilevante, che cominciò, invece, ad assumere molta importanza, giorno dopo giorno. Riuscìi a stabilire un certo feeling con questa persona, con la quale trascorrevo la maggior parte del mio tempo, tra risate e scherzi e mi accorsi, pian piano, che mi stavo innamorando. Quest’amicizia era iniziata in sordina stava ora diventando qualcosa di fondamentale, in questo affascinante viaggio nel virtuale. Fui colta da un certo timore per ciò che stava accadendo ma, nello stesso tempo, ero felice, perché era successo qualcosa di stupendo, di inaspettato, anche per chi, come me, aveva avuto precedenti esperienze amorose. Un po’ incredula e anche indecisa per questa nuova realtà, pensai bene, per diversi giorni, di non entrare più in chat. Cominciavo anche ad avvertire una certa paura, che andava man mano aumentando. Sentivo tutti gli sguardi addosso, forse giudicata un po’ leggera dagli amici che mi conoscevano da tanto tempo. Facevo solo qualche breve puntata in chat, solo per vedere se il mio amore eri lì ad aspettarmi, poi scappavo, presa da una paura spaventosa, e mi rifugiavo nel solito angolino, come facevo da bambina. Mi martellavo con infinite domande, e la mia mente non faceva altro che partorire discorsi senza senso. Volevo confessare quanto accaduto a qualcuno, il timore di non essere capita e forse anche derisa, mi frenò. Un certo giorno, munita di coraggio, che quasi mi sorprese, decisi di affrontare l’argomento a viso aperto. Scoprii che il mio amore era da tempo sposato.
Scoppiai in un pianto dirotto. Mi ero presa una brutta cotta per una persona che, nascondendosi dietro un Nick e, sentendosi protetta da questo schermo maledetto, si era presa gioco di me, trascinandomi per mano in questa avventura che, in realtà, poteva lasciare solo l’amaro in bocca. Se fosse stato sincero, in nome dell’amicizia che si era stabilita tra noi, forse oggi non mi sarei trovata qui, sola e disperata. Ecco, adesso quegli avvertimenti che mi erano stati dati sulla chat, mi tornavano tutti in mente, ora sì mi rendevo conto quanto fossero veritieri! Quelle persone, prima di me, ne avevano fatto le spese ed io, in modo insensato, non ho voluto crederci. Ora è toccato a me. Cari amici, ora sono io a dirlo a voi: divertitevi quanto volete, ma come con un clik aprite, allo stesso modo e al momento opportuno chiudete, se avete ancora rispetto per voi.
(Confidenze raccolte da un’amica, e buttate giù su due piedi, per rappresentare un risvolto di chat, che può capitare a chiunque).
Domenico.rc 25/ 11/ 2009
Condivido quanto detto da Antonio.li, E’ da quando sono entrato nella prateria di Eldy che contesto il NIK, meglio sarebbe nome e cognome e per essere sicuri che è vero, anche il CF.Non capisco di cosa si può aver paura, dal momento in cui siamo TUTTI schedati, catalogati etc, come i libri di una biblioteca.Si parla tanto di trasparenza, diamo il buon esempio no?Poi, momenti di debolezza si hanno dentro e fuori la chat:Mi sembra strano che ci si meravigli di fronte alla testimonianza citata.E’ ovvio che, la DIREZIONE DI ELDY può dirmi:- se ti fa è così , o te ne vai-.Ma gli merita che la collana incominci a perdere qualche anello?Secondo me, da -maledetto toscano-, il vertice dovrebbe rivedere alcuni particolari regolamentari, in tutti i sensi, dal momento in cui opera per il bene comune.
Sono profondamente dispiaciuta per chi si fa abbindolare da persone poco serie.La solitudine rende deboli,ma bisogna restare con i piedi per terra…che non è sempre facile.Non tutti scrivono in un chat con il dovuto distacco.
Assolutamente non giudico…scusa chi sono io per giudicare.
Direi che è meglio cercare di trovare delle amicizie nella vita reale.
Cmq un chat o un forum…la vita virtuale insomma non hanno colpa…sono solo un mezzo da usare con il dovuto distacco.
Willy.
L’ho scritto da una altra parte : “eldy come tutte le cose va presa a piccole dosi.” Se si esagera si possono avere delle brutte sorprese.La cronaca è piena di queste cose.E’ già difficile districarsi nella vita reale di tutti i giorni figuriamoci in un mondo virtuale come può essere una chat.Capisco che molte persone si sentano sole e altre sentano una mancanza di affetti ma queste carenze vanno risolte nel mondo reale con persone vere e non con l’incontro poco veritiero di chi si nasconde dietro un nik anonimo in nome del quale può raccontare tutte le storie che più gli convengano.
Uno degli errori della chat secondo me è quello di no aver preteso i nomi e i cognomi anche se poi un nome falso si fa sempre presto a darlo.Ci vuole prudenza ecco perche io non faccio mai confusione tra conoscenze e amicizie.
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Questo scritto è apparso il 25 /11/09 fatalità, dir poco oggi giornata nazzionale sulle violenze che subiscono le donne. Io credo che anche questo sia violenza di sentimenti. alle volte non si pensa ma fare del male, solo per provare a se stessi che siamo ancora piacenti conquistatori, ci fa dimenticare che al di là del video cè una persona, con sensibilità speciale fatta di vita di dolori ma piu che altro indifesa perche essendo lei sincera pensa che lo siano anche gli altri.
Scusa Alba, ma se una persona non esprime commento agli scritti deve per forza “farsi un esame di coscienza”? Non generalizziamo, per favore. C’e’ un sacco di gente qui, me compresa, che legge, scrive e, se ne ha voglia, commenta anche, ma questo non vuol dire che chi non lo fa sia donna o uomo poco seria/o. Sarà pure cosa interessante la testimonianza raccolta da Domenico ma, se permetti, la trovo anche alquanto ingenua questa persona (donna) che si è innamorata di un nik che le scriveva frasi uniche e dolcissime sicuramente ma che, comunque, continuava a rimanere sicuramente piu’ o meno anonimo (e ne aveva ben donde). Con ciò non voglio disprezzare o togliere nulla alla chat ed in particolare a Eldy che, come ho già detto in svariate occasioni, mi ha fatto conoscere amici/che che frequento spesso fuori da questo luogo, diventati quindi reali.
Ed a conferma aggiungo inoltre, che conosco due miei amici che qui si sono conosciuti e poi sposati….ma questa è una tantum. Come dice giustamente Lorenzo, la chat è uno strumento e noi gli operatori (aggiungo io).
Con cio’ credo di aver soddisfatto il tuo desiderio di commento, cara Alba, ma per favore non bollare tutti con la stessa etichettatrice.
Grazie.
Commenti abilitati Lo scritto di Domenico era già stato proposto, alcuni mesi fa ( non ricordo esattamente), nella stanza Poesia ed aveva prodotto molti commenti sull’uso della chat da parte di “personaggi ” infidi e falsi. Tutti, uomini e donne , avevano condannato certi comportamenti, pur consigliando alle donne meno ingenuità
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delusa sono dai commenti non arrivati, Non vi sembra veramente il caso di farsi un’esame di coscienza ?
tutti siamo capaci solo di fare bla bla ma veramente dire la vostra su una cosa seria come quella di domenico mi meraviglia
Io non credo all’amore virtuale ma visto che succede è possibile
Penso che essere uomini edonne oneste non fa fatica a nessuno poi se il gioco vi attira sfogatevi con le mogli che avete a casa
Bella e veritiera, Domenico, la confessione da te raccolta. Tutto può succedere, ecco perché occorre serietà e verità. Ma il chat deve considerarsi uno strumento. Il contenuto, buono o cattivo che sia, è farina del nostro sacco.