carlotta.an in rete ha trovato questa riflessione sul Natale e ce la propone

         elataN

Sono sempre della stessa idea, da decenni, quindi un bel copiaincolla del post dell’anno scorso e un altro natale scivola via, senza emozioni.
Traditional+Christmas+Run+Hamburg+dbVhN7sJMs5l
Ci siamo. E’ natale. I centri commerciali si arricchiscono, le tasche si svuotano, le coscienze si puliscono.
Un regalo per ricordarti di me.
Ma io mi ricordo di te, inutile ricordarmelo tutti gli anni. Dobbiamo rinfrescarci la memoria?
Ma è solo un pensierino! Un pensierino che mi ha costretto ad affrontare una coda di 6 km per trovare un parcheggio e una coda di 6 ore per pagare alle casse. Un pensierino lungo un giorno, che moltiplicato per milioni di pensierini fanno una quantità industriale di pensierini inutili e una massa informe di persone che si spostano freneticamente da un negozio all’altro, nei secoli dei secoli.
I regali si dovrebbero fare solo ai bambini. I bambini meritano sempre la felicità di scartare un pacchetto infiocchettato, ma tu, adulto, che cazzo vuoi? Puoi fare a meno di un regalo. Un regalo inutile, tra l’altro. E se non lo ricevi ci rimani pure male perché è una tradizione.
Tu regali a me, io regalo a te. E’ la legge.
Sarebbe una bella legge se fosse applicata ai regali morali. Vada anche per i regali materiali, dato che ci si sente più generosi, ma per chi ha freddo, per chi ha fame, per chi sopravvive al limite della dignità umana. E il mese prossimo? Il mese prossimo scatta l’amnesia. Chi sono quelle persone bisognose? Chi le conosce? Cosa vogliono da me?
E intanto ci occupiamo delle invasioni dei parenti, delle indigestioni di baci e abbracci, degli addobbi: neve artificiale, alberi artificiali, angioletti artificiali, buonismo artificiale.
Sovraccarico di tensione nelle illuminazioni, sovraccarico di grasso nei pranzi e nelle cene.
Ti ricordi perché siamo qui? Festeggiamo la nascita di un uomo importante. Uno che ha fatto miracoli, uno che ha cercato di farci riflettere sacrificandosi per noi. Ti ricordi di quell’uomo? Era povero, era umile, era saggio. Per chi crede nella sua storia, ogni suo respiro ha avuto un senso, ogni parola un significato, ogni gesto un simbolo. Quale modo migliore di ricordarci di lui se non ingozzandoci e sperperando denaro in capponi, panettoni ultra farciti e regali inutili?
Dovrebbe essere tutto il contrario: il mese delle restrizioni, il mese dei sacrifici, della rinuncia, della purificazione spirituale. Una specie di Ramadan, senza fanatismo, senza eccessive privazioni.
Un momento per avvicinarsi alle persone care e spogliarci del superfluo.
Dicono che manca una guida, dicono che si è persa la vera fede, ma se un nuovo Messia tornasse tra noi, si ritroverebbe su una scala mobile di un centro commerciale, tra Corona che scatta foto e Bruno Vespa che lo intervista. Fa bene a non tornare. Siamo irrecuperabili. E ci meritiamo solo un regalo, a natale: un bel pacco vuoto. 

 

 

7 Commenti a “E’ di nuovo Natale trovata in rete da carlotta.an”

  1. alfred-sandro.ge scrive:

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    è troppo facile ricordarsi del Natale a Natale.
    Se non te lo ricordi tu te lo ricordano gli altri.
    Ma se hai bisogno che siano gli altri a ricordartelo forse nel periodo che intercorre fra un Ntale e un altro non ti ci ritrovi nello spirito natalizio.
    Ricordarsi del Natale a Natale è troppo facile.
    E’difficile essere buoni sempre: non lo nota nessuno.
    Con un regalo, un pensiero, uno scritto, ti fai ricordare.
    Per un anno intero !.

  2. carlotta.an scrive:

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    Sono assolutamente d’accordo con voi, per questo mi è sembrato giusto che oltre a me, altri lo leggessero.Ci sono tanti modi per vivere il Natale per quello che veramente è o dovrebbe essere e già avere vicino le persone che amiamo è un “dono”.
    I soliti regali, invece, potrebbero assumere un significato ben diverso e molto più utile…per chi è molto meno fortunato.

    BUON NATALE ANCHE A VOI…COME DICE NADIA…SEMPLICEMENTE ☺☺

  3. nadia (Neve) scrive:

    Si Carlotta, tutto è artificiale e per questo motivo nella nostra famiglia già da 10 anni non facciamo più regali agli adulti. Ci siamo accordati per farli solo ai bambini e finchè rimane la favola di Babbo Natale. Nulla deve essere costoso e tutto deve avere un senso(il regalo intendo). La stessa cosa vale per il pranzo di Natale. Si prepara quello che normalmente si mangia tutto l’anno. Per noi, i centri commerciali, possono anche chiudere durante le feste!!Questa è la nostra filosofia!
    Colgo l’occasione per augurare a tutti BUONE FESTE!

  4. alba morsilli scrive:

    ciao Carlotta
    tutto vero quello che scrivi,ma in pratica non si mette niente
    siamo entrati in un vortice che non ti puoi uscire.
    Sei condizionato,siamo tanti ipocriti, tanti finti sorrisi,
    c’è un proverbio che dice”passata la festa scordato il santo ”
    oppure un oggetto che vale poco “dura da s Stefano a Natale ”
    ecco che cosa è l’amore che decantano tutti in questi giorni

  5. Giulio Salvatori scrive:

    Carlotta, In Versilia si dice che:- due sculacciate a volte fanno bene, aiutano a crescere in tutti i sensi. Te le hai date con una piuma, ma arrivano eccome. Grazie e auguri da un -Maledetto toscano-

  6. nadia4.RM scrive:

    che bello carlotta,di prima mattina mi sono fatta un bella risata. BUON NATALE A TE CARLOTTA.Semplicemente BUON NATALE….ma di cuore

  7. lorenzo.rm scrive:

    Grazie Carlotta e Buon Natale a te e famiglia.

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