C-150x150Mentre sei seduto a mangiare una pizza a che pensi?
Pensi al modo come è stato costruito quel sapore che ti accarezza il palato, oppure pensi anche al posto che ti sta ospitando? Una pizzeria tranquilla, su un’isolotto del fiume, con l’acqua che scorre ai lati mentre stai seduto a degustare la figlia del forno, e pensi a chi mai è venuto in mente di costruire su un piccolo affioramento del terreno una cascina e dopo qualcun altro a farne un ristorante.Normalmente ci piace costruire in luoghi stabili, che non vivano i condizionamenti del clima, che non subiscano alluvioni, che non vengano travolti dalle mareggiate, dal vento dei tifoni o dal sommovimento dei terremoti. Eppure ogni tanto incontri costruzioni che, un essere senziente e razionale come l’uomo, mai avrebbe realizzato in quel posto. Amore del rischio, legame precario con l’ambiente o sottovalutazione del pericolo? Forse tutto e nulla di tutto questo. Una cosa è certa, che l’uomo evolvendosi dallo stato nomade a quello di agricoltore raccoglitore, ha stabilizzato la propria esistenza, insediandosi in territori che dessero sicurezza dal punto di vista geofisico, e tanto più il territorio in cui si è insediato ha presentato caratteristiche di stabilità, tanto più ha accresciuto la propria ricchezza. Due territori con caratteristiche diverse, la penisola Italiana e il Bangladesh ad esempio, un clima abbastanza stabile il nostro, mediamente continentale e mediterraneo, un clima tropicale quello del paese sul Golfo del Bengala, carattizzato dalla stagione del monsone che dura da giugno a ottobre e fornisce la maggior parte delle precipitazioni atmosferiche che cadono sul paese.Calamità naturali, quali inondazioni, cicloni tropicali, tornado, mareggiate, si verificano quasi ogni anno e si combinano con i danni provocati dalla deforestazione, dal degrado del suolo e dall’erosione, lasciando per strada morte e distruzione. Se guardiamo alla ricchezza dei due paesi, il confronto è disarmante: noi siamo molto più ricchi. Sarà perchè siamo più bravi o perchè abbiamo avuto la fortuna di nascere in un luogo più ospitale scelto dai nostri avi durante le migrazioni dell’alba dei tempi? Visto che notizie di lotterie prenatali non ce ne sono, sono propenso a pensare che il posto scelto per farci nascere non sia stato casuale. Certo i nostri avi han conosciuto periodi di carestia, di pestilenza e di guerra, ma hanno avuto la possibilità di buttare semi in terreni fertilmente stabili, che non subivano inondazioni annuali. Negli ultimi anni però notiamo che c’è un cambiamento nel clima, che sono aumentati gli eventi eccezionali, dalle grandinate alle trombe d’aria e d’acqua,che travolgendo case e cose han provocato vittime e disperazione anche da noi. I paesi ricchi si interrogano cercando di coniugare progresso economico con rispetto ambientale (almeno a parole), rinviando sempre di qualche anno un onere che graverà sulle prossime generazioni, ma accettando formalmente che i gas serra incidono sul surriscaldamento terrestre. Con ogni probabilità l’emissione di anidrite carbonica in atmosferà nei prossimi anni sarà contenuto. Spero che diminuisca per la realizzazione di fonti di energia diverse dalle attuali, frutto della ricerca e realizzazione di modi di produrre meno aggressivi dell’ambiente, e non per la diminuzione degli spazi vivibili e abitabili.cicoria-150x150
Popof 10 dicembre2009

4 Commenti a “MENTRE SEI SEDUTO A MANGIARE UNA PIZZA A CHE PENSI? scritto da Popof”

  1. antonio.li scrive:

    Infatti non è raro che tra gli orsi anche quelli non polari i maschi mangino o cerchino di mangiare i piccoli nati durante il letargo che pero sono quasu sempre protetti dalla madre.Il maschi dell’orso in fatti si avvicina alla femmina solo durante l’accoppiamento ( per quello si chiamano orsi gli uomini un po solitari ma mai cosi si chiama una donna ).Ce lo aveva spiegato molto bene tanti anni fa walt Disney in un documentario intitolato la valle degli orsi. Certo che i giornalisti devono trovare sempre argomenti che tocchino l’opinione pubblica.

  2. felpan scrive:

    nel momento in cui tutto il mondo globalizzato ha percepito nel xx e xxi secolo il fallimento di 2 modi d’essere IL COMUNISMO – E IL CAPITALISMO l’uno ha prodotti danni sicuramente perche’ mal gestito e la stroria è sotto gl’occhi di tutti miseria morte e sopraffazione che non era la strada indicata dai fondatori del comunismo mentre il Capitalismo x il bieco piacere del danaro a tutti i costi ha ancor di piu’ fatto scempio della natura non tenendo conto dei danni irreversibili che andava negli anni a provocare ora come il coccodrillo piangono dopo il lauto pasto accrescendo nel contempo disuguaglianze sulla distribuzione della ricchezza nel mondo e persistendo nel non voler prendere drastiche decisioni sull’emissione di gas serra causa primaria è l’industria le guerre la cementificazione selvaggia il disboscamento tutto ciò solo x soldi ma la natura si ribella e porta con se nel cambiamento climatico la moneta con cui pagherà l’umanità stupida e imbecille avremo ancora in tempo x non lasciare un mondo senza vita ai nipoti e alle generazioni future questo immane disastro è avvenuto negli ultimi 50 anni x recuperare nè serviranno 150 ammesso che ci riusciranno i politici di tutto il mondo!! tempo permettendo

  3. albamorsilli scrive:

    tu hai scritto questo articolo perchè sai che ci sarà la conferenza sul clima
    Ebbene stamani ascoltavo che i due paesi più inquinanti del mondo sono l’America e Cina con il 40%di tutto il pianeta terra
    Promesse ne hanno fatto ma ha lungo raggio
    Altro notizia collegata al suriscaldamento è che gli orsi sono diventati cannibali si mangiano tra di loro per carenza di pesci Sperando che la terra ci dia sempre i suoi frutti se non facciamo la fine degli orsi

  4. antonio.li scrive:

    Il mondo un insieme di cose stupende che non sempre riusciamo ad apprezzare.Dalle foreste incantate e gelide della tundra ai deserti Australiani e alla selva Amazzonica, tutti posti diversi dal nostro paese cosi temperato e piccino ma tutti ugualmete belli di una loro bellezza particolare.E’ strano che con il progresso invece di salvaguardare tutte queste bellezze l’uomo sembra che faccia una corsa disperata verso la distruzione senza alcun riguardo nè per gli ambienti nè verso gli animali che in questi ambienti vivono.E allora si vede la distruzione delle foreste, la cementificazione delle coste,l’inquinamento dell’aria elle nostre città.Ma allora quello che chiamiamo progresso è veramente progresso ?Penso proprio di no.Dovremmo piu spesso fermarci un attimo a pensare che tipo di mondo lasceremo in eredità ai nostri nipoti e ai nipoti dei nipoti.

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