I genitori hanno diritto alla loro privacy?
Devono dare spiegazioni per evitare una incertezza gigante nei loro confronti?
Si può semplicemente decidere di separarsi senza che i figli lo sappiano da uno solo dei due coniugi?
Può essere compresa dai figli la loro separazione?
Quale futuro diamo a loro se terminiamo una vita di coppia?
COSA SUCCEDERA’ ADESSO?
Nella vita matrimoniale, vi è un momento in cui le cose o vanno bene, e allora le cose giuste si fanno sempre più agguerrite e più felici, e ogni momento triste non verrà mai fuori, al contrario ci ricorderemo dei bei tempi insieme, con le più piccole venature e di finezze per l’amore che va a gonfie vele; o, al contrario, se le cose non vanno ci sentiamo distrutti, finiti, malinconici, diventiamo chiusi con le persone dell’altro sesso, fino ad avere la nausea di coloro che ci circondano. E’ forse vero che gli sbagli si fanno da ambo le parti, molte volte non si ascoltano le cose che dovremmo sentire, al contrario ci sentiamo superiori con chi vuole da noi ascolto e dedizione. Amare che parola corta ma significativa sotto tutti i punti di vista, niente diventa bello, siamo diventati tristi per ogni più piccolo errore commesso; ci sono momenti in cui vorresti buttarti sotto un treno per finirla, o andartene a fare il barbone se si ha paura di morire, ma la società ti dà tanti titoli: sei un debosciato, una persona che non ha fegato, sei uno che ha fatto il porco comodo e poi si lamenta. Eppure nella vita di coppia vi è un momento dove si ha bisogno di parlare di sé, di quelle cose che ti mancano, l’ amore, il sorriso, i figli, le cene in cui si scherzava, si rideva a crepapelle per la felicità raggiunta alla nascita dei nostri figli, ma è mai possibile che una cosa del genere debba capitare proprio a me? Sì, questa è la domanda, cosa ne è successo del nostro amore, cosa non ti ho dato per essere tu a vietare di stare con te e volendo, la separazione di questa unione? Questo prologo al mio scritto sta a significare che un matrimonio è pieno di sfumature, di incertezze, di dubbi che sono cosi incontrollabili e che abbiamo cercato in ogni modo di non credere che capitasse proprio a noi. Chiunque si crede di interpretarsi nel ruolo che descriverò, la cosa più semplice è far finta di credere che sta sognando.
COMUNICARE
Mettere al corrente i figli della decisione di separarsi è un compito delicato e problematico ed è per i genitori uno degli aspetti più spinosi e dolorosi di una situazione altamente stressante.
Spesso i genitori sono tentati di eludere il problema o di rimandarlo, nella convinzione che il figlio sia troppo piccolo per capire o che la notizia possa farlo soffrire troppo.
A parte i casi in cui la conflittualità familiare era talmente devastante e prolungata, che i figli accolgono con sollievo la separazione, in genere la notizia provoca un profondo dispiacere e dolore nei bambini e nei ragazzi, tuttavia , essere tenuti all’oscuro e non avere spiegazioni chiare su ciò che sta succedendo, quando comunque percepiscono tensione e preoccupazione nell’aria, è ancora più angosciante che sapere la verità. I bambini più piccoli, soprattutto, hanno un’estrema sensibilità che li rende capaci di cogliere la sofferenza dei genitori, ma non hanno strumenti per mettere in parola ciò che sentono; hanno inoltre la tendenza a considerarsi responsabili del malessere dei genitori e a fantasticare sul modo in cui possono aiutarli.
C’è il rischio, insomma che il bambino si senta lasciato solo ad affrontare uno stress enorme. Per questo è fondamentale che i genitori trovino un modo chiaro, e adeguato all’età dei figli, per comunicare loro la decisione che hanno preso e soprattutto i cambiamenti che ne conseguiranno.
TI VORREMO SEMPRE BENE
I figli devono essere rassicurati che, anche se l’unione è finita, avranno sempre due genitori che li amano e che continueranno ad occuparsi di loro e che per loro collaboreranno. Il dànno maggiore che si possa fare ad un figlio, in questi casi, è negargli l’accesso all’altro genitore, nonché ai nonni, zii, cugini dell’altro ramo familiare.
Accade spesso che la rabbia per l’ex coniuge si traduca nel tentativo di sottrargli il figlio, ostacolandone la frequentazione, o nel metterlo contro; così al bambino si parla male dell’altro genitore, gli si chiede di schierarsi, o lo si utilizza come “”spia””.
Questi comportamenti, frequentissimi, pongono il figlio in una posizione intollerabile: lo privano dell’indispensabile vicinanza di un genitore e lo caricano di sensi di colpa per il costante conflitto di lealtà.
E’ noto che gli effetti psicologici negativi riscontrati nei figli di separati non dipendono dal divorzio in sé, ma appunto dal grado di conflittualità che permane tra genitori e della perdita della vicinanza affettiva del genitore non affidatario. La separazione dovrebbe invece costituire sì un cambiamento, ma non una perdita.
PERCHE’ CI SEPARIAMO
Si può dire semplicemente che si è deciso di separarsi perché non si va più d’accordo, e questo può essere compreso anche da un bambino piccolo. Ad un adolescente si possono dare spiegazioni più approfondite in termini relazionali, tuttavia è importante, a qualunque età, evitare dettagli inutili e penosi e soprattutto colpe e accuse. Se ci si separa perché uno dei due si è innamorato di una altra persona, si può dirlo, ma attenzione non devono essere accuse verso l’altro che ha fatto di questo una sua scelta, e perché nella vita questo può accadere, si può dirlo ma ricordatevi che il dolore della rottura di questo legame dà disturbo al bambino, quando se ne è sviluppato già un altro. E’ importante comunicare la decisione quando essa è definitiva e irrevocabile, per non coinvolgere i figli in un angosciante altalena di dubbi e ripensamenti, ed evitare che essi pensino di poter fare qualcosa per convincere i genitori a ritornare sui loro passi.
Occorre essere fermi nello scoraggiare le fantasie dei figli perché si debba riunire una famiglia quando non c’è più niente da fare.
La notizia di separazione dovrebbe essere comunicata ai figli da entrambi i genitori e insieme, non uno per volta. Se questo non accade il figlio può sentirsi abbandonato dal genitore che se ne va senza spiegazione, o può comunque percepire che gli è indifferente. Se è solo uno a comunicarlo, il figlio può credere che l’altro non sia d’accordo sulla separazione e tentare di convincere il genitore a cambiare idea.
Quando poi un genitore confida l’intenzione di separarsi al figlio prima ancora di dirlo al coniuge, lo rende complice di un segreto che il figlio non può sostenere e che lo fa sentire traditore nei confronti dell’altro genitore.
Molte volte basterà dire al bambino piccolo che suo padre è fuori per lavoro o un motivo che il bambino veda che la lontananza del padre non sia ancora definitiva, ma alla prima occasione parlare insieme del problema.
QUESTA PROBLEMATICA SI PUO’ CAPIRE?
La si può capire quando le persone che decidono il da farsi hanno già appianato ogni cosa, non fate di tutta un’erba un fascio, parlate, discutete, e soprattutto pensate che i vostri figli si aspettano da voi ciò che loro hanno sempre sognato di avere da voi.
Lorenzo.an 08 /12 /2009
Commenti abilitati Ciao Franci, mi piace il responso su questo trattato sulla separazione, il brutto è che le vittime sono sempre loro i FIGLI. Grazie del tuo commento Franci
Argomento interessantissimo, Lorenzo e di difficile e varia interpretazione.
Provo ad esprimere il mio pensiero, premettendo che sono parte in causa essendo io divorziata e con due figli.
Innanzitutto i figli sono SEMPRE le vittime innocenti delle separazioni e se questo fosse compreso da entrambi i genitori forse si risparmierebbe loro (figli) tanta sofferenza inutile e gratuita.
So bene che esistono circostanze estreme per le quali l’unica “salvezza” è la separazione ma l’intelligenza dei genitori e l’amore che dichiarano (sigh…!!) di nutrire per i propri figli dovrebbero superare il dolore e la rabbia che impediscono loro di avere pace. Io disprezzo profondamente quei genitori che strumentalizzano i figli facendo di loro un mezzo di ricatto nei confronti dell’ex.coniuge (avvocati che ci vanno a “nozze”, tribunali che emettono sentenze a vagonate, poveri figli trascinati da una parte all’altra e contesi come fossero merce di scambio); non abbiano, gli pseudo-genitori da sostenere che provano affetto per i propri figli, il loro è un atteggiamento inqualificabile ed inaccettabile.
Avrete capito che il mio pensiero è rivolto soprattutto a tutelare gli innocenti che sono ESCLUSIVAMENTE i figli. Per quanto riguarda comunicarglielo penso che l’atteggiamento corretto e l’esempio servano piu’ di qualunque discorso serioso.
Spesso c’e’ piu’ rapporto tra genitori separati coi propri figli che non tra genitori uniti. E’ solo questione di intelligenza e comprensione, quella comprensione che, se da uniti per qualsivoglia valido motivo non c’e’ stata ci deve OBBLIGATORIAMENTE essere da separati in presenza di figli, grandi o piccoli che siano.
Grazie Lorenzo e come al solito…un abbraccio stritoloso..!!
ma diciamo che ci son situazioni amarissime di separazione accadimenti che precipitano da sè mancanza de collaborazione generale bisognerebbe abolì i divani e nu è che ce se separi perchè se miglioran certi lati economici ma magari pe usci’ da na situazione sporchissima e quando se vede ste situazioni se dovrebbe esse capaci davvero dà na mano specie i preposti che invece forse pensan solo riempì i personali portafogli scusate ancora certo che i figli soffrono assai ma trovano il consolatore che ie fa vede solo il male che ricevon loro e non so stati capaci de vede le troppe sopraffazioni subite dal + debole dei genitori parlo di figli quasi maggiorenni
credo che come lo si dica lo si dica ,è sempre un motivo di sofferenza x i figli
forse ho un modo mio di pensare non certo adeguato ai giovani d’oggi Una volta si ci sposava per stare assime finchè morte non ci separa, di sofferenze in famiglia per i più svariati motivi vi erano. i due genitori non sempre andavano d’amore e d’accordo, fare il passo alla separazione ci pensavano due o tre volte. Io sono una di quelle persone che ho votato ha favore del referedun per il divorzio. non per questo sono per i divorzi facile, mentre oggi i giovani trovano un ostacolo o finisce l’amore si separano ela famiglia ?
si i figli che sono i più deboli che facciamo
certo di famiglie allargate ve ne sono tante ma bisogna avere anche i mezzi per mantenerli
penso che un cogniuge che abbia deciso di separarsi sa come provare le parole guiste
è una persona che prima ha pensato a se stessa poi ai figli
solo nella vecchiaia ti verrà restutuito il piatto amaro quando li cerchi ma loro non ci saranno
a volte i figli egoisti sono conniventi della prepotenza del coniuge peggiore e quando so quasi adulti dovrebbero capi’ chi è il marcio de casa certamente non quello che gestisce il reddito come dice lui e in detta gestione ce stan pure bene i vizi ai detti figli quando la madre in questo caso e cronicamente stanca x la gestione dei detti e pure magari madre malata scaricata ben dagli altri 7 fratelli questa succinta la mia esperienza ora de solitudine amara e poi se parla de giustizia, de feste per chi? per i soliti s….. scusate me so sfogata un po ciao liola
Ottimo servizio, Lorenzo.