Lorenzo ci aveva parlato di due ipotesi questa è la seconda lui cominciava il suo articolo così:
Avete mai visto nella realtà, quello che in un sogno vi è apparso? Le cose belle della vita, formano in noi una specie di bolla di sapone, basta un niente, per far scoppiare ciò che a noi sembra bello, colorato, soprattutto ciò che ci fa sorridere, rappresenta tutto ciò che vorremmo ed è rinchiuso in quella bolla.
Le realtà della vita per me sono due e sono cosi divise:
Prima ipotesi: la tristezza
Seconda ipotesi: la felicità
Spensierata, allegra, sorridente, senza ombra di dubbio è la cosa che vorremmo di più.
È la seconda ipotesi, alleggerirsi di ogni problema, brutto o cattivo.
Cosa è la felicità, se non il raggiungimento di ogni più piccolo nostro sogno?
La felicità è vedere un bambino sorridere, vederlo stringere da una mamma al suo petto, il solo movimento dà la gioia, gli occhi si riempiono di lacrime per averlo tra le braccia, è una sensazione strana, eppure siamo felici di averlo con noi, quante volte durante il giorno lo sentiamo ridere, scherzare, piangere, magari non per colpa nostra, ma solo per una piccola caduta, o sbucciatura nel giorno del suo primo viaggio in bici, una esperienza che ci ha fatto vedere quel bimbo crescere, ricordando che egli è il frutto del nostro amore, è una felicità immensa, non paragonabile a niente, eppure ogni giorno lo vediamo crescere, fare gli studi che utilizzerà nel suo futuro, siamo felici quando prenderà il suo diploma o addirittura la sua laurea.
Ed ecco ora il primo problema: il lavoro. Certo che se una/o ha famiglia dove hanno già un esercizio sembra tutto più facile, la vita gli è stata spianata, ha già il suo mondo dove costruire la sua famiglia e diventare un uomo già conosciuto e magari anche riverito.
Ricordando la sua giovinezza, quante volte abbiamo visto la felicità nei loro occhi, quando la prima volta lo abbiamo accompagnata/o a scuola e lui o lei non ci voleva andare, poi è diventata un’abitudine, la sua voglia di studiare ha fatto sì che superasse ogni scoglio.
Quante volte abbiamo fatto le ore piccole attendendo che ritornasse dai suoi primi balli, oggi con il fatto che molti dei ragazzi hanno preso una brutta abitudine, bevendo e guidando a volte con la rabbia in corpo o il troppo alcool e, con trepida attenzione, ad ogni rumore che saliva dalla strada, già solo quel pensiero ci dà ai nervi, ma sentiamo che sta entrando e il cuore smette di battere all’impazzata.
Come è bello sentire dal proprio figlio: “papà mi sono diplomata/o a pieni voti, mi sono laureata/o con 110 e lode”, che cosa sarebbe ora la sua vita se non avesse studiato?
Quanto è spensierato un ragazzo nel pieno del suo studio? Eppure lo fa, vive il suo periodo con la stessa naturalezza che avremmo fatto noi, cercando sempre di migliorarci.
Una persona allegra ha lo spirito giusto per andare avanti nella vita, fate che nel vostro viso non scompaia mai questo sorriso, il corpo ha bisogno di felicità anche se a volte non ne sentiamo il bisogno.
Anche se la gente dice che ridiamo troppo o facciamo nella vita solo sarcasmo, bene facciamo, che questo sia il nostro inno alla battaglia contro ogni controversia, contro ogni malinconia che ci prende, fate che non si avvedano mai delle nostre paure, dei nostri timori, tirare avanti una famiglia, un figlio o più figli, o per la perdita di un nostro caro, della malattia che ha quel parente ecc…
Dobbiamo fare della nostra vita una solo cosa, ridere, scherzare, e soprattutto amare chi è vicino a noi, anche le malattie, la perdita di una persona cara non deve essere di cattiva funzione del nostro sogno, ma solo un piccolo momento dove il nostro sogno si evapora in attesa di momenti più felici, più desiderosi di buone cose, di aspetti della vita che non ci obbligano a essere tristi, ma solo un attimo pensosi verso ciò che ci rattrista in quel momento.
Chi è che nella propria vita non ha sognato per un attimo di fare un bel sei al superenalotto, penso che saremmo in pochi, ma di quelli che lo hanno pensato: “vi è uno che non ha pensato di fare del bene al prossimo?”, se ci sono, dispiace per chi non lo ha pensato di farlo.
Non è una cattiva idea poter contare su ciò che uno sogna, ma è sempre meglio fantasticare su delle cose superflue e negare la verità quando si sta male davvero, quando non si hanno soldi per arrivare a fine mese, non si hanno soldi per mangiare, che ci sono persone da come leggo su certi blog che vivono con mille euro al mese, ma chi allora ne prende solo 350 o 400 euro al mese che deve dire?
Qui la felicità maggiore è avere del denaro per comperare del cibo per arrivare a fine mese, ma come mai succedono queste cose, chi deve far sorridere una persona per renderla felice, chi io o voi che leggete queste righe, o sono quei signori che arrabattano nei nostri scanni del senato o della camera dei deputati?
Che succede se ognuno di noi si ribella a queste leggi, che infangono le nostre menti facendoci diventare solo dei piagnoni, o abbiamo ragione nel dire che è ora di cambiare, non è la felicità che tutti sogniamo, vivere un momento da sogno per tutti con la felicità che ci siamo costruiti in questi anni del dopo guerra.
Non abbiamo chiesto noi di essere sempre sul limite del baratro per andare avanti nella vita.
Che cosa pretendono da noi quelli che ci governano, per farci diventare felici?
Quante volte vediamo i colori della natura e ci inebriamo dei suoi profumi.
A me è capitato spesso di fermarmi nei boschi, mi piace l’aria, mi sento felice di avere avuto questa opportunità, conoscere ci rende, sereni, felici, e siamo noi stessi che cerchiamo con immenso piacere ciò che ci fa stare bene, e facciamo stare bene gli altri.
Ma quanti possono dire: ”sono felice perché ho tutto quello che mi occorre per essere felice”?
La felicità è la cosa più astratta, ma sempre utile a noi, ci dà forza per combattere tutto e contro tutti, nessuno vuole perderla, ci imprigiona la mente, ci fa ridere dalla gioia, ci dà il gusto di vivere, ma soprattutto ci dà la forza di amare e, a quest’ultima, dobbiamo un’immensa felicità.
Ho sempre pensato che le due cose fossero imprescindibili, con gli anni ho capito che veramente è così, si ama e si è felici, si adorano le persone e si è felici, si amano i figli e si è felici.
La felicità comporta anche dei pianti, per esempio, al matrimonio dei nostri figli, alla nascita dei loro figli, dei nipotini che ci fanno diventare di nuovo bambini, appena se ne vanno ci sentiamo gonfi di felicità, siamo stati autori di una felicità condivisa, con le persone a cui vogliamo bene.
In questo mondo assurdo vive solo la felicità, ma ricordate che bisogna guadagnarsela sempre, facendo sempre il possibile per raggiungerla.
FELICE VITA A TUTTI
Caro Lorenzo ,come dice Argyle,maggior studioso di questa emozione “la felicità è rappresentata da un senso generale di appagamento”.Io aggiungo che la felicità è anche una conquista.La si ottiene spostando i paletti dei nostri desideri in punti raggiungibili, guardando il mondo con un briciolo di ottimismo e di speranza. E’ chiaro che la felicità è legata anche alla salute,agli affetti, ad un benessere materiale e ad una predisposizione mentale. Dico questo perchè ci sono molti che hanno tutti i vantaggi elencati e non sono felici ,perchè non si accontentano mai. La felicità è una piccola cosa! Sorridi a te stesso e agli altri e sarai felice.
Fortuna Lorenzo che oltre il bianco e nero esistono un’infinità di sfumature.
A volte la felicità può anche essere l’aver tempo da spendere a scrivere commenti.
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Lorenzo, la seconda ipotesi è decisamente più bella della prima, l’uomo è costruito proprio per mettersi in cerca della “Felicità” peccato che il più delle volte gira a vuoto … però ogni tanto c’è chi la becca ed essendo questa molto contagiosa fa godere anche gli altri che nè vengono a contatto…
lorenzo tvb e sai quanto tengo a te…… bello l’articolo vero nella vita ci si deve amare dvertire ma ci sono anche le cose sgradevoli ….il tuo articolo da serenità io mi auguro che nel tuo cuore ci sia quella ora la totale serenità …rilassante il video bello ciao e grazie smakkkkk
quando ero giovane credevo che la felicita’ fosse avere tutto,quanti sogni e manie di grandezza.Andando avanti con gli anni ho capito…..la felicita’ x me ora è èssere felice vedendo la felicita’ negli occhi dei miei figli,(scusate il gioco di parole),è vederli sani ,essere indipendenti,porer loro stessi decidere del proprio futuro.In quanto ad una favolosa vincita al superenalotto….giuro..nn la vorrei,la mia vita mi sta bene cosi’ com’è,nn mi serve altro.
Grazie Lorenzo, Ero un pò giù di corda stamani , poi ti ho letto e, devo dire che hai ragione. “in questo mondo assurdo vive ” dovrebbe vivere solo la felicità .La bellezza di quei volti ti innalza il cuore. E grazie ancora per il dolce finale musicale .
Lorenzo, le tue “cronache” sono molto interessanti e gradevoli. Si leggono d’un fiato. Congratulazioni.