Ho visitato alcuni siti della destra italiana e mi permetto di sottoporvi qualche virgolettato:
….. del Ministro della Difesa La Russa “non vanno celebrati i partigiani rossi, che peraltro erano in grande maggioranza tra i “ribelli” andati in montagna”.
……. ci si riferisce ai libri di Pansa e si collega il 25 aprile con il “triangolo della morte emiliano” e alle nefandezze dei parigiani.
….. “è una festa da abolire ,perchè è due volte sbagliata, nei riguardi del fascismo e nei riguardi di una pretesa liberazione..”
… Mi sono anche riletto il discorso di Berlusconi fatto ad Onna il 25 aprile 2009 e che finisce con ” viva il 25 aprile, la festa della riconquistata libertà.”.
Vi pare che queste dicotomie politiche abbiano un senso ?
Forse è con quella purezza d’intenti che hanno ispirato i nostri padri, dopo una guerra così atroce, a costituire una repubblica democratica, che dobbiamo affrontare il 25 aprile 2010.
Penso che la lotta di liberazione non sia ancora finita.
Riflettiamo e parliamone, diteci la vostra…
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sarebbe molto facile per chiunque oggi dire, a distanza di sessantacinque anni , che la verità sta da un’altra parte.
e lo diventerà sempre di più tra qualche anno quando i protagonisti di quegli eventi non ci saranno più per smentire .
la politica dl dopoguerra ha impedito che se ne parlasse, nelle scuole non hanno insegnato niente a quelli della nostra generazione.
Ma una cosa è lampante e incontrovertibile: se quello che qualche politico vuole dimostrare ora fosse vero per sovvertire la verità storica , lo avrebbero utilizzato in tempo di guerra fredda ,negli anni sessanta ed anche prima. Politici come Scelba, Tambroni, Almirante, Taviani, Restivo, Andreotti, lo stesso Fini allora giovanissimo dirigente del Movimento Sociale Italiano non se ne sarebbero serviti?
Non si cerca di cambiare la storia se non si vuole cambiare la storia.
sessanta cinque anni fài partigiani liberavano l’italia dai fascisti.
Finiva un regime. Un anniversario importante per la memoria del nostro paese.Un anniversario che va riscoperto e vissuto con orgoglio in un momento delicato per l’intera nazione.
dopo tanti anni si può dire che abbiamo fatto l’Italia ma non gli Italiani, molti di noi vivono in condizione pregarie.
L’italia delle trgedie dove muore una bimba di 12annia Genova (Busalla)intossicata da un bracere, la famiglia era morosa gli hanno chiuso il gas, mi sembra assurdo ma è successo.
ma c’è anche l’Italia che ha voglia di indignarsi, di riassaporare il fresco profumo della libertà.
L’Italia che ha ancora la forza per una nuova resistenza
Franco e a coloro che leggeranno.Nel mio primo breve commento , ho voluto essere incisivo,freddo. Poi sono andato ad una mani-festazione e ho pensato tante cose. Ho letto il commento di Luiginaelena e questo giorno è importante per la nostra Repubblica. Aldilà di certe considerazioni fatte da alcuni politici , non si possono dimenticare le persone che hanno sacrificato la loro vita.Non si possono dimenticare le Foibe , come dice Luiginaelena, non si possono dimenticare l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema scritto recentemente su -Parliamone- e -Incontriamoci-, Le fosse Ardeatine, Marzabotto…e lungo purtroppo, sarebbe l’elenco.Come non si possono dimenticare tanti e tanti partigiani che donarono la loro vita per la Patria.Abbiamo un dovere morale di parlarne sempre affinchè, non qualcuno non cerchi di cancellare il 25 APRILE. Riporto un capitolo di una poesia di partigiano ( Lorenzo Tarabella ), per dare un maggior senso a quei momenti: “-Abitava sull’altra sponda del fiume , là c’erano due vecchi genitori analfabeti(…) lo fucilarono all’alba.Lo sguardo oltrepassò la siepe di fucili, ignorò la morte(…) se ne andò lontano a porgere l’ultimo addio”.-
Sono nipote di un”vero”partigiano(non dell’ultima ora) che ha partecipato alla liberazione di genova, non era comunista era un repubblicano,razza estinta,ma fondamentale per gli ideali che perseguiva.La differenza che ho sempre trovato nelle parole (quasi sempre le stesse)che vengono dette il 25 aprile e quello che raccontava mio zio è molto profonda.Lui parlava di RISPETTO per i vivi e per i morti,lui aveva combattuto e rischiato la vita per rendere tutti liberi e uguali….non è successo.Ci sono ancora dei morti di seconda classe :quelli delle FOIBE.
n’affronto per tutti quelli morti ci si augura per qualcosa che brilli in mezzo al marasma dell’ignoranza e della stupidità odierna siamo il frutto della democrazia nata allora lo stanno facendo marcire bene certe stupide vuote chiacchiere gridano giustizia al cospetto di Dio
Condivido pienamente quando dici :- Penso che la lotta di liberazione non sia ancora finita .-