LE MUSE (varia umanità, cultura)

Giulio, il nostro caro amico toscano, ci racconta un fatto realmente accaduto; da questo spunto mi è sembrato interessante fare poi, in un articolo successivo,  il punto sulla cronaca di questi giorni, che vede in prima pagina episodi molto sgradevoli, protagonisti i giovani.

Abbiate pazienza, ma viene spontaneo dire:- “ai miei tempi”-
Si! Ai miei tempi non succedevano tutte queste brutte cose.
Pensate che al mio paese, la porta di casa non era mai chiusa a chiave. Ho lasciato da dieci anni il piccolo borgo e mi sono trasferito verso la città. Una piccola cittadina dove ad ogni ora della notte, suonano gli allarmi delle abitazioni. A volte è il classico pipistrello che sfiora la fotocellula e scatta il dispositivo, ma spesso, i ladri, la fanno da padroni. Ecco che  in ogni famiglia,  aumenta la diffidenza: la paura che prima o poi toccherà anche  alla tua casa .
Ma tutto questo in confronto agli orrori degli ultimi tempi, sono sciocchezze.
La domanda viene spontanea:- Ma cosa sta succedendo? Dove stiamo andando? Sembra di essere tutti al fronte a combattere una guerra contro un nemico invisibile. Sei costretto a guardarti sempre alle spalle perché potresti essere aggredito da un momento all’altro. Per esempio:-mia moglie ha detto che di sera, non porterà più la spazzatura al cassonetto perché ha paura. Piccolo insignificante particolare, ma tanto incide sulla psiche e sui movimenti logistici delle nostre donne.
E chi s’addentra in certi luoghi?
Di esempi ne potremo fare a centinaia. Pochi giorni fa, sulla strada urbana,  vengo sorpassato da una ragazzina col motorino, naturalmente senza casco. Al semaforo, passa col rosso zizzagando fra le autovetture. La raggiungo al seguente semaforo, qui si era fermata, mi affianco con la macchina e la rimprovero bonariamente di tutte le scorrettezze che aveva fatto. Mi osserva, credovo che buttasse fuori la solita scusa di quell’età, no! Alza il dito medio e prima di partire grida:- In cu…  a te e alla put…. di tua moglie.
Sono rimasto freddato, una signora ferma sul marciapiede mi ha guardato e ha allargato le braccia come per dire:- è così. No, non è così, non dovrebbe essere così. E l’educazione, il rispetto, (???). Sono sceso dalla macchina, mi sono avvicinato a questa povera donna e l’ho aggredita con educazione. –Vede signora- le ho detto- Le mie figliole, non si comporterebbero mai così-
– Neanche i miei figli – mi ha risposto risentita. Ci siamo stretti la mano.
Credo che non ci sia altro da aggiungere.

Giulio Salvatori


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9 Commenti a “Abbiate pazienza scritto da Giulio.lu”

  1. novella scrive:

    ciao giulio concordo cmq mi pare della ragazza l’avevi gia’ scritto ciao bellisimo cmq

  2. carlotta scrive:

    I problemi della società contemporanea evidenziano una sempre più crescente necessità di attenzione all’educazione dei giovani che appaiono maleducati, aggressivi, apatici e senza interessi.
    Partendo dal rapporto fra le varie fasi della crescita di un individuo attraverso i processi di :
    EDUCAZIONE (qualità umane)
    + COSTITUZIONE DEL CARATTERE (fanciullezza, pubertà)
    ISTRUZIONE (strumenti)

    = FORMAZIONE (unificazione, prender forma) SVILUPPO DELLA PERSONALITA’
    (adolescenza)
    EDUCAZIONE – Le qualità umane, che con il loro armonico sviluppo costituiscono lo stile di vita di una persona
    coincidono in larga parte con gli abiti fondamentali del cittadino: laboriosità, responsabilità, senso
    della giustizia, rispetto degli altri, costituiscono le basi su cui si fonda la vita associata: una società diventa più giusta, diventa migliore, soltanto se le persone che la compongono migliorano, uno per uno nelle loro qualità, cominciando a riferire la parola libertà alla relativa responsabilità.
    La famiglia è la prima e insostituibile scuola di qualità umane, che possono essere acquisite soltanto in un clima in cui prevalga l’affetto sul senso di giustizia, che deve invece prevalere nell’ambito delle regole della società. Poiché l’acquisizione delle qualità umane è lenta, graduale ed implica anche il “diritto a sbagliare” vale a dire la possibilità di confrontarsi in un ambiente protetto, essa ha luogo esclusivamente, nell’ambito domestico, oppure non si verifica più.
    Senso di responsabilità, capacità di scelta, senso di sicurezza, stabilità, abilità lavorative si possono acquisire soltanto in un tempo debito e accanto a persone di cui si ha la più completa fiducia: I GENITORI
    Quanto sia insostituibile la famiglia nell’acquisizione delle qualità umane è indirettamente (e negativamente) confermato dai programmi scolastici, che non ne parlano affatto in maniera diretta, ma solo con qualche vaga allusione, tenendo per lo più a rinchiudere il problema nell’ambito dell’insegnamento della religione.Infatti il concetto di qualità umane non può essere scisso da quello di persona, unica, unitaria, libera e quindi responsabile delle proprie azioni, le quali devono avere il carattere fondamentale della coerenza o meglio, della unità di vita; questa espressione può designare efficacemente la crescita equilibrata della persona in tutti i suoi aspetti, fisici, psichici, morali, culturali e spirituali.
    ISTRUZIONE – a scuola si può ricevere l’istruzione, ma solo se nello stesso tempo si prati e si sviluppa una specifica educazione fondata sullo sviluppo delle qualità umane che la rendono possibile, e che accompagna l’acquisizione degli strumenti e delle basi fondamentali della conoscenza.
    FORMAZIONE – solo dopo un adeguato sviluppo della educazione e della istruzione si può parlare di formazione che significa letteralmente “prendere forma” e indica un processo attraverso il quale la persona sviluppa le sue potenzialità già esistenti e che devono perciò concretizzarsi, perfezionarsi, armonizzarsi con gli altri elementi costitutivi della personalità.
    Appare pertanto indiscussa l’esigenza di una totale “sinergia” tra famiglia e scuola.

  3. lucia.tr scrive:

    Il racconto di Giulio, come sempre desunto dalla vita quotidiana, ci rappresenta in maniera chiara. Anch’ io ricordo i tempi passati, quando nei paesi si poteva vivere in maniera tranquilla lasciando la chiave infilata nella serratura e non si guardava con sospetto il vicino di casa. Il racconto mette anche evidenza la grande maleducazione dei giovani, comportamenti indecenti accompagnati da un linguaggio scurrile ed irriverente. Testimonianza questa, di quanto siano caduti in basso certi valori morali,viene da chiedersi di chi è la colpa? In primis della famiglia che assolve sempre meno il compito di educare la prole, poi forse anche della scuola, non più libera di imporre certe regole ed in fine dei mezzi di comunicazione che continuamente mostrano modelli negativi e comportamenti deplorevoli. Non ci meravigliamo dunque se poi i ragazzi si rivolgono a noi adulti facendo gesti discutibili, in tv, politici, cantanti, personaggi dello spettacolo sbandierano questi gesti come un vanto!!

  4. Lorenzo.rm scrive:

    Giulio, i fatti sono come li hai descritti. Ed i tempi sono quelli che sono. Gli interventi da assumere sarebbero quelli più volte raccomandati. Ma c’è poco da fare. Oltre all’insicurezza, alla maleducazione, alla rabbia dovremmo portare con noi il senso dell’impotenza? Continuiamo a lamentarci e speriamo.

  5. ANGELOM scrive:

    Il racconto di Giulio rivela il comportamento dei giovani d’oggi, emblematico dei nostri tempi, si sono persi tutti quei valori, che noi di una certa età abbiamo saputo mantenere . E’ sempre più frequente imbattersi in giovani senza obiettivi, insoddisfatti, annoiati, soli. Il problema dei giovani è l’accettare se stessi e il mondo in cui si vive, questo crea un’angoscia che induce l’adolescente a ricercare un modello cui adeguarsi, un’identità, un codice di comportamento da rispettare. E sono sempre più diffusi i comportamenti autolesionistici, le tossicodipendenze, la violenza, individuale o di gruppo. Oggi, si cerca di indagare per capire le cause di questo disagio giovanile, se questi avvenimenti siano decretati da difficoltà individuali di crisi d’identità o siano una conseguenza dei modelli culturali della nostra società. Le ragioni per cui la ‘famiglia’ sta perdendo il suo significato emblematico, sono molteplici e legati intimamente fra loro: fine della società contadina; sgretolamento della famiglia patriarcale; contestazioni femministe; sviluppo di un’educazione consumista; insubordinazione dei figli; disinteresse dello Stato.

  6. giuliano4.rm scrive:

    Confermo Franco la notizia della BURUNDANGA è una bufala e circolava nel marzo del 2009
    La natura bufalina dell’appello è confermata anche dal fatto che la stessa storia dell’uomo che si offre come imbianchino è segnalata da Snopes.com in una versione ambientata in Texas e che l’approccio avvenga sempre a un distributore di benzina anche in Canada (dove l’appello è stato smentito dalla polizia locale) e nell’Essex (Regno Unito, anche qui smentito dalla polizia locale). Pare strano che venga usato in luoghi così disparati lo stesso, identico stratagemma strampalato.
    Nella versione Europea era scritto che la notizia era segnalata dalla:

    DE FREIXO TONI, G0668
    Gendarmerie Genève
    poste des Pâquis
    rue de Berne 6 1201 Genève
    tél : 022. 427.87.71

    Ticinonline conferma di aver contattato il poliziotto citato nell’appello, il quale ha smentito quanto descritto nella mail e ha precisato che la “firma” in calce “è partita a causa di un errore che si è verificato”. In quanto al pericolo descritto nell’appello, lo stesso agente ha detto che “il fatto non è mai accaduto e a noi non sono arrivate segnalazioni del genere”.

    L’unica cosa vera è che la burundanga in quanto tale esiste: è un miscuglio di estratti di piante che contiene principalmente scopolamina, una sostanza usata in dosi minutissime come trattamento per mal d’auto ma estremamente tossica se assunta in dosi troppo elevate. Può indurre sonnolenza, delirio o allucinazione. Ed è qui il problema principale di quest’appello: non basta il contatto momentaneo con un biglietto impregnato di scopolamina per assorbirne attraverso la pelle una dose sufficiente ad ottenere gli effetti descritti dall’allarme. Per effetti di questo genere occorre ingerirla o inalarla in dosi ben più significative, e in questo senso è effettivamente usata come droga per stordire vittime di furti o violenze. Prudenza, quindi, con gli sconosciuti che vi offrono da bere.
    Colgo l’occasione per segnalarvi un sito antibufala(non posso mettere il Link completo altrimenti il commento si blocca)digitate su Google Attivissimo troverete la discarica dei deliri digitali di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale

  7. franco muzzioli scrive:

    P.S. in alcuni siti si parla di allarme bufala!!!!!! Io l’ho presa per buona venendo da una fonte di quel tipo…prendetela quindi con il beneficio dell’inventario….stare attenti però non fa mai male!

  8. franco muzzioli scrive:

    Caro Giulio …son cambiati i tempi e forse noi siam sempre gli stessi. Prendo l’occasione per fare questa comunicazione che è pertinente al tuo articolo. Il Brigadiere Raffaele Rizzo della Guardia di Finanza di Reggio Emilia del nucleo mobile (tel. 0522/452333/4539049 ha inviato la seguente e-mail:

    Ad una stazione di servizio un uomo si è avvicinato ad una signora che era intenta a fare il pieno alla sua auto. Gli ha offerto i suoi servizi come imbianchino e gli ha lasciato il biglietto da visita . La signora gli ha detto di non avere bisogno ,ma ha accettato il biglietto come segno di gentilezza. L’uomo è quindi entrato in un automobile condotta da altra persona. Mentre la signora lasciava la stazione di servizio ha notato la macchina con i due uomini che la seguiva . Quasi immediatamente ha iniziato a sentirsi confusa e stordita facendo fatica a respirare. Ha provato ad aprire il finestrino rendendosi conto che uno strano odore usciva dalla sua mano, la stessa mano con la quale aveva tenuto il biglietto datogli dall’uomo alla stazione di servizio. Spaventata è entrata nel primo parcheggio ,ha fermata l’automobile e ripetutamente si è messa a suonare il claxon per chiamare aiuto. I due uomini che la seguivano ,vista la mala partita sono fuggiti . La signora dopo qualche minuto è riuscita ad aprire il finestrino e a respirare normalmente . In quel biglietto c’era una sostanza allucinogena che avrebbe potuto seriamente stordirla.Questa droga si chiama BURUNDAGA ed è utilizzata da delinquenti che vogliono colpire le vittime per rapinarle o violentarle. Questa droga è più pericolosa dei normali allucinogeni conosciuti sino ad ora.Essa è trasmissibile su semplici carte . ATTENZIONE non accettate biglietti o fogli da sconosciuti : ATTENZIONE queste persone fanno anche visite a domicilio lasciando i biglietti nelle buche delle lettere o sotto le porte ,restando poi in zona per aggredire le vitime.
    VOGLIATE TRASMETTERE AD ALTRI QUESTO MASSAGGIO.

  9. giuliano4.rm scrive:

    Per educare un giovane, è necessario che intervenga la scuola, ma soprattutto la famiglia, elemento essenziale, che, grazie a essa, fa propri valori fondamentali, che oggigiorno si tende a dimenticare.
    Questo in teoria ma in pratica?
    La Corte di Cassazione ha emanato una sentenza dicendo che: per i giovani «l’ingiusta prospettazione di una bocciatura rappresenta una delle peggiori evenienze» e un simile atteggiamento del docente è «idoneo a ingenerare forti timori, incidendo sulla libertà morale» degli allievi.
    Se un insegnate non può più nemmeno dire a un suo alunno svogliato o lavativo “Guarda che ti boccio” poi non ci possiamo meravigliare quando i ragazzi crescono senza alcun senso di rispetto verso l’insegnante.
    Genitori troppo deboli, o che passano poco tempo con i propri figli e non ne passano per niente quindi poco presenti nell’educazione, dove c’e’ un genitore permissivo, incapace di stabilire regole e di farle rispettare, succede un vero e proprio capovolgimento dei ruoli, contraddistinto dal timore dei genitori di subire attacchi anche fisici da parte dei figli. Pertanto anziché rimproverare i figli e correggerne i comportamenti, un crescente numero di genitori preferisce soddisfare le loro richieste con la convinzione che in fondo si tratta di piccoli capricci cui non conviene opporsi.
    Infine come si fa a crescere i giovani educandoli alle buone maniere e al rispetto per gli altri con tutto il brutto che c’è in giro e che vedono in TV?
    “Si! Ai miei tempi non succedevano tutte queste brutte cose.”
    E’ verità Giulio a noi venivano insegnati i valori dell’onestà,responsabilità,diligenza e disciplina.
    Parafrasando quanto ebbe a dire Salvatore Quasimodo: Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subita sera -.
    Ognuno sta solo in poltrona/ trafitto dalle notizie della televisione:/ed è subito sera.
    E

    Chiudi bene la porta di casa!

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