LE MUSE

Come sua abitudine Giulio ci pone una domanda, ci fa riflettere sullo scopo di scrivere: a che serve? perché lo si fa? che soddisfazioni ci dà?

Anni fa, ero direttore di un giornale; un collaboratore mi scrisse una lettera che io pubblicai in prima pagina. Ricordo ancora il concetto e l’ho ancora davanti agli occhi, diceva così:- “Caro direttore, sono diversi anni  che collaboro al tuo-nostro giornale, e ti devo dire che incomincio ad avere dei dubbi. Ti faccio una domanda alla quale ti prego di rispondermi:-Ha senso scrivere? E secondo te, per chi scrivo? Mi sforzo di cercare argomenti che facciano crescere il nostro giornale, frugo nell’animo della gente per scoprire le loro necessità, parlo con gli operai all’uscita dalla fabbrica, con le casalinghe, con gli studenti, inseguo la cronaca …insomma, non sono io che scrivo, ma è la voce della gente. E tutto questo per l’attaccamento al mestiere che ho scelto. Aumentare la diffusione,  la lettura, la vendita del giornale, è una cosa che mi gratifica, la mia  firma che entra nelle case, nei bar, etc . Ma ti devo dire che a me, di tutto questo  m’importa poco. A me interessa che leggano, altrimenti, per chi scrivo?
Caro direttore, sai perchè ti dico questo? Perchè una volta incontrai un parlamentare che si complimentò con me per gli articoli che aveva letto. Poi mi guardò negli occhi e mi disse :- Ma chi te lo fa fare? Al tuo posto impiegherei il tempo in cose più piacevoli-Lo avevo attaccato in un mio eleborato per il suo scarso impegno, ricordi? Te direttore mi conosci, e ti puoi immaginare come lo trattai; mi chiese scusa

Però mi frulla sovente nella testa la solita domanda: ha senso scrivere?  –

Il solito Maledetto Toscano

15 Commenti a “Che senso ha scrivere? una riflessione di Giulio Salvatori”

  1. Giulio Salvatori scrive:

    Vi ringrazio tutti per aver espresso i Vs commenti.Al mio ex collega dissi che:- la risposta doveva darsela da solo, se continuare a scrivere o no-Continuò a collaborare per molto tempo.Per quanto mi riguarda , finchè potrò, continuerò ad acompagnarVi per le forre delle Alpi Apuane , e chi non regge il passo perchè gli manca il fiato, o si stufa di seguirmi, pazienza.Grazie ancora dal solito -Maledetto Toscano-

  2. popof scrive:

    Ero preso da pigrizia intellettiva, ti ho letto e mi son dato una scossa.
    Grazie della sferzata indiretta Giulio.
    Scrivere aiuta a rimettere ordine nei pensieri, a riflettere a ponderare meglio quel che si ha da dire.
    Ed è vero anche l’opposto, con la scrittura si può falsare, grazie alla scrittura si può far finta di dire, giocare anche con le emozioni. Quel che scriviamo non è un comandamento. Spesso è dettato dalle emozioni oltre che dai bisogni.
    In ogni caso rilassa, portando un pò di pace negli animi irrequieti.

  3. giovanna3.rm scrive:

    Sì, Giulio, penso anch’io che abbia senso scrivere. Per sè stessi, per gli altri, per potersi confrontare, per il cervello, ma anche per il proprio cuore.

  4. marisa scrive:

    per me scrivere è lascirsi andare liberare i miei pensieri condividerli con qualcuno . ma molto di più mi piace leggere i cmmenti dove mi posso confrontare. con chi la pensa come me , ma molto di più chi con i loro interventi mi danno la possibilita di capire le persone

  5. alba morsilli scrive:

    giulio ti ricordi che negli anna 50la rai aveva fatto quella trasmissione non è mai troppo tardi, dove migliaia di persone imparavano a scrivere.Nelle scuole esistevano le serali molti italiani erano analfabeti.Perchè volevano imparere?
    Si rendevano conto che i loro figli sapevano più di loro, lo scrivere è necessario nella vita serve anche come autodifesa.Io personalmente era una cosa che avevo dentro da sempre ma grazie a il blog di eldy mi ha stimolato molto, evedo che ogni giorno in me sono più spigliata nell’esprimermi.
    Se non ci fosse la scrituranon ci sarebbe la storiae la memoria,noi in maggioranza siamo over che nei tempi moderni digitiamo si può quasi dire che la penna è andata in riposo ma cerchiamo di comunicare scrivendo

  6. giulian.rm scrive:

    Scrivere spesso è una necessità,un piacere. Si scrive per dare forma alla nostra immaginazione, si scrive per noi stessi e per il nostro piacere personale, ovviamente, il suo complemento indispensabile è la lettura … sono piccole soddisfazioni…ma sempre soddisfazioni sono.

  7. lucia1.tr scrive:

    SCRIPTA MANENT VERBA VOLANT dicevano i latini…
    L’importanza della scrittura, in una società in cui la comunicazione ha un posto preminente, è fuori discussione, non c’è più posto per chi non sa scrivere e leggere. Chi non scrive non ha la possibilità di richiedere i più elementari diritti e non può esprimere il proprio pensiero critico. E’ ovvio che si scriva per moltissimi motivi; per sbrigare tutte le nostre pratiche burocratiche, per comunicare con le persone lontane, ma anche per esternare i nostri pensieri che spesso rimangono dentro di noi. Le parole scritte hanno un loro valore e una forza d’informazione e di liberazione, a volte sono arma di denuncia, sono strumento di divisione ma anche di unione, attraverso gli scritti si infrangono silenzi che qualche volta preferiamo ignorare.

  8. carlotta scrive:

    L’originalità, l’ispirazione, la voglia di scrivere, dipingere o di fare non sono elementi estranei da noi ma sono parti integranti del nostro essere. E’ comunicazione.
    Sono talenti nascosti dentro di noi che, nelle persone comuni, emergono mossi da accadimenti o incontri a volte del tutto casuali. Tutti abbiamo dei talenti, tutti indistintamente, ma il più delle volte non li vediamo o più semplicemente non ci misuriamo con essi dimenticando che, ci sarà sempre qualcuno più bravo di noi… ma non potrà mai essere noi.
    Scrivere, che sia dettato da una esigenza interiore o personale piuttosto che da una apertura e condivisione con gli altri, resta pur sempre una forma di espressione e di cultura che ci appartiene… irrinunciabile.

  9. pino1.sa scrive:

    A mio avviso chi scrive per fissare un libero pensiero, in primo luogo, scrive per se stesso, solo in seconda battuta valuta se quello che ha scritto può essere utile anche agli altri e allora, con la preoccupazione di renderlo comprensibile rimaneggia lo scritto si da renderlo scorrevole e piacevole alla lettura. Diverso è quando si scrive pensando di lucrare dal lavoro svolto, e quindi molto spesso il pensiero viene ripiegato nel campo delle argomentazioni che i lettori vogliono nel momento storico in cui si mette su carta, da qui vengono fuori i sensi di colpa e le domande che senso a scrivere? In tali casi, lo scrittore non si sente più libero di scegliere e di spaziare nei campi che gli sono più congeniali ma si deve ripiegare ai gusti dei fruitori dello scritto.
    Ancora peggiore appare oggi quel tipo di giornalismo che, asservito allo strapotere economico, si serve di penne anche illustri che scrivono, al soldo del potente di turno, mortificando e distorcendo, il più delle volte, addirittura la Verità dei fatti. In tali casi, altro che sensi di colpa, si sfocia addirittura in comportamenti delinquenziali, converrebbe non scrivere affatto.
    Ciò premesso, come è bello scrivere per Eldy!

  10. edis.maria scrive:

    Lo scrivere e , il conseguente leggere o essere letto, è, a mio parere, il legame tra di noi tutti. Infatti, con l’invenzione della scrittura nacque la Storia. Le parole passano, volano,possono mentire: lo scritto no! E’ qualcosa di noi stessi che tramandiamo e comunichiamo, e , diciamolo pure, gradiamo sia letto e giudicato dagli altri. Immaginate voi un giornalista scrive un articolo curato nei minimi particolari, un poeta una deliziosa poesia,uno scrittore un interessante libro, e nessuno li legge.In questi ultimi tempi purtroppo si scrive e si legge poco, tanto da aver, per molti, perso anche la capacità di farlo in modo corretto. Anche scrivere il diario può essere un modo per entrare nel proprio animo e analizzarci personalmente. Scriviamo, scrivete, fatevi leggere, fateci leggere , SEMPRE E SENZA ALCUN DUBBIO!!!!

  11. lieta scrive:

    scrivere anke per non morire d’animo, beati gli eremiti ke san nutrire il loro animo del soprannaturale credo, beati i poveri di spirito ke trasmetton con semplicità la positività, le ns genti indaffarate cogli esempi d’azioni concrete quello è no scrivere esemplare, cui certo le scritture di ki lo fa senza camuffarsi ne è la storia scritta ciao

  12. eleonora.lo scrive:

    scrivo..a mè stessa
    scrivo per non parlarmi da sola
    quando sono triste, per rileggermi ridendo quando mi è passata
    quando sono allega, per rileggermi nei momenti di tristezza
    leggo molti libri
    meno male che c’è chi scive anche per mè!

  13. franco muzzioli scrive:

    Domandare ad un grafomane se ha senso scrivere, non si può che ricevere una risposta ovvia! Ma al di la dei personalismi,ha senso parlare ? Ha senso comunicare con gli altri ? A meno che non abbiamo pulsioni anacoretiche, credo che il parlare e quindi lo scrivere faccia parte dell’esistere. Lo scrivere in più ha quella ponderatezza del non immediato, del pensato, dell’elaborato ,che fa di ogni testo un motivo di riflessione.
    Sì caro Giulio e tu lo sai! Vale la pena scrivere e scriver tanto. E’ un fatto di cultura, di comunicazione, di civilità e di democrazia.

  14. ANGELOM scrive:

    Caro Giulio, alla tua domanda “se ha senso scrivere” ti rispondo subito di “SI”, per me si è aperto un nuovo mondo, premetto che nella mia vita non ho avuto mai questa passione per la scrittura dato che il mio lavoro mi portava a seguire più che altro cose tecniche, ora invece, devo dire onestamente grazie anche ai blog di Eldy ho imparato ad esprimermi scrivendo le mie riflessioni, le mie idee, i miei sentimenti. Ho scoperto che con la scrittura si è più aperti agli altri e a tirar fuori dalla tua mente cose che prima non avevi neanche immaginato. La dimostrazione è che ora sto rispondendo alla tua interrogazione con vivo piacere.

  15. Lorenzo.rm scrive:

    Sì, Giulio, ha senso. Scrivere è un moto dell’animo. Ed è anche un desiderio di servizio. Quindi, quando si può, si deve.

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