Motivi seri, tanta preoccupazione da parte di ognuno, hanno tenuto, in questo periodo la FIAT su tutte le prime pagine dei giornali. Se ne è discusso moltissimo.
Giuliano ci regala un ricordo della “mitica” FIAT 500 che ci riporta indietro di anni e anni e ci distrae per un momento dalle ansie attuali.
Si fa un gran parlare, in questi giorni, della FIAT, nooo non voglio scrivere di contratti, sindacati che hanno firmato e chi no, voglio ricordare la mitica FIAT 500D!
Quante volte ci siamo ritrovati immersi nei ricordi più svariati, semplicemente per aver visto qualcosa o qualcuno che ci ha riportato indietro nel tempo, e un pizzico di malinconia per i vecchi tempi unito ai sentimenti scatenati da tali ricordi suscita la voglia di tornare indietro nel tempo.
Tutto questo a me è successo quando ho ricevuto queste cartoline* e foto da due cari amici.
La Fiat 500, affettuosamente detta cinquino, è senza dubbio fra le automobili italiane più famose, anche se gli eventi e le circostanze che hanno portato all’ideazione di questo modello sono molto meno conosciuti.
Tutto ebbe inizio da un’idea di Benito Mussolini. Nel 1930, il Duce aveva convocato il senatore del Regno d’Italia Giovanni Agnelli per informarlo della “inderogabile necessità” di motorizzare gli italiani con una vettura economica che non superasse il costo di 5.000 Lire.
Un’idea di grande impatto propagandistico che, non appena eletto primo ministro, Hitler (quanto è vecchio lo spionaggio industriale) si affrettò a copiare convocando Ferdinand Porsche e intimandogli di realizzare un’automobile dal costo non superiore ai 1.000 marchi; quella che sarebbe divenuta famosa con il nome di “Maggiolino”.
Difatti, 500 e Maggiolino hanno avuto storie parallele: i due politici richiedevano un’automobile economicamente accessibile e abbastanza comoda.La “Nuova 500”, come Casa Fiat la presentò cinquant’anni fa, è la storia dell’Italia del secondo dopoguerra. Noi giovanottelli di allora non potevamo capire e sapere della portata storica che ha avuto questa utilitaria.
E’ il 1957 quando nasce la “Fiat Nuova 500” (per differenziarla dalla 500 originaria, ovvero la Topolino) con dimensioni minori. Dato che la prima versione era poco ricca e curata nell’aspetto esteriore, non conseguì un gran successo.
Ciò perché, a quei tempi, l’auto era una per famiglia e doveva offrire spazio per tutto.
Per questo la Fiat nel dicembre dello stesso anno introdusse sul mercato due nuove versioni, l’economica e la 500 sport che fu prodotta bicolore, con cromature, cerchi verniciati di rosso; pensate che riusciva a superare i 105 Km/h. Notevole per l’epoca! (oggi l’uomo più veloce del mondo, il detentore del record mondiale dei 200 metri piani, Usain Bolt con il tempo di 19,19 ottiene una media di 37,52 km/h e una velocità massima di 43,900 km/h.)
Nel 1959 la Fiat modificò la piccola vettura, portando a quattro la portata delle persone e, l’anno dopo, presentò la Nuova 500 D, con schienale posteriore ribaltabile e aumento della potenza del motore a 499,5cc.
E’ il 1966 quando acquisto di 3° mano, 12 cambiali, tenute nel cassetto del rivenditore, la MIA FIAT 500D! MITICA!
Toccare il cielo con un dito è un proverbio, ma io l’ho toccato forse era uno di quei giorni che il cielo è così vicino, tipo 182.7 Km, che lo puoi veramente toccare con un dito… anche accarezzarlo se vuoi (lo giuro sulla testa della mia gatta Cettina.)
Raffreddata ad aria, niente acqua, poco olio nella coppa gli serviva solo la benzina per camminare: con 550£ normale e 500£ super non finivo mai di girare per Roma,( Ischia, Procida …erano le sole isole che conoscevo quelle pedonali, erano da venire… scoperte.) piazza Navona, piazza di Spagna, piazza della Rotonda (Pantheon), Piazza Farnese erano le mete serali/notturne molto frequentate da turismo made in U.S.A,
Via Veneto? No lì circolavano già le fuoriserie, macchinoni americani anni 60 che sbuffavano dalla marmitta come locomotive a vapore.
Soltanto nel 1965 la Fiat 500 mutò notevolmente, quando cioè le portiere furono incernierate anteriormente e non più posteriormente (controvento) e fu oggetto anche di altri cambiamenti più o meno vistosi. Nel 1968 la 500L fece perdere la denominazione di “Nuova” alla storica utilitaria, introdusse i famosi tubi sui paraurti, i sedili divennero reclinabili, per la felicità degli innamorati… il pavimento fu rivestito di moquette e alle portiere furono aggiunte le tasche interne.
Il boom economico degli anni ’70 contribuì all’incremento delle vendite perché la Fiat 500 cominciò a essere scelta come seconda macchina (per le mogli), oppure come soluzione alternativa, allo scooter.
Sono ancora in tanti nel mondo ad amarla e a collezionarla.
Dalle stime sarebbero addirittura 600.000 le vecchie Fiat ancora nel grande parco auto italiano.
Questi i miei ricordi di quell’ovetto detto cinquino ma anche cinque-piotte!!
M I T I C A
*Mostra Agnelli-Lingotto- Torino
gommenti abilitati
Idimenticabile 500, L’ho guidata tantissimo è stata la mia compagna di viaggio per tanti anni, un colpo alla levetta di accensione e via…bei ricordi di gioventù,ricordi di spensieratezza e gioia, andavamo a giro per la periferia di Fi con questa macchinetta a ballare (allora vi erano le balere). Passa il tempo e sono passato alla Mini, altra macchinetta, ma la fovolosa l’indimenticabile 500 blu, mi è rimasta nel cuore…come il mio primo amore.
Anch’io avevo la 500 L .Per comprarla avevo firmato un pacco di cambiali che non stavano nel cassetto .Penso sia stata la macchina più “grande” della Fiat.Colore blù come l’interno:-una bomba.Avevo messo due trombe che sembrava il pulman, tanto utili sulle strade di montagna , mi ero guadagnato il soprannome :- Giù il trombaio- Anche oggi, quando vedo la mitica macchinetta, è spontaneo un tuffo nel passato.
Ecco due belle eldyane che fanno da testimonial alle cinquecento…. aspettate che Marchionne si accorga di voi e vedrete che vi porterà in america per presentare la cinquecento rivisitata.
Ecco con questo commento chissà se mi vorranno più nel gruppo dei mattinieri!
CIAO!
Non ho mai avuto una 500.
Quando mi han dato la patente credo non la facessero neanche più. Ma una volta ci son salito con altri 5 amici e due biciclette tenute fuori dal tettuccio.
ahhhhhh alba ke amori strani ciao
vedo che i vostri commenti sono da conduttori della mitica 500
io che nel 1958avevo 17anni e lavoravo in una carozzeria dove di 500 me passavano di ogni colore, ricordo in particolare
i suoi paraurti cromati dove in un reparto si rimettevano a nuovo, le gallote anche queste in cromo, questo era il mio lavoro verso la 500.
era veramente un gingillo che molti uomini l’amavano forse più della moglie,
Che bei ricordi,nel 1968 la 500 costava 500milalire e gli stipendi all’epoca si aggiravano attorno alle 100mila,per questo quasi tutti gli italiani potevano permettersela.Ricordo la domenica mattina le lunghe file sull’aurelia,la piccola macchina stracarica di sdraio ombrelloni,colazioni,pranzi(in quel periodo ci si portava tutto da casa)e naturalmente i passeggeri stipati come sardine,pero’ci sentivamo felici e liberidi andare in qualsiasi posto dell’Italia.
Finalmente leggo notizie rassicuranti, positive e leggere intorno alla FIAT!
Giuliano ha fatto una descrizione di tanti dati tecnici, io voglio fare una lettura diversa. La 500 non è solo un insieme di lamiere e bulloni, ma una storia di persone, di famiglie, di anni vissuti, di stili di vita e soprattutto di emozioni. Le belle cartoline ci mostrano una famiglia unita e serena che trascorre una giornata all’aria aperta, divertimento sano e semplice che ci fa tornare indietro negli anni…Mi chiedo quali saranno i pensieri della ragazza affacciata al finestrino, forse lei progetta e sogna un futuro, probabilmente con tanta buona volontà e sacrificio sarà riuscita a realizzare ciò che desiderava…Negli anni sessanta i giovani, al contrario di oggi, avevano la possibilità di farlo. La 500 ha un peso enorme nella memoria degli italiani, sicuramente ciascuno di noi avrà un episodio della propria vita legato a questa macchina; una vacanza, una gita fuori città con la famiglia, il primo viaggio, il primo bacio al fidanzato lontano da sguardi indiscreti e mille altre cose che ognuno di noi può raccontare.
Giuliano…ti ho battuto !! Putroppo solo per un dato anagrafico.La mia prima unica ed inimitabile macchina è stata una 500 del 1961 .Verdina chiara, con le porte che si aprivano contro vento e con l’interno color “cacchetta”. E dentro a quella splendida garconniere quanti baci e trepide carezze…mamma mia che ricordi !
Quando ebbi la possibilità di guadagnare, il mio primo pensiero fu di comperarmi una bella 500 nuova per rendermi più autonomo(come quella che vedete nella foto),ed allora anche alla mia portata finanziaria. Sembrava un sogno scarrozzare con la propria ragazza in ogni dove. Dopo sposati ci portò in viaggio di nozze, in giro per l’Italia per scoprire nuovi posti e ad ammirare nuovi tramonti. Con la 500 si riusciva ad arrivare da per tutto, in mezzo al fango, con la neve alta, non ti lasciava mai a piedi, quanti bei ricordi con questa macchina. La tenni per parecchio tempo, fino a quando per esigenze di spazio dovuta al trasporto di una neonata dovetti cambiare auto. Con tristezza la vendetti, ma rimasero in noi i ricordi più belli, difficili da dimenticare fino ad oggi che ne sto parlando.
Giulian….bellissimo articolo! Quanti ricordi…
Un saluto speciale alla giovane in 500 !
okkio alla sacra vita della gatta cettina non sacrificarla per asserì stranezze della tua cinquina ciao
Io l’ho avuta e me la ricordo con grandissimo amore. Anche se, il problema della doppietta al cambio, quando si passava ad una marcia inferiore, mi tormenta ancora nei ricordi. Ma quanto era bella. Davvero mitica.