Etimologia del termine Bunga-Bunga
La frase “ fare il bunga bunga” è diventata strettamente collegata con i recenti fatti successi nel nostro Bel Paese, e per coloro che sono perplessi sulle sue origini ecco una spiegazione nuova, intrigante del suo significato.
Uno dei primi riferimenti porta la data del 1910.
L’infame beffa Dreadnought.
La bufala pensata e ideata dall’eccentrico aristocratico inglese Horace de Vere Cole. (burlone e poeta).
Dopo aver ingaggiato degli artisti/amici, di un gruppo teatrale, aveva contattato le autorità britanniche presentandosi come l’imperatore di Abissinia.
Horace e i suoi uomini furono accolti con un grande e pomposo cerimoniale sul ponte della corazzata. Dreadnought, la più potente nave da battaglia della Royal Navy britannica.
Ogni volta che una meraviglia veniva mostrata dai militari inglesi, i burloni rispondevano semplicemente: “bunga,bunga”.
Solo il giorno seguente, la marina apprese che le persone che avevano visitato la Dreadnought non erano per niente il principe dell’Abissinia e i membri della sua corte.
Gli autori dello scherzo mandarono la loro foto in costume al Daily Mirror, e nell’arco di pochi giorni il fatto era su tutti i quotidiani britannici. “Bunga Bungle!”, il Western Daily titolava giocando sulla parola bungle, pasticcio.
Secondo un componente della burla, quando il vero imperatore dell’Abissinia venne a Londra, qualche tempo dopo, i ragazzini lo avrebbero inseguito per strada gridando “Bunga, Bunga”.
Il termine ritornò fuori quando, durante la Prima Guerra Mondiale, la corazzata Dreadnought affondò un sottomarino tedesco. Un funzionario britannico inviò, al comandante della nave, un telegramma di congratulazioni con scritto “Bunge, Bunge”.
Nota
Il primo personaggio a sinistra della fotografia è la grande scrittrice Virginia Woolf (allora era ancora conosciuta col nome di Virginia Stephen)
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Dopo alcuni decenni di assenza, la parola è tornata improvvisamente alla ribalta, i giornali italiani hanno cercato di scoprire le sue origini.
Il primo a essere individuato è stato il colonnello Gheddafi per le sue feste che coinvolgono “harem” di giovani donne occidentali.
In mancanza di reazione di Gheddafi, il mistero è rimasto, e credo che rimarrà il colonnello ha altro cui pensare in questi giorni.
La frase “bunga, bunga” sta cominciando ad avere un impatto globale, una banca dati Americana ha circa 800 articoli con quella parola in tutto il mondo.
Attualmente ci sono 744.000 riferimenti su Google.
La frase “bunga bunga” esiste in altre lingue: in filippino, è slang per qualcosa di “caldo” o di moda, in indonesiano significa fiori.
Ma, per ora, ha un’associazione con lo scandalo politico attuale, o “bunga bunga-gate”, se volete.
Non è un reato fare “bunga bunga”, sempre ammesso che i partecipanti siano maggiorenni e consenzienti…
Magari si può dire che è ipocrita presentarsi come integerrimi difensori della “moralità” e poi passare le serate a fare quello che di giorno si condanna ?
Giulian.rm
Grazie dell’idea, Giulian. Ho messo ad una mia gatta il nome Bunga Bunga. E risponde.
Grazie Giuliano per la ricerca. Un blog è sopratutto ricerca ed espressione di se stessi, non è la RAI. Chi non condivide può andare a leggersi il mio “Tricologismo” e “Eldy: nuovo cinema Paradiso” (auguri).
Una calorosa stretta di mano.
Giuliano, mi sembrava implicito che tu capissi che cosa intendevo dire con il dare priorità alle notizie importanti e drammatiche. Proprio come quelle che da qualche tempo si susseguono, giorno dopo giorno. Dal ritrovamento del cadavere della piccola Yara, al massacro che si sta compiendo in Libia e via dicendo.
Ecco cosa intendevo per opportunità contingenti, anziché parlare del “bunga-bunga”, come fatto saliente della giornata.
E’ senz’altro disdicevole che tale termine sia stato usato dal nostro Premier, ma ritengo altresì che se i cittadini italiani non si sentono più rappresentati da un personaggio del genere potranno dimostrarlo, togliendogli quella fiducia che così copiosamente gli hanno assicurato con il loro voto.
Per quanto riguarda quello che pensano di noi gli stranieri, vorrei ricordarti che sia gliInglesi che Americani e Francesi dovrebbero in primis preoccuparsi delle loro faccende nazionali, che non mi sembrano siano sempre molto corrette.
Il mio Paese io lo difenderei sempre e comunque, al di là di ogni situazione contingente, perché lo sento come un mio dovere.
Questo è il mio pensiero.
Ti saluto con cordialità.
Chiedo umilmente scusa per aver confuso Angelom con Giulian!!! Angelom, chiedimi i danni e ti saranno rimborsati!!!! Veramente , o dò la colpa all’età, o …… boh! scusatemi!!!
1. Giovanna, capisco il tuo disagio nel leggere quella parola per il significato che ha oggi.
2. Non lo provo per la storia della sua origine, che non significava NULLA!!
3. In quanto alla funzione delle opportunità, priorità che un Blog deve avere scusa, ma non l’ho capita, come non capisco quali sarebbero le notizie che dovrebbero trovare spazio,ma non importa se un giorno avrò il piacere di incontrarti mi spiegherai.
4. Ti dirò,in confidenza, a me cosa crea disagio,
queste dichiarazioni:
Berlusconi, durante una conferenza stampa a Milano,
torna ad attaccare i giudici: “Non ho un telefono.
perché m’intercettano” e scherza sul caso Ruby:
“Vi invito tutti al bunga bunga”.
Il premier interviene su famiglia, intercettazioni
e il “pericolo del comunismo”. Come nel ’94, attacca
gli insegnanti della scuola pubblica. Poi invita
a fare il bunga bunga che, precisa, “non è nulla d’immorale”.
Le ultime rivelazioni contenute nei documenti diffusi su internet da Wikileaks, mostrano un’Italia lesa nella sua reputazione internazionale. Secondo le valutazioni dei diplomatici americani, il nostro premier, attraverso le sue continue gaffe e la scelta impropria delle parole, è riuscito a offendere tutte le categorie di cittadini italiani e imbarazzare molti leader europei. Berlusconi appare ormai come una figura debole, compromessa, e facilmente manipolabile; prigioniero del conflitto d’interessi e delle leggi ad personam. L’Italia è in decadenza economica e istituzionale, e non sembra più in grado di svolgere un ruolo guida nell’ambito dello scacchiere internazionale. Sarà difficile per il Cavaliere commentare queste «amare» considerazioni, anche perché non provengono da comunisti o presunti complottisti, ma arrivano dagli Stati Uniti; uno Stato considerato tra i principali alleati del nostro Paese. A noi italiani non resta che prendere atto di come il nostro presidente del Consiglio abbia esposto alla pubblica gogna la dignità di un’intera nazione.
Lungi da me il voler polemizzare, e a ogni buon conto, se ho in qualche modo urtato la tua suscettibilità, me ne dispiace e te ne chiedo scusa.
Ti saluto
Sono d’accordo con l’articolo di Giuliano, vorrei fare una precisazione a Edis, forse mi ha confuso con l’autore dell’articolo,non è successo nulla, ci tenevo a precisarlo.
Il parere di Angelom, edis? dove?
La nascita del temine “ bunga bunga” ci presenta come un baronetto inglese riuscì a prendere in giro i suoi connazionali di un certo livello, ma come , già allora, il re di Abissinia e i suoi accompagnatori fossero considerati “ inferiori “ e capaci, di fronte ai prodigi della loro corazzata , di rispondere solo “ bunga bunga” , scambiato dagli intelligenti inglesi lingua abissina!!!!!!. Ciò mi ha divertito molto! Poi il termine , come dice Angelom, cambiò completamente significato ,e divenne pruriginoso , dopo le vicende che interessarono il nostro paese e ritornò di moda!!! Anche noi, spesso, lo pronunciamo con un sorrisetto sulle labbra , cosa che non faremmo se al posto suo dicessimo “” orge”””” “ baccanali “” o sinonimi simili , che maggiormente spiegherebbero il suo significato. Dimentichiamolo e usiamo i termini giusti, che gli interessati vogliono farci dimenticare! Non sono invece d’accordo con il parere di Angelom in chiusura, perchè chi ha grandi poteri, ha anche grandi responsabilità , almeno finchè conserva la capacità di presiedere un popolo. Quando non lo sarà più, potrà dedicarsi a tutte le orge che vuole!
Trovo interessante spiegare etimologia di queste parole, sentite, ripetute, centinaia di volte al giorno dai media senza rendersi conto del vero significato. Non trovo affatto disdicevole trattare questo argomento, anche perché in questo articolo non si è minimamente sfiorato il significato odierno dell’espressione, ho la convinzione che molti italiani non abbiamo percepito quanto ci disonori essere additati come il popolo che sollazza e passa le notti facendo BUNGA-BUNGA.
hai fatto bene giuliano ha specificare il significato del” bunga bumga ”
Come me tanti non sapevano la sua origine e come oche si ripeteva,In questo periodo venuta alla ribalta dal comportamento del nostro capo del governo che dovrebbe essere
l’esempio morale per l’Italia,mentre ci siamo sentiti ridicolizati da tutto il mondo.
Si vero che ogniuno nel privato può fare quello che vuole
ma quando si ha delle cariche governative il decoro e il prestigio deve essere mantenuto
Giuliano, mi spiace, madevo esprimerti anch’io il mio disagio nel leggere quanto ci hai voluto comunicare, a proposito dell’origine di questa demenziale espressione.
Personalmente ritengo che un blog abbia le funzioni di un giornale, pertanto vanno valutate le opportunità e le priorità di ciò che si si scrive.
Ovviamente, si può scrivere esprimersi s qualsiasi argomento, ma occorrerebbe, a mio avviso, tener presente, quali notizie dovrebbero anzitutto trovare spazio.
Spero tu voglia interpretare nel modo giusto ciò che ho voluto dire, senza alcuna voglia di polemizzare.
Ti saluto.
Caro Giuliano la tua ricerca sul “bunga bunga” è encomiabile ,ma al di là delle piacevoli origini goliardiche ,è il tormentone attuale che mi fa veramente arrabbiare e non tanto per il significato erotico-demenziale dato dal nostro Beneamato,ma per la rappresentazione politica che è ormai scaduta ad un deprimente ed incontrollabile vuoto di ideali e prospettive future. Quale messaggio diamo ai posteri noi uomini del “bunga bunga”? Spero in un soprassalto di vergogna ,di nausea e di orgoglio. Personalmente è un termine che d’ora in avanti cercherò di ignorare se non altro per fare da controaltare al Beneamato, che è qualche giorno che se ne stà riempiendo la bocca.