Dopo un pacifico dibattito avvenuto nel pomeriggio in chat abbiamo constatato che c’è un po’ di confusione e che purtroppo non a tutti è chiaro perché si è arrivati a questo referendum.
Per meglio interpretare, ecco una spiegazione molto, molto semplice.
ACQUA
Verranno poste 2 domande riguardo all’abrogazione della legge sulla privatizzazione dell’acqua!
L’acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere!! Nel caso venisse privatizzata i costi lieviterebbero e questo noi non possiamo permetterlo ecco perché dovremo rispondere
Sì ad entrambe le domande cioè:
Vuoi abrogare la legge sulla privatizzazione dell’acqua? Sì
CENTRALI NUCLEARI
Verrà inoltre chiesto di abrogare la legge sulle centrali nucleari. Considerando che negli altri paesi le stanno smantellando per utilizzare energia pulita a basso costo, senza scorie, radiazioni e senza il pericolo di morire, sarebbe il caso di abrogare anche questa legge!!
La vogliamo anche noi l’energia pulita, quindi:
Vuoi abrogare la legge sulle centrali nucleari? Sì
LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Per ultimo, la legge sul legittimo impedimento. Praticamente una legge “ad personam”! Permette al presidente del consiglio ed ai ministri di non presentarsi ai loro processi. Gli permette di non farsi giudicare per reati che hanno commesso! Ma…ricordiamoci che “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI!”
Vuoi abrogare la legge sul legittimo impedimento? Sì
Se invece vogliamo tutte queste leggi…votiamo NO.
Anche se, a mio avviso, sono leggi che andrebbero eliminate.
ULTERIORI INFORMAZIONI PRATICHE
Ricordiamoci che nei referendum c’è il QUORUM, che è il numero di persone che devono aver votato. E’ necessario che voti il 50+1% di chi ha il diritto a votare. E’ un numero enorme, ma proprio per questo dobbiamo andare a votare!….passateparola!!
I seggi rimarranno aperti:
dalle 8 alle 22 di domenica 12 giugno;
dalle 7 alle 15 di lunedì 13 giugno.
Per votare è necessario presentare un documento di identità e la tessera elettorale, sulla quale è indicato il numero e l’indirizzo del seggio elettorale presso il quale votare. Per chi avesse smarrito la tessera elettorale o non l’avesse ricevuta, la può richiedere all’ufficio elettorale del proprio comune anche negli orari in cui sono aperti i seggi.
andro’a votare domenica,nn appena apriranno i seggi….si si si si
Grazie Paola, per il racconto molto simpatico e significativo, all’invito di andare a votare. Ci andrò sicuramente….SI, SI, SI, SI,. Ciao Paola
Molto chiara la scelta da dare al referendum anche se le leggi da abrogare nascondono tanta ipocrisia ,del resto sono state studiate apposta per ingannare i cittadini (come sempre).Importante è riflettere nel votare non lasciarsi influenzare da chi cerca il proprio tornaconto.Ormai siamo stufi di essere presi in giro con le loro bugie.Grazie per questa spiegazione sul referendum Eldyna
Alba,Eldyna rimane il dubbio su i 3,2 milioni di Italiani all’estero che già hanno votato,con il vecchio quesito sul nucleare:COSTRUZIONE di nuove centrali.ora il quesito è :eliminare le norme che consentono la PRODUZIONE di energia nucleare.Il problema di questi voti si porrà,in particolare,se risulteranno determinanti per il raggiungimento del quorum.
La partita sul nucleare è importante per per gli interessi che ci girano intorno.(andate a leggervi In un cablo segreto spedito a Washington, l’ambasciatore americano rivela che ‘alti ufficiali’ dell’esecutivo di Berlusconi avrebbero preso tangenti per comprare tecnologie e centrali francesi rapporto di Wikileaks:In un cablo segreto spedito a Washington, l’ambasciatore americano rivela che ‘alti ufficiali’ dell’esecutivo di Berlusconi avrebbero preso tangenti per comprare tecnologie e centrali francesi.
Ma altrettanto impotante è quello sul LEGITTIMO IMPEDIMENTO,ecco perchè ci si può aspettare un colpo di mano da parte del diretto interessato!
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CONTRADITTORIO E’ bene sapere!
Ci chiediamo quale scelta farà il Partito Democratico. Asseconderà gli appetiti di investitori, banche e multinazionali o deciderà di schierarsi con quel movimento spontaneo di cittadini che ha raccolto, poche settimane fa, oltre un milione e quattrocentomila firme contro la privatizzazione dell’acqua, con la convinta partecipazione, come abbiamo visto anche a Crespellano,di tanti militanti e simpatizzanti del PD?
Bassanini: se vince il referendum sull’acqua addio investimenti , per non bloccare il processo di riforma nasce il comitato per il ‘no’ sul referendum.
La rete italiana perde fino al 60% delle risorse idriche e per ammodernarla, sottolinea il comitato per il ‘no’, “occorre favorire l’ingresso di soggetti privati di adeguate dimensioni finanziarie e manageriali.
Anche se all’interno del Pd cominciano ad arrivare i primi dubbi. Franco Bassanini, attuale presidente della Cassa Depositi e Prestiti ed ex diessino, è contrario all’abrogazione della legge sulla privatizzazione dei servizi pubblici. «Se dovesse passare il referendum sull’acqua faremo un tragico passo indietro in direzione di una minore liberalizzazione», ha commentato. E questo, ha aggiunto, «con gravissimi problemi che i promotori dei referendum, compresi ahimè alcuni ex liberalizzatori, come il mio amico Pier Luigi Bersani, fingono di ignorare completamente, perché la gestione pubblica di questi settori non è messa in pericolo. Nella legge Ronchi-Fitto, che sarà sottoposta a votazione il 12-13 giugno c’è scritto che l’acqua resterà un bene pubblico quindi non è in discussione; è in discussione il modo con cui si affida la gestione dei servizi di captazione, distribuzione, depurazione dell’acqua, di raccolta, smaltimento, termovalorizzazione dei rifiuti, di trasporto locale». Ma Bassanini ha anche insistito sullo stesso rischio che ha sottolineato l’agenzia di rating Fitch: se questi servizi vengono gestiti direttamente dall’ente pubblico, «c’è una conseguenza immediata: che tutti gli investimenti che in questi tre settori si calcolano nei prossimi dieci anni, per 120 miliardi di euro, vanno sul debito pubblico. Siccome dobbiamo per vincolo europeo, sanzionato ormai dall’Europa oltre che dai mercati, ridurre il debito pubblico del famoso 1/20esimo, praticamente del 3% l’anno, come si fa a investire in questi settori, che hanno disperato bisogno di investimenti?». Dubbioso anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi: «Andrò a votare per il referendum» e «voterò tre sì», ha spiegato ma «ho invece un dubbio per uno dei quesiti sull’acqua, il secondo, quello sulla remunerabilità dell’investimento sul quale non ho ancora deciso» e «ragionevolmente» potrebbe essere un no. In merito al suo dubbio sul secondo quesito referendario Renzi ha sottolineato che da un lato «c’è l’esigenza di dare un segnale sul valore sull’acqua», ma dall’altro «è vero che devono essere garantite forme per l’investimento».
Bassanini:vedi wikipedia
(Preso in rete da vari giornali ed agenzie)
Caro Giuliano è tutto vero quello che dici, ma ora abbiamo la nostra arma….”il voto” , usiamola come l’hanno usata milanesi ,napoletani,triestini ecc. ecc. nelle ultime amministrative ….e hai visto che cosa è successo . E’ un arma poderosa che finchè c’è democrazia fa tremare tutti soprattutto quelli che con il potere e nel potere ci campano.
Andiamo a votare e in massa ..quattro “SI” da urlo !
Quanta ipocrisia su i referendum:
il premier in pubblico dice che «il governo si rimetterà alla volontà dei cittadini», definisce i referendum «inutili», ma intanto in privato fa ricorso per «evidenziare l’inammissibilità» del quesito sul nucleare che ha cercato, fino all’ultimo, di evitare.
La Lega sembra orientata per il ‘sì’ sull’acqua (Bossi) e sul nucleare, ma non ha il coraggio di dirlo.
Silenzio, invece, sul legittimo impedimento. Alla base leghista proprio non piace. Ma si sa, un conto è la «lotta», un altro è rimanere al «governo».
Casini, dopo aver ideato il legittimo impedimento per fermare il «processo breve» (non ce l’ha fatta); dopo averlo definito il «male minore», lo ha anche lodato è «una buona soluzione onesta e corretta»,sull’acqua dice di votare no grazie il suocero si chiama Caltagirone!
Bersani e Di Pietro continuano a ripetere che i referendum non vanno politicizzati…..aspettiamo l’esito poi se ne riparla.
Fli sull’acqua dovrebbe essere orientata decisamente per il ‘no’, dato che il decreto in discussione nei referendum è a firma del finiano Andrea Ronchi. E invece si divide. Come sul resto: nel partito alcuni sono per quattro ‘sì’ (Granata), altri per quattro ‘no’ (Urso, lo stesso Ronchi), altri andranno in ordine sparso. Notevoli, poi, i cambiamenti repentini di opinione di quanti firmarono per nucleare e decreto Ronchi.
Non ho notizie dei radicali,ma loro sono referendari quindi il loro voto pare abbastanza scontato.
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in Italia i referendum sono soltanto ABROGATIVI cioè si vota per chiedere di eliminare una legge esistente che si ritiene iniqua.
Qualcuno nel passato ha varato leggi che consentono a privati di “LUCRARE”sulla fornitura dell’acqua al cittadino. Qualsiasi persona di buon senso capisce che chi investe capitali in una qualsiasi impresa ( in questo caso la fornitura dell’acqua)lo fa per avere un tornaconto (ARRICCHIRSI).
Per cui chi pensa che l’acqua sia un bene comune sul quale nessuno DEVE LUCRARE al referedum dovrà votare SI.
Alba , a me risulta che il problema del voto degli italiani all’estero è perchè hanno votato con le schede vecchie, quindi non si sa se devono rivotare. In ogni caso il quorum è sempre del 50%+1
C’è una notizia molto importante siccome molti italiani all’estero hanno votato giàsulla legge prima che la cassazione dasse il via
Perciò il quorum deve essere a 60% enon al 50%
percio stavolta è molto importante che si vada tutti
L’articolo è molto chiaro: sostiene i “si” ai referendum. Ognuno ci rifletterà e voterà secondo coscienza.
cia e grazie molto chiaro e logico che voto e voto si
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