Ecco la riflessione di Franco Muzzioli che riporta il parere di due grandi scienziati italiani:
Margherita Hack (professore universitario emerito e membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei)
e Carlo Rubbia (insignito del Nobel per la fisica nel 1984)

I due accademici non hanno dubbi: Nucleare? Bisogna fermarsi!
– Stop al nucleare. Puntiamo sulle rinnovabili.

Un voto contro le centrali nucleari! scritto da Franco Muzzioli

Gli scienziati Margherita Hack e Carlo Rubbia sono contrari alle centrali nucleari attualmente esistenti perchè si basano sulla fusione dell’uranio. Questo elemento è in via di esaurimento, ma soprattutto ha una vita troppo lunga, pensate che nel mondo si producono 300.000 tonnellate di scorie radioattive l’anno, che possono rimanere attive  fino a 100.000 anni. Ritengono che comunque sia necessario continuare la ricerca anche sul nucleare, puntando se mai sulla “fusione fredda”.
Stanno andando avanti con successo gli studi e le applicazioni sulle energie alternative, ne fa testo quello che Germania e Svizzera sono in procinto di fare, cioè incrementare solare ed eolico ed abbandonare completamente il nucleare.
E’ ovvio che non si può risolvere tutto in poco tempo, ma considerando che per effettuare una centrale nucleare ci vogliono circa vent’anni c’è la possibilità in questo lungo periodo di cercare di ridurre i consumi, costruire in modo ecocompatibile e secondo il risparmio energetico, andare avanti nella ricerca e nella innovazione senza mettere in pericolo la sopravvivenza.
Se poi pensiamo a Chernobyl e a Fukushima e consideriamo con terrore quello che possono provocare le radiazioni i nostri dubbi …se ne abbiamo, dovrebbero svanire.

Pertanto Vi invito il 12 e 13 giugno ad andare a votare !

votate     SI’     per dire no alle centrali nucleari in Italia.
Franco Muzzioli

centrali nucleari in europa

località dove vorrebbero impiantare centrali nucleari in Italia

13 Commenti a “Un voto contro le centrali nucleari! scritto da Franco Muzzioli”

  1. pablo scrive:

    Personalmente in Italia,io sono contrario a tutto,se penso poi al nucleare mi vengono i brividi.La camorra e affini forniranno le attrezzature che se va bene dopo aver gonfiato con soldi qualche politico si scopre essere di seconda mano proveniente da centrali dismesse.Il costo per la costruzione di tali centrali lieviterebbe immancabilmente in maniera esponenziale e e a pagare sarebbe sempre pantalone e in caso di incidenti ,i politici discuterebbero per 1 mese se e’ colpa della destra o della sinistra e intanto la gente crepa, gli arei blu si leverebbero in cielo portando in salvo le personalita’ importanti e noi ad arrostirci.per l’italia vedo solo un declino costante.non riusciamo a togliere la spazzatura da napoli e volgiamo fare strategie di guerra in libya e costruire centrali nucleari..ma di cosa stiamo parlando…siamo allo sbando e anche se credo che nella storia eventi inaspettati ne hanno sempre cambiato il corso e ci hanno salvati dalla catastrofe, ora penso che neanche questi eventi possano fare niente.ci siamo abituati a vivere nel baratro.
    pabblusha

  2. paolacon scrive:

    Scusa Federico, ma il fatto che ci siano centrali pericolose intorno all’Italia, ti sembra una ragione valida per aggiungere il pericolo anche qui da noi? Tra l’altro non dimentichiamo che l’Italia è una terra di terremoti, pensa quello che è accaduto in Giappone proprio a causa di un terremoto!
    Non sarebbe meglio che si investissero soldi per produrre energia alternativa e non pericolosa? (eolica, pannelli solari)

  3. federico scrive:

    non vogliamo le centrali in italia perchè avete paura? giusto…ma guardatevi attorno cosa vedete? tutti i principali paesi europei le hanno e questo comporta che noi dobbiamo comprare energia da loro e poi in caso di disastri non è che noi non verremmo colpiti dall’ondata di radioattività!!!

  4. paul candiago scrive:

    Distinto Signor Franco Muzzioli,

    il recente e doloroso disastro occorso in una Centrale Nucleare (C/N),usata per la produzione di energia elettrica, ha nuovamente scosso l’attenzione del mondo a riguardo della razionalita’ sull’utilizzazione pacifica dell’energia nucleare.

    Vi sono molte Nazioni che hanno C/N in funzione ed e’ palese la loro preoccupazione a riguardo la sicurezza operativa e lo spauracchio di disastri.

    A questa generale psicosi si possono aggiungere anche le Nazioni che stanno considerando l’alternativa delle C/N come impianti di transizione per supperire la carenza critica del fabbisogno energetico e si trovano al bivio di non sapere che scelta fare.

    La storia dell’Uomo con le sue scoperte, invenzioni, scienza e tecnologia,anche con le migliori intenzioni, non sempre lo fa vittorioso specie quando l’agognato successo accidentalmente oltrepassa le previsioni.

    Ritornando alle C/N deve essere ben chiaro che non e’ mai l’uranio il villano o il colpevole di disastri, ma bensi’ l’uso
    spregiudicato a cui l’Uomo lo sottopone nelle C/N.
    (In natura l’uranio se ne sta tranquillo e beato senza dar disturbo a nessuno)

    Le C/N nelle presenti configurazioni,in qualsiasi Nazione del mondo, sono pericolose, insicure,difettose.

    Le loro progettazioni, architetture, costruzioni, localita’,
    tecnologia ed ingegneria sono tali che non avrebbero dovuto mai essere “nate”.
    (Chissa’ quale razionalita’ abbia spinto molti Governi ad accettarle contro la saggezza della valutazione dei rischi: che vediamo causare disastri enormi alle persone, al patrimonio, all’ecosistema e,orribile, in modo IRREVERSIBILE.

    Prove a sostegno di questa realta’ e’ il constante incremento di Nazioni con C/N sempre piu’ propense ad esprimere il loro parere verso una programmata chiusura delle stesse.

    Sono le stesse C/N che godevano il grande prestigio di risoluzione a tutti i problemi energetici delle Nazioni del mondo: Da buon intenditore poche parole.

    Premesse queste che impongono vigilanza e saggezza prima di avventurarsi nel campo minato delle C/N.

    Innanzi tutto va rivalutato,in modo radicale, vero ed effettivo lo sfruttamento dell’uranio nei reattori delle C/N da eseguirsi in modo di accertata sicurezza.

    Spiace che progettisti di C/N, nonostante i disastri a cui assistiamo, non abbiano ancora dimostrato la mentalita’ che l’estrazione di energia dall’uranio non puo’ avvenire con i principi di ingegneria e tecnologie adottate per stazioni termiche convenzionali.

    Chiunque visiti, ed e’ una esperienza costruttiva, una C/N puo’ provare a se stesso la validita’ di quanto sopra scritto.

    Il ” pentolone” nucleare carico con uranio come combustibile, nella condizione di criticalita’ della fissione nucleare a catena controllata genera calore, fa bollire l’acqua, il vapore se ne va alle turbine,gira il generatore e otteniamo cosi’ la desiderata elettricita’…..la luce in casa.

    La gigantesca quantita di energia di cui puo’ essere capace un reattore,fuori controllo, non trova assolutamente paragone di referimento con le convenzionali stazioni a combustibili tradizionali.

    Per di piu’ abbiamo creato una enorme micidiale esistenza di radioattivita’ dalla proprieta’ di avere la vita “eterna” che e’ contenuta nel reattore.

    Purtroppo ci si ostina a copiare C/N da modelli di stazioni termiche e ne paghiamo e pagheremo le conseguenze.

    Non si sa ancora quando verra’ presentato al Mondo un nuovo modello di C/N che incorpori: assoluta sicurezza da esplosione,
    assoluto controllo di contenimento di ogni forma di radioattivita’, possieda dispositivi garantiti di tempo e luogo per lo spegnimento del reattore anche nei casi di: errori operazionali, conflitti tra nazioni, atti di terrorismo e sabotaggio, fenomeni naturali quali: sismicita’, terremoti, maremoti, uragani.

    Abbiamo sufficente scienza e tecnologie per progettare e costruire C/N che possono esebire comodamente le caratteristiche sopra elencate e rappresentare cosi’ un vero bene per l’ Umanita’.

    Possiamo arrivare adeguatamente a questa “perfetta” C/N solo se le menti dei progettisti accettano di essere libere da: restrizioni politiche, economie di costruzione e dalle molteplici speculazioni al profitto da parte di compagnie prive di scrupoli.

    Come nota finale e’ significativo ricordare che la prima pila nucleare fu costruita e fatta funzionare da uno scienziato italiano il signor Enrico Fermi.
    Nella storia della scienza dell’atomo fu la prima volta che l’Uomo riusci’ ad “imbrigliare” l’atomo in un modo elegante e di sottomissione ai sui comandi: sostenere una reazione nuclearea a catena controllata usando uranio naturale in fase di criicalita’ e manipolarne a piacere la l’energia estratta; avvenne il 2 di dicembre del 1942 piu’o meno in un sottoscala di una tribuna di Chicago.

    Fu il preludio a tutto cio che vediamo e usiamo oggi a riguardo dello sfruttamento dell’energia contenuta nell’uranio, ma dobbiamo procedere con massima prudenza.

    Ritengo,Signor F. Muzzioli, istruttivo divulgare queste considerazioni attraverso i mezzi di comunicazione con l’obiettivo di informare il pubblico sul “nucleare” per chiarire le emotivita’, ampliare la cultura scientifica, dare basi alle prese di posizione e , peggiore di tutte, sviare il soggetto per interessi di parte.

    Caro signor Franco le ho raccontato la verita’ in modo candido ed innocente.

    Cordiali saluti, Paul Candiago

  5. fasano luigi scrive:

    qualche anno fà ci fu un referendum per i sovvenzionamenti ai partiti,ricordate dopo circa un mese dallo stesso dove il popolo sovrano,votòper non dare piu’ i sovvenzionamenti con D.L.furono riammessi.VIsto che il debito pubblico è alquanto alto,percè sciupare altri soldi.IO PERSONALMENTE NON CREDO AL REFERENDUM in qualsiasi campo viene bandito.

  6. lucia1.tr scrive:

    Io vado a votare.
    Voto “SI” per l’acqua, perché non capisco per quale motivo il servizio pubblico non possa funzionare bene come il privato.
    Voto “SI” per il nucleare perché ho paura e perché non capisco con quale logica dobbiamo lasciare scorie pericolose alle future generazioni per centinaia di anni.
    Voto “SI” per il legittimo impedimento perché penso che di fronte alla giustizia dobbiamo essere considerati tutti alla pari.

  7. alba morsilli scrive:

    i referedum sono per loro natura in italia abrogativi ed il popolo ne dispone tutte le carte in regola per cancellare queste leggi
    Mi sono trovata con i gasebi di lega ambiente di cui faccio parte a spiegare che cosa voleva dire abrogare molte persone fanno consusione. Alla fine ho detto vota 4 SIe non ti sbagli
    vuoi il nucleare? gli ho chiesto mi ha rispodsto No allora vota SI
    voi l’avete capito ?

  8. giulian.rm scrive:

    La Corte Costituzionale ha dato il via libera al nuovo quesito sul nucleare così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge ‘omnibus’. La decisione sarebbe stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato stamane i legali delle parti in camera di consiglio.
    Una lezione di civiltà giuridica imposta dalla Corte ai tentativi di bloccare i referendum previsti il 12 e il 13 giugno.
    Ora avanti tutti a votare,per il raggiungimento del quorum!

  9. lieta scrive:

    l’uso del b senso per fare cose giuste per tutti dovrebbe arrivarci proprio dai politici ke invece sono solo ad uso e consumo personale, bieki esempi distruttivi dei valori giusti, dovrebbero essere dei santi come i preti e invece mi sa ke sono razze inferiori del popolo sovrano ciao

  10. ANGELOM scrive:

    Franco, ho ascoltato anch’io quello che la Hack e Rubbia hanno detto sul nucleare, decisamente contrari. I problemi sono enormi, credo che altre forme alternative si possano trovare senza mettere in pericolo le persone e la natura.

  11. GuglielmoCa scrive:

    Franco sono d’accordo con quello che dici nel tuo scritto ampiamente dettagliato. Non voglio che accadino ancora della tragedie come anni fa in Russia, e di recente in Giappone, e quelle che non vengono dette….E’ in gioco il futuro della nostra esisenza,quella dei nostri figli e nipoti, diciamo no a queste costruzioni di morte, spero che tante persone dicono no al nucleare. E’una linea dura da percorrere, ma in tanti ci la possiamo fare, ne sono certo ampiamente. Andate a votare in massa, e dire no al nucleare c’è in gioco il futuro dell’umanità. Una saluto a tutti con simpatia

  12. Lorenzo.rm scrive:

    Secondo il mio parere non bisognava fare i referendum.

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