Guglielmo, da Firenze condivide con noi la sua esperienza di volontariato nella Caritas.
L’importanza del volontariato è enorme ed fondamentale per le persone anziane e per chi è ormai in pensione. Come ci aveva sottolineato Eleonora in uno dei suoi commenti all’articolo sul pensionamento posticipato alle donne.

Avete anche voi esperienze di volontariato da condividere?


Sono tanti gli anni, non li ricordo quanti siano, ma sono un bel cammino… svolgo il servizio per i senza tetto, alla distribuzione del vestiario usato e anche la possibilità di fare una doccia, questo ogni mercoledi mattina al Centro Caritas del mio quartiere.
Riassunta in cosi poche righe può sembrare un’esperienza di poco significativa, ma non è cosi; lo stare con le persone che vengono al Centro della distribuzione, ogni volta non si misura l’arricchimento che dà.
I volontari sono una risorsa, una ricchezza inestimabile, varia, a volte anche divertente, a volte complicata, ma certamente indispensabile.
E qui viene il bello…
Ogni volontario, compreso me, porta nel servizio la propria personalità
con i pregi e i difetti e con una preparazione anche improvvisata, ma con una innegabile buona volontà.
Certo amalgamare tutte queste personalità è anche fatica, per chi gestisce il servizio. Fatica che si aggiunge al far fronte alle richieste delle persone che vengono al Centro, che son molte, e cerchiamo di accontentarle tutte nella misura del possibile.


Proprio in questo si manifesta la grande valenza del servizio di distribuzione vestiario e docce, nella possibilità di dare anche un contatto umano una piccola rete di solidarietà.
Le richieste di chi viene al Centro sono le più molteplici e, forse non sempre si riesce a cogliere fino in fondo, in un contatto cosi breve, quelle che sono le reali difficoltà giornaliere di ciascuno.
Rimane comunque un momento di forte solidarietà e aggregazione di forte ascolto, e tutto ciò costituisce una ricchezza, condito anche con una piccola componente di umanità.

12 Commenti a “Caritas scritto da Guglielmo”

  1. Cecilia scrive:

    Il primo elemento per avvicinarci alle persone in difficoltà, secondo me, è l’umiltà. Il riconoscere che nessuno è migliore di un altro, ma tutti insieme possiamo aiutarci reciprocamente. Perché, prima o dopo, tutti abbiamo bisogno degli altri. Anzi, già da ora ne abbiamo bisogno! Ogni giorno! Saper accogliere con serenità ed empatia, disponibilità vera e disinteressata. Non avere paura dei giudizi e non giudicare. Non fare nulla per sentirci apprezzati, o ricever complimenti, ma fare il possibile per sentirci bene con noi stessi! E ci si sente bene quando vediamo sorridere le persone, quando le sentiamo parte della nostra vita, della nostra società, senza mai emarginare nessuno. Quando c’é la condivisione c’é speranza, quando c’é speranza la strada è già più semplice, quando sentiamo fratellanza la vita è davvero più bella.

  2. GuglielmoCa scrive:

    Grazie amici dei vostri commenti, vi saluto con affetto e simpatia.

  3. giovannavc scrive:

    ommenti abilitati Bravo Guglielmo ,di persone che fanno volontariato ce ne vorrebbero tante ,,mi complimento con te ,ciao

  4. porzia scrive:

    E’ dal 1992 che faccio volontariato ,prendendo in affidamento dal tribunale per i minori di Napoli,bambini in affidamento temporaneo preparandoli poi al loro reinserimento nella famiglia di origine.Da casa mia sono transitati 11 bambini dai 5 Giorni di età ai 6 anni tutti reitegrati in famiglia .Dal 1998,trasferitami a Milano faccio parte di una associazione Onlus che si interessa bi bambini gravemente cardiopatici dei paesi Africani e che hanno bisogno di essere operati per continuare a vivere .Noi volontari li assistiamo nei momenti più critici ,nella degenza pos-opratoria e nei giorni di convalescenza .Per me è la cosa più nobile che esiste ,”il volontariato ” ,quando si fa non per mettere a posto la propria coscienza o per sentirsi dire BRAVO ma solo per spirito di solidarietà con abnegazione e dedizione e disponibilità sapendo di avere di fronte un essere umano che come noi ha diritto di vivere una vita dignitosa

  5. francesca (franci) scrive:

    Sono volontaria A.I.S.M. – Associazione Italiana Sclerosi Multipla – da diversi anni e condivido cio’ che scrive Guglielmo. Devo aggiungere, però che il contatto con i ragazzi disabili (perchè, purtroppo, sono sempre più i giovani ad ammalarsi di Sclerosi Multipla e soprattutto donne), ha arricchito la mia persona facendomi riflettere molto sul senso della vita, sulla sua precarietà e sulla fragile condizione umana. Quello che so per certo è che il mio modesto contributo è nulla in confronto a tutto ciò che i miei amici malati danno a me in termini di benessere morale, ricchezza interiore, positività di valori. Grazie a loro, anch’io guardo alla vita con altri occhi, e mi sento una persona fortunata. Vi assicuro che non mi soffermo più di tanto sulle piccole contrarietà quotidiane, sui dissapori e le incompatibilità, sorrido e vado oltre. PERCHE’ LA VITA E’ ALTRO!!

  6. nadia rm scrive:

    Guglie’sii orgoglioso di te stesso,io lo sapevo che dietro il tuo carattere si nascondesse un animo nobile.No,non sono complimenti,è la verita’.Ciao Guglielmo,mi mancano le nostre chiaccherate mattutine.

  7. sandra vi scrive:

    Commenti abilitati Anche se poco quello che possiamo dare in cambio e. tanto quello che riceviamo

  8. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati buongiorno nel 1994 ho seguito dei bambini iracheni all’ospedale …………ma alla fine facciamo volontariato tutti i giorni anche ascoltando un amico in difficoltà ci sono tante forme di solidarietà non metterei una etichetta

  9. lucia1.tr scrive:

    Non mi sono mai avvicinata al mondo del volontariato per pigrizia e perché non ne ho mai avuta l’occasione. Ammiro le migliaia di persone che aiutano chi si trova in difficoltà, spesso portando conforto e permettendo una vita decente. Si dovrebbe fare una propaganda di sensibilizzazione più ampia, iniziando a far conoscere quest’opera meritevole nelle scuole dell’obbligo. Una lode a Guglielmo che da anni dedica parte del suo tempo ad aiutare famiglie in difficoltà.

  10. franco muzzioli scrive:

    Con una punta di vergogna apprezzo la vostra bravura e disponibilità.
    Se tutti ci prodigassimo in qualche atto altruistico il mondo andrebbe meglio.
    Mi sento però di spezzare una lancia per quei “volontariati” silenziosi che si svolgono tra le mura domestiche ,soprattutto da parte dei nonni, saranno certamente meno nobili ed ovvi ma hanno anche loro una dignità sociale.

  11. giulian.rm scrive:

    No non ho mai fatto del volontariato e non mi nascondo dietro alla frase :Non ho il tempo.Sarebbe una bugia forse perchè non ne ho avuta occasione ma più probabilmente per pigrizia.
    Volontari in campo dell’ambiente, dei servizi sociali e sanitari, rendono un servizio di inestimabile importanza per la Comunità, e che sarebbero altrimenti totalmente a carico dello Stato. In Europa, almeno 3 cittadini su 10, vale a dire circa 100 milioni di persone, si dedicano al volontariato.
    Ammiro e sono grato a chi lo fa.

  12. Lorenzo.rm scrive:

    Il volontariato ha tante facce e questo a cui ti sei dedicato ha un immediato riscontro con i bisogni dei più poveri. Alla Caritas siamo, in maggiore o minore misura, tutti collegati nella varie città, direttamente o attraverso le parrocchie. Un caro abbraccio, Guglielmo.

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