Ho ricevuto il racconto di Maria9.pd che è stato premiato all’OIC domenica 18 sett. u.s.. e che è stato pubblicato in un libretto allegato al Corriere della sera. Con enorme gioia lo propongo qui in Parliamone, per tutti quelli che non l’hanno potuto leggere.
Grazie Maria, grazie di cuore. (pca)
C’era una volta…una signora che si chiamava Maria, arrivata al S. Chiara nel maggio 2006 e, a parte il primo periodo di assestamento, ora deve dire che la scelta di sua figlia è stata la migliore. Era in stato semicomatoso per un meningioma cerebrale molto voluminoso e maligno, operato con il consenso della figlia. Dopo varie vicende, indagini, fisioterapia, logopedia, era stata giudicata irrecuperabile e trasferita in questa stupenda struttura, in cui è rinata per la seconda volta. Infatti, grazie alle cure professionali di tutti coloro che qui vi operano, nel giro di un paio d’anni si è rimessa in piedi, ha imparato a farsi la doccia da sola, a mangiare normalmente e ad aiutare i suoi compagni più sfortunati. Fa parte del Comitato Ospiti e Familiari, nonchè del Consiglio Pastorale. Dopo il percorso sulla longevità è diventata socia di Agorà – 3^ Età Protagonista – a tutti gli effetti e continua a farvi parte in qualità di blogger e, talvolta, inserisce gli articoli che ricava dai vari giornali e riviste. Attualmente, nonostante il 4° intervento per recidiva neoplastica, cammina senza l’ausilio del bastone. Questo racconto ha lo scopo di dire a tutti che qui al Civitas Vitae Maria ha scoperto la vera felicità, perchè si sente utile e realizzata. Ha trovato una vita a sua misura. Grazie alle attività che ha cercato di svolgere sempre, alle buone letture, alla buona musica, alle riflessioni che ha potuto fare, ai vari confronti, sta diventando quello che desiderava dal profondo del cuore. Con l’aiuto di tutti gli amici che qui ha trovato (nuovi e vecchi) ha potuto sfidare il suo destino e realizzare la sua creatività.
Ha trovato la gioia, la serenità, la quiete dell’anima.
Questo nuovo modo di vivere le ha fatto trovare il giusto respiro e un respiro a misura della sua vita. Ha capito che l’odio è assenza di amore. L’opposto dell’amore è la paura. Da quando ha riconosciuto le sue angosce, esse hanno iniziato a perdere il loro potere su di lei.
La sua famiglia ora non è più solo i suoi parenti (che adora e ringrazia), ma ogni essere umano che incontra.
Prima le sembrava di poter fare solo poche cose nella vita. Adesso le possibilità le sembrano infinite. ..Prima si sentiva una persona spaventata, adesso sente infinite possibilità di essere. In lei c’è luce, c’è amore.
Ha imparato il valore dell’agire, il fascino dell’operosità, il mistero che accompagna il creare. Ha scoperto di avere delle capacità manuali (alquanto scarse). Esprimendosi ha sfidato il percorso del suo destino, ha dato un senso alla sua vita. Ha scoperto di essere capace di fare cose che la coinvolgono.
Per lei la felicità è volere tutto ciò che si fa. ..
Questa signora sono io.
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Ho avuto voglia di riportare dei versi di un grande poeta filosofo: Kahlil Gibran
Il racconto di Maria me li ha ricordati (pca)
In un campo ho veduto una ghianda:
sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella ghianda
mettere radici e innalzarsi,
giovane quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire:
eppure questo miracolo si produce
mille migliaia di volte
nel sonno di ogni autunno
e nella passione di ogni primavera.
Perché non dovrebbe prodursi
nel cuore dell’uomo?
Kahlil Gibran
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ciao a tutti e ciao maria sono nuovo fra di voi, ho trovato una marea di argomenti interessanti in tutti i sensi,ho aperto il tuo scitto, e accipicchia come sei profonda
ora solo una piccola domanda, per te il caso esiste? sarà una domanda sciocca, ma son curioso della risposta
ciao
Ciao Maria, non ti conosco se non per le tue frasi che ogni tanto leggevo qui e che ci invitavano a pregare per te, per la tua salute e a starti vicino. Leggendo la tua storia, mi accorgo che invece sei tu che hai fatto un gran regalo a tutti noi, conosco bene i dolori della vita…e ti ringrazio per la forza che ci trametti, un abbraccio.
Carissima amica Maria, le tue belle parole riescono sempre a risollevare gli animi. Ancora una volta dimostri che sai essere sempre riconoscente, apprezzare la vita e questo ti rende speciale agli occhi di chi ti conosce. Non hai timore di dire le cose come sono e parlare di te stessa, soprattutto di ciò che hai sofferto: sei ammirevole e lo dico con convinzione! Ho avuto il piacere di conoscerti assieme ad Angelo, mio marito, ed è stato molto importante, perché era come ti conoscessimo da sempre. Quello che hai scritto è degno di una premiazione, ma tu hai fatto un regalo più grande a noi, dimostrando che dopo dure “sconfitte” si può sperare ancora. Termino con una delle frasi che tu dici sempre che mi fa sorridere e pure rasserenare … “Tesoro mio, stupenda amica …”. Adesso te lo dico io: “Tesoro mio, tesoro nostro! Stupenda, sincera amica!”. E con questo ti lascio un abbraccio forte, forte, Cecilia.
Maria è la prima volta che ti scrivo anche se ho sempre letto i tuoi saluti e scritti lasciati in parliamone.
Io non avevo il coraggio di avvicinarmi a te anche solo per scritto so di aver sbagliato ma non me la sentivo.
Vedi solo una persona che ha toccato il fondo della vita può avere due reazioni la prima avvicinarsi alla fede econ lei crescere dentro l’anima e guardare il mondo con occhio benevole.
Oppure lasciarsi andare diventare un egoista.
Tu ci insegni che l’amore può fare miracoli,Maria insegnaci ad amare come sai amare te.grazie di vero cuore alba
Commenti abilitati buongiorno maria la tua forza d’animo il tuo coraggio la tua voglia di vivere…………..che richezza
sei forte e grazie per il messaggio positivo e di altruismo ciao
Commenti abilitati- GRAZIE MARIA, SONO COMMOSSO AMMITATO . CHE DIO TI PROTEGGA !!
Graditissimo e bellissimo regalo questo racconto della cara Maria, a tutti noi eldyani. Le sue parole mi hanno stupita e commossa e a tratti fatto sentire in colpa, per non apprezzare, come già detto da Franco, quello che la vita ci offre. Una lezione di vita che ci insegna come, anche da periodi bui e di sofferenza, si può uscire in maniera positiva e trasmettere gioia e speranza a chi ci circonda. Ti auguro tutto il bene del mondo e che Dio ti benedica.
Grazie Maria ,per il tuo racconto,non ho la fortuna di conoscerti ,ti ammiro attraverso quanto ho letto ,grazie ,grazie da te emana una luce che riscalda il cuore e da un immenso conforto con le lacrime agli occhi permetti un abbraccio
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chi nel corso della propria vita ha avuto l’opportunità di conoscere persone come Maria sa di essere un privilegiato.
io lo sono. grazie Maria.
Cara Maria, il tuo racconto è un insegnamento per tutti noi, la tua forza il tuo coraggio ti hanno fatto uscire da quel tunnel infinito, il tuo monito c’imprime speranza e amore, tutti noi ti siamo vicini con grande affetto, godi con serenità e con fede la vita che Dio ci ha donato.
Cara Maria ho letto e riletto il tuo racconto e mi sono domandato se veramente ero più fortunato di te? Io non ho avuto le tue traversie ..vivo una vita “normale” e tu avvolta nel dolore ,nella malattia ,in una struttura ospedaliera hai trovato …” la gioia , la serenità, la quiete dell’anima “…Forse tutti dovremmo passare per il Golgota per risorgere a vita nuova, noi che viviamo le nostre piccole vite in abitudini dorate, non conosciamo a fondo la gioia.
Grazie per il tuo insegnamento.
Grazie di esistere.
Qui c’è il soffio di Dio, Maria il mio augurio che tu possa continuare ad assecondare la SUA volontà!
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Maria, io non ti conosco ma mi sono commossa leggendo il tuo racconto, la storia della tua vita. Solo una cosa….grazie!!!
Leggendo questa storia di vita vissuta si può semplicemente commuoversi, rattristarsi per la prima parte della vicenda di Maria.Poi man mano ti rendi conto che i sentimenti mutano perchè ti trovi di fronte ad una storia splendida nella quale , questa nostra amica , ha saputo trasformare le sue vicissitudini tristi e dolorose, in una umanità straordinaria ,in un esempio di altruismo totale, in amore verso il prossimo come pochi hanno la forza di fare. Al di sopra di tutto mi sembra di sentire aleggiare una Fede profonda , alla quale Maria si è rivolta nei momenti più difficili. Ti abbraccio, Maria, con tanto affetto e ti ringrazio dell’esempio di vita che ci hai donato!
Grande Maria, ti vogliamo bene.
Cara Maria, dalle tue parole traspare la tua forza d’animo e la tua dolcezza, nonostante quello che hai già passato e che stai vivendo adesso.
Forza è l’arma per combattere gli artigli della bestia feroce che è entrata nella tua vita, dolcezza per dimostrare tutto l’amore per chi ti circonda.
Se è vero…ed io lo credo, che il mondo intero sia dentro di noi e che noi siamo il mondo, tu lo possiedi molto più degli altri.
Un abbraccio affettuoso e non ci far mai mancare i tuoi saluti sul blog, che ormai sono diventati indispensabili a tutti.
grazie maria del tuo esempio mi auguro di diventare come te serena nonostante il tutto ke ci tocca e toccherà ciao bellissima
Di fronte a queste realtà, il miglior commento sarebbe il silenzio, la meditazione , la riflessione…Ma poi t’accorgi quanto sei piccolo davanti ad una gran donna . Ecco che non trovi le giuste parole , meglio stare zitti. Solo lo sguardo nello sguardo fino ad arrivare al cuore di Maria e gridare:- grazie del coraggio che diffondi nell’animo altrui .