Columbus Day o Giorno della Resistenza Indigena?
12 ottobre 1492: la scoperta dell’America! Cristoforo Colombo, cittadino della Repubblica di Genova, si fece armare le tre caravelle dalla regina Isabella di Spagna e partì alla ricerca di una via più breve per le Indie…
Questa giornata si celebra in tutto il continente americano e sono famose le sfilate del “Columbus Day” (giorno di Colombo) orgoglio e tradizione soprattutto delle comunità italo-americane. Questo in Nord America.
Ma c’è anche un’altra faccia della medaglia…
Il 12 ottobre è commemorato e ricordato in tutte e due le Americhe.
È una data simbolo, è il giorno in cui Cristoforo Colombo sbarcò, ma nel Sud America ha acquisito un altro significato.
Gli spagnoli sbarcarono da conquistatori, da padroni.
Scoperta del Nuovo Mondo sì, ma che c’era prima? prima che arrivassero gli invasori che con la pretesa di civilizzare e convertire tutti, si impossessarono dei territori e decimarono la popolazione indigena, non solo combattendola, ma diffondendo malattie sconosciute nel territorio americano?
12 ottobre 1492. Quel giorno, dopo 72 giornate di navigazione, quando il marinaio Rodrigo intravide la “Terra”, cambiò la percezione del pianeta e provocò qualcosa che Colombo non aveva immaginato neppure: l’unione di due mondi, lo scambio di due culture.
Ma il prezzo pagato fu molto alto.
Da quel momento cominciarono i guai per gli indigeni, gli amerindi come si chiamano in America latina.
Il 12 ottobre si celebra, in altre parole, il sangue sparso dalle popolazioni native che furono vittime della violenza dei colonizzatori spagnoli per circa 500 anni.
Il “Giorno della resistenza indigena” fu istituito per unire quei popoli che hanno in comune lingua, cultura e origini e celebrare la pluralità delle nazioni americane.
Ma soprattutto, la commemorazione di questa giornata, vuole significare il riscatto della dignità dei popoli nativi e il riappropriarsi della propria etnia, dopo le ingiustizie di tanti secoli.
E si ricorda così la resistenza e la costanza di queste genti nella lotta per difendere la propria fierezza.
Riflettiamo: la storia si ripete?
(pca)
Io vorrei e sognerei che dopo tanti massacri,lotte e sangue versati i popoli si potessero stringere in un fraterno abbraccio celebrando tt “Columbus day”
Il 12Ottobre è la conquista dell’altro del diverso.
Un diverso libero nelle sue praterie che i conqustator
hanno reso uomi schiavi ele loro donne usate come oggetto.
Solo la potenza delle armi a distrutto questo popolo
Nel vecchio continente si festeggia per le ricchezze
che Cristoforo Colombo a portato alla Spagna
Purtroppo questo si ripete nel mondo le vite umane non hanno
mai avuto valore e così si continua ancora oggi
L’America celebra le sue origini con il riconoscimento del Columbus Day.
Per gli indiani, il Columbus Day è un giorno di lutto, dal 2002 la celebrazione è stata trasformata in Giorno della Resistenza Indigena.
Al mondo ci sono decine di popoli oppressi, vittime di occupazioni, basti pensare all’Amazzonia, alla lotta dei popoli polinesiani contro gli esperimenti nucleari, oppure a quella degli Apache per la difesa del Monte Graham.
Si tratta di popoli che conducono una lotta quotidiana contro l’estinzione, spesso senza alcuna speranza.
La giustizia e la pace si fanno solo se nascono veramente dalla tradizione e dai popoli.
Faccio un piccolo prologo: Non sono una penna di alto livello culturale, cercherò nel mio piccolo conoscere che è molto terra terra di dire qualcosa nel ricordare le tante ingiustizie di questo popolo indiano, che sono i veri nativi americani che a subito tante ingiustizie,dalla distruzione del loro cibo che sono i bisonti,una caccia spietata da quasi estinguere il bisonte, dai cacciatori bianchi per procurarsi la pelleccia solo per danaro. Fare delle riserve che non erano nel loro territorio e renderli quasi schiavi, capite i disagi di questo popolo,e fare delle guerre spietate di dominio del loro territorio perchè piene di risorse oro. E la storia continua nel mondo, adesso con altri popoli solo per dominio delle loro ricchezze, come vedete la storia si ripete, L’uomo per danaro fa queste tragedie e altro…grazie della vostra attenzione, spero che gradite questo mio scritto nel ricordo di questa grande popolo indiano.
BUONGIORNO interessante l’articolo certo èstato un popolo massacrato………………quasi in via di estinsione si parla sempre che l’esperienza deve insegnare ma non è cosi i massacri continuano ancora eccome
Intanto un plauso per Paola che ha scelto, a mio parere, un ritmo editoriale vario ed incalzante …da vero “giornale”.
Torno all’argomento e ricordo che la scoperta dell’America è stata dopo l’impero di Alessando Magno, quello romano e quello di Gengis Kan ,il primo vero atto di colonizzazione di un continente in era moderna. Cristoforo Colombo ,avrà pur scoperto “le indie” (l’America),ma per conto della cattolicissima Isabella di Casiglia che pensava solo ad oro,argento e terre al sole.
Quanto hanno distrutto i conquistadores , i preti ed i frati cattolici in vite umane e culture diverse ?…Non potemo mai saperlo.
Ma quanto hanno distrutto inglesi, irlandesi, tedeschi e qualche italiano nel suolo americano ,uccidendo, depredando e ghettizzando gli indiani del Nord America ?
Personalmente nel “Columbus day” ricordo i milioni di nativi uccisi..le loro culture spesso annullate e festeggio “il giorno della resistenza indigena”.
Mi piace questa celebrazione in sincrono. Come in tutte le celebrazioni, ognuno festeggia per sé o ricorda episodi significativi di sé. Ma io penso che oggi ci sia poco da celebrare e molto da ricordare. Con un impegno fondamentale da assumere: quello della solidarietà e della pace per tutti i popoli e fra tutti i popoli.