Ancora di chat si parla sempre di chat, direte che noia mortale, ma in fondo è anche un modo per capire meglio noi stessi.
Recentemente ci sono stati in questo blog commenti, opinioni, pareri sulla chat e sulle sue regole. Molto contrastanti.
Ecco come Giuliano vede la chat ed ecco due testimonianze su Eldy, di due eldyane.
Una è positiva ed una negativa.
Una di Alba Morsilli che è con noi da moltissimo tempo ed una di Sandra.vi, un’eldyana recentemente arrivata.
A voi i commenti e le esperienze se avete voglia di condividerle (pca)
Perché tante persone scelgono i rapporti virtuali?
Perché preferiscono dire “Ci sentiamo stasera in chat” invece che “Ci vediamo stasera in piazza, bar, pizzeria o al telefono?”
Interagire attraverso una tastiera, nascondersi dietro un monitor, vuol dire rifiutare il confronto genuino con altre persone?
Si “entra” (questo è il termine chattarolo) perché manca qualcosa che non si riesce ad avere nella vita reale?
Perché di fronte ad incomprensioni nel reale, la tentazione è di “fuggire”nella vita virtuale, dove c’è qualcuno nella chat che ti comprende e ti ascolta.
Come esempio riporto solo una frase di persona che conosco nella vita reale:
Per quanto riguarda l’amicizia posso dire di aver sperimentato direttamente, come a volte mi sia stato più facile parlare con amiche virtuali che non con amiche che conosco di persona da tanti anni.
Esaminiamo le chat, questi salotti virtuali con frequentatori, a volte, dai nick strani.
Le chat sono considerate la parte più interattiva di internet perché l’interazione fra gli utenti è l’elemento più importante.
Ci sono persone che entrano in chat, all’inizio, perché cercano comprensione e persino affetto.
Chi dice di entrare in chat per passatempo non sempre dichiara la verità. Esistono tanti modi molto più costruttivi per “passare” il tempo.
La velocità della chat assomiglia, a volte, a uno screensaver: una pioggia di scritte che si accavallano e diventa difficili leggere e comprendere il significato.
Solo dopo un po’ di tempo e con una certa pratica si riesce a comprendere il contenuto e a rispondere in tempo.
Quando invece dei tanti discorsi che si fanno, confluiscono in uno solo, allora si gusta l’essenza della chat.
In chat capita di litigare, non capirsi, “prendersi a parole” ma questo succede anche con chi ti guarda dritto negli occhi.
Incidenti di percorso ne capitano certo, le incomprensioni sono facili e le persone permalose sono tante. Accade che un nick ci piaccia particolarmente. Non per le sue sembianze ma per quello che scrive, allora si può imbastire una piacevole e rilassata “conversazione”.
A volte possono innescarsi meccanismi strani e non pilotabili, e non sono rare le storie che nascono…di vera amicizia? affetto?…amore?
Già, gli amori… pare che capiti anche quello. Con certe persone a forza di “parlare” (uomini o donne che siano) si crea un legame che senti a pelle.
Potrei citare numerosi “magic moments” di chat. Quando si è tra persone con cui si condividono pensieri, si parli di politica, di tempo, gastronomia, musica, arte o altro… non importa si crea un feeling.
Ci si ritrova a guardare un monitor, e a battere tasti sapendo però che dall’altra parte, in quello stesso momento, ci sono persone “vere” che stanno facendo la stessa cosa… si esprimono.
Rimane il problema che il virtuale permette di non essere se stessi in modo molto più facile che nella realtà, permette di creare personaggi e di apparire per quello che non si è.
Io credo che l’unico modo per vivere bene il virtuale è prenderlo come un momento diverso e transitorio, una piccola parte di una cosa più grande e importante che è la vita reale.
Da parte mia la chat, la vivo affidandomi all’ironia per comunicare pensieri e non mi aspetto nulla.
Con certe persone decidi un giorno di prendere …un caffè e così passi dal virtuale al reale.
Un reale tutto da vivere e vedere come va…come la vita insomma.
(Come una S.P.A. Società Per Amicizia , vero amiche virtuali/reali?)
Un saluto e buona chat a tutti.
L’ultimo rapporto Censis/Repubblica informa che un quinto gli over 60 in Italia usa quotidianamente internet per più di un’ora dimostrando “come il reticolo delle relazioni virtuali e l’informazione online abbia rotto le resistenze dei più refrattari verso le tecnologie digitali”.
Ed ecco a voi le due testimonianze contrastanti
Ipocrisia e incoerenza scritto da Alba Morsilli e riferito alla chat
Frequento Eldy da circa quattro anni e mezzo, una chat che dovrebbe avvicinare le persone, mentre si formano gruppetti legati da rapporti simili-massonici.
In Eldy esiste tanta ipocrisia e incoerenza.
L’onestà, la sincerità, sono qualità indispensabili per stare bene con se stessi. Dire ciò che si pensa senza ipocrisia, l’onestà è un piacere. Si può pagare, ma ne vale la pena.
L’ipocrisia e l’incoerenza sono atteggiamenti molto simili tra loro e allo stesso tempo molto diversi.
Un ipocrita è colui che cerca di difendere le sue azioni con parole inadeguate e sconnesse ai fatti.
L’incoerente è una persona indecisa, perché afflitta da una situazione esterna, molto spesso fa la scelta sbagliata tradisce l’amicizia, anche se consapevole che l’errore commesso non si rimedia più.
Io penso che i veri amici non esistono più, oggi giorno ti sono amici solo perché hanno bisogno di qualche favore, poi quando non hanno più bisogno di te ti scaricano.
Quando scopri che l’amica ti ha tradito è un dolore, ma io sono convinta che è un segnale positivo tutto ciò, è dal male che si cresce.
Sandra.vi, che ha partecipato al concorso: “Come vedo Eldy, la mia esperienza” ed ha vinto il secondo premio, ci racconta “il suo incontro con eldy”
Il mio incontro con eldy scritto da Sandra.vi
Per raccontare il mio incontro con ELDY dovrei tornare indietro cogli anni; quando a mia figlia, conseguita la maturità, proposi una vacanza in Grecia, in compagnia di una cugina. Conobbero degli studenti greci, la cosa mi lasciò indifferente, la distanza che ci separava era tanta…Invece i ragazzi non si persero di vista, lui si laureò in matematica, mia figlia dopo qualche anno in fisica nucleare. Complici molteplici eventi, i due ragazzi si innamorarono………io ero sola, avevo solo lei….. la casa era grande …..si sposarono. Dopo 2 anni mio genero non resistette in Italia, avevano un terreno in Grecia tra gli ulivi e costruirono la casa, mia figlia se ne partì felice a fare la casalinga, ebbero una figlia e la nonna che fa? Rimasta sola in Italia, da brava chioccia inizia i viaggi Italia Grecia…… Gli anni passano, nasce un altro adorato nipote, la nonna invecchia, alt ai viaggi in macchina, prende l’aereo, i soggiorni in Grecia sono sempre più lunghi, nonna non sa la lingua, diventa sempre più brontolona, più impaziente, la donna vivace piena di vita si spegne poco a poco, perde interesse ed è sempre più sola in questo paese straniero. Un giorno, per il suo compleanno, Lucia e Matteo arrivano con un computer: ‘per te nonnina’. Apro incuriosita mi appare un bel elefantino simpaticissimo e un “ciao Sandra”…………..guardo stupefatta i miei nipoti “ma cosa avete combinato?” ridono… “ti piace nonnina? Mettiti al lavoro”. Mi metto al lavoro è questo il mio incontro con ELDY, ma quanta strada devo fare ancora. Pian piano seguo le lezioni di ELDY, comincio a leggere i giornali, mi gusto pezzi di musica coi miei tenori preferiti, non oso aprire le chiacchere, mi fanno quasi soggezione … che ci troverò? Un giorno parto decisa, apro, mi trovo tante stanze, ne apro una, mamma cara, il mio nome appare in alto; vedo scorrere una sfilza di nomi con delle frasi, chiudo tutto precipitosamente. Che emozione, mi sento come una lumaca che ha allungato i cornini e li ritira precipitosamente nel guscio. La curiosità è tanta, ritento il giorno dopo, idem così per due o tre volte finchè vedo scritto “Sandra ti sto tenendo d’occhio da qualche giorno, perchè scappi, e non scrivi anche tu?” – “ma cosa posso fare?” – “dài buttati!!”…ho trovato il mio primo amico “eldyano”. Con pazienza, gentilezza, competenza, mi insegna l’a.b.c. del pc, mi aiuta ad aprire la camera “amici”, ne faccio altri. Posso camminare da sola, scopro quanto mi può dare ELDY: articoli scritti molto bene, poesie, arte, curiosità, inchieste riportate da persone competenti. Scopro tantissime cose molto interessanti e faccio i miei commenti. ELDY mi ha aperto una finestra sul mondo, non solo ha riempito di nuovo la mia vita: non mi sento più sola perché so che se apro il mio pc seduta alla scrivania c’è una luce verde, clicco, “ciao sei in linea?” qualcuno mi risponde sempre…….inoltre i miei adorati nipoti dicono “noni, che brava!!”. Ora sono sempre una nonna brontolona….ma ormai sono anche una nonna WEB…
Ecco bravo Sandro, in poche, ” stringate” parole , comprensibili da tutti quanti i lettori, le regole della netiquette, senza inoltrarci in spiegazioni troppo complicate che pochi leggono.!!!!!! Noi tutti che usiamo il Pc dovremmo già conoscerle, ma se così non fosse cerchiamole in rete e mettiamole in pratica civilmente.
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Chiedo scusa se entro nella discussione accademica:
il temine netiquette significa ben altro ed è nato molto prima, ( se ne parlava già verso la fine degli anni ’80 riprendendo come spunto le regole scritte da un noto accademico del tempo per regolare le frequenti liti “epistolari”)
Netiquette deriva dall’incontro di due parole : net = rete ed etiquette= galateo, buone maniere.
Questo elenco di cose da osservarsi entrando in una qualsiasi chat era già in vigore, accettato e reso obbligatorio in tutte le chat esistenti e l’ingresso ad esse era ed è subordinato alla sua accettazione.
La netiquette è pensata e studiata per gli utilizzatori di chat e bolg per tutelare le persone da malintenzonati, disturbatori. Dalla prima stesura della Netiquette ne sono state tratte altre migliorandole e adattandole via via ognuno al proprio blog o chat ma mantenedo lo spirito inziale.
Le regole di comportamento per i “gestori di blog e chat” prevedono altre cose mentre altre ancora sono previste per i “moderatori” chiamati in modi diversi a seconda della chat di apparteneza.
Per chi volesse approffondire l’argomento è sufficiente digitare il termine “NETIQUETTE” in un qualsiasi motore di ricerca.
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Grazie,Paola. Giulian.rm,a (mio parere): “spostando il numero degli addendi il risultato non cambia.” Che un blog sia di un autore solo(come il tuo), o.. come PARLIAMONE
un blog collettivo o pluri-autore,lo “spinoso” problema si ripropone ormai da un lustro, rimanedo a tuttoggi in parte inrisolto.
giulian.rm, non sono interessato a chi non legge o non approfondisce! (io mi diverto così) se poi anche una sola persona fosse interessata a conoscere,informarsi,sapere, ok! va bene…
Mi permetto di proporre un significativo,ironico,stralcio di un articolo ripreso, ma… proposto da Slate (rivista on line) riguardo ai COMMENTATORI di blog.
Ovvero:“come Internet scatena i cumuli di bile nell’utente”
Prima che vi arrabbiate anche voi, è bene che vi anticipi che si tratta di una analisi degli autori del magazine on line Slate. Secondo l’autrice dell’articolo, una nuova specie è risorta dai bassifondi dell’oscuro e immenso web: il commentatore furioso.
I BEI TEMPI DEI PENSIONATI – Se una volta erano i pensionati annoiati o i rabbiosi per natura a scrivere lettere ai giornali, ora l’anonimato, l’immediatezza di Internet e la “volatilità” del mezzo consentono a chiunque di dare fondo alla propria rabbia, frustrazione, al senso di fastidio o anche solo alla voglia di rompere le uova nel paniere. Non si parla ovviamente delle correzioni o delle segnalazioni, delle manifestazioni di dissenso, ma di commenti zeppi di insulti gratuiti, grondanti bile o critiche campate per aria.
RAGIONI DELLA RABBIA – Un commentatore può essere arrabbiato dopo aver investito il proprio tempo a leggere un articolo che ritiene una sciocchezza (quanti di voi lo faranno?), ma molti rispondono alla rabbia chiedendo: perché non smettere di leggere e semplicemente andare altrove? In risposta, alcuni gridano il proprio diritto di prendersela. Così, sembra instaurarsi per Slate un vero e proprio rituale sadico in cui l’utente rabbioso prova gioia nello scatenarsi. Alcuni commentatori non sembrano però prendersela con l’articolo, più o meno utile, ma con l’autore in persona: insulti personali, affronti ed umiliazioni fin esagerate. Una reazione che ci fa immaginare l’autore dell’articolo mentre lega il commentatore alla sedia e lo costringe a leggere tutto l’articolo, come forma di tortura.
continua…
Per l’articolo integrale: http://www.giornalettismo.com/.....leggi-qui/
Ivanhoe, l’invito di Tim O’Relly e Kathy Sierra, O’Reilly è rivolto ai blogger, non credo si possa applicare in Eldy poiché i suoi blog sono “ibridi”. Chi scrive in Parliamone o Incontriamoci non può applicare quelle regole, ti faccio solo l’esempio della prima:
Prenditi la responsabilità non solo di ciò che scrivi in prima persona, ma anche dei commenti che consenti di lasciare. E non trascurare il tono dei tuoi messaggi, che è importante tanto quanto il contenuto.
Chi scrive non può ne consentire ne approvare i commenti, lo può fare chi gestisce i blog, ma sono persone che prestano la loro opera volontariamente e saltuariamente.
Quelle regole si possono applicare su blog personali, come lo faccio sul mio e così tanti altri ma non qui.
Ci vorrebbe molto meno credimi, pare che da un po’ di tempo si sia innescato un meccanismo che tende a fare solo danni. Non so il motivo ma dei risultati li hanno raggiunti, infatti, da parte mia sto pensando di non perderci più né tempo ne fatica.
Posso tranquillamente portare storielle già “confezionate”e forse è quello che cercano i lettori di Eldy.Hai fatto bene a mettere il link di shiny news ma quanti andranno a leggerlo e se ci andranno, lo leggeranno tutto?
Ti saluto
Avevamo un tranquillo blog ,con persone rispettabilissime che si scambiavano diversissimi punti di vista con il rispetto uno verso l’altro ,cos;e’ questa intrusione di persone maleducate che si permettono di insultare degli eldyani da anni in eldy> Sporca invidia?Sann perfettamente di essere degli sbruffoni?Sciocco desiderio di creare fastidio?
Commenti abilitati buona sera,scusate non ho tanta confidenza con la tecnica,il computer lo uso solo per le fatture.In questo blog ,entro poco quando mi è possibile,conosco poche persone,allora per curiosità leggo,le varie scritture.Il fatto che è frequentato da persone adulte,con esperienze di vita vissuta.Da non conoscitore noto tante scritte fuori luogo,a volte triste e dure ,che fanno male chi li legge,che senso ha dare dei giudizi che a sua volta sono privi di fondamento. Se continuate cosi penso che chi entra per la prima volta,oppure santuariamente, come a me e legge queste scritte non è stimolato per ritornarci,con questo non ho nessun interesse e neppure offendere nessuno ,solo un mio parere ,scusate buona serata.
Mi associo a Nadia.Roma, signor Caicco. Ancora indovinelli?
Sei “Ivanhoe del “fiume”” adesso? ben tornato, spero tu stia bene. Ma perché non usare il tuo vero nome?
Signor Caicco,siccome io di solito arrivo con l’ultimo treno,sta a significare tarda di comprendonio,puo’ spiegarci per favore?,perche fare indovinelli.
Signor Alfred-Sandro.ge, mi fa piacere che il mio precedente commento lo abbia preso come un complimento, infatti, lo era e lo confermo. Ma per favore finiamola con il chiamare questo posto “casa nostra”, semmai voi, tutti, avete il merito di averla ampliata, resa più interessante…
All’ingresso c’è scritto “Entrata Libera”. Perché io entro da fuori ?Per lavoro parlo tutto il giorno con persone quindi… entrare e leggere invece è un rilassamento, è una pausa e lo trovo interessante,qualche volta anche istruttivo.. Ripeto da “fuori” si notano cose che a voi sfuggono, troppo impegnati nelle vostre discussioni. Non vi accorgete che ora c’è una persona, sono convinto di non sbagliare, che vaga spandendo” latte rancido”non ho capito a chi vorrebbe farlo bere, questa persona ha bisogno di aiuto ma voi non raccogliete questa richiesta.
La saluto cordialmente.
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Premetto che si è fuori tema con i commenti all’atricolo pubblicato! Colgo l’occasione per inserire un arti-co-letto per non essere meno al fuori tema.
Le regole del gioco, da un articolo in rete del “lontano” aprile 2007
La proposta arrivata dall’America fa discutere i blogger italiani: un codice di autoregolamentazione per i blog è necessario per regolamentare un dibattito aperto, fin troppo, dato i rischi a cui si espone?
Come spesso accade, la discussione partita dall’America arriva anche in Italia trovando subito fautori ed oppositori: i blog devono dotarsi di un codice deontologico? A lanciare il sasso nello stagno dei blog è stato l’editore americano Tim O’Relly, che ancora una volta è riuscito a muovere le acque. Partendo dagli insulti e dalle minacce arrivati alla collega esperta di tecnologie e amica Kathy Sierra, O’Reilly ha avanzato la proposta di un codice di autoregolamentazione per i blogger.
Le reazioni in Italia
Come prevedibile, la blogosfera non ha atteso molto a recepire quanto proposto da O’Reilly, anche in Italia. Si va su fronti contrapposti. C’è chi ne dubita ritenendo che i blog abbiano al proprio interno anticorpi sufficienti a combattere le cattive pratiche. C’è chi rilancia, con una sorta di regole personali da sottoporre ai propri utenti. Per alcuni ancora, che una parte della blogosfera abbia comportamenti inadeguati, è intrinseco alla natura stessa dello strumento. Le opinioni in merito sono le più diverse, e per averne un quadro completo non si può far altro che seguire la discussione in divenire da post a post, da blog a blog. Qualcuno cerca di organizzare un dibattito, ma alla fine il senso compiuto delle conversazioni dei blog non riescono a essere chiuse in un recinto.
I dubbi sul codice
Che i blog abbiano in sé alcuni strumenti di contenimento dei fenomeni di disturbo o delle derive diffamatorie delle conversazioni è sicuramente vero. La citazione delle fonti e l’autorità che ne deriva, la correttezza e il buon senso dei blogger più in vista nel panorama della blogosfera italiana rappresentano sicuramente un circolo virtuoso a cui inspirarsi. E anche con un codice di autoregolamentazione rimarrebbero aperte almeno due questioni. I blog sono siti Web: perché il codice dovrebbe valere solo per loro? L’autoregolamentazione avverrebbe su base volontaria, evidentemente. Come garantirsi da chi non vi aderirebbe?
I dubbi sull’assoluta libertà
Se le osservazioni precedenti sul circuito virtuoso dei blog sono vere, tuttavia il presupposto che le anima potrebbe essere sbagliato. Infatti la blogosfera tende a essere spesso interpretata pensando ai blog più visitati e autorevoli. La punta di un iceberg: perché il movimento, allargando la base dei blogger si apre anche a chi ha poco rispetto delle autoregolamentazioni seguite dai più seri blogger. E questo sarà sempre più vero in futuro. Si può pensare di continuare a ignorare la massa di blogger, oppure si può tentare un percorso, lungo e non semplice, di divulgazione della cultura dei blog. In un caso o nell’altro, l’esito arriverà dagli utenti stessi.
sintesi da: blog da regolamentare? 7 regole,
Per saperne di più:http://www.shinynews.it/diritt.....blog.shtml
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Caro sig. Caicco,
Le scrivo senza nessun astio, mi creda.
Io sono uno di quelli che hanno “solo” la licenza elementare, non l’ho mai nascosto e so perfettamente che non potrei nasconderlo: sarebbe troppo facile per chiunque smascherarmi. Eppoi perchè farlo?
L’ho già scritto altre volte: ai miei tempi rientrava ancora nella normalità fermarsi alla v elementare ed avviarsi al lavoro. Eravamo poveri, i genitori semi analfabeti. Si era usciti da una guerra da pochi anni.
Ricordo gli scappellotti di mia madre quando mi insegnava che dovevo salutare incontrando qualcuno nelle scale o per strada: si perchè eravamo poveri ma educati! Rispettosi degli altri.
Poi, col passare del tempo ,si è cresciuti e la vita ci ha insegnato molte delle cose che non abbiamo potuto apprendere dalla scuola. Mi consideri pure un uomo all’antica ma io non mi sarei mai permesso di entrare in casa d’altri senza essere invitato, criticare ed insegnare l’educazione.
Al limite avrei evitato di frequentare quelle persone se le avessi ritenute non degne.
Ad ogni modo La ringrazio: le Sue parole mi hanno lusingato. Le ho prese come un complimento .
Ossequi sig. Caicco. Torni presto.
Noto che piano, piano il signor Spielman von Zuhoerer, il barone, il tedesco…, è rivalutato.
Qualcuno, forse, dovrà dire: chiedo scusa al signor Spielman…
Se si analizza quello che accade in questi giorni non sbagliava a dare “lezioni” di comportamento, ricordate?
a) La buona educazione; b) Il rispetto reciproco; c) Il buon senso comune.
Alzata di scudi …”tutti conosciamo le regole, non ci deve insegnare lei cosa è Netiquette…”.
Meno male altrimenti chissà cosa sarebbe successo ancora.
In molti hanno “sbattuto la porta”o hanno minacciato di farlo.
Una persona è stata presa a “pesci in faccia” (non era nemmeno fresco), la stessa persona, ora vittima, non è esente da colpe.
Guai a sbagliare un verbo, una parola…, la vittima del momento non si lasciava scappare l’occasione per fare ironia, sottile, su questi errori. Chi fa questi errori sono persone che hanno sempre dichiarato aver studiato fino alla V elementare! Abominevole comportamento cari signori.
Queste cose le possono notare degli “esterni”perché non hanno simpatie né antipatie sono solo dei lettori.
Buona sera.
P.S.
Per chi volesse darmi titoli strani dirò subito che lavoro,ancora,alla FAO(Food and Agriculture Organization )
Frequento saltuariamente le chat dove cmq ho avuto modo di incontrare dei buoni amici/amiche, leggo volentieri “Parliamone” anche se non sempre vado a commentare ma traggo tanti insegnamenti proprio dai commenti. Concordo con quanto scritto da Giulian e Sandra, qualche volta scrivo e ricevo dei consensi spesso anche troppo benevoli.
Ringrazio Nadia.rm, la prima conoscenza al mio ingresso in Eldy perché mi ha incoraggiato e aiutato a capire lo spirito delle chat, ringrazio anche Franco perché ci siamo trovati spesso sulla stessa linea di pensiero e infine, dopo aver letto tutta la serie di questi commenti, vorrei fare una osservazione sul Sig. Spielman: il suo pseudonimo di Spitz in tedesco ha il significato di “affilato”, “acuto”, “tagliente” e mi domando se avevamo bisogno del Sig. Spitz? Persone affilate, acute e taglienti ne abbiamo già altre in Eldy, non vi pare? Inoltre “spiel” sta per “gioco” per cui sorge un lecito dubbio che abbia voluto giocare con le parole? Se così è, possiamo accettarlo bonariamente anche sotto questo profilo.
Approvo e condivido la scelta dell’amico Franco Muzzioli, è tempo che leggo commenti offensivi e irriverenti, poveri nella forma e nel contenuto, verso chi cerca di stabilire un confronto con chi ha parere diverso intorno agli articoli proposti. E’ difficile ignorare tutto questo, ne va di mezzo la dignità personale, qualcuno suggerisce di non mollare, ma come si può assistere indifferenti a queste pesanti offese? Ha ragione l’amico Spizt quando afferma che ci legge e studia il comportamento, a volte patologico, di quelli che lasciano i commenti, anche lui bandito dalla chat perché ha osato dare dei suggerimenti sul modo di rapportarsi nella rete. Ho imparato tardi a difendermi dalle parole, ma ogni volta che occorre, lo farò.
Commenti abilitati Franco, pensaci ,capisco la tua angoscia e tanta amarezza , se lasci il portale,ti considerano un perdente , io penso che tu non lo sia. Ciao un sincero saluto
Franco,sai quanta stima abbiamo di te agiungo solo ‘nn ti curar di loro ma guarda e passa e un verso di a. Merini “nn c’e’un male che faccia piu’ impazzire la gente che vederla felice’
Mi rassereno quando sento buone parole di amici ed il termine “amico”, come ho già avuto occasione di dire, lo uso con molta parsimonia.
Forse oggi, cara Edis ,sono un pò “caporale” (cone diceva Totò), perchè non mi sento di affrontare a cuor leggero chi ti dà del “prevaricatore” “di chi occupa in maniera eccessiva il blog”….insomma di chi rompe….ed ho usato i termini più garbati e meno offensivi che questi signori hanno uasato nei miei confronti e nei confronti di altri.
Dato che Eldy è uno spazio pubblico ed hanno diritto d’accesso anche persone che come unica arma dialettica usano l’offesa e non il confronto civile ….mi prendo un pò di tempo…entrerò …leggerò…ma non commenterò.
Eldy,come per Lorenzo ,è per me uno spazio importante al quale non voglio rinunciare.
In questo periodo ..di mia assenza…è probabile che questi signori se la prendano con qualcun altro ,come daltronde hanno già fatto, la mia speranza e che si possano accorgere che tutta questa loro acrimonia non nasce dalle parole degli altri , ma dalla loro incapacità di socializzare in modo educato.
Franco che succede? ” Siamo uomuni o caporali?”” diceva qualcuno, ma non ricordo chi! Ti rassegni per così poco? Oppure ti sei stufato di tutti noi e ci vuoi lasciare? I dibattiti sono interessanti anche quando qualcuno dissente in modo ( posso dirlo schiettamente?) maleducato e villano, perchè costui si isola da solo! Non è l’attaccato che deve isolarsi!!! Ti aspettiamo!!!
Franco, non ricordi che in tempi per noi più felici, perché eravamo giovani, ci hanno insegnato a non raccogliere le provocazioni? Traine le conseguenze, per favore e lascia perdere. Ci sono persone in buona fede e persone che non lo sono. Guai a cedere a queste ultime.
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Per la dolce Lieta ao!!! ma voi scrive nà vorta senza ste k, famme vede armeno pe na vorta un commento senza ste k.
ciao un bacione sur nas……ino.
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Scusate se torno ad intromettermi, io penso che Franco abbia fatto molto bene a prenersi un qualche giorno di astensione da eldy, quanti dovrebbero imitarlo, cosi da far sapere a chi stà lassu nell’olimpo, che ci sono cose che forse è giunta l’ora di metter in ordine.
Mentre per il sig Spiz, io penso che sia più dentro ad eldy di quanto voi pensiate, avete e lo dico hai suoi denigratori mal accettato la sua educata entrata, e poi vi siete mai chiesti quale sia l’etimologia di qul nome? meditate gente, e informatevi.
distinti saluti da rikievans la manaccia che non sta mai ferma.
quante dissertazioni profondamente felici e lunghe vero pelo ne l’ovo……..
Non sono d’accordo con la tua decisione Franco, dov’è finito l’uomo più combattivo, il Grillo parlante di Parliamone?
E’ chiaro che anche in blog come questo saltano fuori le caratterialità, soprattutto se non si ammette che un altro può avere idee diverse dalle tue.
Forse è il mio snobbismo di fondo …mi dovrei lasciare andare e partecipare.
Sono un po’ un rompiballe…non fateci caso.
Le hai scritte te queste frasi e ora che fai?Vuoi gettare la spugna?
No, non capisco questa tua decisione, forse sei stato preso in un momento di stanchezza, succede a tutti.
Da parte mia spero di leggerti presto e magari avere uno scambio di opinioni diverse, come il solito, sempre nel massimo rispetto della persona.
Con chi non la pensa allo stesso modo, c’è la possibilità di argomentare e spiegare meglio le opinioni…
E poi le opinioni devono essere diverse… perché devo far valere le mie considerazioni… ahahahah.
Scherzo naturalmente.
Ultima cosa: sul “caso Spitz” la penso esattamente come te, sono pochi ad aver interpretato bene quello che ha scritto quel “povero”…lo vogliamo chiamare incompreso?
Ti auguro una buona serata.
Colgo il garbato e colto invito di Guglielmo …evidentemente Eldy, almeno ora, è un luogo poco confacente almeno per me….per un pò tolgo il disturbo così questi paladini del “nazionalpopolare” potranno scorazzare senza “rompiballe”.
Giuliano…avevo inteso bene….proprio come il raffinatissimo “abbronzato” ad Obama.
A dì la verità succede spesso
che diventi er nemmico de te stesso.
Ogni amicizzia vola
quanno che, fra du’ amichi,
li sòrdi vanno da una parte sola.
E’ molto difficile, quando si dialoga solo per scrittura e lettura, riuscire a spiegarsi ed ad intenderci senza equivoci.L’ho detto tante volte in chat, dove spesso, per una parola anzichè un ‘altra sorgono discussioni. Quando invece si parla, c’è l’inflessione della voce, lo sguardo, l’atteggiamento in generale che aiuta a farci capire. Spesso è capitato anche a me di essere fraintesa, ho spiegato e chiarito il tutto. Sorvoliamo su queste cose e, se fossimo in un salotto, una stretta di mano, e magari un bel sorriso, aiuterebbe la nostra conoscenza!
Vedete che dibattito esce per una parola virgolettata?
Dovrei offendermi? Dovrei ribattere con astio?No assolutamente, perché penso che il dialogo e il confronto ci sia proprio tra persone che sono dissimili d’idee altrimenti che confronto sarebbe. Poi c’è chi comprende in un modo chi in un altro, infatti, una persona ha compreso il virgolettato come lo intendevo io l’altra persona no. Ecco come nascono gli equivoci, che, se non chiariti portano a incomprensioni e conseguentemente a difficoltà di comunicazione.
Tranquillo, Franco, non devi chiedermi nessuna scusa il mio “povero”Spitz era inteso come “l’abbronzato” di Obama!
Un saluto a tutti ma uno in particolare a Edis.maria per la sua simpatia e schiettezza e a Rikievans perché, credo, di comprendere molto bene i suoi commenti.
Muzzioli per il grande fratello…lei asbagliato posto (vada nei canali Finvest),lei non lo capisco proprio….si dichiara snob…che prorio questa veste non le appartiene, io personalmente la vedo come una persona che vuol essere sempre sopra di tutto…avunque lei è presente nella chat con i suoi commenti che non riesco a capire il messaggio che lei da,si definisce un ropmibiballe se lo è detto finalmente quello che è, la prego di essere meno….IO…e sia più popolare…forse non è la chat per lei, vada a scrivere in Vikipedia, qui si cerca semplicità e un sorriso..quello che lei mi fa dimenticare.Questo le devo dirle….sia più…semplice….mi faccia capire…non vada nei suoi bla bla, fa bene al cuore e allo spirito, la saluto cordialmente.
aria di famiglia, nel bene e nel male, fratelli coltelli, sorelle forchette………….fratelli tagliano sorelle mangiano ahahahahahahahahahha
Sono d’accordo con Lorenzo i blog “giornalistici ” di Eldy sono senz’altro parte della mia giornata.
Non è facile trovare spazi di questo tipo, ogni tanto frequento blog come “giornalettismo”, ma sono più pretenziosi meno salottieri.
Poi in Eldy, nel bene e nel male, si respira aria di famiglia.
Franco hai ragione! Non avevo notato la sottigliezza dell’aggettivo! Grazie per avermelo fatto notare, perchè a volte sono troppo ingenua. Allora cambio la mia battuta: signor Spitz, se Lei è veramente tedesco e studioso, l’aspetto per avere risposta al mio dilemma!!!! aahaaaaah!!! ( leggasi il mio intervento sulla chat normale o chat-amici)
Cara Edys …se dicessi che il “povero” sig. Giuliano non ama i “paroloni” ,pensi proprio che il sig.Giuliano non avrebbe tutti i diritti per offendersi?
Mi scuso con Giuliano …era solo per fare un esempio e far capire che le sensibilità degli altri sono cosa molto importante in un blog
Io pure, come Franco, non amo la chat. Ma Eldy sì e ormai non ne potrei fare a meno.
Franco, penso che la battuta di Giulian sia stata proprio solo una battuta scherzosa, come è stata la mia risposta!!! Infatti Spitz, fra tanti è stato il più educato !!
Non capisco perchè prendersela con il “povero” sig. Spielman, che è entrato con educazione e “ha detto la sua” .
In questo modo il blog rimarrà in mano “ai suoi padroni” che redarguiscono, stigmatizzano e addiruittura offendono chi pensa di entrare in un consesso che dovrebbe essere libero e democratico. E’ un nonnismo che da vecchio appartenente ad Eldy non accetto.
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Questa volta mi trovo completamente daccordo con Alfred, e ammetto che in presenza di un moderatore io sarei il primo ad essere ripreso, io sono convinto che Amici andrebbe rivisto, e usato come un sito dove si possa scambiare un messaggio ad un persona senza andare a disturbare la conversazione in chat, purtroppo spesso viene scambiato come una richiesta di amicizia.
per concludere devo complimentarmi con Giulian.rm per l’articolo, e con Alba Morsilli, e Nadia per i loro racconti.
chiedo scusa per le continue intromissioni , ma la mia manaccia non riesce mai a stare ferma.
saluti rikievans.
Giulian, lasciamolo correre !!!! aahahaahhaha!!!!
Alfred non credo che siano le difficoltà, per alcuni, a esprimersi con lo scritto.
Ma come dici te temono il giudizio, le critiche..questo,credo,sia sbagliato.
Cerco di leggere tutto quello che si scrive nel Blog: articoli, pensieri commenti, non sono i “paroloni” che mi colpiscono, te sai bene che si possono trovare facilmente nel Web con tanto di spiegazione.
Quello che attira, di più, la mia attenzione sono le cose scritte dalle persone semplici, autentiche, che trasmettono dei sentimenti…
Quelle persone hanno frequentato l’università, sì l’università della vita.
Non si deve temere le critiche, quelle ci sono e ci saranno sempre per tutti, niente è più liberatorio dello scrivere. Scrivere non è solo un modo per provare che si è in grado di coniugare dei verbi e scrivere “paroloni”. Scrivere è tirare fuori le emozioni e condividerle con gli altri .
Chiudersi dentro a un guscio non è la cosa migliore… spero di rileggere qualcosa di tuo presto…molto presto Alfred e anche di qualcun altro!
Edis.maria il tuo dilemma, forse, lo poteva risolvere il “povero” signor Spielman…ma pare che ancora stia correndo per raggiungere la Foresta Nera! Ahahahahah
Grazie e un saluto a tutti.
Gli amici vampiri sono coloro che vogliono avere le cose degli altri…si presentano sempre come amici (nelle quotidianetà e nelle chat),gli amici più devoti, per carpirti i tuoi punti di debolezza e poterti sfruttare dopo.L’amicizia è qualcosa di grande di cui sentiamo il bisogno, come il più elevato dei rapporti esterni dopo la mamma e l’amore, che procura a ogniuno di noi aperture verso l’esterno spesso a fregature pericolose, perchè possono diventare vie di ingresso dei finti amici Anche qui abbiamo fatto dei commenti e delle riflessioni tempo addietro).L’amicizia non è eterna e può perdere il vigore come un amore,ma sempre continuerà nel tempo.Perchè allora perdere questo dono grande per dei vampiri finti amici…Questo sentimento io personalmente ci credo ancora, sarò un romantico, si dice che “chi trova un amico trova un tesoro”, nel mio cammino quotidiano di piccoli tesori ne trovo.Grazie dell’attenzione con simpatia un saluto.
Commenti abilitati L’argomento è interessante ,ma non voglio entrare in merito,anche perché su queste questioni ,ho scritto molto con i miei pensieri ecc, sviluppando tematiche con esempi,e vissuti.Io sono coerente ,e consapevole e convinto di essere me stesso,sia nel virtuale e nella vita pubblica,questo mio modo di pensiero mi accompagna nella mia quotidianità,chi mi ha conosciuto di persona (Signori di eldy possono confermarlo).Io mi sforzo a capire questi comportamenti di nascondersi dietro un monitor,ergendosi di qualifiche manageriali che a volte si contraddicono con scritte che non conoscono il significato.La libertà di esprimersi ha un valore grande sia come dibattito culturale e sociale.In Eldy il confrontarsi e il valore di libertà di democrazia e di opinione non c’è, esiste solo spirito di critica ,e condividere le opinioni del feudo ,con vassalli che vogliono sentirsi importanti ,perché nella loro vita privata non riescono avere credibilità. Definire il il popolo di eldy coerente è una bugia enorme,io penso che la letteratura di Pirandello è molto attuale:la poetica dei racconti ,i personaggi con tante maschere e per finire i comportamenti coincidono e vanno a braccetto .Le finalità di Eldy sono diverse ,ma purtroppo finché si da spazio a questi personaggi , non si raggiunge nessun traguardo solo cattiveria e arroganza , grazie Alba e Sandra ciaoooo
Certe volte ho l’impressione che Eldy sia un pò un “grande fratello” virtuale, dove le immagini sono rappresentate da nik e da frasi…..da parole, abbiamo in “Amici” il nostro bravo “confessionale” ci sono le stesse pulsioni che concorrono: simpatie, invidia, gelosia, cameratismo, fazioni .
A volte è simpatico buttar l’occhio e partecipare con qualche frase cretina (la mia ovviamente) ,poi non so perchè mi asce un certo disagio ed esco.
Forse è il mio snobbismo di fondo …mi dovrei lasciare andare e partecipare.
Mi piace di più il rullo qui accanto ,almeno si parla spesso delle cose che son state scritte e come dice Edis ..preferisco una bella discussione (anche forte) su un argomento prefissato.
Sono un pò un rompiballe…non fateci caso.
Vorrei proporvi il mio dilemma : parliamo di chat normale, cioè pubblica, sul rullo , o di chat in Amici,, riservata e privata? Nella prima ipotesi ciò che si scrive viene letta da tutti , contestata, approvata ed ognuno si presenta per ciò che dice. Nella seconda il dialogo è “ a due”, amichevole, quasi segreto, con sfumature di vera intesa. Sento parlare ( anzi leggo), di complotti, di maldicenze, di gruppi contro altri gruppi! Solo nel secondo caso ciò si può creare! Ho sempre diffidato dei rapporti su Amici, ( non è la prima volta che lo confesso), perchè si ha tendenza a sfogare, in amicizia , le proprie difficoltà, ma , spesso, anche a parlare dei problemi incontrati con gli utenti in chat. Come nella realtà, le voci corrono, vengono artefatte e creano dissidi. Da 5 anni frequento Eldy, e le mie frequentazioni in Amici sono rarissime e con persone di cui ho constatato la correttezza e la sincerità. Mi trovo benissimo e trovo che la chat normale, può creare momenti di distensione e di allegria, di cui godo realmente..Non creamoci aspettative troppo felici : neanche nel reale esistono! Certamente preferisco una bella discussione in un blog, con un argomento prefissato ( magari “ forte”), in cui ciò che esprimo può essere constatato da tutti e da tutti contestato!! Buona discussione in chat!!!!
Brave Alba e Sandra per la vostra testimonianza !
hai ragionissimo Lieta…io ho la tastiera che sforna refusi come maccheroncini….leggesi “SCAMBI”
franco mi permetto kiederti na cosa:gli scampi letterari so lettere dal mare? ciao tutti cerko appigli da sorridere
Al contrario di molti a me la chat diverte,a parte i primi tempi,quattro anni e rotti fa,anche io come Sandra avevo molta soggezione,mi sentivo un’estranea,poi ci sono state persone come Giulia ,Franca,Lorenzo an che mi hanno fatto sentire come a casa mia,non dimentico Aldo che è stato il primo a farmi coraggio.Oggi sono una delle vecchie di eldy,pero’ mi trovo bene anche perche’parlo con tutti(chi capita capita)e non ho mai fatto parte di nessun gruppo,diciamo che mi ci infilo quando mi interessa l’argomento.Sono sempre stata me stessa e ho sempre raccontato tutto di me ,non ho bisogno di fingere in chat,mi diverto troppo.
io ricordo come fosse oggi che quando sono entrata in eldy ero all’oscuro che cosa fosse una chat ed ingenuamente ho dato il mio nome e gognome, mi arriva a casa una telefonata dicendomi “mai dare le proprie genarilità” ma questo tizio non si è presentatoe non ho mai saputo chi era.
così ho cambiato e se vi ricordate ero rosadeiventi.ge Ebbene dentro di me avevo rabbia perchè non mi sono mai nascosta ed odio quelli che lo fanno, sono tornata al mio nome libera di sentirmi ancora io, già c ‘era lo schermo a nascondermi che a volte diciamolo fa comodo non sempre quando siamo al pc possiamo presentarci magari con i bigodini in testa
Parto dicendo che non sono molto amico delle chat,infatti in Eldy ..”Piazza, Bar e Teatro” sono blog a me quasi sconosciuti, quelle poche volte che ho messo “il piede dentro” c’è sempre qualcuno che mi dice “sei nuovo di Eldy?” Ti puoi immaginare!
Non amo le chat perchè la chiacchierata a “frasette scritte” e non guardandosi negli occhi mi sembra innaturale, non senti il suono della voce ,non segui gli sguardi quando le frasi vengono dette.
Mi piace moltissimo invece “il giornale virtuale” come “parliamone” , dove i commenti sono sempre interessanti ed è come scriversi una lettera in modo veloce.
Si parla di argomenti di attualità, si sentono pareri diversi, ci si scambiano opinioni, è qualcosa che assomiglia molto alla carta stampata o agli scampi epistolari.
E’ chiaro che anche in blog come questo saltano fuori le caratterialità ,soprattutto se non si ammette che un altro può avere idee diverse dalle tue. Se poi uno esprime con parole decise e circostanziate i suoi pensieri c’è chi lo avverte come una prevaricazione letteraria, ma questo fa parte del gioco delle parti.
Sono assolutamente d’accordo con quello che ha scritto Alfred e penso che in questo “passatempo” intelligente dobbiamo ancora crescere tutti.
belle queste 2 storie di chat contradditorie e in effetti ricordo prima sera ke entrai eldy, vede’ quelle scritte di persone in diretta sono state na cosa po’ sconvolgente, poi e’ tutta n’altra storia ke sta andando sempre avanti, scoprire tante persone sorridenti e comunicanti modo loro, come facciamo tutti, il mondo pe persone ke non possono viaggià molto in diretta in casa al tavolo del tuo pc………… ciao tutti
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alba, sandra….che dire?
avete ragione tutte e due. la chat è questo, è anche questo.
l’abbiamo detto tante volte: non per tutti è facile esprimere i propri sentiomenti con lo scritto. Si teme il giudizio, il confronto, la critica. Anche nella vita reale ci sono persone che hanno difficoltà nello scrivere e pesso anche nel parlare. Sentiamo spesso politici che sbagliano i congiutivi e il condizionale ma non per questo ( per nostra sfortuna) lasciano la politica o “tacciono”.
In quanto ai gruppetti che si formano in chat, Alba, hai ragione, ma mi pare di aver constatato che ultimamente il fenomeno si sia ridotto notevolmente. Ci sono persone con grande carisma che sanno trascinare e attirare l’attenzione di persone che si fanno trascinare e attrarre: succede anche nella vita reale. In tutti i gruppi di amici c’è chi emerge e chi si tiene in disparte. Forse in Eldy sarebbe necessaria la presenza un po’ più frequente di un moderatore che avesse la finalità di deterrente nei confronti di chi magari va fuori dal seminato.
A Sandra dico solo………grazie Sandra.