Un caso di distrazione o di ordinaria discriminazione?
La foto di fine anno, quinta elementare, in doppia copia: la prima con l’alunna down e poi consegnata solo alla sua famiglia, la seconda, senza di lei, per tutti i suoi compagni di classe.
Questa triste storia di discriminazione è avvenuta a Sinise (Potenza) un comune di settemila abitanti, nel sud della Basilicata. Nessuno vuol sentire parlare di discriminazione, il sindaco dice che si è trattato di uno sbaglio, di un caso sfortunato, di una leggerezza da evitare, non di un tentativo di discriminazione, poiché la bimba è stata sempre tutelata dalla scuola e integrata nelle attività scolastiche, nelle recite di fine anno e in tutte le iniziative scolastiche. Le maestre volevano ricordare gli ultimi giorni di scuola con delle foto, che venivano scattate con una macchinetta digitale, di proprietà di una delle insegnanti. La bambina, non stava ferma al momento dello scatto, che veniva ripetuto più volte. Le insegnati una volta a casa, hanno stampato le foto su fogli A4 e si sono accorte che in tutte le foto la bambina veniva mossa. Per questo motivo il giorno successivo, la foto di gruppo è stata rifatta, ma la bambina non c’èra. La storia di Senise è gravissima: discriminare una bambina down è un atto di violenza, che non deve accadere in nessun altro istituto.
Sarebbe molto comodo, in una foto di classe si potrebbero cancellare le fastidiose differenze. E allora potremmo escludere i bambini che indossano scarpe o vestiti firmati e che costano parecchie centinaia di euro, potremmo lasciare fuori dalla foto i bimbi troppo grassi o troppo magri, quelli troppo biondi o troppo scuri; i bambini prepotenti, quelli viziati o semplicemente antipatici…
Infine si potrebbero cancellare le maestre superficiali o le distratte o quelle che non guardano nell’animo dei loro alunni. (pca)
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Intervengo anche io in questo dibattito perche mi riguarda da vicino, io penso che per questi ragazzi l’unica cosa che possiamo fare è accoglierli normalmete, provate ha lavorare fianco a fianco con uno di loro, e vedrete di quanto impegno sono capaci, e quante volte ci bagneranno il naso, come si suole dire,per quanto riguarda la decisione ti tenere un figlio portatore di andicap, non posso pronunciarmi, perche è una decisione talmente importante che solo i diretti interessati possono prendere, anche se non terranno conto nemmeno loro della decisione del figlio che queste mamme portano in grembo.
non mi sento di criminalizzare chi decide in questi casi di abortire, sarebbe comunque per una madre una decisione che la toccherà per tutta la vita, lasciando ad entrambi i genitori, un senso di colpa grandissimo, uno perche un aborto e sempre un dramma, due perche tenendo un figlio disabile dovranno ogni giorno, sottostare all’esame della gente, ed hai loro sguardi pietosi, cosa molto umiliante per i genitori.
Scusate se il mio discorso è un po sgangherato,
ma volevo solo far notare che per problemi cosi grandi l’unica polemica che posso ammettere è quella contro le istituzioni che fanno poco o niente, sia per aiutare i ragazzi, che per far sensibilizzare la pubblica oppinione, sempre, e non sono quando succede un caso ecclatante come ne succedono troppo spesso nel nostro paese.
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Cari… “signori”, provocatori, se è partiti bene, ma poi….qualche signore che ama provocare, da per scontato le sue presuntose convinzioni!!!! Dicono: “il mondo è bello perche vario”.Voi “signori” date per certo quello che affermate???? qui bisogna finire ( storia infinita)con la polemica, se no il “signor” (sic) cai…. cai… Ecco non è contento.
Preso in rete:
“CertissimDicendum est, sed ita ut nihil affirmem, quaeram omnia, dubitans plerumque et mihi diffidens”.(M. T. Cicero, De divinatione II, 3) (Va detto, ma in modo che nulla affermo, chiederò tutte le cose, per me, dubitare e diffidando la maggior parte.)
IL CINISMO non è una cieca negazione di valori, né una critica coerente o completa a un sistema di credenze. Si tratta piuttosto di un modo di porsi, di un atteggiamento mentale volto alla provocazione e all’analisi critica. Ma non siate portati a pensare che il cinico abbia un alternativo modo di porsi per il semplice fatto che ha visto la luce grazie alla sua immensa intelligenza; semplicemente il suo atteggiamento è la conseguenza di una vita da fallito cronico, perseguitato dalla Sfiga se non da Dio stesso.
SCETTICISMO filosofico
Si tratta di una linea di pensiero originaria della filosofia greca antica. Uno degli esponenti di maggior spicco è Pirrone di Elide (360-275 a.C.), che propose l’adozione di uno scetticismo ‘pratico’. In seguito, all’interno della ‘Nuova accademia’, Arcesilao (315-241 a.C.) e Carneade (213-129 a.C.) svilupparono ulteriori prospettive teoretiche, basate sul rifiuto di una verità (e di una falsità) assolute.[…]
Gli scettici greci si opponevano in particolare a quello che ritenevano essere il “dogmatismo” degli stoici, basato sulla forza della logica. Per gli scettici, l’argomentazione logica, volta a stabilire la verità di una certa affermazione, è a tal fine inutilizzabile, in quanto, in ultima istanza, ogni proposizione logica si basa sulla validità (verità) di altre proposizioni […]
Davvero molto interessante anche se non ci ho capito un tubo, neppure leggendolo in rete. Era scontato che qualcuno si risentisse.
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Cinismo.
“La Gelmini tiene nascosti i dati sui disabili: lo denuncia la Federazione italiana superamento handicap”
http://www.studenti.it/superio.....ndicap.php
“Sono però solo 35 su 200 gli alberghi accessibili ai disabili, spesso si tratta di strutture particolarmente costose, non adatte certo a tutte le tasche.
La situazione non migliora prendendo in considerazione la presenza di ausili per non vedenti e non udenti, praticamente inesistenti secondo la guida.”
http://www.disabili.com/viaggi.....disabilita
di Sindacato famiglie italiane diverse abilità
19/04/2011
“In questi giorni, molte famiglie di alunni con disabilità, che avevano chiesto la permanenza per i loro figli alla scuola dell’infanzia per un ulteriore anno, sono state contattate dai Dirigenti Scolastici ed informate che dovevano provvedere ad iscrivere i loro bambini “obbligatoriamente” alla classe prima della scuola primaria, così come la Circolare Ministeriale sugli organici impone, senza considerare che tali decisioni prese a “tavolino” ledono i diritti dei minori. ”
http://www.tecnicadellascuola......ction=view
bastano?
ce sono a migliaia in rete!
basta cercare.
Non credo che ci saranno molte critiche:
in troppi si ritroveranno tra quelle righe….
sto vivendo sti’ na situazione bruttissima e qui vedo ke i semplici sono accorsi dare tutto se’ stessi i laureati figli acquisiti han speso solo na qualke telefonata dopo esse stati informati per loro doveri familiari, ha attinenza o no siamo in emergenze sociali assurde…………
Signor Alfred lei ha avuto il coraggio di assegnare un nome a tutto questo: ipocrisia, lo dobbiamo riconoscere. Il buonista manifesta spesso sentimenti o ideali umanitari, tuttavia lo fa soprattutto per dare una buona immagine di sé. Non ha una vera consapevolezza degli effetti delle proprie azioni: il vecchio aforisma “Di buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno” (Samuel Johnson) gli è del tutto estraneo…purtroppo.
Probabilmente il suo commento, signor Alfred, genererà delle alzate di “scudi”.
A tutti può capitare di ricevere delle critiche e in genere non fa mai molto piacere, ma si devono accettare le critiche, l’autostima nasce proprio dalla capacità di essere flessibili, di accettare gli altri con le loro opinioni e il loro modo di vedere il mondo…
Un saluto a tutta la comunità del Blog!
……”siamo tutti capaci di consolare chi soffre quando non siamo noi a soffrire”…..giustissimo Alfred,
ecco perchè almeno un piccolo dubbio od uno straccio di incertezza ci deve sempre accompagnare nella vita,perchè se per caso dovesse capitare a noi….potremmo anche far brutta figura smentendoci clamorosamente.
grazie caicco, questi sono i santi di oggi questi genitori così intrisi di amore per i loro figli nonostante tutte le cose becere oscene ke questo mondo mostra…………….
Ha ragione Edis.
Chiamiamo le cose col loro vero nome: ipocrisia.
Siamo tutti capaci ad essere buoni quando si tratta degli altri. Siamo tutti capaci di consolare chi soffre quando a soffrire non siamo noi. Siamo tutti capaci a dichiararci fratelli degli altri e chiamare gli altri fratelli
quando gli altri non ci danno problemi.
Chi è capace di di avvicinare un bambino down senza provare imbarazzo? Chi sa rivolgersi ad un disabile senza assumere il tono di voce e la compassione di circostanza? Chi sa essere indifferente di fronte ad un amputato in costume da bagno? Chi ha chiesto che il disabile venga messo nello stesso banco o vicino al proprio figlio? Chi ha chiesto che gli venga assegnato come compagno di lavoro? Chi sarebbe contento della figlia che volesse sposare un non italiano?
Non siamo tutti buoni: siamo ipocriti!.
Signora Edis.maria lei non va, assolutamente, contro corrente ha solo affermato una verità:
“è facile fare i buoni quando non ci tocca da vicino!”
Concordo con quanto scrive la signora Lieta riguardo alla Lettera di una mamma al figlio Down.
E sono convinto che quella lettera l’abbia scritta una persona semplice…scritta con il cuore.
la lettera della mamma a suo figlio down è una cosa vera sentita ke pare na poesia prosa co tutti i componenti di un cuore altissimo nonostante la solitudine sociale cui sono spesso abbandonate ste famiglie, Iddio deve esserci perkè le continui aiuta andare avanti e cmq sono figli ke spesso appunto come dice questa mamma sanno dare amore illimitato così prossimamente co questa loro gioia di avvolgere le persone amorevoli vicine co questa intensità di sensibilità…………..
Edismaria, non voglio che si (turbi)e mi dispiace, a quanto ho capito,le ricorda qualcosa che la riguarda personalmente, ci sono dei bei commenti,li legga nuovamente, forse troverà le rispote(?). Un grazie nuovamente per il suo interessamento.
Guglielmo, tu mi hai risposto :” Non siamo nel cuore e nei pensieri di questa bambina…. resterà un mistero ” Parole giuste, reali efficaci che mi hanno fatto riflettere molto a lungo.E mi sono chiesta : ” Questi bimbi diventati adulti saranno contenti della vita che è loro risevata, saranno riconoscenti di essere al mondo, di confrontarsi con gli altri,rimpiangeranno ……..??? “Questi pensieri mi assillano e mi hanno turbato anche in tempi remoti, quanto si presentava l’argomento. Ringrazio Dio di non aver dovuto fare una scelta così atroce ! Mi spiace di andare contro corrente, ma è facile fare i buoni quando non ci tocca da vicino!
Giulian anche per lei un grazie, non lo faccio per circostanza, mi fa stare bene, che vi interessiate a questi problemi, non avevo dubbi, non vi vedo ma vi leggo, quindi le parole sono come gli occhi…lo specchio dell’anima…quella lettera dice tutto, una testimonianza viva vera di grande intensità imotiva,come dicevo a Muzzioli non credevo che suscitasse tanto interesse questo piccolo scritto, mi darà spinta a farne altri…vedremo in seguito…..un saluto con simpatia
Muzzili di nuovo grazie, per il suo interessamento a questo piccolo scritto (alla grandezza del problema della diversità…) non credevo che suscitasse tanto interesse ne sono contento.
Un bambino affetto da trisomia 21 può condurre una vita felice, basta che sia voluto e amato…
INUTILE LA TUA VITA?
Sei nato a mezzogiorno di un venerdì. Senza grandi clamori, senza farmi soffrire troppo. Avevi gli occhi e la lingua a penzoloni. Ti guardai e pensai ”com’è brutto”. Ma non ebbi il coraggio di dirlo e dissi “com’è piccino”. Le cose col tempo non miglioravano. Poi ci mandarono da un medico famoso. Quando tornai a casa, ti rimisi nella culla, ti guardai e pregai “Signore, Dio da Dio toglie: riprendilo ora, a che serve la sua vita inutile?”.
Perdonami figlio mio. Imparai che eri un figlio come gli altri, solo con problemi diversi. Quando dicesti “mamma”, piansi di gioia, anche se avevi tre anni. E m’insegnasti la pazienza. Quando, in quell’epoca, nessuno ti voleva, né la scuola, né la società, imparai a essere umile, sorridente, gentile, perché qualcuno ti facesse una carezza. E m’insegnasti l’umiltà. Quando la gente incominciò ad accorgerti di te, di quelli come te, cominciai a combattere, combatto ancora, perché tu fossi accettato. E m’insegnasti a lottare. Quando infine tutte le altre madri sognavano per i loro figli il primo posto nella scuola, nella carriera, nella società, io mi accontentavo dei tuoi piccoli progressi. E m’insegnasti a desiderare per i miei figli la felicità, non la ricchezza e il successo. Inutile la tua vita? Poi la malattia, la morte di tuo padre. Quando oramai disperata tornai dal camposanto, trovai di nuovo te a casa, te che non sapevi niente, che capivi poco, ma che “sentivi”,
per quella misteriosa sensibilità che hai, che qualcosa di terribile era successo. Tu sei la mia compagnia; se ho ancora una carezza, se qualcuno ancora mi abbraccia, se qualcuno ancora si
ricorda che il bisogno di tenerezza non ha età, lo devo a te. Se riesco ancora a dare felicità a qualcuno, questo sei tu, cui basta, tanto poco per essere felice. Inutile la vita?
Lettera di una mamma al figlio Down
Associazione Trisonomia21 Onlus Firenze; Dice (Muzzioli forse trovera in questo piccolo scritto, la risposta…(Abbiamo diritto?)
Cara mamma, caro papa,
in questo momento sembra che la terra ti frani sotto i piedi: ti hanno detto che tuo figlio è nato con la sindrme di Down.
Questa lettera ti appartiene.
‘abbiamo scritta con il cuore, poichè da genitori abbiamo vissuto anche noi certi momenti di spaseamento e paura. L’abbiamo scritta per farti giungere il nostro abbraccio ma sopratutto il nostro sorriso, la nostra esperienza, la convinzione nel dirti che c’è un avgvenire, per il tuo bambino, c’è una speranza cosi come c’è stata e ci sarà per i nostri figli con sindrome di own.
Credo che Guglielmo con questo racconto abbia espresso tutto l’esprimibile.
Ho chiesto a mia moglie che cosa avrebbe fatto in una situazione come questa, lei mi ha riposto che “molto probabilmente” avrebbe fatto nascere questo bambino.
Vigliaccamente non so che cosa rispondere , mi pongo però una successiva domanda:
è giusto far nascere una creatura che sarà sempre al margine, non autosufficiente , spesso con grosse carenze di salute e con una vita che normalmente non va oltre la maturità? Abbiamo questo diritto ?
Questa testimonianza trovata in Internet, ve la propongo “Scritto il 24.07.2010.
La terribile attesa
Mi chiamo….e purtroppo con mia moglie stiamo attraversando quel periodo che definisco “la terribile attesa”.Abbiamo una bimba di 4 anni e mezzo da un po cerchiamo di “fargli compagnia”,dopo un aborto spontaneo ad una settimana di gravidanza, questo gennaio a maggio scopriamo di essere nuovamente in attesa. Mercoledi 21 luglio, abbiamo fatto la Tn all’ospedale di Catania, risultato terribile…3,4″Allora,dai risultati si vede che ci sono molte possibilità che abbiate un figlio Down, il Btest non lo facciamo nemmeno, non serve, venite mercoledi prossimo per la villocentesi”,queste le parole del ginecologo, mentre mia moglie era sdraiata sul lettino col gel sulla pancia. Inutile dirlo è scoppiata in un pianto a dirotto, cerco di confortarla. “No dai, sono computer del cavolo, li riparo ogni giorno, sbagliano sempre”, mia moglie scuote la testa, e il medico riprende “Capisco che lei cerchi di confortare sua moglie,ma questi sono computer medici…”il resto lo capii perchè non lo ascoltavo nemmeno. Usciamo dalla stamza, e ci dirigiamo all’uscita, nel corridoio vedo un’altra coppia ,stessa scena,il marito che abbraccia la moglie che piange, uscendo sento la frase di un infermiere “Eh no,non è una scelta facile”.Torno a casa, mi metto davanti al computer, e cerco un forum il significato di ogni maledetta parola presente sul foglio dell’ospedale, TN,Villocentesi,Amniocentesi,chi come dove e perchè? L’indomani andiamo dalla ginecologa, anche lei molto evasiva, alchè iniziò a farle domande usando i loro cari termini medici”Dov’è la misura del setto nasale? E’ stata fatta? E la foto della TN? E’ vero che anche con TN a 4,7 poi ci sono state nascite perfette? Quali i rischi della villo e quali della amnio?” Almeno lei è stata più sincera, “La TN è come una convocazione in caserma, puo essere uno sbaglio o può essere che vi hanno denunciato”.Intanto noto in mia moglio cambiamenti radicali, ha smesso di chiedere a nostra figlia come vorrebbe chiamare il fratellino o la sorellina, non si accarezza più la pancia o se lo fa ritira subito la mano, stamattina ho visto nella cronologia del pc che ho guardato tutti i filmati della nascita di nostra figlia di 4 anni fa. Lei si è già arresa, io no, non fino al risultato della villocentesi,ma abbiamo già deciso,se gli esami confermeranno la TN, non lo terremo,raschiamento terapeutico. Mi sento un codardo, anche se poi mi diranno che è stato un falso positivo, quando nascerà e avrà 20 o 30 anni, in cuore mio saper che c’è stata una volta in cui mi sono tirato indietro per sarvagli la vita. Con chi prendersela? Con la società che divide le persone con una riga sulla lavagna “Degni di vivere o no degni”, con lo stato che non aiuta le famiglie, con gli amici,i vicini,che non invitano alle feste questo e quello”perchè poi vengono col figlio Dowon” e perchè no, prendersela con Dio stesso? Se noi, sani e robusti, siamo a sua immagine e somiglianza,”loro i diversi a chi assoimigliano? Perchè li crea se sa che un medico li ucciderà? Io me la prendo solo con me stesso, che sono d’accordo con questa decisione, anche dopo aver visto il cuoricino battere nell’ecografo, anche se non l’ho potuto sentire.
Penso che solo una mamma, che ha in grembo il suo bimbo, può provare a dare una risposta alla domanda di Franco.
Che domanda terribile! Provocazione? Forse sì , forse no! Ma io non ho il coraggio di risponderti!
Domanda delle domande…….Se un vostro figlio od una vostra figlia vi dicesse che aspetta un bambino e che dalle indagini ,ormai rutinarie , come la miocentesi ,risultasse che è down….come vi comportereste?
Personalmente direi soltanto che la vita è loro…che è unica..e la si vive una volta sola.
Quando, da adulti, quei bambini riguarderanno la foto della classe, noteranno che manca qualcuno, perché si ricorderanno
proprio di quella compagna che era tanto affettuosa con loro
e loro con lei. Peccato, escluderla dal gruppo, se fatto di
proposito, è stata un’occasione mancata.
In tal caso, signore maestre dovreste andare a scuola per
imparare non per insegnare perché da certi insegnanti c’è
poco da apprendere.
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Cara, Alba quello che dici tu sulla non accettazione di una persona “disabile” (in questo caso down) da parte di alcuni genitori è (a mio parere) ignoranza, pregiudizio,legata a problematiche si… sociali ma… anche, personali. Molto spesso si ha a che fare con gentori troppo attenti e inibiti dal giudizio della gente con significativi complessi di inferirità, che vivono “la diversità” come una cosa da nascondere, da rifiutare, ma… sono loro che molto spesso hanno bisogno dello psicologo. Quando portavo mio cognatino disabile al supermercato con mia moglie, notavo… come era diverso l’apporoccio di alcune persone da altre, nell’incontrare mi cognato,alcune rimanevano imbarazzare, si allontanavano. Mia moglie (molto spesso) tendeva ad allontanare/proteggere il ragazzo, rimanendo anch’essa imbarazzata.Se ne parlava in casa e io gli dicevo “”lella il problema non è di marco, lui è cosi e… basta ,sono le persone che si rrigidiscono e che si imbarazzano alla vista di Marco che hanno dei problemi. Marco c’è e deve vivere… deve frequentare, come tutti noi, non deve essere nascosto perche tizio, o caio,lo rifiutano, sono loro che hanno dei problemi irrisolti, non Marco, cavoli…loro.
Ho trovato(a mio parere) un interessante articolo in rete che vorrei porporvi pensando che molto spesso questi ragazzi non hanno una vita molto lunga. mi dicevo… tra me e me però..non mi è mai capitato di vedere un anziano down? fammi vedere un po in rete…cosa si dice!!!
http://archiviostorico.corrier.....7190.shtml
Edismaria non siamo nel cuore e nei pensieri di quella bimba…resta un grande mistero
Ivanhoe del fiume del “fiume”, Un bel video molto intenso nelle inmmgini,la migliore risposta non poteva essere che di una persona che è stato il suo lavoro per anni Alba, quindi una testimonianza vera, di nuovo grazie dei vostri commenti, ne sono contento che abbia suscitato interesse, e mi date delle risposte molto positive.
IVANHOE del FIUME ho visto il video e credimi quello che tu vedi nel video io h’ò assististo di persona, I pianti dei genitori al momento scioccante quando ti danno la notizia.
O essi si saregnano e con l’amore che solo un genitore può avere amano il loro figlio in un modo sublime.
Ma ho anche assistito a scene crudeli dove rinegano i suoi figli e li ospedalizano per poi andare negli istituti, vedi che non tutti i bimbi sono amati,io ho sempre detto che ha turno bisognerebbe almeno vivere un mese all’anno in un ospedale per diventare più buoni, invece lo si diventa solo a Natale per un giorno solo e passata la festa gabato il santo e nessuno si ricorda più niente
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LA VOCE DEL CUORE
http://youtu.be/-FSvc4_K_HI
Ho cercato in rete qualche notizia più precisa che mi potesse illuminare. La famiglia non ha sollevato obiezioni se non per la fotografia , per cui immagino che la bimba fosse ben ambientata nella scuola, seguita con affetto e attenzione, cioè ben inserita nel ” gruppo classe ” Certo il fatto della foto è una leggerezza estrema, ma se sussistono tutte le altre buone condizioni è scusabile. Spero comunque , con tutto il cuore ,che tutta la pubblicità dilagante sul caso non sia stato recepito dalla piccola , perchè sarebbe atroce! Questi bimbi sono di una sensibilità estrema e traggono molto dolore da ogni piccolo sgarbo! Cosa sarebbe stato meglio fare? Chiudere il risentimento ( legittimo) nell’ambito scolastico e lasciare la bimba fuori!!!!
Alba sono certo anch’io che le maestre “non lo hanno fatto apposta”..e ci mancherebbe altro….ma forse un briciolo di attenzione in più non guastava, dovevano svestirsi di quell’attimo di magia che è “la foto di classe” …che deve essere perfetta perchè rappresenta la summa di un anno scolastico …un’ immagine da tenere nell’album dei ricordi. Sono marito di una insegnante elementare e ne sò qualcosa. Le maestre sono nel loro ruolo persone meravigliose ne ho viste tante nella mia vita, (ce ne sono anche in Eldy) e sono le persone più “belle” che ho conosciuto.
Però….però un pò di attenzione per quella tenerissima bambina un pò diversa dovevano averla …doveva essere il loro gioiello.
Nikodireggio, purtroppo il mondo è pieno di ignoranza,e di altro..grazie per il suo commento,buona giornata
Alfred si puo guardare “in ottica diversa”,(il risultato non cambia, non per metterlo nella matematica, mi riverifvo al tuo commento),ti ringrazio per il tuo interessamento
Alba aspettavo un tuo commento…tu sei direttamete interessata essendo stato il tuo lavoro per anni…Un grande grazie per il tuo commento,ed il tuo grande cuore.
io ho lavorato per anni al Gaslini di Genova in un reparto specializato di neuropsichiatria infantile conosco dal più profondo quei bambini ela loro sensibilità, non puoi non amarli perchè loro amano indistintamenti tutti, non conoscono cosa sia il male, Danno amore senza scopo di lucro e noi dobbiamo impare tanto da loro noi che li consideriamo i diversi, dovevo fare questa premessa perchè non credo che le maestre abbiamo fatto di proposito di cancellare il suo viso dalla foto.
Ecco si ci dà una grande importanza perchè è una bambina Daw ma se quel giorno fosse mancato una compagna qualsiasi nulla sarebbe accaduto.Siamo sempre pronti a scagliarsi contro sensa magari raggionare un pocchino,maestre che per tutto l’anno si sono sempre impegnate ad assisterla eche per una mancanza (che a mio parere non è grave )che vogliano inforcarle ?
Commenti abilitati buongiorno cè proprio una ignoranza negli individui, grande tristezza che dire dove sta andando questa
”umanunità” restiamo umani e ragioniamo col cuore e la mente
Per un momento sposto il punto di osservazione e guardo il fatto con ottica diversa!
Se le insegnanti che hanno agito in quel modo (ammesso che sia tutto vero) lo avessero fatto sotto la spinta di qualche genitore?
Ricordo mia madre arrabbiatissima quando nella foto di gruppo dei bambini del collegio apparivo pure io:
la didascalia diceva: gli orfanelli del… augurano buone feste
I bambini per natura non sono razzisti: quando lo sono hanno imparato in casa. È sufficiente assistere alle partite di calcio dei loro figli per sentirli incitare “a spaccare le gambe all’avversario” o imprecare contro gli zingari o gli extracomunitari. Non è certo la prima volta che un “diversamente abile” ( terribile termine) viene emarginato. Capita anche agli adulti: hanno impedito l’accesso ad un signore in carozzella al ristoranrte perchè la sua presenza metteva a disagio gli altri clienti”NORMALI”
Quando serve un capro espiatorio cerchiamolo in tutti i posti possibili dove lo si può trovare!
alfred-sandro.ge
Invanhoe del “fiume” andrò a leggere quei giornali,da lei indicati,buona giornata
Giulian la ringrazio, ora tutto è chiarito…
mi kiedo queste famiglie ke han in sorte figli ke magari avran sempre bisogno di tutele materiali ecc… quante ulteriori sofferenze gli si infligge per insensibilità vergognose
Guglielmo per “la ricostruzione lacunosa” non mi riferivo a quello scritto da te,ma a quella fatta da un giornale:
L’articolo sostiene, tra le righe, che le maestre abbiano fatto venire apposta i fotografi in un giorno in cui sapevano che la bambina non ci sarebbe stata. Tutto per non “sporcare” la loro foto…
Questo non è scritto da te e io a questo mi riferivo all’articolo di un giornale.E’ colpa mia avrei dovuto specificare il riferimento
e ti chiedo scusa.Ecco come nascono le incomprensioni e mi auguro che con questa precisazione sia tutto chiaro.Anche perchè non mi permetterei mai di giudicare chi scrive.
Un saluto.
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il mio pensiero va innazzitutto alla piccola bimba di Senise (Potenza). Mi trovo in pieno accordo con i scritti di alcuni “commentatori.Ho cercato la notizia in rete e mi si sono aperti una moltitudine di blog che riportavano il fatto(Condito in diverse salse), ripreso da: “La Gazzetta del Mezzogiorno” della basilicata, datato 29 settembre 2011. l’atricolo inziale mi è sembrato piu “equilbrato” meno… fazzioso.
http://www.lagazzettadelmezzog.....zia=458779
Pensando ai gentori della bimba vorrei… teminare con un bell’articolo apparso su Corriere della sera.it
http://27esimaora.corriere.it/.....za-di-lei/
Verissimo Sandra sono bambini dolcissimi,grazie per il suo commento, la saluto
Un caso di mala scuola, dunque. Da approfondire in sede scolastica per gli opportuni provvedimenti. Che cosa ne pensiamo? Tutto il male possibile, naturalmente. Se poi il fatto fosse, come viene adombrato, un po’ “inventato”, sarebbe comunque emblematico e da riprovare per ogni futura tentazione in proposito.
Leggere questi fatti da tanta tristezza ,i bambini down sono dolcissimi,e far loro una cattiveria e’ doppiamente una cosa riprovevole .L’agire da parte di insegnanti poi nn ha nessuna scusante .Consiglerei loro di leggere i libri diTOEY L.HADEN potrebbero capire cosa vorrebbe dire avere a che fare con bambini particolari.
Muzzioli parole verissime, sono d’accordo con lei per un bel girotondo….grazie per il suo commento, la saluto
Quelle brave insegnanti possono ancora uscire dalla vergogna ,facendo un altra foto, quella dei loro alunni che fanno un girotondo (tutti compresa l’alunna un pà diversa).
Risulteranno ovviamente mossi e così non vi saranno discriminazioni……. e sarà una foto bellissima.
Rikievans,sono d’accordo con quello che lei scrive, grazie per il suo commento. La saluto con simpatia.
Giulian.rm mi dispiace che per questo accaduto alla bimba lo veda come (strana ricostruzione, e molto lacunosa ecc ecc), Giulian non sono un giornalista di professione faccio quello che posso per farmi capire,cercherò di migliorare, la rigrazio del suo commento.
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Che è un cattivo esempio per i ragazzi, ammesso che l’errore sia stato fatto anche in buona fede, quelle foto non dovevano girare, meglio una foto leggermente mossa ma che rappresenti tutto il gruppo dei bambini.
Io penso che purtroppo sia stato fatto con esagerata leggerezza senza che quelle insegnanti si rendessero conto del loro errore.
L’articolo sostiene, tra le righe, che le maestre abbiano fatto venire apposta i fotografi in un giorno in cui sapevano che la bambina non ci sarebbe stata. Tutto per non “sporcare” la loro foto…
Se tutto questo risponde a verità non riesco davvero a trovare una spiegazione logica…che tristezza infinita…questa gente dovrebbe solo vergognarsi…
tra l’altro le persone down sono di una dolcezza infinita,sanno amare disinteressatamente e possono insegnare tantissimo a noi persone “normali”…
Un po’ strana come ricostruzione, e molto lacunosa. Un articolo non si può scrivere così, qui non si capiscono proprio le dinamiche dei fatti. Ci si concentra sul lasciare il dubbio, far intendere, insinuare…ma come son andate le cose, nel concreto, è lasciato molto molto nel vago.
Mmmmmm, puzza di malafede lontano un miglio..