Vi propongo di guardare questo corto, è un po’ vecchiotto, è del 1992, ma secondo me fa molto riflettere, su tanti aspetti della nostra realtà attuale. È stato girato a Berlino, quando da poco si era compiuta la riunificazione delle due Germanie e non esisteva più un muro, a dividere est e ovest Berlino. Si deve valutare questo aspetto, ma nonostante tutto, la sua attualità e universalità, colpiscono. Al primo impatto è divertente, poi fa meditare un po’.
A voi i commenti se ne avete voglia.
(Una piccolissima precisazione il titolo è in tedesco “schwarzfahrer” ha un doppio significato fahrer è uno che viaggia, quindi il passeggero e schwarz vuol dire nero, ma schwarzfahrer vuol dire anche quello che viaggia “in nero”.)
Hai ragione Paola questo video e’ veramente divertente ,ma quanta amarezza porta con se.Ci fa molto riflettere perche’ ,purtroppo,ancora oggi niente e’ cambiato.La stessa scena potrebbe benissimo capitare da noi con l.aggravante che tutte darebbero addosso al povero negro ,un mangiapane a tradimento .Le cose peggiorano con l’aggravarsi della crisi’
grande grande grande il moretto,pero’ poteva benissimo essere un italiano,uno spagnolo,un greco,la signora tedesca non avrebbe fatto distinzioni.Ora pero’ dico una cosa che sicuramente mi creera’molte inimicizie,premetto che io sono del vivi e lascia vivere,pero’qui’ non cè piu’lavoro per noi,perche’vengono tanti stranieri a cercar lavoro in Italia?,perche’non allungano un po e arrivano in germania?(lo so lo so ce ne sono gia’ tantissimi,ma li sono ricchi,mica morti di fame come noi
Ma chi era Htler in gonnella? Vecchia acida tedescama tu non hai passato la guerra? ti sei dimenticata del male che milioni di persone hanno ricevuto da voi?
Poi quel nero mi è parso una persona colta ti ha parlato in tedesco per sedersi, e ha capito tutto il tuo disprezzo nella tua lingua.
Ma lui con la sua flemma ti ha fatto lo scherzo del prete e io ci ho goduto ben ti sta
Caro amico Bianco,
c’è un paio di cose che dovresti sapere.
Io quando nasco, sono nero
Quando ho freddo, sono nero
Quando mi spavento, sono nero
E quando muoio, giaccio lì nero
Invece tu, amico Bianco,
Quando nasci, sei rosa.
Quando vai al sole, sei rossa.
Quando hasi freddo, sei blu.
Quando ti spaventi, sei giallo.
Quando ti ammali, sei verde.
E quando muori, sei grigio.
E avresti ancora la sfacciataggine di chiamre me uomo di colore.
Ho visto solo l’aspetto comico. Ma la storia è sempre verosimile se non vera. Anche se potrebbe accadere ovunque, non solo in Germania. Inutile dire che ho goduto per la contravvenzione elevata alla “vecchia”.
Hai ragione Paola, questo video fa riflettere , dopo aver ottenuto dai lettori una bella risata! Il protagonista NERO fa da colore per attirare immediatamente l’attenzione. Certo se si trattasse solo , magari, di un tedesco dell’ Est , arrivato a Berlino dopo anni di esilio in attesa d i un lavoro o di un aiuto economico, come accadeva dopo la caduta del “ muro”; o di un italiano emigrato in Germania, lavoratore nelle miniere, sarebbe mancato l’interesse attento dello spettatore per la mancanza del colore “ NERO” . La signora anziana avrebbe pronunciato le stesse parole , perchè è così che la pensavano i tedeschi., anche su di noi . Anche da noi il razzismo era già sviluppato venti anni fa quando i primi barconi di albanesi arrivavano: i NERI non c’erano ancora, se non distinti professionisti o studenti. Comunque il finale ironico ci toglie un po’ di quel malumore che l’episodio può aver fatto nascere in noi. Se veramente potessimo, con due “ masticate”, ribellarci ad ogni razzismo e farci sempre l’esame di coscienza!!!!
BELLA MOSSA, MORETTO!!
CHE ODIOSA QUELLA “DISTINTA SIGNORA”,, QUANTE DI QUESTE..”BOIATE” CI TOCCA SENTIRE TUTTI I GIORNI!
Ha ragione Franco,, qui siamo indietro di 20 anni, ma ci stiamo adeguando molto bene.. meno male che non tutti siamo come i benpensanti del filmato..CIAOO.. PAOLA!!
Interessante questo video…potrebbe essere stato girato a Milano in questi giorni ,dove una distinta signora berluscon/leghista sciorina tutti gli stereotipi “piccolo razzisti” di buona parte degli italiani. Tutti sono decisamente indifferenti ,tranne il vecchietto con la coppola che accenna ad un sorriso d’approvazione , il tragico è che quel video è di vent’anni fa …quindi come minimo siamo indietro di vent’anni rispetto alla Germania.
Il finalino è delizioso ….anche perchè nessuno si alza in difesa della vecchietta (scusa della distinta signora)….e …lì le regole si rispettano!
Ecco….forse se lo avessero girato a Milano nel 2012…non avrebbe avuto quel finalino così edificante…il controllore avrebbe creduto alla “signora” …perchè si sa che i neri, come i comunisti, mangiano i bambini , quindi ti puoi immaginare un biglietto del tram! Lo avrebbe cacciato fuori a calci nel sedere.
Simpatico il ragazzino che osserva tutto,acida la signora…video divertente che mi ha fatto venire in mente questa canzone di Francesco de Gregori.
VAI IN AFRICA CELESTINO
Pezzi di stella, pezzi di costellazione
Pezzi d’amore eterno, pezzi di stagione
Pezzi di ceramica, pezzi di vetro
Pezzi di occhi che si guardano indietro
Pezzi di carne, pezzi di carbone
Pezzi di sorriso, pezzi di canzone
Pezzi di parola, pezzi di Parlamento
Pezzi di pioggia, pezzi di fuoco spento
Ognuno è fabbro della sua sconfitta
E ognuno merita il suo destino
Chiudi gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di strada, pezzi di bella città
Pezzi di marciapiedi, pezzi di pubblicità
Pezzi di cuori, pezzi di fedi
Pezzi di chilometri e pezzi di metri
Pezzi di come, pezzi di così
Pezzi di plastica, pezzi di mtv
Pezzi di scambio, pezzi sotto scacco
Pezzi di gente che si tiene il pacco
Ognuno è figlio del suo tempo
Ognuno è complice del suo destino
Chiudi la porta e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di storia, pezzi di divisione
Pezzi di Resistenza, pezzi di Nazione
Pezzi di Casa Savoia, pezzi di Borbone
Pezzi di corda, pezzi di sapone
Pezzi di bastone, pezzi di carota
Pezzi di motore contro pezzi di ruota
Pezzi di fame, pezzi di immigrazione
Pezzi di lacrime e pezzi di persone
Ognuno è figlio della sua sconfitta
Ognuno è libero col suo destino
Butta la chiave e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di pericolo, pezzi di coraggio
Pezzi di vita che diventano viaggio
Pezzi di Pasqua, pezzi di Natale
Pezzi di bene dentro a pezzi di male
Pezzi di mascalzone, pezzi che non sei altro
Pezzi di velocità lungo pezzi d’asfalto
Pezzi di briciole, pezzi di vetrina
Pezzi di colla da annusare pezzi di diossina
Ognuno porta la sua croce
Ognuno inciampa sul suo cammino
Apri gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di emozione che non si interrompe
Pezzi di Musica sotto le bombe
Pezzi di maggioranza, pezzi di opposizione
Pezzi di speranza e pezzi di informazione
Pezzi di ferro, pezzi di cemento
Pezzi di deserto, pezzi di frumento
Pezzi di incenso, pezzi di petrolio
Pezzi di kerosene, pezzi di gasolio
Ognuno brucia come vuole
Ognuno è vittima ed assassino
Gira i tacchi e vai in Africa, Celestino!
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Hai ragione Paola questo video e’ veramente divertente ,ma quanta amarezza porta con se.Ci fa molto riflettere perche’ ,purtroppo,ancora oggi niente e’ cambiato.La stessa scena potrebbe benissimo capitare da noi con l.aggravante che tutte darebbero addosso al povero negro ,un mangiapane a tradimento .Le cose peggiorano con l’aggravarsi della crisi’
grande grande grande il moretto,pero’ poteva benissimo essere un italiano,uno spagnolo,un greco,la signora tedesca non avrebbe fatto distinzioni.Ora pero’ dico una cosa che sicuramente mi creera’molte inimicizie,premetto che io sono del vivi e lascia vivere,pero’qui’ non cè piu’lavoro per noi,perche’vengono tanti stranieri a cercar lavoro in Italia?,perche’non allungano un po e arrivano in germania?(lo so lo so ce ne sono gia’ tantissimi,ma li sono ricchi,mica morti di fame come noi
Ma chi era Htler in gonnella? Vecchia acida tedescama tu non hai passato la guerra? ti sei dimenticata del male che milioni di persone hanno ricevuto da voi?
Poi quel nero mi è parso una persona colta ti ha parlato in tedesco per sedersi, e ha capito tutto il tuo disprezzo nella tua lingua.
Ma lui con la sua flemma ti ha fatto lo scherzo del prete e io ci ho goduto ben ti sta
Caro amico Bianco,
c’è un paio di cose che dovresti sapere.
Io quando nasco, sono nero
Quando ho freddo, sono nero
Quando mi spavento, sono nero
E quando muoio, giaccio lì nero
Invece tu, amico Bianco,
Quando nasci, sei rosa.
Quando vai al sole, sei rossa.
Quando hasi freddo, sei blu.
Quando ti spaventi, sei giallo.
Quando ti ammali, sei verde.
E quando muori, sei grigio.
E avresti ancora la sfacciataggine di chiamre me uomo di colore.
Ho visto solo l’aspetto comico. Ma la storia è sempre verosimile se non vera. Anche se potrebbe accadere ovunque, non solo in Germania. Inutile dire che ho goduto per la contravvenzione elevata alla “vecchia”.
Hai ragione Paola, questo video fa riflettere , dopo aver ottenuto dai lettori una bella risata! Il protagonista NERO fa da colore per attirare immediatamente l’attenzione. Certo se si trattasse solo , magari, di un tedesco dell’ Est , arrivato a Berlino dopo anni di esilio in attesa d i un lavoro o di un aiuto economico, come accadeva dopo la caduta del “ muro”; o di un italiano emigrato in Germania, lavoratore nelle miniere, sarebbe mancato l’interesse attento dello spettatore per la mancanza del colore “ NERO” . La signora anziana avrebbe pronunciato le stesse parole , perchè è così che la pensavano i tedeschi., anche su di noi . Anche da noi il razzismo era già sviluppato venti anni fa quando i primi barconi di albanesi arrivavano: i NERI non c’erano ancora, se non distinti professionisti o studenti. Comunque il finale ironico ci toglie un po’ di quel malumore che l’episodio può aver fatto nascere in noi. Se veramente potessimo, con due “ masticate”, ribellarci ad ogni razzismo e farci sempre l’esame di coscienza!!!!
BELLA MOSSA, MORETTO!!
CHE ODIOSA QUELLA “DISTINTA SIGNORA”,, QUANTE DI QUESTE..”BOIATE” CI TOCCA SENTIRE TUTTI I GIORNI!
Ha ragione Franco,, qui siamo indietro di 20 anni, ma ci stiamo adeguando molto bene.. meno male che non tutti siamo come i benpensanti del filmato..CIAOO.. PAOLA!!
Interessante questo video…potrebbe essere stato girato a Milano in questi giorni ,dove una distinta signora berluscon/leghista sciorina tutti gli stereotipi “piccolo razzisti” di buona parte degli italiani. Tutti sono decisamente indifferenti ,tranne il vecchietto con la coppola che accenna ad un sorriso d’approvazione , il tragico è che quel video è di vent’anni fa …quindi come minimo siamo indietro di vent’anni rispetto alla Germania.
Il finalino è delizioso ….anche perchè nessuno si alza in difesa della vecchietta (scusa della distinta signora)….e …lì le regole si rispettano!
Ecco….forse se lo avessero girato a Milano nel 2012…non avrebbe avuto quel finalino così edificante…il controllore avrebbe creduto alla “signora” …perchè si sa che i neri, come i comunisti, mangiano i bambini , quindi ti puoi immaginare un biglietto del tram! Lo avrebbe cacciato fuori a calci nel sedere.
Simpatico il ragazzino che osserva tutto,acida la signora…video divertente che mi ha fatto venire in mente questa canzone di Francesco de Gregori.
VAI IN AFRICA CELESTINO
Pezzi di stella, pezzi di costellazione
Pezzi d’amore eterno, pezzi di stagione
Pezzi di ceramica, pezzi di vetro
Pezzi di occhi che si guardano indietro
Pezzi di carne, pezzi di carbone
Pezzi di sorriso, pezzi di canzone
Pezzi di parola, pezzi di Parlamento
Pezzi di pioggia, pezzi di fuoco spento
Ognuno è fabbro della sua sconfitta
E ognuno merita il suo destino
Chiudi gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di strada, pezzi di bella città
Pezzi di marciapiedi, pezzi di pubblicità
Pezzi di cuori, pezzi di fedi
Pezzi di chilometri e pezzi di metri
Pezzi di come, pezzi di così
Pezzi di plastica, pezzi di mtv
Pezzi di scambio, pezzi sotto scacco
Pezzi di gente che si tiene il pacco
Ognuno è figlio del suo tempo
Ognuno è complice del suo destino
Chiudi la porta e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di storia, pezzi di divisione
Pezzi di Resistenza, pezzi di Nazione
Pezzi di Casa Savoia, pezzi di Borbone
Pezzi di corda, pezzi di sapone
Pezzi di bastone, pezzi di carota
Pezzi di motore contro pezzi di ruota
Pezzi di fame, pezzi di immigrazione
Pezzi di lacrime e pezzi di persone
Ognuno è figlio della sua sconfitta
Ognuno è libero col suo destino
Butta la chiave e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di pericolo, pezzi di coraggio
Pezzi di vita che diventano viaggio
Pezzi di Pasqua, pezzi di Natale
Pezzi di bene dentro a pezzi di male
Pezzi di mascalzone, pezzi che non sei altro
Pezzi di velocità lungo pezzi d’asfalto
Pezzi di briciole, pezzi di vetrina
Pezzi di colla da annusare pezzi di diossina
Ognuno porta la sua croce
Ognuno inciampa sul suo cammino
Apri gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di emozione che non si interrompe
Pezzi di Musica sotto le bombe
Pezzi di maggioranza, pezzi di opposizione
Pezzi di speranza e pezzi di informazione
Pezzi di ferro, pezzi di cemento
Pezzi di deserto, pezzi di frumento
Pezzi di incenso, pezzi di petrolio
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Ognuno brucia come vuole
Ognuno è vittima ed assassino
Gira i tacchi e vai in Africa, Celestino!