Per fare una piccola pausa nel tran tran di tutti i giorni ecco una divertente e insolita interpretazione del Bolero di Ravel in un luogo inconsueto.
La Copenhagen Phil ha suonato il Bolero di Ravel in un fantastico Flash Mob* “ospitato” dalla Stazione Centrale della Capitale Danese. Io la trovo davvero una iniziativa simpatica! La Sjællands Symfoniorkester è un’orchestra di professionisti che, per un giorno, ha provato a cimentarsi con l’arte della “musica da strada”.
Il Direttore della combriccola di musicisti è Jesper Nordin. Che ne pensate del risultato? Vi piacciono i Flash Mob*? Stanno sorprendendo un po’ tutti negli areoporti, nelle stazioni, negli ipermerercati…
*Flash Mob = (Flash: lampo, cosa rapida, improvvisa, e Mob: folla) riunione di molte persone che si fa improvvisamente e si dissolve velocemente
Commenti abilitati Paola posso dirti solo grazie bello inter mezzo, chi della muusica non s’innamora non cha buon animo e non cha buon cuor. dovunque venga fatta va benissimo. fa sempre bene. ciao e grazie ancora, brava bravaaaaaaa ciao ♥
Paola.. bellissima idea questa di farci sentire la musica così..
Io ti racconto cosa mi è capitato qualche anno fa..Con un’amica andai ad una festa di paese.Fra le tante attrazioni c’era anche teatro di piazza. Un’attrice, Signora, litigava con la sua servetta: mi sono messa a difenderla.. un pò commedia dell’arte, un pò baruffe chiozzotte, goldoniane. C’era uno sparuto gruppo di persone che poi, come nel video, diventava sempre più numeroso. l’attrice mi dava filo da torcere.. io rispondevo x le rime.. la mia amica era piegata in due dal ridere.. alla fine ci siamo abbracciate, l’attrice ed io.. e l’applauso fu.. clamoroso!!
Anche io le trovo manifestazioni simpatiche ed affatto dissacranti, anzi mi sembrano quasi più naturali, molti vanno nei luoghi dell’alta cultura solo per pavoneggiarsi e mostrare i loro abiti lussuosi ed i loro gioielli simboli di potere. Invece, la cultura che lascia la nicchia e si propone al popolo nei luoghi di ordinaria aggregazione può essere lievito per favorire ed incanalare nella giusta direzione capacità che rimangono inespresse a causa di barriere sociali che comunque continuano ad esistere.
Uno Stato veramente democratico, dovrebbe mantenere alti i finanziamenti alla cultura, espressa sotto tutte le forme, perché attraverso di essa si alimentano quelle attività umanistiche sane portatrici della costruzione del bene comune. Purtroppo, vengono considerate, invece,spese inutili e come arriva una crisi i primi fonti ad essere tagliati son quelli della cultura. I fondi che alimentano le divisioni e le guerre, siccome sono humus di intrallazzi ed affari per i governanti ed i venditori di armi non vengono mai tagliati o annullati anche in tempi di crisi.
Nono mi pare una novità….i buskers sono una espressione dell’arte di strada molto antica, dai cantastorie ,ai trovatori agli aedi ed ai rapsodi.
A Ferrara tutti gli anni fanno il Festival dei buskers (26°edizione)…una settimana indimenticabile.
Forse la novità proposta è questo happening di una grande orchesta che propone musica classica ,che normalmente si dovrebbe ascoltare nel religioso silenzio di un teatro o di un auditorium .
Lo “stand by me” proposto da Mario è forse la chiave di lettura sociologica …quello di donare a chi non può ..la musica anche alta …”che si insinua in tutte le anime ed i cuori “…coinvolgendo frettolosi passanti nello sferragliare dei treni e nella confusione di un mondo distratto.
Se lo spettatore non va verso la musica (teatri molto spesso vuoti) per altre impellenti necessità della vita, allora la musica va verso l’ascoltatore nelle piazze, nei parchi e, perché no, anche nelle stazioni ferroviarie. Qualcuno ha iniziato dieci anni fa e altri, molti altri, ne seguono l’esempio. Bene! É un contatto che non si può e non dobbiamo perdere….. Grazie Paola: una bella e gradita sorpresa.
Marc prima di tutto grazie per averci fatto conoscere questo video; l’organizzazione “playing for change” fa molto per cercare di cambiare le cose. Può essere uno spunto per allargare il discorso in un’altra occasione.
Poi ti devo dire che non solo in Danimarca ci sono questo tipo di spettacoli, ma un po’ in tutto il mondo; sono cominciati dieci anni fa, sorprendendo la gente in luoghi di grande frequentazione. Uno dei più numerosi è stato a New York city Hanno partecipato circa tre mila persone.
Ciao Paola mi è piaciuto molto ascoltare questo stupendo bolero in mezzo a tanta gente che vedo molto partecipe, grazie per aver voluto coinvolgere anche noi.
Mi sono divertita ad ascoltare ,mi e’ piaciuto moltissimo.Convengo con Franco che quel suono incalzante dei tamburi,quasi ossessivo ,si lega al Bolero ,mi piacerebbe ascoltare altri pezzi,Grazie Paola ,restiamo in attesa .
Commenti abilitati
Paola, molto bello! solo in un paese come la Danimarca poteva accadere. Nazione, con un alto “tasso” di cultura e di democrazia, la musica “dotta” in una stazione ferroviaria, quindi… in un luogo eterogeneo dove non solo le culture ,le persone, le abitudini, si mischiano ma… dove la musica(simbolicamente,) parte e arriva, per altre destinazioni, dove, si espande per tutte le stazioni della terra, dove… si insinua in tutte le anime e i cuori delle persone.
Cara Paola, ti voglio emulare con un video visionato da: 5.993.756 milioni di persone, ripreso in modo magistrale! E… montato,in modo magistrale. Con artisti(presi pe la strada), noti e meno noti del pianeta terra. Un ever green (sempre verde) interpretata dai grandi come: Ben E. King, John Lennon, Oasis,e altri.
Questo il messaggio del fautore del video
A great song with an inspirational message that can mean anything from sheltering the homeless, helping one in need, or adopting an animal. Watch as people from around the world play for change. Song- Stand By Me- Playing For Change
Traduzione:Una grande canzone con un messaggio fonte di ispirazione che può significare qualsiasi cosa, dall’ospitare i senza tetto, all’aiuto nel bisogno, o adottare un animale. Guarda come persone provenienti da tutto il mondo suonano per un cambiamento. Song-Stand By Me-Playing For Change
Stai con me
Quando cadrà la notte
e la terra sarà buia
e l’unica luce che vedremo sarà la luna
no, non avrò paura, non avrò paura
finché tu sarai con me, sarai con me
e cara, cara sta’ con me, adesso adesso sta’ con me
stai con me, stai con me
Se il cielo che noi guardiamo
dovesse crollare e cadere
e le montagne dovessero sbriciolarsi nel mare
non piangerò, non piangerò, non verserò una lacrima
finché tu sarai con me
e cara, cara stai con me, stai con me
stai con me, stai con me, stai con me
Ogniqualvolta sarai in difficoltà, starai con me?
oh adesso, adesso stai con me
o stai con me, stai con me, stai con me
cara, cara, stai con me, stai con me
oh stai con me, stai con me.
Avevo già visto ed ascoltato questo “evento” su Sky.
Iniziativa senz’alrto interessante….ma forse solo con la musica di Ravel e soprattutto col suo “bolero”,così incalzante , dove il tamburo in modo ossessivo scandisce un ritmo che può avere come sottofondo anche la caotica confusione di una stazione……per altri pezzi classici nutro seri dubbi.
Grandi! Geniali ! la buona musica in una sala di aspetto di una stazione, una idea formidabile, la bella musica a portata di tutti, questa è cultura spicciola senza tanti preamboli.
la spontaneetà dei prof di orchestra le occhiate di consenso fra di loro, forse non si aspettavano tanto ascolto specie in un posto dove si ha sempre premura di perdere il treno
Ci mancava la ballerina che seduceva gli uomini al suon di musica
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Commenti abilitati Paola posso dirti solo grazie bello inter mezzo, chi della muusica non s’innamora non cha buon animo e non cha buon cuor. dovunque venga fatta va benissimo. fa sempre bene. ciao e grazie ancora, brava bravaaaaaaa ciao ♥
Paola.. bellissima idea questa di farci sentire la musica così..
Io ti racconto cosa mi è capitato qualche anno fa..Con un’amica andai ad una festa di paese.Fra le tante attrazioni c’era anche teatro di piazza. Un’attrice, Signora, litigava con la sua servetta: mi sono messa a difenderla.. un pò commedia dell’arte, un pò baruffe chiozzotte, goldoniane. C’era uno sparuto gruppo di persone che poi, come nel video, diventava sempre più numeroso. l’attrice mi dava filo da torcere.. io rispondevo x le rime.. la mia amica era piegata in due dal ridere.. alla fine ci siamo abbracciate, l’attrice ed io.. e l’applauso fu.. clamoroso!!
Anche io le trovo manifestazioni simpatiche ed affatto dissacranti, anzi mi sembrano quasi più naturali, molti vanno nei luoghi dell’alta cultura solo per pavoneggiarsi e mostrare i loro abiti lussuosi ed i loro gioielli simboli di potere. Invece, la cultura che lascia la nicchia e si propone al popolo nei luoghi di ordinaria aggregazione può essere lievito per favorire ed incanalare nella giusta direzione capacità che rimangono inespresse a causa di barriere sociali che comunque continuano ad esistere.
Uno Stato veramente democratico, dovrebbe mantenere alti i finanziamenti alla cultura, espressa sotto tutte le forme, perché attraverso di essa si alimentano quelle attività umanistiche sane portatrici della costruzione del bene comune. Purtroppo, vengono considerate, invece,spese inutili e come arriva una crisi i primi fonti ad essere tagliati son quelli della cultura. I fondi che alimentano le divisioni e le guerre, siccome sono humus di intrallazzi ed affari per i governanti ed i venditori di armi non vengono mai tagliati o annullati anche in tempi di crisi.
Nono mi pare una novità….i buskers sono una espressione dell’arte di strada molto antica, dai cantastorie ,ai trovatori agli aedi ed ai rapsodi.
A Ferrara tutti gli anni fanno il Festival dei buskers (26°edizione)…una settimana indimenticabile.
Forse la novità proposta è questo happening di una grande orchesta che propone musica classica ,che normalmente si dovrebbe ascoltare nel religioso silenzio di un teatro o di un auditorium .
Lo “stand by me” proposto da Mario è forse la chiave di lettura sociologica …quello di donare a chi non può ..la musica anche alta …”che si insinua in tutte le anime ed i cuori “…coinvolgendo frettolosi passanti nello sferragliare dei treni e nella confusione di un mondo distratto.
Se lo spettatore non va verso la musica (teatri molto spesso vuoti) per altre impellenti necessità della vita, allora la musica va verso l’ascoltatore nelle piazze, nei parchi e, perché no, anche nelle stazioni ferroviarie. Qualcuno ha iniziato dieci anni fa e altri, molti altri, ne seguono l’esempio. Bene! É un contatto che non si può e non dobbiamo perdere….. Grazie Paola: una bella e gradita sorpresa.
Grazie della bellissima sorpresa, Paola.
Marc prima di tutto grazie per averci fatto conoscere questo video; l’organizzazione “playing for change” fa molto per cercare di cambiare le cose. Può essere uno spunto per allargare il discorso in un’altra occasione.
Poi ti devo dire che non solo in Danimarca ci sono questo tipo di spettacoli, ma un po’ in tutto il mondo; sono cominciati dieci anni fa, sorprendendo la gente in luoghi di grande frequentazione. Uno dei più numerosi è stato a New York city Hanno partecipato circa tre mila persone.
bellissimo.
sublime il crescendo finale dei tromboni e tamburi!
GRAZIE PAOLA!
Ciao Paola mi è piaciuto molto ascoltare questo stupendo bolero in mezzo a tanta gente che vedo molto partecipe, grazie per aver voluto coinvolgere anche noi.
Mi sono divertita ad ascoltare ,mi e’ piaciuto moltissimo.Convengo con Franco che quel suono incalzante dei tamburi,quasi ossessivo ,si lega al Bolero ,mi piacerebbe ascoltare altri pezzi,Grazie Paola ,restiamo in attesa .
Commenti abilitati
Paola, molto bello! solo in un paese come la Danimarca poteva accadere. Nazione, con un alto “tasso” di cultura e di democrazia, la musica “dotta” in una stazione ferroviaria, quindi… in un luogo eterogeneo dove non solo le culture ,le persone, le abitudini, si mischiano ma… dove la musica(simbolicamente,) parte e arriva, per altre destinazioni, dove, si espande per tutte le stazioni della terra, dove… si insinua in tutte le anime e i cuori delle persone.
Cara Paola, ti voglio emulare con un video visionato da: 5.993.756 milioni di persone, ripreso in modo magistrale! E… montato,in modo magistrale. Con artisti(presi pe la strada), noti e meno noti del pianeta terra. Un ever green (sempre verde) interpretata dai grandi come: Ben E. King, John Lennon, Oasis,e altri.
http://youtu.be/pN-U5aE6Rog
Questo il messaggio del fautore del video
A great song with an inspirational message that can mean anything from sheltering the homeless, helping one in need, or adopting an animal. Watch as people from around the world play for change. Song- Stand By Me- Playing For Change
Traduzione:Una grande canzone con un messaggio fonte di ispirazione che può significare qualsiasi cosa, dall’ospitare i senza tetto, all’aiuto nel bisogno, o adottare un animale. Guarda come persone provenienti da tutto il mondo suonano per un cambiamento. Song-Stand By Me-Playing For Change
Stai con me
Quando cadrà la notte
e la terra sarà buia
e l’unica luce che vedremo sarà la luna
no, non avrò paura, non avrò paura
finché tu sarai con me, sarai con me
e cara, cara sta’ con me, adesso adesso sta’ con me
stai con me, stai con me
Se il cielo che noi guardiamo
dovesse crollare e cadere
e le montagne dovessero sbriciolarsi nel mare
non piangerò, non piangerò, non verserò una lacrima
finché tu sarai con me
e cara, cara stai con me, stai con me
stai con me, stai con me, stai con me
Ogniqualvolta sarai in difficoltà, starai con me?
oh adesso, adesso stai con me
o stai con me, stai con me, stai con me
cara, cara, stai con me, stai con me
oh stai con me, stai con me.
Avevo già visto ed ascoltato questo “evento” su Sky.
Iniziativa senz’alrto interessante….ma forse solo con la musica di Ravel e soprattutto col suo “bolero”,così incalzante , dove il tamburo in modo ossessivo scandisce un ritmo che può avere come sottofondo anche la caotica confusione di una stazione……per altri pezzi classici nutro seri dubbi.
Grandi! Geniali ! la buona musica in una sala di aspetto di una stazione, una idea formidabile, la bella musica a portata di tutti, questa è cultura spicciola senza tanti preamboli.
la spontaneetà dei prof di orchestra le occhiate di consenso fra di loro, forse non si aspettavano tanto ascolto specie in un posto dove si ha sempre premura di perdere il treno
Ci mancava la ballerina che seduceva gli uomini al suon di musica