Leggendo il giornale stamani, questa notizia sulla “Stampa” di Torino mi ha particolarmente colpito e fatto riflettere.
Ci ho poi ripensato in vari momenti della giornata  e mi è capitato di parlarne con Giulian.rm nel pomeriggio. È un argomento molto controverso e credo interessi tante persone.
Ecco perché è opportuno sentire il vostro parere. Riporto l’articolo, per altro brevissimo.

Notizie dagli esteri   26/04/2013 “La Stampa” scritto da Gian Antonio Orighi

San Salvador, “Fatemi abortire per vivere”  Il dramma di Isabel arriva in tribunale

Suo figlio nascerà comunque morto, ma la legge le impedisce d’interrompere la gravidanza

Il vescovo di San Salvador: «E’ uno stratagemma per legalizzare l’aborto, siamo contrari»

Il dramma di Isabel, 22 anni, sta scuotendo El Salvador. La giovane donna incinta di 4 mesi, che soffre di Les (Lupus eritematoso sistemico, una grave alterazione del sistema immunitario), e di insufficienza renale, con la salute tanto peggiorata per la gravidanza da mettere a rischio la sua vita e con il figlio in grembo che nascerà morto perché anencefalico (senza cervello), chiede disperatamente che le sia permesso l’aborto, che però è sempre proibito nel Paese centro-americano come in Cile, Repubblica Domenicana, Honduras e Nicaragua.

Isabel, che se abortisse illegalmente rischierebbe 8 anni di galera, si è rivolta al Tribunale Supremo, che sta vagliando il caso.
Il rappresentante dell’Onu  a El Salvador, Roberto Valent, appoggia la sua richiesta, come la ministra della Salute, María Isabel Rodríguez.
Amnesty Internacional tuona: ”La sua sopravvivenza dipende dalle autorità e ogni ritardo è crudele e disumano”. Ma il vescovo di San Salvador, José Luis Escobar, è contrario: “Sembra uno stratagemma per conseguire la legalizzazione dell’aborto. Chiedo all’Alta Corte di ricordare che per la Costituzione una persona umana è tale dal concepimento”.

Questa la notizia in tutta la sua crudezza. Mi sono ricordata di un altro episodio, sempre in Sud America, in Brasile per la precisione, ugualmente drammaticissimo. Nel 2009 la chiesa cattolica scomunicò i medici che avevano fatto abortire una bimba di 9 anni, incinta perché stuprata dal patrigno e che rischiava di morire.

Mi domando se sia giusto che la Chiesa interferisca in maniera tanto pesante, quando è in gioco la vita della madre. Mi domando molte cose. E mi piacerebbe che ne parlassimo.
 

Segue la riflessione di Giuliano

Scrivo questa riflessione perché a suo tempo in un Forum seguii  “l’appello alla moratoria per l’aborto” e l’attacco alla 194 (moratoria degli aborti).
L’argomento aborto, credo che sia principalmente religioso, perché chi lo vuole rendere illegale porta a supporto la sacralità della vita dell’embrione, ma non tiene conto di tanti di quei casi in cui la gravidanza è un rischio per la vita della donna che andrebbe incontro a morte certa.
Quando a quest’obiezione si risponde che la donna, nemmeno davanti alla possibilità della sua morte, può decidere per l’interruzione terapeutica, allora siamo davanti ad argomenti di fede, non di buon senso o di rispetto reale della vita.

Secondo me è un’ingerenza, una violazione della gestione dello stato, il quale, per garantire le libertà di culto e la pluralità di pensiero, deve essere laico e non può e non deve essere soggetto agli attacchi della chiesa.
 

“Lettera a un bambino mai nato” è un libro di non più di cento pagine di Oriana Fallaci, scritto nel 1975, che ha il pregio di trattare un tema spinoso come quello dell’aborto.

Libro di grandissima attualità ancora oggi, Lettera a un bambino mai nato condensa in poche pagine il fondamento stesso dell’essere donna, di avere il potere di dare o negare la vita. Già nella dedica la Fallaci anticipa i dolorosi temi che sta per affrontare:
A chi non teme il dubbio
a chi si chiede i perché
senza stancarsi e a costo
di soffrire di morire
A chi si pone il dilemma
di dare la vita o negarla
questo libro è dedicato
da una donna
per tutte le donne
.

La lettera affronta senza remore il tema scottante dell’aborto, spingendosi alla ricerca del senso della vita e ponendosi l’amaro interrogativo:
È giusto imporre la vita, anche se esistere, implica sofferenza?

18 Commenti a “Aborto… una riflessione di Giulian.rm e di Paolacon.rm”

  1. marc52 scrive:

    Letti i commenti penso… che tutto sia stato detto (dibattito controverso) Con forti attriti etici, morali, e…RELIGIOSI. Io al tempo del referendum votai a favore dell’aborto, non ho cambiato idea. Indubbiamente, ci sono forti pressioni a livello religioso per fare in modo che…il “problema” sia riveduto. Certi “fatti di cronaca” lo rivitalizzano. Si è parlato anche di esplosione demografica (tema affrontato anche in questo blog), che potrebbe scagliare una freccia a favore dell’aborto e degli abortisti.
    Teniamo conto che a (mio parere) manca una sana educazione (nelle scuole primarie) sessuale, che fa diventare l’aborto un’alternativa anti contraccettiva. Perché senza ipocrisie(come fa la chiesa)non si educa alla fisiologia delle parti intime del corpo umano? Perché…non si parla di… profilattico, di spirale, etc? Oramai siamo arrivati al pillolo ciò potrebbe in parte attenuare/risolvere il problema.
    Se un feto nasce con qualche malformazione al di la della amniocentesi o altri esami ,al nascituro chi gli da la forza, la serenità, la dignità, di vivere una vita normale??? E i genitori??? Indubbiamente nei paesi latino Americani dove la Chiesa Cattolica è ben radicata sia… sulla popolazione che sui governi(ma non sanno essere laici),si pongono problematiche molto più “traumatiche” di quelle dei paesi occidentali.

    Aborto – storia e opinioni http://youtu.be/b49GiAnDi_4

    Uruguay dice sì all’aborto http://youtu.be/uokLYgQ4oHU

    Una Testimonianza da Far Tremare i Polsi(Gianna Jessen) http://youtu.be/MuRvsErkHFI

  2. maria ravazzolo scrive:

    Voglio dire che è una crudeltà atroce e inutile….

  3. sandra .vi scrive:

    E’ un argomento estremamente profondoe sopratutto personale.Negare o lasciare in vita quel virgultio che vive in lei pone la donna davanti a un bivio ,e’ una scelta veramente terribile ,Abortire lascera’ una dolorosa cicatrice in lei per sempre .Ho durante il mio lavoro di assistente sociale ,assistito a casi veramente dolorosi ,per i quali nn sempre e’ stato possbile arrivare ad soluzione ottimale/

  4. alfred-sandro1.ge scrive:

    mai e poi mai ci si chiede L’UOMO COME ESSERE cosa pensa in circostanze analoghe ma ogni volta si adducono motivi religiosi
    in grazia dei quali ci si arrogano diritti trascendentali sulla vita e sulla morte dei nostri simili.
    L’uomo è nato nudo. senza leggi e senza imposizioni di sorta.
    tutto il resto è venuto dopo.
    tutto quello che è imposizione vìola la liberta personale dell’individuo in quanto tale.
    Poi naturalmente ha dovuto dotarsi di leggi ma le uniche leggi alle quali
    TUTTI sono tenuti a rispettare sono le leggi civili dettate dall’esperienza di chi ci ha preceduto sulla terra.
    tutte leggi religiose, di qualunque religione si tratti, sono state scritte da uomini: uomini tutti, nati, tutti, dopo la nascita dei primi uomini ai quali hanno imposto poi, arbitrariamente, le LE LORO RELIGIONI.
    Per cui addurre motivazioni di giustizia violando la libertà della persona
    non è ritenersi giustizia ma pura prevaricazione in nome di non si sa che cosa!

  5. giuseppe3.ca scrive:

    Non entro nel merito “aborto SI, aborto NO” che è stato già ampiamente discusso nei commenti precedenti ma con riferimento al caso specifico in argomento per il quale si conosce a priori che il nascituro non avrà vita e la scelta è scontata e deve propendere per salvare la vita della madre, mi sorprende che la voce che dovrebbe dare luce per illuminare l’umanità, in questo caso continua a mantenersi nella cecità più assoluta.

  6. Paul Candiago scrive:

    Gentili Signori e Signore:

    Per chi e’ di fede giudeo-cristiana.

    Dal profeta Geremia (settimo secolo A.D.):

    …Il Signore mi indirizzo’ la parola e disse:

    Avanti di formarti nel seno di tua madre ti conobbi,

    avanti tu uscissi dal seno ti santificai e ti stabilii

    profeta alle nazioni…

    A ogni donna che aspetta un bimbo l’augurio di non udire

    mai il vagire del figlio che le nego’ il nascere:

    Mamma perche’ mi hai ucciso.

    Rispettosamente, Paul

  7. Marco sani scrive:

    Commenti abilitati
    Su questo tema sono impaginato dall’inizio della legge in Italia e quest’anno sono 35 anni dalla sua promulgazione. Ritengo che ognuno abbia il diritto di fare le proprie scelte e non debba essere costretto dal l’impostazione altrui. Su questo tema ho pubblicato un libro 194. Storie di aborto dalla criminalità alla legalità . In tale testo esprimo forse un po’ fuori dal coro le idee che la gente dovrebbe farsi prima di giudicare. Su FB ho una pagina su cui sono disposto a scambiare opinioni, senza cercare di cadere nell’oltranzismo, nè da una parte nè dall’altra. Ma in questo caso di cui parla la stampa chi si deve arrogare il diritto di condannare una donna, perché una legge non esiste? Per questo deve esistere la legalità

  8. Marco sani scrive:

    Commenti abilitati non penso che il caso in esame possa rientrare nel diritto o meno a scegliere se interrompere una gravidanza. Il feto è senza cervello e comunque non sopravviverà alla nascita. Invece la madre rischia la vita,,,,,

  9. edis.maria scrive:

    Aborto.argomento che ha frantumato governi , famiglie , cuori di donne e di uomini sempre e comunque! Donne morivano o restavano invalide per aborti clandestini , ( ne ricordo parecchie tra le mie conoscenze) , per cui ho sempre appoggiato la legge che permise l”intervento legale. Lasciamo che la Chiesa predichi ciò che la sua natura e i suoi dogmi le impongono, perchè non mi pare che , anche nei secoli scorsi, abbia ottenuto che i cristiani , convinti di abortire non lo facessero, andando poi a scaricarsi la coscienza nel confessionale! Ormai con tutti i mezzi anticoncezionali a nostra disposizione, l’aborto dovrebbe essere “ l’ultima spiaggia”, ma pare che invece i giovani lo pratichino spesso ( pillola del giorno dopo”. In caso di stupro, malattia o altre gravi circostanze naturalmente il problema è : sì, con il parere favorevole della donna ! Donna e madre, dover decidere se dare la vita o negarla? Provate ad immaginare il travaglio di dolore estremo, di disperazione , di sconforto , di angoscia profonda , che coglie una madre a dover decidere se “ strappare dal proprio seno” quel virgulto tenue ed indifeso che sente già suo! Eppure spesso le circostanze si presentano e bisogna affrontarle! Insegnamo ai nostri giovani che , anche se la legge lo permette, non bisogna abusarne e piuttosto riflettere che l’atto sessuale si può compiere con le precauzioni che la stessa scienza ci porge!

  10. alessandro22 scrive:

    Premetto che non sono un credente cattolico, ma un credente della vita, ho assistito a molte crociate abortiste e anti abortiste e le leggi servono a mettere ordine a queste contrapposizioni per me sensa senso;Essendo la vita l’unica ricchezza reale che abbiamo, che ci è stata donata ( non per operare dello Spirito Santo )abbiamo il dovere di salvaguardarla nel migliore dei modi, e non credo che portare a termine una gestazione che si sa che porterebbe alla nascita di sofferenze sia della creatura sia dei genitori e questo non sarebbe salvaguardare la vita.Ma questo è solo il mio pensiero scevro da emozioni, freddo e calcolato, non è certo il pensiero di una futura madre e del suo compagno; per me sono le coscenze personali che debbano decidere senza imposizioni e senza anatemi.

    buona domenica alessandro

  11. pasquino scrive:

    La madre ha dei diritti sul suo corpo, è vero, cui l’embrione è in simbiosi. Ritengo che il diritto della madre a gestire il proprio corpo (quando non sia messa a repentaglio la sua stessa vita) e a operare scelte per il figlio finché è incapace di intendere sia inferiore al diritto del figlio di vivere.

  12. Lorenzo.rm scrive:

    Le riflessioni di Paola e Giuliano consentono le risposte più consone. Nel senso che solo la legge, che è per definizione laica, può disciplinare un fatto certamente doloroso e per sua definizione “intimo” come la decisione di por fine ad una vita ai primi albori. E la legislazione, in genere, nei paesi più avanzati, affronta adeguatamente il caso, in termini opposti rispetto al Salvador e ad altri paesi. E’ la reticenza e, al fondo, l’ingiustizia dei regimi laici che provoca i problemi sollevati. Passando sul piano religioso, ogni cristiano sa che l’aborto è un peccato grave e di solito si confronta con esso secondo la propria coscienza chiedendo perdono a Dio nel suo intimo e nella confessione. E quando c’è una situazione drammatica come la scelta fra salvare la madre o il figlio è naturale che la scelta deve essere affidata alla madre o alla coppia. Con l’incombenza, è ovvio, di parlarne direttamente con Dio chiedendo il Suo perdono. Comunque sono fatti per loro natura sottratti ad una gestione soltanto religiosa (peraltro le religioni sono diverse, mentre la legge riguarda tutti i cittadini, religiosi e no).

  13. elisabetta8mi scrive:

    questo articolo è molto profondo e anche personale:la vita non ha ne se e ne ma esiste solamente.l’embrione è gia’vita.ogni coppia prende la sua decisione.io 45 anni fa presi la mia,incinta di 4 mesi decisi x 1 intevento ad 1 gamba rinunciando all’anestesia x salvare il bimbo.decisione meditata e sofferta.risultato positivo.come vedi ,sono decisione personale.non si tratta di legge ma di responsabilita’ .si fa’ come meglio si crede.

  14. giulian.rm scrive:

    ” Chi tenta di imporre restrizioni sul diritto all’aborto, vuole “portare indietro l’orologio.Quando senti di certe leggi, ti viene voglia di controllare il calendario, vuoi essere sicuro che stai ancora vivendo nel 2013”.

    E’ questo il messaggio che il presidente Barack Obama ha voluto dare ieri a centinaia di sostenitori di Planned Parenthood, la federazione delle associazioni americane a difesa del diritto delle donne a interrompere la gravidanza.

  15. alba morsilli scrive:

    Il lups è una malattia autoimmunedove attacca i tessuti sani.
    In Italia e nei paesi occidentaliè possibile portare avanti una gravidanza e far nascere un bel bambino sano.
    Purtroppo le leggi sono cieche, e specialmente la chiesa che vuole fare da moralista,mentre sappiamo quanti feti di neonati
    abbiano trovato sotto i conventi.
    In Salvador manca la legge per l’oborto e questo caso non sarebbe alle cronache,
    è vergognoso uccidere anche la madre se già il bambino nasce morto, la chiesa ha sulla coscienza anche questa donna.
    Non è un esempio alla vita a tutti i costi,

  16. franco muzzioli scrive:

    Qualcuno potrà ribattere che gli antiabortisti e la Chiesa difendono una vita in divenire, crederò alle loro ragioni quando con lo stesso slancio si opporranno ai costruttori di armi, rifiuteranno di “benedire” eserciti pronti a morire e soprattutto quando preferiranno salvare una vita già esistente piuttosto che una che forse esisterà.

  17. franco muzzioli scrive:

    Non ho dubbi ,che sia la madre ,l’unica che ha il diritto di mettere al mondo un figlio…se mai ,come giustamente dice Enrica ,possa essere decisione della coppia.
    L’aborto è assolutamente concepibile quando il nascituro ha menomazioni tali da compromettere una vita normale, quando durante la gestazione può esserci pericolo per la donna, per uno stupro , ma anche solo per la volontà o meno di diventare o sentirsi madre.
    Se uno ha una fede così sentita e radicata ,da passare sopra a quelle che per me sembrano aberrazioni ,faccia pure, MA NON ABBIA LA PROTERVIA DI IMPORLO AGLI ALTRI.

  18. enrica.co scrive:

    E’ sicuramente una decisione difficile, in ogni caso, credo che la scelta sia solo ed esclusivamente della donna che porta in grembo questo figlio, sopratutto in caso di salute o di violenza…..
    sono convinta altresì che la scelta deve comunque essere presa dalla donna o perlomeno dalla coppia….
    Queste religioni che ci inculcano i sensi di colpa sempre e comunque per ogni cosa, non aiutano poi nei momenti di difficoltà.
    Nella vita le situazioni cambiano di giorno in giorno e non sempre si può portare avanti una gravidanza, facile sputar sentenze, ma bisogna esser dentro e provare….
    non si possono giudicare certe scelte…. sono di un vissuto e di una interiorità che spesso non si possono vedere, sapere e comprendere….
    Certo che la chiesa, interferisce lo fa con tutto quello che puà essere miglioramento, vedi le cellule staminali per la ricerca contro le malattie degenerative.alzheimer, parkinson, sclerosi multipla, e condiziona la vita delle persone

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