G. F. Handel: “Messiah” – ‘For unto us a Child is born’
Tra il bue e l’asinello
E’ la notte di Natale del 1223 , la strada che porta a Greccio è parzialmente innevata, i dieci frati infreddoliti e bagnati scorgono di lontano le luci della “cappelletta”:
Francesco si è accordato con Giovanni Velìto , signore di quei luoghi , di portare quanta più gente poteva alla funzione . Ci sono i famigliari e gli armigeri del signore, gli abitanti del paese e quelli dei borghi vicini . Tutti si accalcano attorno a Francesco , che sorridente abbraccia e porge le mani . Ha fatto preparare vicino ad una grotta naturale una greppia attorno alla quale sono stati legati un bue ed un asinello . In questa mangiatoia vien posto il simulacro del Bambino Gesù , una scultura lignea colorata , creata da un artista del luogo.
Cominciano i canti e la Messa , nello sfarfallio di una neve che imbianca un pò tutto.
La funzione è finita , è quasi la mezzanotte e Francesco raccoglie dalla paglia la piccola statua e l’alza in alto. Nel baluginio delle fiaccole e dei fuochi , il Bambinello sembra animarsi , alza la piccola mano benedicente. La commozione è massima , tutti si inginocchiano , pregano e piangono, rimane in piedi solo Francesco che tiene sollevato quel piccolo Bambino pieno di luce.
San Francesco , quella notte, ha regalato agli uomini il presepe.
Sono passati quasi ottocento anni da allora e miriadi di presepi sono stati creati nelle piazze, nelle chiese e nelle case, allietando la notte più bella dell’anno.
Circa cinquecento anni dopo …nel 1754 , Sant’Alfonso Maria dè Liguori suona e canta:
Tu scendi dalle stelle
o Re del Cielo
e vieni in una grotta
al freddo e al gelo…..
Da quei lontani anni l’Italia si è riempita di presepi e ci vorrebbe un tour speciale per vedere almeno i più belli come quello splendito fatto nel settecento a Gragnano vicino a Napoli.
A Modena si pò vedere nell’interno del Duomo , il presepe del Begarelli (1527)
A Reggio Emilia si possono visitare gli splendidi diorami dello scultore Beltrami.
Invito tutti gli eldyani a descrivere nei commenti , i presepi da visistare nelle varie zone , in modo da fare un vero e proprio censimento per un turismo intelligente e colto.
Buon Natale a tutti !
Tra il bue e l'asinello ........ (presepe effettuato da franco muzzioli in cartongesso lavorato e tempere)
Franco ,continuando la ricerca dei PRESEPI CARATTERISTICI
IERI IN T.V.ho sentito parlare di due bellissimi gruppi di presepi sul lago di GardaUNO A GARDONE ‘Museo del presepe ”
L’altro a Sirmione ,tutto movibile formato da molte statuine in movimento ,ognuna lavora,fa il proprio mestiere ,ti assicuro che e’ veramente molto bello.
Franco*il tuo presepe e’ bello nella sua semplicita’hai messo tutto sapientamente con tanto amore*grazie*il presepe rappresenta la famiglia che e’ la radice della vita e della societa’**
signor giovanni,e’ vero che io sono 1 campana,,ma nn riesco mai a collegare i suoi commenti con gli articoli,,perche’, fa’ tanto il complicato?questo di franco e’ cosi semplice,chiaro e bello che sarebbe bastato ,poco ma veramente poco,lei invece ,e’ andato sulla luna e’ tornato indietro e nn ha detto nulla*
Non sapevo che in Liguria in paesino che si chiama Pentema ora disabitato la pro loco ha ideato un presepe con figurine di altezza umana, i volti sono la ricerca della gente che vi ci abitava, girare per quel paese rivivi la sua storia è veramente meraviglioso nella sua semplicità.
Su Yutub trovate il video “il presepe di Pentema “
Molto bello ,Franco Muzzioli,ipresepe che hai fatto,cosi; curato e preciso nei particolari.
Io ho cercato e trovato a MLANO :
MOSTRA PERMNENTE DEL PRESEPE ( 1700 )creato dallo scenografo della SCALA LANDONIOMSOTTO IL REGNO DI MARIA TERESA d’AUSTRIA
Il presepe trovo’ la sua collocazione dedinitiva nella chiesa di s. Marco ,nella navata destra.ove si trova tuttora .
MUSEO del DUOMO o MOSTRA BENEFICA DI 60 presepi presentati dai piu’ noti Artisti,Aperta da novembre al 6 GENNAIO.
PRESEPE BIBLICO di Baggio considerato unico nel suo genere realizzato e costruito nel 1993 da Egidio NEGRI.IL PRESEPE BIBLICO ,nn si limita a rappresentare la nativita .ma alcune vicendev significative descritte nelle Sacre Scritture.Dalla Creazione del Mondo alla Nativita; dalla fuga in Egitto alla diffusione del Vangelo da parte degli Apostoli.Questo Presepe e. posto Baggio nella chiesa di s.APOLLINARE,si estende per 350 metri quadrati .Molte sono le pecularieta; di questo PRESEPE ,una delle quali e’l’ambientazione ,incastonato in 43 scene,Due lunghi corridoi raffigurano una grotta al cui centro sorge la scena piu; maestosa e importante della Nativita’.Tutto il Presepe e’ mosso da congegni meccanici e illuminato un modo suggestivo
CHIESA S>MARIA DELLA PASSIONE>un p resepio interessante con statue in ceramica fatte a mano
CHIESA S> NAZARO un presepe ligneo con suggestivi riflessi dora ti creato nella seconda meta; del 500
in provincia ci sono anhe altri bellissimi presepi
Bello il tuo presepe, Franco! Qui Venezia ce ne sono molti, visitabili nelle chiese. Alcuni sono semplici, altri artistici e bellissimi . Dove abito io da qualche anno c’è la mostra così detta “dei cento presepi” La fantasia che vi si nota è immensa!
Quest’anno ce ne sono di particolarmente belli, in vetro di Murano. Poi ci sono sempre quelli realizzati dagli anziani e dai disabili.. meritano un apprezzamento particolare!
Giovanni, sono io tontarella che non ho capito il collegamento del tuo commento, oppure ho capito troppo e ti dico che hai sbagliato data!!!!!! Buon Natale Giovanni, temo che Gesù Bambino, non ti porterà i doni!!!haahahhahhh!!!!
Conosciuta ,ma sempre bella questa metafora di Bruno Ferrero . Non è epoca di umili giudicanti, è epoca di amore.
BUON NATALE e sia sereno caro Giovanni.
Uno struzzo austero e autorevole teneva lezione ai giovani struzzi sulla superiorità della loro specie su tutte le altre. Siamo gli uccelli più grandi perciò i migliori. Tutti i presenti esclamarono: Cert certo! tranne uno struzzo pensieroso, un certo Oliver. Noi noi non voliamo all’indietro come il colubtì disse a voce alta. il colobrì perde terreno replicò lo struzzo anziano. Noi progrediamo, andiamo avanti. Certo! Certo! esclamarono tutti gli altri struzzi, tranne Oliver. facciamo le uova più grandi e perciò le migliori continuò l’anziano maestro. Le uova deln pettirosso sono più belle disse Oliver. Dalle uova di pettirosso escono solo pettirossi replicò l’anziano struzzo. I pettirossi si dedicano solo ai vermi dei prati e basta!. Certo! Certo! esclamarono tutti gli altri struzzi, Tranne Oliver. Noi camminiamo su quattro dita mentre all’uomo ne occorono dieci, rammentò l’anziano struzzo ai suoi allievi. Ma l’uomo può volare stando seduto e noi non voliamo affatto, commentò Oliver. L’anziano struzzo lo squadrò con occhi severi. L’uomo vola troppo in fretta per un mondo che è rotondo. Presto raggiungerà se stesso con un gran cozzo posteriore, e l’uomo non saprà mai che ciò che l’ha colpito da dietro e stato l’uomo. Certo! Certo! esclamarono tutti gli altri struzzi, tranne Oliver. Poi, in momenti di pericolo, possiamo renderci invisibili cacciando la testa nella sabbia, declamò il maestro. Nessun altro lo sa fare. Come facciamo a sapere che non ci vedono se non vediamo? chiese Oliver. Cavilli esclamò l’anziano struzzo, e tutti gli altri struzzi, tranne Oliver, esclamarono Cavilli! senza sapere che cosa significasse. Proprio in quel momento, maestro e allievi udirono uno strano rombo minaccioso, come un tuono che si avvicinava sempre più. Non era un tuono del cielo ma il rombo di un’immkensa orda di rozzi elefanti in piena carica che, soaventati da nulla, fuggivano alla cieca. L’anziano struzzo e tutti gli altri, tranne Oliver, cacciarono immediatamente la yesta nella sabbia. Oliver andò invece a ripararsio dietro una gran roccia poco distante e lì rimase, finche quella tempesta di animali fu passata. Quando venne fuori vide davanti a sè una distesa di sabbia, ossa e piume, tutto quanto restava dell’anziasno maestro e dei suoi allievi. Tanto per essere sicuro, Oliver fece l’apello ma non ebbe risposta fino al proprio nome. Oliver chiamò. Presente! si rispose. E fu l’unico suono nel deserto.
Complimenti a Franco Muzzioli per il presepe che ha realizzato, molto curato anche nei particolari … davvero bello! Raccolgo l’invito di Franco e segnalo il presepe vivente di Rivisondoli, vicinissimo a Roccaraso in Abruzzo. E’ emozionante assistere a questa rappresentazione sacra alla quale prendono parte decine di comparse, tutte abitanti del piccolo centro, il bambinello lo fa l’ultimo nato dell’anno e il paese stesso è una straordinaria location, perchè ha le caratteristiche di un presepe naturale. Quando l’ho visto la prima volta ero una bimba di sei anni e la magia di quella sera mi è rimasta nel cuore!
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Franco ,continuando la ricerca dei PRESEPI CARATTERISTICI
IERI IN T.V.ho sentito parlare di due bellissimi gruppi di presepi sul lago di GardaUNO A GARDONE ‘Museo del presepe ”
L’altro a Sirmione ,tutto movibile formato da molte statuine in movimento ,ognuna lavora,fa il proprio mestiere ,ti assicuro che e’ veramente molto bello.
Franco*il tuo presepe e’ bello nella sua semplicita’hai messo tutto sapientamente con tanto amore*grazie*il presepe rappresenta la famiglia che e’ la radice della vita e della societa’**
M’era sfuggito, Franco. Scusa. Un caro abbraccio e …bravo!
signor giovanni,e’ vero che io sono 1 campana,,ma nn riesco mai a collegare i suoi commenti con gli articoli,,perche’, fa’ tanto il complicato?questo di franco e’ cosi semplice,chiaro e bello che sarebbe bastato ,poco ma veramente poco,lei invece ,e’ andato sulla luna e’ tornato indietro e nn ha detto nulla*
Non sapevo che in Liguria in paesino che si chiama Pentema ora disabitato la pro loco ha ideato un presepe con figurine di altezza umana, i volti sono la ricerca della gente che vi ci abitava, girare per quel paese rivivi la sua storia è veramente meraviglioso nella sua semplicità.
Su Yutub trovate il video “il presepe di Pentema “
Molto bello ,Franco Muzzioli,ipresepe che hai fatto,cosi; curato e preciso nei particolari.
Io ho cercato e trovato a MLANO :
MOSTRA PERMNENTE DEL PRESEPE ( 1700 )creato dallo scenografo della SCALA LANDONIOMSOTTO IL REGNO DI MARIA TERESA d’AUSTRIA
Il presepe trovo’ la sua collocazione dedinitiva nella chiesa di s. Marco ,nella navata destra.ove si trova tuttora .
MUSEO del DUOMO o MOSTRA BENEFICA DI 60 presepi presentati dai piu’ noti Artisti,Aperta da novembre al 6 GENNAIO.
PRESEPE BIBLICO di Baggio considerato unico nel suo genere realizzato e costruito nel 1993 da Egidio NEGRI.IL PRESEPE BIBLICO ,nn si limita a rappresentare la nativita .ma alcune vicendev significative descritte nelle Sacre Scritture.Dalla Creazione del Mondo alla Nativita; dalla fuga in Egitto alla diffusione del Vangelo da parte degli Apostoli.Questo Presepe e. posto Baggio nella chiesa di s.APOLLINARE,si estende per 350 metri quadrati .Molte sono le pecularieta; di questo PRESEPE ,una delle quali e’l’ambientazione ,incastonato in 43 scene,Due lunghi corridoi raffigurano una grotta al cui centro sorge la scena piu; maestosa e importante della Nativita’.Tutto il Presepe e’ mosso da congegni meccanici e illuminato un modo suggestivo
CHIESA S>MARIA DELLA PASSIONE>un p resepio interessante con statue in ceramica fatte a mano
CHIESA S> NAZARO un presepe ligneo con suggestivi riflessi dora ti creato nella seconda meta; del 500
in provincia ci sono anhe altri bellissimi presepi
Bello il tuo presepe, Franco! Qui Venezia ce ne sono molti, visitabili nelle chiese. Alcuni sono semplici, altri artistici e bellissimi . Dove abito io da qualche anno c’è la mostra così detta “dei cento presepi” La fantasia che vi si nota è immensa!
Quest’anno ce ne sono di particolarmente belli, in vetro di Murano. Poi ci sono sempre quelli realizzati dagli anziani e dai disabili.. meritano un apprezzamento particolare!
Giovanni, sono io tontarella che non ho capito il collegamento del tuo commento, oppure ho capito troppo e ti dico che hai sbagliato data!!!!!! Buon Natale Giovanni, temo che Gesù Bambino, non ti porterà i doni!!!haahahhahhh!!!!
Molto bello il tuo Presepio.,Franco,auguroni!
Conosciuta ,ma sempre bella questa metafora di Bruno Ferrero . Non è epoca di umili giudicanti, è epoca di amore.
BUON NATALE e sia sereno caro Giovanni.
Uno struzzo austero e autorevole teneva lezione ai giovani struzzi sulla superiorità della loro specie su tutte le altre. Siamo gli uccelli più grandi perciò i migliori. Tutti i presenti esclamarono: Cert certo! tranne uno struzzo pensieroso, un certo Oliver. Noi noi non voliamo all’indietro come il colubtì disse a voce alta. il colobrì perde terreno replicò lo struzzo anziano. Noi progrediamo, andiamo avanti. Certo! Certo! esclamarono tutti gli altri struzzi, tranne Oliver. facciamo le uova più grandi e perciò le migliori continuò l’anziano maestro. Le uova deln pettirosso sono più belle disse Oliver. Dalle uova di pettirosso escono solo pettirossi replicò l’anziano struzzo. I pettirossi si dedicano solo ai vermi dei prati e basta!. Certo! Certo! esclamarono tutti gli altri struzzi, Tranne Oliver. Noi camminiamo su quattro dita mentre all’uomo ne occorono dieci, rammentò l’anziano struzzo ai suoi allievi. Ma l’uomo può volare stando seduto e noi non voliamo affatto, commentò Oliver. L’anziano struzzo lo squadrò con occhi severi. L’uomo vola troppo in fretta per un mondo che è rotondo. Presto raggiungerà se stesso con un gran cozzo posteriore, e l’uomo non saprà mai che ciò che l’ha colpito da dietro e stato l’uomo. Certo! Certo! esclamarono tutti gli altri struzzi, tranne Oliver. Poi, in momenti di pericolo, possiamo renderci invisibili cacciando la testa nella sabbia, declamò il maestro. Nessun altro lo sa fare. Come facciamo a sapere che non ci vedono se non vediamo? chiese Oliver. Cavilli esclamò l’anziano struzzo, e tutti gli altri struzzi, tranne Oliver, esclamarono Cavilli! senza sapere che cosa significasse. Proprio in quel momento, maestro e allievi udirono uno strano rombo minaccioso, come un tuono che si avvicinava sempre più. Non era un tuono del cielo ma il rombo di un’immkensa orda di rozzi elefanti in piena carica che, soaventati da nulla, fuggivano alla cieca. L’anziano struzzo e tutti gli altri, tranne Oliver, cacciarono immediatamente la yesta nella sabbia. Oliver andò invece a ripararsio dietro una gran roccia poco distante e lì rimase, finche quella tempesta di animali fu passata. Quando venne fuori vide davanti a sè una distesa di sabbia, ossa e piume, tutto quanto restava dell’anziasno maestro e dei suoi allievi. Tanto per essere sicuro, Oliver fece l’apello ma non ebbe risposta fino al proprio nome. Oliver chiamò. Presente! si rispose. E fu l’unico suono nel deserto.
Buon Presepe sig, Franco Muzzioli.
Complimenti a Franco Muzzioli per il presepe che ha realizzato, molto curato anche nei particolari … davvero bello! Raccolgo l’invito di Franco e segnalo il presepe vivente di Rivisondoli, vicinissimo a Roccaraso in Abruzzo. E’ emozionante assistere a questa rappresentazione sacra alla quale prendono parte decine di comparse, tutte abitanti del piccolo centro, il bambinello lo fa l’ultimo nato dell’anno e il paese stesso è una straordinaria location, perchè ha le caratteristiche di un presepe naturale. Quando l’ho visto la prima volta ero una bimba di sei anni e la magia di quella sera mi è rimasta nel cuore!