25 anni dalla “caduta del Muro di Berlino” per non dimenticare quello che purtroppo l’uomo è capace di fare agli altri uomini.
Questo simbolo della guerra fredda, della divisione, che misurava 106 km di lunghezza e 3,60 m di altezza, costruito in calcestruzzo, pesante, imponente e che tanto dolore aveva procurato, separando famiglie, amici, compagni di scuola e di lavoro, questo simbolo, ripeto, dell’oscuratismo e della gravosità del regime, è stato sostituito dalla leggerezza, per celebrarne la caduta, nel 25esimo anniversario.
Infatti gli artisti per commemorare questo evento hanno creato una frontiera di luce, un forte contrasto: Berlino, divisa nuovamente per non dimenticare, ma separata in due da un Muro di luce.
“Lichtgrenze” = frontiera di luce.
Si signora Sandra le prese di giro le usano, le persone…e quel sale che lei cita, ci vorrebbe nella loro testa forse servirebbe ad abbattere quei muri che cita il testo e l’umanità vivrebbe meglio. La saluto cordialmente Giovanni
E coi muri ,le prese in giro sig Giovanni e poi mettiamoci tanto sale……………….
Signor Giovanni,
grazie della sua Saggezza:un libro di filosofia pratica il suo scrivere:se non abbiamo Sale in testa ben poco si fa. Cordiali saluti, Paul
Signora Alba abbattiamo prima i muri che abbiamo nella testa…
Le divisioni tra popoli fatte con i muri di cemento, pietre e mattoni o con barriere culturali non sono mai state una buona cosa. Il muro di Berlino è stato abbattuto dopo decenni di incomprensioni e di guerra fredda che ha comportato centinaia di vittime tra quelli che si ribellavano in nome della libertà. Non dimentichiamo che anche noi italiani, per la realizzazione della Unità d’Italia, abbiamo dovuto abbattere tanti muri non solo fisici ma anche mentali, con il sacrificio di tanti giovani eroi. La breccia di Porta Pia, 20 settembre 1870, è rimasto un nostro simbolo.
E’ stata una cerimonia veramente molto bella e commovente ,e ci ha ricordato quante tragedie sisono svolte sotto quel mure ,quanti hanno lasciato la vita in cerca di una liberta’ pagata a un duro prezzo .Un monito a tutti ,Purtroppo sono ancora tanti i muri che dividono diversi popoli.
I poveri tedeschi del est erano prigioniri con il cielo sopra la testa, priginieri senza colpa, divisi da un muro lungo 155kmfatto in una notte,
Tanti ragazzi di oggi lo leggono sui libri di scuola ma noi che abbiamo vissuto gli anni della guerra fredda sappiamo il sacrificio di vite umane che cercavano di evadere.
Io penso a tutti i muri che vi sono nel mondo e fincè questi esistono non vi sarà mai pace.
Eccone alcuni:
Qalqilya Cisgiordania:
muroche divide Istraele con la Palestina
Arabia Saudita – Yemen
Il governo si impossesa dei terreni dello Yemen e fa una barriera nel deserto lunga 75 km
Baghdad -Iraq
Nella città c’è un muro di 5km nel quartire sunnita
voluto da Bush per proteggere i sciiti
India – Pakistan
linea di controllo fatta con grandi intrecci di filo spinato
lunga 3300km
Pajn Corea del sud
Barriera profonda 4km lunga 241km che divide dalla Corea del nord altezza 38ç parallelo
Tijnana – Messico
tra Stati Uniti e Messicoc’è una barriera di sicurezza per gli immgranti clandestini, fatta di lamiere metallica sagomata con
sensorieletronici dove migliaia di persone sono morte nella speranza di trovare benessere i America
Mililla Spagna
barriera di filo spinato alta 3m per ostacolare l’immgrazione dal Marocco
Belfast Irlanda del nord
anche se il conflittoè terminato le barriere esistono sempre
altre muri tra Egitto e striscia di Gaza
Cina altro muro con la Corea del nord.
Ricordo con dolore quanto ha fatto soffrire le famiglie tedesche il” muro”, che divideva gli affetti, creava proccupazioni, ha fatto nascere fughe tragiche, che sfociavano anche in tragedie! Idealogia, politica, insensibilità portate avanti per tanti anni, ma finalmente qualcuno di buona volontà , con infinita diplomazia riuscì nell’intento di far ragionare i Potenti!!!!! Paola hai avuto una splendida idea nel presentarci questa cerimonia !
Gentili Signori e Signore,
dal Vangelo, l’Artista trovo’ le parole adeguate da scalpellare sulle faccie della base al monumento ai piccoli martiri (1945) della citta’ di Milano: E VI AVEVO DETTO DI AMARVI COME FRATELLI.
Chissa’ quanto tempo ci vorra’ ancora per l’umanita’ di fare suo e reale questo invito Amoroso e globalmente necessario per una vita in Santa Pace?
Solo allora un altro artista,Beethven,vedra’ capito dall’umanita’ il suo inno alla gioia.
Cordiali saluti,Paul
un muro è un muro e un muro è issato per difenderci o per offendere: dipende da che parte del muro si sta….
un muro abbattuto è abbattuto per liberarsi oppure è abbatuto per invadere……
un muro è un muro ma può essee usato per una grande casa comune:
dipende se vuoi starne dentro o scegli di starne fuori.
Una festa bellissima, che parla ancora al cuore, sebbene, dopo il muro, e senza avversari da combattere, chi ha le leve del potere in mano (il capitalismo speculativo e finanziario) non si stia dimostrando capace di dare sviluppo ed estenderlo ai paesi più poveri.
Una cerimonia bellissima e commovente, un monito per il mondo intero, quando pensa a muri, fisici e mentali, per dividere e/o contenere alcuni gruppi di persone, perché considerati diversi, per ideologia,cultura,religione.