Alla luce dei nuovi orrori commessi dall’Isis …ragionavo su di un articolo di Corrado Augias , che paragonava la tremenda esecuzione del militare della Giordania al rogo di Giordano Bruno nel 1600. Dice che il cardinal Bellarmino voleva dare dell’esecuzione una enfasi mediatica , come fanno questi folli integralisti, per spaventare l’Europa settentrionale , che stava sposando in massa la tesi luterana.
….”Lo spettacolo del filosofo legato al palo, la lingua inchiodata dalla mordacchia, avvolto dalle fiamme doveva servire di ammonimento a chi fosse tentato di lasciare la retta via per seguire i protestanti “…..
Il paragone ci può stare perché l’Isis sta facendo di tutto per “spaventare” con filmati di una crudezza estrema….mi pare però che la reazione dell’Islam sia ,ora, abbastanza decisa. La Giordania ha immediatamente impiccata la terrorista che aveva nelle sue carceri .
Adriano Sofri scrive un articolo intitolato ” quando il perdono è più forte della vendetta” ,dicendo che l’esecuzione della donna obbedisce all’automatismo della ritorsione.
Quando nel medioevo scendevano sulle pacifiche terre sud Europa le orde barbariche , l’unica cosa era difendersi e cercare di abbattere questa furia devastatrice che non rispettava nessun canone morale.
Forse Sofri si rivolge agli individui ,che singolarmente possono anche perdonare , ma le orde barbariche, non sono più da considerarsi consessi di esseri umani, ma branchi di lupi rabbiosi …se poi sono degradati da una teocrazia mal interpretata ed assassina ,sono solo da sterminare.
Quindi non vendetta, non automatismo della ritorsione , ma necessaria difesa di quei valori di civiltà ,che fino ad ora abbiamo bene o male conquistato, per non ritornare in un medioevo prossimo venturo.
Scritto da paolacon
AGORÀ
Franco, vogliamo chiamarlo il Nuovo Medioevo? Vogliamo chiamarlo altrimenti? Vogliamo indicare le cause nel soprannaturale o nella innata crudeltà dell’umanità, mai come oggi senza freni? Non so. Ma il campo da scegliere è scontato: contro tutte le atrocità e le violenze. Ora e sempre.
Il perdono deve essere meritato, richiesto e proporzionato al male commesso! Fatti di un’ atrocità inaudita non possono neanche apparire nella proposta di perdonare! Ma perdonare chi?? Chi si pone, già nel progetto di compiere fatti di un masochismo gravissimo, che progetta distruzione di massa, che “ istruisce! “ adepti pronti ad ogni ignominia, ragazzi ingenui e giovanissimi! Chi vogliamo perdonare? Dobbiamo dimenticare tutte le crudeltà che la Storia ci dice di “ ricordare” e di farne un buon uso?””” Non mettiamoci sulla stessa “ ideologia”, ma impariamo almeno a difendere la nostra civiltà , acquisita con anni e anni di sacrifici di uomini e donne!
Sono d’accordo perfettamente ,qui non si parla di vendetta o ritorsione ,ma di fronte a tale barbaro cinismo ,a inaudita; crudelta’,ci troviamo di fronte ad urgente necessita’ di difenderci ,difendere i ns valori la ns democratica civilta’.
Il perdono è un’atto di coraggio altissimo che ci rende più forti di chi ci ha colpito così dice un detto. Perdonare è una riflessione che ci porta a dimenticare quei sentimenti di rancore e di rabbia, però mi chiedo anche come possiamo perdonare quelle persone se possiamo chiamarle così quando visualizziamo certi filmati o leggiamo quello che fanno a persone innocenti e inermi togliendo loro la vita in un modo barbaro con crudeltà, atrocità dettata da una religione oscena ma sacra per loro se tutto è dovuto a questo o è una scusante per dare una motivazione a tutta la mattanza. C’è pure un detto come principio universale… che dice: Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contraria. L’uccisione da parte dell’Isis di queste persone dimostra la vulnerabilità dei paesi occidentali completamente impreparati ad affrontare questi sanguinari della Jiad perchè questi macellai di persone(senza offesa per i veri macellai)non sono quelli di Al Queda o gruppi terroristi tradizionali conosciuti, questi sono peggio delle invasioni barbariche e sono molto pericolosi non essendo un esercito regolare ma sono anche persone europee che si sono convertite alla Jiad pronti anche a morire per una allucinante causa a loro sconosciuta. Se si vuole salvare i valori di una società civilmente operosa e democratica, se si vuole salvare e diffendere i cittadini dell’Isis, l’Europa si deve svegliare e diventare un’unica politica con capacità autonoma militare senza dipendere degli Usa, magari schiacciando l’occhiolino dove fa sempre freddo! La cruenta morte del pilota giordano arso vivo in una gabbia, ha portato pesanti repressioni contro i seguaci dell’Isis da parte della Giordania con in prima fila il Re Adb Allah II,lo stesso ha partecipato personalmente al raid aereo, chissà se l’esempio di questo militare porta a delle riflessioni e ammonimento. Un Saluto
Non immaginavo che l’uomo “moderno” fosse ancora avezzo a tali atrocità, chiudere un giovane in una gabbia e bruciarlo vivo ,personalmente mi muove un disagio fisico e psichico.
Poi pensando all’immediato passato ,ricordo gli stupri di massa dei serbi , quando violentavano le donne davanti ai loro uomini prima di massacrarli,o i nazisti nei campi di concentramento ,quando si divertivano a fare il tiro a segno coi bambini ebrei, o nella guerra sino-giapponese nel 38 quando ufficiali del sol levante facevano a gara a chi tagliava più teste, ma di questi orripilanti sadismi se ne potrebbero citare a centinaia e anche noi “italiani brava gente ” non
ne siamo esenti. Eppure siamo andati avanti con la “civiltà” e le religioni monoteistiche hanno come fondamento il “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”, anche come regola di autodifesa per una conveniente esistenza pacifica.
Allora che cosa sono queste pulsioni assassine ? E’ il male assoluto ?
Franco concordo completamente con il tuo giudizio. Per quanto concerne Adriano Sofri,ricordo perfettamente le vicende del periodo ed ho sempre appellato certi insegnanti come ” cattivi maestri”, che predicano, ma non agiscono direttamente! Ho scritto qui il mio commento perchè l’argomento mi aveva toccato , a quei tempi, molto da vicino!