François Chauveau, (Paris: 10/ 05/ 1613 - 3/ 02/ 1676), disegnatore, incisore, pittore francese.

François Chauveau, (Paris: 10/ 05/ 1613 – 3/ 02/ 1676), disegnatore, incisore, pittore francese.

Un lupo ed un agnello, spinti dalla sete, erano giunti allo stesso ruscello.

Più in alto si fermò il lupo, molto più in basso si mise l’agnello.

Allora quel furfante, spinto dalla sua sfrenata golosità, cercò un pretesto per litigare.

“Perché”, disse, “intorbidi l’acqua che sto bevendo?”

Pieno di timore l’agnello rispose:

“Scusa, come posso fare ciò che tu mi rimproveri? Io bevo l’acqua che passa prima da te”.

E quello, sconfitto dall’evidenza del fatto, disse:

“Sei mesi fa hai parlato male di me”.

E l’agnello ribatté:

“Ma se ancora non ero nato!”

“Allora fu tuo padre a parlare male di me”, disse il lupo.

E subito gli saltò addosso e in quattro e quattr’otto lo divorò.

La favola mostra che non c’è possibilità per un debole di difendersi contro un potente che si propone di fargli torto. Fedro

Gaio Giulio Fedro (20/15 a.C. circa – 51ca.) è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I secolo avanti Cristo.

 

7 Commenti a “Siamo gli agnellini della favola di Fedro?”

  1. Giuseppe3.ca scrive:

    Tracorrono i millenni e la morale della favola di Fedro è sempre attuale… oggi più che mai! Grazie Paola per avercela ricordata, ciao.

  2. paolacon scrive:

    riporto il commento di carlina: “ciao a tutti, anche nel 2017 la favola di Fedro è ancora valida e lo sarà sempre nel corso dei secoli a venire, se non cambierà qualcosa”

  3. sandra.VI scrive:

    Se nessuno fa rispettare le regole,la favola di FEDRO era è sara’ sempre valida,i prepotetti prevarranno,i deboli subiranno.

  4. gianna scrive:

    Paola, che bello mi sono trovata per caso in un’aula scolastica, cirdata da molti bambini compresa la mia, molto attenti ad ascoltare la favola di Fedro,non battevano ciglia,allora mi ricordai che la nostra insegnante per farci stare tranquilli ci raccontava spesso delle belle favole,è Poesie,la fovola di Fedro’ci accompagno’ lungo la nostra addolescenza. Un saluto.

  5. lorenzo12.rm scrive:

    Ah le regole. Fatte per i potenti e prepotenti e subìte dai più deboli. Così vanno le cose del mondo. Ma ci sarà una giustizia per tutti e la giusta punizione per potenti e prepotenti!

  6. edis.maria scrive:

    Piacevolissimo rileggere la favola di Fedro! Sono ripiombata in un’aula scolastica, circondata da compagni attenti e interessati alla lezione!Che bei ricordi giovanili!L’insegnamento delle favole di Fedro ci ha accompagnato spesso nella vita

  7. franco scrive:

    Cara Paola ci sono “le regole” e il rispetto delle stesse, se “ad rivum” ci fosse stato anche un pastore col suo cane ,forse il lupo con la codina tra le zampe avrebbe scelto posti diversi per abbeverarsi. Lo sai , tanto per citare “homo homini lupus” , non c’è verso , per rispettare le regole ci deve essere chi ce le fa rispettare.

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