Franco ci manda una delle sue favole morali, che pubblica in: “Giunti scuola (ti racconto una fiaba.it) e ci dà così l’opportunità di riflettere un po’.
Una formica diversa
In un grande formicaio era nata una “formica diversa”, un po’ più grande di una “formica operaia” e un po’ più piccola e minuta di una “formica soldato”.
Quando si metteva in fila con le operaie per andare a cercare cibo non teneva il passo e faceva cadere le altre; come soldato era un disastro per la sua fragilità, tanto che la indussero a lasciare il formicaio.
Si trovò in mezzo al prato e vagabondò finché non trovò una coccinella
“Ciao!”
“Ciao ” rispose la formica.
“Che ci fai tutta sola ?”
” Sono una formica diversa e mi hanno cacciato dal formicaio”
” Potresti venire con me, anche io sono sola” e aprì le elitre per iniziare a volare.
La formica allora gridò ” Ma io non so volare !”
” Mi dispiace tanto ” disse la coccinella e senza voltarsi volò via.
La formica continuò la strada tra lunghi steli d’erba,
finché non incontrò un grillo
“Che cosa fai sperduta nel prato ?”
” Sono una formica diversa e mi hanno mandato via “
” Vuoi venire con me ? ” e accennò ad un salto, la formica tentò anche lei ma incespicò e cadde
“Ma tu non sai saltare …mi dispiace ma devo andare ” e con tre salti scomparve nel verde.
La formica sconsolata si fermò dove erano cresciuti steli d’erba sottilissimi e rigidi e quasi per passare il tempo li toccò e ne scaturì un lieve ma piacevole suono, allora provò e riprovò ancora toccando più steli.
Era bellissimo saper suonare!
Questa musica si sparse nell’aria e dopo poco ritornò il grillo per vedere chi suonava così bene, poi arrivò la coccinella e tanti altri insetti ad ascoltare la formica diversa che componeva stupende armonie.
Da quel giorno tutti andarono ai concerti della “formica musicista”, chi portava un chicco di grano, chi un pezzo di foglia saporita, chi una bacca … era diventata la star del prato.
Una storia per grandi e piccoli. Ci ricordiamo che siamo adulti ma capaci di tornare bambini. Una morale conclusiva: nella vita a ognuno il suo mestiere. Grazie Franco.
Bella favola ti fa capire che se vuoi lavorare e mangiare un lavoro lo puoi sempre trovare. La fantasia non ti manca. Un saluto ciao Franco
un racconto molto bello,dal quale possiamo trarre molti insegnamenti,ognuno può anche essere diverso,ma può avere altre ottime qualità.
Signori, nel contesto della Fiaba, vi e’ un grande insegnamento che l’Umanita’ pratica da millenni.Da questi milleni di storia dell’Uomo abbiamo la/le Civilizzazione,il Progresso: morale,religioso,artistico,scientifico e tecnologico. Oggi beneficiamo di questo grande Lavoro: frutto del “sudore” di voler organizzare il vivere umano a condizioni piu’ comode ed intelligenti. Queste conquiste sono: esperienza, educazione formale, dsponibilita’ istituzionali di migliorare la nostra personalita’, mentalita’, cultura senza restrizioni,generamente parlando. Dipende da noi chi vogliamo Essere. Le opportunita’ al miglioramento sono accessiili: chi se ne avvantaggia e chi no. Cordiali saluti, Paul
Favola molto bella!
Bravo Franco
Ringrazio ! Il messaggio che ho cercato di trasmettere riguarda il giudizio che normalmente diamo sul “diverso” .Diverso di razza, di cultura, di orientamento sessuale ,che se non marcia con il nostro passo e se può creare qualche problema anche solo all’immagine della nostra comunità è da cacciare o da ignorare , mentre può avere “qualità” che noi “non diversi ?” ,”normali ?” non abbiamo.
Molto bello questo raconto, simpaticissimo, “Una formica diversa di Franco Muzzioli” Un saluto. Franco e Paola.
bellissimo racconto, ognuno di noi è diverso. ognuno di noi ha delle qualità,
Ne possiamo trarre l’insegnamento che ognuno di noi, animale o persona umana, ha qualcosa di buono? Sì, l’importante è provarcisi: provare per credere. Bravo Franco.