FANTASMI
Leggendo un articolo sul “gotico letterario”, quel genere di romanzi del 1700/1800 che parlano di fantasmi e creature della notte, mi è venuto voglia di scriverne.
Non solo gli spettri di Edgar Allan Poe, che popolano castelli, antichi monasteri o ruderi medioevali come la rediviva Ligeia o il tragico Ambrosio monaco innamorato, ma anche i nostrani “ò monaciello” a Napoli, “la dama nera” di parco Sempione a Milano, “lo spettro di Agnese Visconti” a Mantova, la “Dama Cinerina” nel castello di Soragna o “la dama Bianca” a villa Foscari a Venezia e tanti… tanti altri.
Ma non ci sono solo i fantasmi letterari o della tradizione, la depressione ad esempio crea spesso situazioni non reali e con la demenza senile si possono avere vere e proprie allucinazioni, cose che si percepiscono ma non esistono.
Freud parla spesso dei fantasmi della mente, più che delle fantasie del nostro cervello, fantasmi che popolano i nostri sogni e sono metafore di sofferenze reali.
Ci sono anche i fantasmi della fanciullezza, quei mostri che vediamo ai piedi del letto, nelle false luci delle porte semiaperte, regni delle nostre piccole paure.
Ma i fantasmi sono anche nella natura: i miraggi, le fate morgane, che ci danno la possibilità di vedere cose che non esistono almeno in quei luoghi e nascono per problemi di caldo e rifrazione.
Anche se alziamo gli occhi al cielo vediamo fantasmi, molte stelle che distano dalla Terra miliardi di anni luce (viaggiando questa, a circa 300 mila Kms), è chiaro che in realtà data la distanza, noi vediamo astri che non esistono più, da noi arriva ora la loro luce di quando erano ancora in vita… vediamo “il loro fantasma”!
In fondo anche io vedo in Eldy dei fantasmi, vedo delle nick (neppure un nome), non conosco l’aspetto fisico, non conosco la voce e lo sguardo, solo parole, forse caratterizzazioni, nulla di più.
Fantasmi virtuali che però oltre il monitor sono persone reali con i loro problemi, le loro pulsioni, i loro sentimenti.
Forse solo con l’empatia, la voglia di collegarsi, anche solo intellettualmente, si può cambiare un fantasma in una persona.
Scritto da paolacon
AGORÀ
Signora/i buona sera. Astratto: mi piace il senso antico che do al tuo pensiero. Ero a conoscenza di questi fantasmi del buio. La fantasia popolare degli adulti era usata su noi piccoli, per intimorirci quando facevano troppi capricci: fai il bravo/a o viene il bau-bau e ti porta via. Al giorno d’oggi ho molta difficolta’ di ritrovare queste fantasie, lenzuola bianche muoversi nella notte nera, nella loro moderna evoluzione. Innocenti fantasmi d’un tempo diventavi veri istrioni nella vita delle persone per l’uso di stupefacenti. Ora questa ingenua fantasia e’ purtroppo diventata distorta realta’. Il dominio del fantasma diventato quanto mai vero,reale, ed attivo nella societa’. Quanti orrendi incidenti familiari, sociali e sopratutto di morte per le strade ed autostrade sotto l’influenza dei fantasmi da sostanze allucinogene. Ai miei tempi questi folletti erano solo per mettere paura ora questi diavoli sono diventati mostri di vero pianto e’ morte. Cordiali saluti Paul
Franco, il tuo post oggi parla dei fantasmi che non si vedono solo possiamo immaginare, come tu ben sai, i fantasmi sono in ogni angolo spesso dietro le nostre spalle, penso che sia tutta una immaginazione inutile, a dire il vero non ho’ paura perche’ basta avere la coscienza pulita.Un saluto Franco e Paola.Ciaoo
Caro Lorenzo (ho un’amico che si chiama Leonardo e l’assonanza a volte mi frega!) Io li continuo a chiamare fantasmi ,perchè nulla hanno di negativo. Fantasma deriva dal greco “phàntasma” che vuol dire : visione , apparizione , che è cosa certamente non negativa. Ha lo stesso etimo di fantasia , per un creativo e un pò pazzerello come son io , senza fedi , fatto solo di perchè , ogni cosa può essere un fantasma da guardare e cercar di capire , o perdersi nel pathos della sua “apparizione”.
Caro Franco, perché chiamare fantasmi tutto ciò che non c’è ed immaginiamo? Se non ci fanno male teniamoceli: ci fanno vivere non soltanto una quotidianità spesso dura ma anche una fantasia talvolta gradevole. Tutto sta a non farne dei feticci o dei motivi di divisione profonda e polemica fra noi. Grazie.
Condivido Franco, è il caso di dire che i fantasmi sono tra noi, e ce ne sono tanti, apparenti e reali. Ciao.