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I Numeri Di Trilussa E La Metafora Del Dittatore…

– Conterò poco, è vero:
– diceva l’Uno ar Zero –
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento?
Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.

In questa sua pungente poesia, il poeta romano Trilussa parla del “dittatore”. La poesia si intitola “numeri”, è stata scritta nel 1944. Trilussa nel testo dice che lo “zero” non vale nulla, ma se messo dietro un altro numero acquista valore. Il dittatore è come il numero “uno”, invece.
Acquista sempre più potere e forza quanti più sono gli “zeri” che lo seguono. Se dopo l’uno ci sono cinque zeri si fa il numero centomila (100.000). Se ce ne sono sei, si fa un milione (1.000.000) e così via…
E’ una geniale metafora quella proposta da Trilussa che paragona chi segue il “dittatore” ad uno “zero”. In effetti, è proprio così. Chi ama seguire un dittatore, è moralmente e intellettualmente uno “zero”. Uno che rinuncia alla sua dignità di persona libera, che rinuncia a quanto ha di più prezioso: la sua individualità pensante e ragionante nell’ambito del consorzio umano.

Giuliano4.rm     18 luglio 2010

6 Commenti a “I Numeri Di Trilussa E La Metafora Del Dittatore…di giuliano4.rm”

  1. alfred scrive:

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    Non conoscendo questo termine lo sono andato a cercare . L’ho trovato e copiato in parte in “wikipedia”
    Spero possa interessare a qualcun altro.

    Fnord
    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.Vai a: Navigazione, cerca
    Uno fnord è disinformazione o mala informazione mirata a distogliere dalla verità, generalmente con l’implicazione di una cospirazione o complotto.”
    ” omissis”

    Una cospirazione dei potenti che controllano il mondo condiziona chiunque fin da tenera età ad essere incapaci di vedere la parola “fnord”; invece, l’apparizione della parola genera un inconscio senso di ansia generalizzata e disorientamento.

    Nell’idea di Shea e Wilson gli fnord sono sparsi nel testo di giornali e riviste, causando paura e ansietà in chi segue gli ultimi eventi. Non sono invece presenti nelle pubblicità, in modo da incoraggiare una società consumistica. È sottointeso nei libri che fnord non è la vera parola utilizzata per questo obiettivo, ma piuttosto un sostituto, dato che la maggior parte dei lettori non potrebbe altrimenti vederla.

    “Fnord” è diventata una parola popolare tra i seguaci del discordianesimo. È usata spesso nei newsgroup e in altri circoli per indicare una frase casuale o surreale o anche qualcosa di fuori dal contesto (intenzionalmente o meno).

  2. lieve scrive:

    Caro giuliano4.rm, mi sà che sei fuori tempo , Mussolini l’hanno ammazzato da un pezzo….
    Se invece il tuo voleva essere un messaggio subliminale,o peggio ancora UNO FNORD, potevi fare a meno di scomodare Trilussa,citando Michele Serra,più chiaro e diretto, che afferma:”I limiti della democrazia, è che ci sono troppi coglioni alle urne” (sono sue testuali parole)…E’ più moderno ed anche più schietto….
    saluti! e scusate l’intrusione nell’agora’ dove le donne non potevano entrare….

  3. Giulio Salvatori scrive:

    Mi sono sempre trovato-controcorrente-e come scriveva un poeta cavatore :- La mia voce, nell’orchestra del coro, era per molti una grave stonatura- Eppure erano consapevoli che ero nella tonalità giusta.Ma il gruppo dei “tenaci” era sempre piccolo e veniva additato , messo nell’angolo.Quanto desideravo che grescesse, quante volte ho gridato che: l’unione fa la forza. Ma spesso, circostanze , condizioni, paure , etc portano l’individuo a schierarsi dalla parte… sbagliata

  4. marc52 scrive:

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    Gli zeri contano alzano la cifra !La differenza è che i dittatori costringono gli zeri a stare dietro al numero uno, ma …se gli zeri (che come abbiamo detto contano) stessero davanti? diventerebbe: 000,000,000,1 allora… il dittatore che fa???
    IL DITTATORE DEMOCRATICO
    Se fossi il Dittatore della Terra
    accoglierei mugugni ed opinioni,
    ascolterei di ognuno le ragioni
    a patto non si parli mai di guerra.

    Siccome siamo tanti ed è impossibile
    trovare il modo che accontenti tutti,
    obbligherei gli onesti e i farabutti
    a fare, insieme, un mondo più vivibile.

    Darei più spazio al Centro Moderato,
    ai Mancini, ai Destrorsi, ai Qualunquisti
    però cancellerei tutto il Senato
    facendo, ed era ora, il repulisti.

    Quindi demolirei Montecitorio,
    abolirei politici e partiti
    perché d’esser fratelli e tutti uniti
    sarebbe diventato obbligatorio.

    Perciò il mio nome, a futura memoria,
    fra monumenti, titoli ed encomi,
    comparirebbe nei libri di storia
    e certo su parecchi manicomi.

    da: ” La cannottiera di forza” ( Luciano Tarabella)

  5. lieta scrive:

    compagnia di bamboccioni co sete di potere mediatico esempi vergognosi disadattati morali egoismi e avidità assolute tanto da anna dal chirurgo estetico pure alle loro venerande età marpioni efferati e mercanti di sesso bah che dire altro esagero non credo proprio ciao

  6. alfred-lollis scrive:

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    si chiama anche : salire sul carro del vincitore.
    adulare, servire, vivere all’ombra di qualcuno, difenderlo, lodarlo.
    questo fa si che lo zero si illuda di essere importante perchè più lo zero e gli zeri faranno sentire importante “l’uno” più l’uno si illuderà di essere importante.
    L’importanza intrinseca dell’uno non è tanto da quello che riesce a fare o dire ma a quello che riesce a fare credere di essere trascinandosi dietro altri mediocri come lui.
    chi non si adatta a questo viene additato come sovversivo, pecora nera, asociale fuori del branco e come tale considerato un pericolo per la società (Freud).
    Ecco allora il mito del cantante, dell’attore, del politico, in sintesi “del protagonista”

    Se lui(il n° uno) ha un nemico allora è mio nemico anche se non so il perchè.

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