AGORÀ (attualità, politica, società)

Leggo con grande piacere i cartelloni pubblicitari, sento in tv parlare degli abbandoni degli animali, concordo di non abbandonarli al loro destino, quello della strada.
Ma ditemi e l’anziano? chi si ricorda di lui?


Ho lavorato per anni in ospedale, questo era il periodo del deposito bagaglio.
I figli avevano diritto alle ferie e il vecchietto dove lo metto?
Il comune che è sempre in deficit non ha soldi per il sociale.
Pensate che Genova è la città più vecchia d’Europa gli over 65 sono circa  il 60%della popolazione.
Per l’anziano è diventato un opsciunal pensare di andare in vacanza.
Gli anziani del mio quartiere si radunavano tutti in un gran super mercato: lì almeno c’è l’aria condizionata.
Il capo settore, con un lampo di genio, ha installato macchinette del caffè e bibite, messo tavolini e sedie.
La voce corre e sono moltiplicate le vendite.
La gastronomia si adegua: confeziona mini porzioni che gli anziani consumano sul posto.
Loro si sentono liberi, da tutti.
Questo anche la domenica, giorno più triste della settimana, per sentirsi ancora più soli.
Ci vorrebbero altre iniziative private visto che regione e comune si disinteressano dell’anziano che è ancora in buona salute e vorrebbe fare.
Ma non ha i mezzi finanziari.


Alba Morsilli 21 luglio 20101

8 Commenti a “L’anziano in città d’estate scritto da Alba Morsilli”

  1. franco muzzioli scrive:

    Come solito attento , circostanziato e puntuale il commento di Marc. Mi viene però un pò di rabbia (la lingua batte dove il dente duole). Eldy è una comunità dove gli anziani sono la maggioranza, se non la totalità, ma perchè facendo tesoro di quello che è stato detto ,non riusciamo a creare un nostro spazio armonico,strutturato e culturalmente valido ? Perchè non riesumiamo la nostra giovinezza, che vedo portiamo dentro, usandola con la saggezza di una vita e “senza spese” non facciamo qualcosa che possa essere d’esempio ai giovani? Spesso invece li scimiottiamo i giovani con comportamenti anarcoidi,con gogliardate di alcuni,con dispetti ed invidie. Mi rompe trovarmi sempre a dire le stesse cose…mi sono quasi antipatico.

  2. Giulio Salvatori scrive:

    Ok, Marc, ottimo lavoro….hai detto tutto , grazie .

  3. alba morsilli scrive:

    marc anch’io ti ringrazio per il tuo profondimento hai saputo dare un quadro molto veritiero.
    tu guarda il mese di agosto le faccie che girano in città,ei tanti posti macchina vuoti eli capisci chi è rimasto acasa

  4. paolacon scrive:

    Marc grazie per l’approfondimento del problema anziani in città. Aggiungo un indirizzo che può risultare utile:
    http://www.intrage.it/rubriche.....ndex.shtml

  5. Guglielmo scrive:

    Nella mia città Firenze il Comune è molto attivo, abito in un quartiere molto vasto, ci sono degli spazi verdi giardini oltre che accogliere i cittadini ci sono strutture per i bambini con giochi di vario tipo. Per quanto rigurda la terza età il Comune a dato la possibilità di usare strutture dove a creato dei centri dove l’anziano trova la possibilità di fare la sua partita a carte ballo, palestra tv ecc ecc non si sente abbandonato, queste strutture ci sono nei varii quartieri della città.

  6. pina6.rm scrive:

    io sono grata al comune di roma perche nonostante non abbia i soldi, pensa ai suoi anziani sono 5 anni che ha delle oasi dove porta gli anziani per una piccola vacanza .ci sono quelle al mare o alle terme oppure nei parchi intorno a roma .CI vengono a prendere la mattina con i pulman e ci riportano a casa la sera.tutto gratis solo il pranzo si può avere con 5 euro altrimenti ce lo portiamo da casa .Poi c’è un numero verde dove risponde pronto nonno ,e li chi ha bisogno di qualsiasi cosa può avere aiuto .Dalle medicine a fare la spesa o qualsiasi cosa possa servire.grazie comune di roma

  7. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    Questo mio commento, vuole essere una considerazione a mio parere realistica della situazione anziani.(documentazione “potpourri” presa in rete)
    In Italia vivono 50.8 milioni di adulti e giovani, di 14 anni e oltre, fra cui 11.2 milioni di adulti di oltre 64 anni: 6.1 milioni hanno da 65 a 74 anni e 5.1 milioni più di 74 anni.(Istat)
    Quanti sanno apprezzare la differenza fra anziani e vecchi? la vecchiaia è una colpa?
    L’errore fondamentale che spesso si commette (e purtroppo è commesso anche dai media e da chi è preposto all’assistenza agli anziani) è considerare la vecchiaia come ineluttabile.
    Gli anziani nella società di oggi? Un mobile senza valore che occupa solo spazio! Le cose cambiano nell imprenditoria e nella politica vedi: Il presidente della Repubblica, il Papa, gli Agnelli (qualche anno fa), Andeotti, la Montalcini, De Benedetti etc. Giornalisti come Biagi, Bocca, etc. La loro vita é attiva, piena di impegni, di considerazione. Loro sono degli anziani privileggiati. Ma… gli anziani comuni?
    In antiche civiltà, del tutto diverse da quelle occidentali odierne, gli anziani erano considerati fonti di straordinaria saggezza. A loro e alla loro esperienza veniva affidato il compito di guidare i giovani attraverso i pericoli del mondo. Erano apprezzati, valorizzati, rispettati. Erano una parte attiva e importante della società…
    Oggi, sono solo pochi fortunati quelli che riescono ad avere una vita se non piena di soddisfazioni almeno degna di essere vissuta nonostante “l’avanzata età”.
    Non diamo più così tanta importanza ai loro insegnamenti, così come non ci interessa un granché di loro, al punto da spingerli (come accade in Italia) a creare un partito che li rappresenti e li tuteli.
    Molti anziani hanno dato la loro vita lottando per la patria, la famiglia, per darci un futuro migliore e per tutti gli ideali su cui si fonda la nostra libertà… ma i giovani non solo non apprezzano ma a volte distruggono ciò che era stato con tanto sforzo costruito…
    E’ brutto invecchiare… non hai più le forze di una volta per fare quelle cose che sei abituato a fare: essere indipendente e gestire la tua vita e i tuoi spazi come ti pare e piace. Il tuo corpo non riesce a stare dietro ad una mente attiva e forte piena di grinta e di voglia di lottare ancora… ti ritrovi a dover sempre chiedere aiuto… i figli e i nipoti hanno sempre tante cose da fare, tu sei un peso… disturbi, non si può fare niente con te in giro! Neanche andare in vacanza… e poi dai fastidio con la tua mentalità di altri tempi perché non capisci perché le ragazze d’oggi debbano uscire semi-nude a mezzanotte per tornare il giorno dopo all’alba ubriache e accompagnata da ragazzi che non ti piacciono…
    Cambi abitazione, la tua famiglia ti relega in aree delimitate, ti sposta come un oggetto qua e là… vorresti essere a casa tua, o anche semplicemente in uno ospizio per non dare più fastidio a nessuno… Con le poche forze che ti restano rimani sola… Non ci sarà nessuno ad aspettarti o a farti compagnia, nessuno ti chiamerà al telefono per sapere come stai, nessuno verrà a farti visita se no per approfittare dei pochi benefici che ancora puoi offrire: piatti buonissimi fatti in casa, asilo nido gratis, prestiti senza interessi… Tu aiuti volentieri, mentre i giovani dietro di te litigano per l’eredità che lascerai…
    Non lasciamo che la vecchiaia diventi un’agonia, un tormento che ti accompagna fino alla morte… Gli standard odierni ci portano a svalutare le persone dopo un certo limite d’età. La bellezza ci impone canoni per i quali “belli” si deve abbinare con “giovani” e il mondo del lavoro accetta solo “giovani con esperienza preferibilmente dai 18 ai 25 anni”. Apriamo gli occhi, gli anziani non sono qualcosa da sfruttare e poi scartare quando non ci servono più, tocca a noi valorizzare quelle persone che hanno dato i momenti migliori della loro vita per noi.
    Non escludiamoli dal mondo, approfittiamo della loro infinita saggezza e bontà finché possiamo, non dobbiamo permettere che i loro ultimi attimi su questo mondo siano macchiati di solitudine e sofferenza… chiamiamoli più spesso, andiamo a far loro visita, portiamoli “a spasso”, ascoltiamo i consigli che ci danno… Dopo sarà troppo tardi.
    I dati sull’età dei manager italiani: Si tratta di un esplorazione chiaramente preliminare, dalla quale, tuttavia, emergono alcuni dati interessanti.
    I top manager italiani sono in media leggermente più vecchi dei loro colleghi americani.(dati: Forbes)
    I politici italiani sono nettamente più vecchi dei loro colleghi di altri paesi. l’anzianità dei nostri politici è la manifestazione di un fenomeno di gerontocrazia che riguarda la società italiana nel suo complesso.

  8. alfred scrive:

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    Un vecchio collega mi ripeteva sempre a me ragazzino:
    ‘o ca-ado e o freido, no le l’han mai mangiou nissciun.
    ( il caldo e il freddo non se li sono mai mangiati nessuno)
    Allora la sera, d’estate si usciva, si andava ai giardini, al parco chi aveva la fortuna di averne uno,si arrivava fino alla gelateria per una granita,per una fetta di anguria tenuta al fresco in un secchio d’acqua.
    Ci si portavano le sedie da casa e ci si sedeva fuori dal portone lungo il marciapiedi ed i nonni li raccontavano le loro storie.

    non avevano tv che qualcono impediva loro di guardare,
    ora i giovani sanno tutto: non hanno bisogno di loro per sapere
    che ieri…………………..

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