AGORÀ


Giulio ci invia le sue indignate considerazioni, chi vuol rifletterci su lo faccia

Ieri sera alla ore 20.30, sulla sette, dopo il tg di Mentana, la Gruber, dava inizio alla  alla sua rubrica: -ottoemezzo-.
Aveva come ospite Giuliano Amato.
Sicuramente molti di Voi l’avranno ascoltato.
Fra questi ascoltatori, c’ero anch’io.
Sicuramente le mie impressioni interesseranno a pochi, ma siccome faccio parte di quella grande famiglia che si chiama proletariato, Vi dico la mia.
E’ ovvio che le domande della Gruber giravano intorno al difficile momento.
Giuliano Amato, mi ha fatto più volte arrabbiare.
Ha fatto diversi esempi, mando a memoria, non ho registrato. “- Ci siamo trovati tutti su posizioni sulle quali non potevamo stare…con la non consapevolezza che non potevamo permettercelo. Poi ci siamo accorti che, quella scatoletta, non aveva al suo interno più carne…-”
Ma Vi rendete conto?
A noi, di quella scatoletta, non ci è toccata neanche la gelatina, si sono leccati tutto, tutto.
Continua ancora il buon Amato : “- Ci siamo trovati tutti, tutti sul Titanus, quando sapevamo che non sarebbe stato possibile. -”
Figlio di …buona donna, te! E tutti gli altri come te, non solo avete navigato sul Titanus, ma avete vissuto sul Transatlantico a spese della collettività. Vi siete riempiti la pancia al Ristorante Italiano, scegliendo piatti prelibati con i nostri soldi.
Mia moglie condivideva la mia disapprovazione.
Alla domanda finale della Gruber, la quale gli chiedeva quando prendeva di pensione, con la massima tranquillità, ha detto che prende in tutto (perché ne percepisce diverse) quasi 20.000 euro al mese pulite.
Anche  mia moglie: infermiera, una vita a pulire il sedere degli ammalati, più o meno si aggira su quella cifra.
E’ andata in pensione con neanche 1.000 euro, capito Amato? Capito amici o compagni, come preferite?
Vi rendete conto quanti Amato ci sono?
Vi rendete conto quanto prendono?
Vi rendete conto che hanno il muso come il posteriore?

Poco tempo fa, vi erano degli operai che protestavano con delle forche di cartone, dissero che erano alla disperazione perchè non arrivavano a 1000 euro al mese, e che, quelle forche, sarebbero da utilizzare, sostituendole con quelle di ferro per mandarli tutti a casa.
Io sono con loro. E questa volta mi firmo a caratteri  cubitali.  Mio padre, sfruttato cavatore, mi ripeteva che: “quando uno dice la verità, non deve aver timore”
GIULIO SALVATORI

32 Commenti a “Considerazioni di Giulio Salvatori”

  1. renato.sacchelli scrive:

    Caro Giulio,
    è vero. Quando una persona dice la verità non deve aver alcun timore. Ma parafrasando la canzone di Caterina Caselli debbo dire che…la verità ci fa male lo so….A me fa molto male sapere come sono trattati i lavoratori con magri salari e con figli da allevare e mandare a scuola, affitti, bollette gas, corrente elettrica acqua e quant’altro da pagare, mentre alti emolumenti vengono corrisposti a politici,alti burocrati, e dirigenti di grandi società ed istituti di credito, chiamati tutti per la loro competenza, ad occupare poltrone importanti. Ci sarebbe da scrivere un libro su queste storture della politica amministrativa. E’ vero che chi svolge mansioni di grande responsabilità debba essere ben pagato, ma su questo punto bisogna fissare dei paletti se si vogliono evitare gravi squilibri, come ci è dato di vedere in questi giorni, a causa della grave crisi che stiamo soffrendo. A mio parere coloro che sono nella sala dei bottoni, oltre ad essere ben pagati, debbono sentirsi gratificati per il bene che essi svolgono a favore di tutta la collettività nazionale.
    Il lavoro dell’uomo deve essere tenuto nella più alta considerazione. Senza i lavoratori non ci sarebbero neppure gli imprenditori perchà l’azienda è costituita dal capitale e dal lavoro. Mi meraviglia che l’uomo che sta sulla terra da millenni viva nel 2o12 una grave crisi che sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale.
    Caro Giulio, concludo col dirti che condivido quanto ti ha dettato il tuo nobile cuore. Grazie,
    Renato Sacchelli

  2. lieta scrive:

    non eran cavatori eran operai buoni ke ne avevan di cartone

  3. lieta scrive:

    caro lorenzo, giulio parlava di forconi di cavatori, credo ke la giustizia ultima li manderà a quelli di devil, cmq era pe mette po’ de pepe, serve per scava cerca’ i sapienti i saggi, spalà quel concime ke loro devon diventà i ladri del mondo verità ciao

  4. riccardo2.co scrive:

    Commenti abilitati fioriscono in un destino decrepito,
    di una società , sanguinante, e ferita.
    Che naviga nel mare della corruzione.

  5. riccardo2.co scrive:

    Commenti abilitati caro amico mio, mi permetto di aggiungere a tutti i commenti, un mio modo di vedere e condividere il nostro odierno disagio alla mia maniera, molto stampalata ma che ci vuoi fare è l’età,
    NEPOTISMO
    Ho letto un milione di lettere,
    che non dicevano niente!
    Mitico carnevale di segni
    Che esaltano, ed’ illuminano,
    una combinazione funambolica,
    di strane allegorie che la luce dissemina.
    Grottesca carovana senza senso
    che traspare nell’aurea di lettere grottesche.
    Figure ellittiche, di punti e virgole
    magia del foglio di carta,
    dove vivono, le avidità che si cibano,
    affamate delle pagine di un libro.
    Non importa che lo dica, o quando lo dica.
    Ciò che importa è certamente,
    questa euforia bagnata di parole,
    che pendono come alghe,
    da un umido sito, placando questa sete di spazi.

    Da cogliere senza profanare.
    E l’anima enigmatica vaga nell’immortale,
    piroetta dello scritto.
    Nepotismo.
    la terra trema sotto i nostri piedi,
    al centro della terra palpita il nucleo
    del potere, con quella maschera sorridente,
    per coprire lo sguardo diabolico
    dell’ignoranza della gente.
    Mentre il nepotismo impera,
    sull’accaparramento insolente.
    L’inettitudine cresce sotto la protezione,
    di chi tiene la strada dell’ignoranza aperta,
    E si riempie di soddisfazione per il frutto ottenuto.
    Coltivando in se un retrogusto sprezzante
    di chi detiene una ignoranza viziosa,
    mentre in silenzio gode,
    per il lavoro che decade.
    Mentre le ataviche immoralità del disprezzo,

  6. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati buongiorno approvo l’ultimo commento di giulio grazie la penso come te

  7. paul candiago scrive:

    Gentile signora Paola, non so se condividera’ questa verita’ valida per le persone, societa’ e popoli: Si raccoglie sempre quello che si e’, o altri, hanno seminato e fra una seminagione e l’altra possono passare generazioni.
    Alle volte le circostanze non sono quelle che vogliamo o desideriamo un modo di vivere diverso.
    Volendo, penso, c’e’ ancora tanto posto nel mondo per un angolino che faccia per i propri gusti. Per vivere ora la vita, il tempo: sono le sole temporaneita’ che ci sono concesse fra due punti tra i quali avverare i sogni.
    Le auguro il meglio per suoi sogni, Paul

  8. Giulio Salvatori scrive:

    Consentitemi di ringraziarVi per aver discusso e commentato il mio intervento. Per qualcuno, sono stato pesante o, -con toni forti e provocatori- come dice Angelo, che ringrazio.Ma non ce l’ho fatta ad essere più dolce.Gente di Eldy :- Siamo tutti adulti e, grazie al cielo, non ancora invasi dalla demenza senile. La nostra voce è importante, le nostre proteste vengono lette etc. Non smettiamo di dire quello che pensiamo. Abbiamo il diritto-dovere di farlo ,per un domani migliore.Che la nostra protesta sia di stimolo, come dice Francomuzzioli, per i giovani.Io, sono solo un piccolo uomo che cerca di gridare e protestare verso le ingiustizie .Non cerco ne cattedre ne applausi. E vedete, proprio stamani apprendo dal telegiornale che , nella manovra firmata dal Capo dello Stato, si legge che la :-TRATTENUTA A CARICO DEI PARLAMENTARI E’ STATA RIDIMENSIONATA- Non so in che termini, ma è l’ennesima porcata di questi mascalzoni. E sapete perchè? Perchè sono loro che legiferano, non noi. E la polizia ha attaccato i dimostranti nelle piazze di Roma. Non aggiungo altro . MEDITIAMO GENTE, MEDITIAMO .

  9. Lorenzo.rm scrive:

    Lieta, meglio un “cucchiaino da dolce”, no? Ti abbraccio.

  10. sandra vi scrive:

    Non ho visto la trasmissione,ma ho letto con tanta amarezza e iindignazione l’articolo di Giulio,anche se nn ha fatto che puntualizzare quello che giorno per giorno sta capitndo nel ns ‘bel paese’

  11. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati bè comunque chi non fa fatica di arrivare a fine mese chi può andare ancora in vacanza chi ha soldi in banca è proprietario di chi può andare ancora al teatro al cinema chi puo comprare tuttui i giorni i giornali riviste ha magari una villa chi puo andare al ristorante e non deve fare la cresta sulla spesaecc. ecc. chi vuole aggiungere agginga è difficile che capisca che senta in fondo al cuore la fatica che noi con digniotà viviamo tutti i giorni

  12. lieta scrive:

    lorenzo ke te senti na forchettina da dolce ke punzecchia un cicin il tuo b certo ke non si voglion + violenze nei cambi della società ma la solerzia perkè la fratellanza sia migliore annaspa troppo, dove son i saggi i mediatori veri gli intellettuali validi le persone portatrici di vera pace e concordia, ci voglion migliaia di comunità di sant’egidio ciao ahaha sdramatizo un cicin o un ciciun

  13. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati buongiorno giulio ho visto anche io quella trasmissione condivido tutto quello che dici sono veramente indignata che non è niente disgustata e schifata. quando gli ha chiesto ma lei ha una pensione si è arrampicato sugli specchi ma chi gli da diritto a questri di prendere cosi tanto di vivere sulkle nostre spalle. la mia famiglia non arriva a fine mese con i mille euro ci priviamo di tutto dobbiamo fare la cresta sulla spesa. io sono una excassintegrata e non ho piu trovato un lavoro con i diritti non avro pensione. perche uno che suda e lavora deve vivere con le briciole che ci lasciano oltre tutto morire sui posti di lavoro come succede ogni giorno. è vergognoso cosa dobbiare fare per togliere tutti questi porci che sbafano su di noi che ci prendono a schiaffi che tolgono le risorse che fanno classi pollai. i ricchi sempre piu ricchi e noi sempre piu poveri ma la nostra dignita ci porta ogni giorno a non mollare

  14. Giulio Salvatori scrive:

    Grazie Galante dell’integrazione.

  15. ANGELOM scrive:

    Sicuramente Giulio, con il suo articolo dai temi forti e provocatori, ha voluto scuotere le coscienze di noi eldyani, spesso distratti e poco attenti alle difficoltà che stiamo vivendo. Anche io mi sono irritato e stupito bifronte all’indifferenza di Giuliano Amato, che sollecitato dalla giornalista Gruber a rispondere su temi importanti della crisi economica, ha tergiversato senza dare né spiegazioni né suggerimenti, né rassicurazioni. Anche nella mia città dove ogni giorno si perdono posti di lavoro, la crisi delle famiglie medie è forte, si assistono sempre di più manifestazioni in piazza per rivendicare i diritti elementari. I Centri di Assistenza sono sempre più frequentati da famiglie che fino a qualche tempo fa riuscivano a vivere decorosamente, vivendo questa situazione con vergogna. La crisi economica sottovalutata dal nostro governo e da noi cittadini, deve essere arginata e risolta con provvedimenti seri ed efficaci. Se ce la facciamo cerchiamo di essere ottimisti.

  16. galante scrive:

    Giulio, approvo tutto quello che hai scritto. Ti sei solo dimenticato di scrivere, che quando il signor Amato era ministro, dalla sera alla mattina ci rubò i soldi che avevamo in banca.

  17. GuglielmoCa scrive:

    Commenti abilitati

  18. marisa8.bs scrive:

    non ho visto il programma perchè nel vedere amato ,ero sicura che mi sarei arrabiata ,avendolo gia sentito tante volte ,sono d’accordo con tutta l’indignazione espressa da giulio anche se poi alla fine loro se ne fregano se gli italiani stanno male, loro stanno benissimo

  19. paolacon scrive:

    Giulio, come hai ragione; c’è una povertà dignitosa, silenziosa, tanta, nuova, ma allo sconforto più totale.

    Riporto parte dei dati del: Rapporto Istat del 23 maggio 2011, a conferma di quanto detto.
    Circa un quarto degli italiani (precisamente il 24,7% della popolazione, pari più o meno a 15 milioni di persone) «sperimenta il rischio di povertà o di esclusione sociale»: si tratta di un valore, ha fatto notare l’Istat nel suo Rapporto Annuale, superiore alla media dell’Unione europea, che è del 23,1%.

    Nel dettaglio, il rischio povertà riguarda circa 7,5 milioni di individui (il 12,5% della popolazione), mentre altri 1,7 milioni di persone (il 2,9%) sono in condizioni di «grave deprivazione» e 1,8 milioni (il 3%) in un’intensità lavorativa «molto bassa». Si trovano in quest’ultima condizione l’8,8% delle persone con meno di 60 anni.

  20. Giulio Salvatori scrive:

    Lorenzo.I cavatori sono sempre scesi nelle piazze senza forconi.Io sono figlio di un cavatore e, non credo di essere violento.Ho riportato le dichiarazioni di quei lavoratori. Dice però un vecchio saggio che :- La fame toglie il lupo dalle tane -Famiglie che sono alla fame, alla disperazione, sono ormai tante , troppe. Da noi, le Associazioni di volontariato,le parrocchie, raccolgono cibi a lunga conservazione per donarli a certe famiglie.Io non so voi dove vivete, forse è un’altra Italia .

  21. edis.maria scrive:

    Paola hai esattamente ripetuto ciò che intendevo dire: nessuno l’ha fatto, perchè nessuno vuole rinunciare a nulla.

  22. paolacon scrive:

    Edis, non l’hanno voluto risolvere perché non faceva comodo, a chi avrebbe dovuto risolverlo, il farlo; nessuno vuole perdere i propri privilegi come ricordi giustamente tu, siano essi grandi o piccoli. Nessuno è disposto a fare un sacrificio, nemmeno il più piccolo.
    Tante ragioni del comportamento degli italiani vanno ricercate a monte, nella loro storia, ma in un momento come questo così difficile per tutti, sarebbe stato davvero onorevole se gli “ONOREVOLI” avessero dato un esempio eclatante e generoso.

  23. edis.maria scrive:

    Aggiungerei la mia firma alla lettera di Chiara Moretti, perchè la penso nello stesso modo!Vorrei chiedere a tutti coloro che leggono se ,solo dopo l’intervista a Giuliano Amato ,si sono resi conto dell’enorme debito pubblico che l’Italia ha accumulato negli ultimi 50 anni e per i quali dovremo fare sacrifici enormi noi e soprattutto i nostri figli, per pagarlo? Da anni questo era un discorso ricorrente ,ma sottovalutato anche da noi. Vergognoso l’ammontare delle pensioni dei politici, vergognosa l’attuale manovra e vergognoso che in nessun campo si voglia rinunciare ai propri privilegi, grandi o piccoli.I governi si sono succeduti, destra e sinistra, ma chiaramente questo problema non HANNO VOLUTO RISOLVERLO NESSUNO!

  24. Lorenzo.rm scrive:

    Fermo restando il fatto che condivido nel merito l’articolo di Giulio, non mi sento minimamente di consigliare azioni violente di contestazione, che non servono se non ad aggravare i problemi. L’unica strada è la modifica democratica delle cose che non vanno, come ad esempio lo scandalo delle superpensioni, e per le modifiche ci sono gli organi istituzionali e le consultazioni elettorali e non certo le rivolte di piazza. Chiunque abbia voluto proporre alternative di tipo violento ha portato il popolo non a risolvere i problemi ma ad aggravarli inesorabilmente. Vorrei, per cortesia, essere sì contestato ma civilmente. Quanto al mio status rammento che ho lavorato tutta la vita come ricercatore e dirigente d’azienda ed ho un’unica pensione che, con questi lustri di luna, non ha anch’essa alcuna sicurezza per il futuro.

  25. lucia1.tr scrive:

    L’analisi di Giulio, dai toni forti ed esacerbati, a Antonio Amato ospite alla 7, è l’espressione del pensiero che molti di noi ascoltatori avremmo voluto scrivere. La cosa che a me ha dato più fastidio, oltre la cifra iperbolica della sua pensione, maturata in pochissimi anni di presenza in Parlamento, è stato l’atteggiamento distaccato,evasivo e non curante alle continue domande della Gruber. I suoi continui, no so, forse, non era prevedibile, il non trovare nessuna giustificazione e soluzione ai gravissimi problemi che stiamo vivendo è vergognoso. Un politico che ha ricoperto cariche importanti doveva fare un’analisi veritiera, criticare e proporre soluzioni per arginare questa crisi che ogni giorno si fa più pesante. I giovani sono scandalizzati e indignati e hanno ragione quando affermano che la nostra generazione ha fatto i debiti ed giusto che li paghi, le nostre pensioni vengono pagate con il loro lavoro, c’è il pericolo caro Giulio che da un momento all’altro non vengano più pagate.

  26. lieta scrive:

    e dietro i loro completi gessati scuri blu ke dovrebbero mostrarli signori non so altro ke sepolcri imbiancati zuppi di vermi larve in subbuglio de moltiplicatione de morte

  27. lieta scrive:

    quelli sono pazzi, non si rendono conto ke se ci sarà resa dei conti, se non qua di là, saran abbattuti da forconi davvero, maggior ragione quelli di satana, e poi fan anke i moralisti e magari so pure cattolici, ma la chiesa si rende conto o glie sta senz’altro ben delle sue connivenze, quando leggo ke uno va in pension regala 9000 libri e altro, ke questo ha tendenze proletarie, ma quanto so costati 9000 libri ad personam va be sempre indignados ciao

  28. albamorsilli scrive:

    Chiara MOretti nela sua lettera è stata molto ma molto diplomatica, ha girato attorno a tutti i sui concetti
    anche se espressamente ordinati e logici
    loro non meritano lettere educate, ma solo dei grandi calci nel sedere per farli alzare dalle loro poltrone dove hanno messo la colla,

  29. anna6.lc scrive:

    ho letto quello che hai scritto, condivido tutto è quello che
    ho pensato io stesso, quando ho seguito quel programma.
    Bravo.

  30. franco muzzioli scrive:

    Caro Giulio……e Amato non è neppure uno dei peggiori !!!!!!
    Il reddito di Berlusconi nel 2011 è cresciuto di 9 milioni di euro (una trentina globalmente)……e qualcuno continua a votarlo!
    E’ tanto che parlo di piazza , di rabbia, di ingiustizie ,ma non auspico la discesa con i forconi di un simpatico maledetto toscano o di un sanguigno emiliano …..over…..decisamente over , …vorrei vedere in piazza i giovani , tanti giovani , tutti i giovani,
    .

  31. albamorsilli scrive:

    come sono contenta dinon aver segiuto la trasmissione mi sarei tanto arrabiata che qualcosa avrei tirato alla mia tv ecosì partiva anche lei tanto con la pensione che ricevo ne compro una al mese.
    Giulio io sono come tua moglie me ho pulita di MERCOLED^e mi ritrovo con le mani sporche di quella che ho pulito
    Vigliacchi è ora di finirla di prenderci in giro, io vivo molto meno do 20mila euro all’anno lui al mese vergogna !
    spero tanto che gli italiani si svegliano dal tepore che sono caduti, io sono pronta a diffenere i proletari che onestamente hanno lavorato una vita e si ritrovano le bricciole

  32. paolacon scrive:

    Mi sento di riportare la lettera di Chiara Moretti
    a voi commentarla

    Signor Presidente della Repubblica, signori presidenti di Camera e Senato,
    mi chiamo Chiara Moretti, ho 30 anni e abito in provincia di Torino.

    Pur sapendo che questa lettera molto probabilmente cadrà nel vuoto, io desidero trovare tutte le maniere per comunicavi la mia completa indignazione per l’attuale situazione politica italiana e una pressoché totale sfiducia nei Vostri confronti. Vi vedo arroccati in una specie di Olimpo nel quale Vi siete messi, lontani anni luce dai cittadini e troppo spesso dai loro problemi.
    L’attuale politica italiana è ogni giorno al centro di scandali, di tafferugli tra governo e opposizione degni di una telenovela, con tanto di colpi di scena e voltagabbana; di movimenti da capogiro di denaro e privilegi che stonano del tutto con la situazione economica del Paese; di articoli giornalistici nazionali ed internazionali che evidenziano sempre di più (con mio sommo imbarazzo) l’inadeguatezza e il ridicolo dei componenti del nostro Parlamento.
    Nel momento in cui all’Estero i politici ed altre personalità importanti si dimettono per una laurea ottenuta copiando, o per il calo dell’apprezzamento del loro lavoro da parte dei cittadini, io mi chiedo come sia possibile che l’arroganza del Presidente del Consiglio non solo non gli permetta di dimettersi alla luce di tutti gli scandali e processi in cui è coinvolto, ma di scagliare insulti contro coloro che rappresentano la giustizia e contro lo stesso popolo, che dovrebbe governare in tutt’altro stile e sobrietà, e con una serietà che gli manca completamente.
    Non solo non mi sento rappresentata da questo Governo sempre più spaccato, io mi sento presa in giro da esso, ed insieme ad esso da tutta la scena politica italiana, e da Voi che permettete che tutto questo continui ad andare avanti.
    Dal mio canto ho imparato quanto sia importante la partecipazione attiva (e legale) dei cittadini alla vita e alla salute del Paese, e continuerò ad essere attiva in questo senso per cercare di migliorare sempre di più, dalla raccolta differenziata all’impegno politico civile, il mio Paese, fino a che non mi stuferò di combattere i mulini a vento e non me ne andrò all’Estero, perché la vita è una sola e ho il diritto di viverla bene.
    Cordialmente,
    Chiara Moretti

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