Questa lettera scritta da Dacia Maraini e indirizzata a Veronica Lario riscontra in pieno il mio pensiero di solidarietà nei confronti della Lario , e di tutte le donne che, se pur con meno ricchezze e potere dell’ex coniuge, si trovano in uno stato di sconforto.

Cara Veronica, questa lettera giace sul mio tavolo da settimane. Mi tratteneva il riserbo di fronte a una persona riservata come lei.
Ma quando ho letto che si sente sola e abbandonata ho pensato che era giusto comunicarle pubblicamente la mia solidarietà.
Che le assicuro è la solidarietà di molti italiani, sicuramente più di quanti lei sospetta. La mia è una solidarietà impregnata di indignazione.
Il linciaggio nei suoi riguardi, soprattutto dai giornali vicini a suo marito, è feroce, rancoroso e punitivo.
Vorrei ricordare loro che la brutalità che usano, oltre a colpire lei, ferisce tutte le donne.
Perché denuncia una mentalità razzista, un atteggiamento culturale offensivo nei riguardi dell’altro sesso. Come a dire: tacete e state a casa.
Qualsiasi prepotenza o abuso denunciate certamente sarà per ragioni volgari: gelosia, invidia, paura di perdere potere e denaro.
Purtroppo non si tratta di una novità: sta montando di questi tempi una nuova misoginia, fatta di una falsa ammirazione per le bellezze femminili che nasconde aggressività e disprezzo.
Un virus insinuante che ha contagiato, oltre una quantità di settimanali e di giornali anche molto linguaggio della classe politica, e appare tutti i giorni, brillante e festosa, in tante trasmissioni che entrano nelle case italiane.
Come interpretare questa rabbiosa intolleranza verso il genere femminile?
Forse le donne stanno diventando troppo brave: le migliori nelle università, le migliori nella pedagogia scolastica, le migliori in tante professioni.
Questo certamente mette in discussione la supremazia culturale maschile che per molti deve rimanere alla base del rapporto fra i sessi. Altrimenti «botte», come strillano i prepotenti.
Anche nel suo caso si sta ricorrendo alle «botte» mediatiche.
Perché taccia.
Cosa conta la sua dignità, il suo pensiero, le sue preoccupazioni di fronte a un marito che, secondo lei, è caduto in preda a una erotomania senile?
Più i giorni passano e più risulta chiaro che le parole dure ma limpide da lei pronunciate non solo dichiarano il vero, ma rivelano solo una parte della gravità della situazione.
Un uomo dalla grande responsabilità politica che si è esposto gridando e minacciando la propria moglie che lo redarguisce e gli chiede con fermezza il divorzio non è né dignitoso né onorevole.
Qualcuno ha strillato al tradimento, qualcuno alla calunnia, qualcun altro al moralismo bigotto. Ma tutti sanno che un uomo che rappresenta una nazione non può comportarsi come un cittadino qualsiasi.
La sua condotta deve, non dico essere esemplare, tutti possono sbagliare, ma non può trascurare la trasparenza.
Doppiezza e menzogna sono pericolosi per un governante, in quanto si prestano ai ricatti.
I cittadini hanno il diritto di sapere se un loro governante sia in condizioni gravi di doppiezza e ricattabilità.
Questo non significa fare del moralismo, come è stato scritto, ma credere in una tenuta pubblica che deve suscitare stima e fiducia.

Dacia Maraini
27 maggio 2009

5 Commenti a “SOLIDARIETA’ A VERONICA”

  1. Anche io solidarizzo con Veronica e penso abbia fatto bene a chiedere la separazione.I mariti, con il tempo cambiano e in loro crescono altre esigenze, ad esempio, provare nuovi stimoli con minorenni o altro. Oltrettutto il marito che non ha altro da fare che organizzare festicciole in Villa Certosa con rappresentanti di altri paesi che si mettono “nudi” per essere a proprio agio. Veronica hai la mia stima e simpatia e non prendertela se qualcuno “destrorso” pensa che tu abbia un nuovo compagno. Le esisgenze e gli stimoli portano anche a questo.
    Con simpatia e stima.

  2. antonio2.LI scrive:

    Il problema secondo me andrebbe visto in ottica diversa.
    Non sono gli affari di Berlusconi che preoccupano. No come nel caso Clinton il problema è quello di una figura istuzionale che mente davanti al paese. E il fatto che menta è di per se gravissimo in altri paesi ma sembra che non lo sia affatto in Italia.Una figura istituzionale dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto.Poi che si dia ragione a lui o a lei è irrilevante è una questione privata.

  3. franco3.BR scrive:

    Cari amici, se ci riflettete un attimo potrete accorgervi che il modo di far politica, in Italia, ha raggiunto livelli ormai indigeribili anche per uno stomaco di struzzo. Il fatto di per sè, anche se riguarda un presidente del Consiglio, non dovrebbe più scandalizzare così come avveniva un tempo. D’altra parte,la vicenda Sarcozy, addirittura più complessa di quella Berlusconi, non ha riportato lo stesso clamore, nè nazionale, nè internazionale. La ragione di questo “scandalo” credo che sia, ormai, nell’incapacità per un’opposizione di fare l’opposizione e per per una maggioranza di essere un tantino meno arrogante. Tutto qui. Nei fatti, di per sè, non esistono le motivazioni per giustificare una “dichiarazione di guerra” ma, purtroppo, nel modo di “trattare i dati” esistono, e come! Anche con Prodi Presidente del Consiglio, all’epoca, l’opposizione raggiunse toni più o meno esecrabili ed anche allora l’opposizione fu “aiutata” dall’interno della maggioranza a far cadere Prodi. Solo che questa volta ci si sta attaccando ad una baruffa di famiglia considerandola come un episodio di valenza politica nazionale. Ahimè! In tutto ciò mi preoccupa solo una cosa: dove andremo a finire?

  4. lorenzo.RM scrive:

    Nadia, condivido anche la tua ironia. Io ho avuto sempre l’impressione che noi comuni mortali, con certi mondi, con certe persone, con certe situazioni, non abbiamo nulla a che spartire. E poi, se ci pensi, tutto quello che succede rimbalza sui giornali, con le botte e le risposte. Oddio, basta. Ma mi rendo conto che non puoi cambiare le cose secondo le tue preferenze. La persona comune spesso sceglie il silenzio. E’ una scelta obbligata e non giusta in termini ideali, perchè ognuno di noi dovrebbe reagire alle ingiustizie e dire la sua. Ma spesso è una scelta obbligata per non farsi coinvolgere in avventure di cui non conosciamo l’effettiva realtà.

  5. nadia4.RM scrive:

    ANNAMARIA …TUTTO VERO PERO’ SONO DELL’IDEA CHE I PANNI SPORCHI SI DEBBANO LAVARE IN CASA. INVECE DI FARE TUTTO QUEL CAN CAN LA SIGNORA VERONICA LARIO POTEVA BENISSIMO ALZARE IL TELEFONO..COME FACCIAMO NOI COMUNI MORTALI.RIGUARDO AL POLITICO CHIUNQUE ESSO SIA…NN MI INTERESSA QUELLO CHE HA FATTO IN PRECEDENZA NE LA SUA VITA POLITICA,MI INTERESSA CHE GOVERNI BENE. nn per questo mi riferisco a berlusconi POVERA SIGNORA LARIO …COSI’ GIOVANE E CON UN QUASI EX MARITO PIUTTOSTO ANZIANOTTO MA SOPRATTUTTO CON UN FORTE ASSEGNO DI MANTENIMENTO….QUANTO MI DISPIACE

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