il 2 febbraio:
la Candelora con i suoi detti, e le sue tradizioni e la ricetta delle crêpes.
La commemorazione della presentazione di Gesù al Tempio, 40 giorni dopo la sua nascita ed anche la benedizione delle candele; tutto questo lo sappiamo bene.
Io vi dò un detto in dialetto
« Col dì de’a Candeòra
de l’inverno semo fora;
ma se piove o tira vento,
de l’inverno semo ancora ‘rento. »
(dialettale veneto)
Mi pare che più dentro di così con neve in tutta Italia…
C’è una leggenda, che risale al quinto secolo, che dice che le crepes hanno avuto origine un giorno di Candelora. Infatti Papa Gelasio avrebbe sfamato i pellegrini, provenienti dalla Francia, con sottili sfoglie di pasta fritta. I francesi chiamarono questo cibo “crepes” cioè, ‘arricciate’ (dal latino, “crispus”) e da allora, in Francia divenne il dolce tradizionale del 2 febbraio e si dice anche che, quando si rovescia la crepe nella padella si debba esprimere un desiderio. Ma tenendo anche una moneta in mano… é importantisimooooo!
Oggi, come ogni anno, faccio le crespelle dolci e nel quadro del “non ci credo, ma lo faccio ugualmente” mentre friggo le crespelle tengo una moneta in mano.
Io vi dò la ricetta… poi fate come volete…
Ma mi piacerebbe sapere se ci sono altre tradizioni speciali per il giorno della Candelora!!!!
Crêpes
Per circa 6 persone
Tempo di preparazione una mezzoretta
125 g farina
2 grosse uova
60 g zucchero
50 cl di latte intero
Un cucchiaio olio vegetale
del sale
40 g burro
Mescolare tutti gli ingredienti eccetto il burro
Deve risultare una pasta fluida e densa della consistenza della panna liquida
Lasciare riposare un po’
In una padellina sciogliere un poco del burro e mettere una mestolata dell’impasto
Fare la crepe girando la padellina affinché il liquido si distribuisca bene sul fondo
poi con un colpo secco e con una moneta nella mano fare saltare la “frittatina” per farle cambiare di verso e farla dorare dall’altro lato
Se si attacca al soffitto non preoccupatevi, ricominciate: sciogliere il burro, mettere una mestolata e cercare di non farle più appiccicare al soffitto.
Spolverate le crepes sopravvissute di zucchero al velo e buon appetito
grazie Paul buonissima ricetta
Un’ altra ricetta molto semplice per pappardelle=crepes (cosi’ le chiamava un mio goloso amico di Sondrio):
4 cucchiai di fior di farina
2 cucchiai di zucchero
1 uovo fresco
2 cucchiai di latte
Un pizzico di sale
Aggiungere acqua fredda fino a consistenza dell’impasto come miele d’estate.
Dopo aver malmenato l’impasto con un frustino per due minuti
lasciarlo riposare dalle battute ricevute per 10 minuti.
Cottura: Padella(teflon)un poco imburrata a fuoco medio.
Versare la pastella in modo da formare una “pizza” non piu’ spessa di 3-4 mm. in relazione al diametro della padella.
Lasciare che la “piada” sia sufficintemente cotta per poterla girare con una paletta e cucinare anche l’altra “faccia” fino a color dorato.
Servire la “pappardelle” tiepide, spalmate con marmellata di arancie, o di ciliegie, o miele,o sciroppo di acero,..ecc. a ognuno il suo gusto e arrotolare.
Per bambini un bicchiere di latte e per adulti una tazza di caffelatte.
Buon appetito a tutti’ Paul
Ottime le tue crepes Paola ,ma prova nn mettere olio.Quando la pastella e’ pronta ,ungi la padellina con un pennello appena intriso di burro fuso mentre la scaldi.
ALBA, in Grecia quando una donna ha avuto un figlio resta in casa per 40 giorni, pero’ va in chiesa accompagnata da un’amica portando un grosso cero e si fa benedire dal “POPE” prete.Il cero resta in chiesa.Anche mia figlia ha fatto cosi’
Oggi invece a Milano si festeggia s.BIAGIO ,protettore della gola .Secondo la leggenda si deve mangiare la fetta del panettone tagliato a Natale e messa via per questo scopo.
Commenti abilitati
DA:ricette.giallozafferano.it/Crepe-Suzette.
Nonostante la tradizione incoroni la Francia come patria della crepe suzette, in realtà questa prelibatezza è una produzione monegasca.Legate alla nascita della crepe suzette ci sono due versioni: la prima versione narra che sia nata dallo sbaglio di un giovane apprendista di nome Henry Charpentier , al servizio del grande chef Auguste Escoffier, al “Cafè de Paris”, di Montecarlo.Sembra che Charpentier stesse preparando una crepe a Edoardo VIII, principe del Galles e preso dall’emozione abbia fatto cadere del liquore sulla crepe che a contatto col fuoco si infiammò Per non fare aspettare ancora il principe, il giovane apprendista assaggiò il dolce e trovandolo delizioso lo inviò al tavolo di Edoardo VIII che richiese addirittura il bis.Terminato il pranzo, il principe chiese al giovane il nome dello squisito dessert che gli era stato servito e Charpentier rispose prontamente “Crepe Prince de Galles”; il principe, però, chiese che venisse dedicata alla bellissima figlia di un suo amico che stava pranzando con lui …Suzette!Secondo un’altra versione, la crepe suzette sarebbe stata ideata dal maÎtre Josèph del ristorante “Marivaux” di Parigi nel 1897 in onore di una bella attrice dell’opera di nome Suzette.
Quel marpione di – Danny Kaye preferisce “mangiarsi” una bella e deliziosa Signora(che ama) alle crepe suzette! CHIAMALO “STUPIDO”!!! IO…( SCUSATE), ME LE MANGEREI… TUTTE E DUE.
http://youtu.be/LWnbC7PfGR0
I Love Your Crepe Suzette – Danny Kaye
LIBERAMENTE TRADOTTA CON L’AIUTO DI GOOGLE TRANSLATE
Signora, mi piace la tua crepe suzette
Credo che le tue crepe suzette siano meravigliose
Ma per il momento consentimi di dimenticare
Tutto sulla sue crepe suzette
Signora, mi piace il tuo soufflé di formaggio
Penso che il suo soufflé di formaggio è meraviglioso
Ma quando mi guardi in quel modo
Come faccio a mangiare soufflé di formaggio
Mi dispiace dire che non sei disposta
a sederti al mio tavolo
Saresti più deliziosa
tieni Conto che tu sei il mio piatto preferito
Signora, se non mangio un boccone
Non è perché ho ??perso l’appetito
Sai cosa penso
Signora sono venuto qui per amore
Mi dispiace dire che non sei disposta
a partecipare al mio tavolo
Saresti più deliziosa
tieni Conto che sei il mio piatto preferito
Signora, se non mangio un boccone
Non è perché ho ??perso l’appetito
Sai cosa penso
Signora Sono venuto qui solo per amore
Anche da me Buona domenica della candelora. E giù a mangiare questi deliziosi dolci, che hanno la caratteristica di essere leggeri (come peso), fragranti e appetitosi.
la festa della candelora ricorda anche la purificazione delle partorienti specie dopo un figlio maschio.
difatti una usanza che è sparita, ma io appartengo ancora a quelle donne che per 40giorni non uscivamo di casa, la nostra prima uscita era recarsi in chiesa per la benedizione con il cero acceso simbolo della luce, ci portavamo il cero a casa elo mettevamo vicino alla culla.
anche questo fa parte dei ricordi e tradizioni
……Ah! la “crepe susette ” (nome della figlia del Principe di Galles alla quale il grande Charpentier dedicò questo squisito piatto).Dolcezza infinita annegata nel Grand Marnier e spesso flambata.
Ma vi vorrei raccontare di nostri cugini poveri : i borlenghi e le zampanelle, poveri perchè non haano l’uovo ,ma gli ingrdienti son sempre gli stessi…..latte stemperato in acqua ,farina, sale e pizzico di zucchero. procedimento lo stesso .Ne esce una via di mezzo tra la crepe il il pane carasau ,molto più morbido sottile e croccante ai bordi.Viene condito con la “cunza” ,amalgama di lardo, parmigiano rosmarino ed un sentore d’aglio.Questa delizia si chiama Borlengo se è ad est dell’acqua (per acqua si intende il fiume Panaro), mentre all’ovest dell’acqua si chiama zampanella.Io che abito anche a Montese(ad ovest dell’acqua),mangio favolose zampanelle che nascono più sottili del borlengo. Si possono condire anche con Nutella, verdure e gorgonzola, prosciutto di Parma e scaglie di grana o marmellata di Mirtilli.
Vive la France! Ma viva anche le ruspanti montagne Modenesi.
Per una crepe così buona ci sto anch’io, ottima ricetta, bella presentazione… grazie. Buona Domenica della Candelora a tutti.