Marc ci propone un articolo di economia, decisamente stimolante e che ci può fare molto riflettere: buona lettura.
Mi è capitato di leggere in rete un articolo molto interessante di Roberto Albanese (ha scritto anche un libro) sulla democrazia del benessere.
L’articolo fa riferimento al (WBD) Well-being democracy (Democrazia del benessere). “The Economist” (quotidiano finanziario-culturale inglese) ogni due anni analizza 167 NAZIONI e valuta il grado di democrazia con il democracy index (indice di democrazia), assegnando a tali nazioni un punteggio che va da 0 a 10. Nella valutazione del 2010 la Norvegia è stata il paese più democratico con un punteggio di 9,80; all’ultimo posto la Corea del Nord con un punteggio di 1,08. L’Italia si trovava al ventinovesimo posto con un punteggio di 7,83.
Una società occidentale è misurata dal (BIL) Benessere Interno Lordo.
I paesi scandinavi, sono un esempio lampante di tale democrazia. Le democrazie così chiamate “perfette” (Norvegia, Svezia, Danimarca, etc), sono quelle democrazie dove il Benessere Interno Lordo è largamente diffuso e distribuito equamente. In Svezia, non esiste il ricchissimo o il poverissimo, perché il ricco non ha interesse ad esserlo. Se una persona guadagna all’incirca 65.000 € arriverebbe a pagare il 67% di tasse (l’evasore fiscale non paga le tasse certamente non perché possiede poco, ma perché, vuole possedere di più).
Tutta questa pressione fiscale permette al governo (avendo le casse piene) di dare, distribuire, realizzare, sevizi validi e efficienti per tutti i cittadini. In più la Norvegia in modo lungimirante (primo esportatore di greggio d’Europa), ha accantonato le sue enormi imposizioni fiscali per convertirle in futuro in energie alternative rinnovabili e, nel contempo, grazie a tale fondo, ha saputo (insieme alla Svizzera) nel 2009, sopperire ai contraccolpi del debito pubblico (verificatosi in altri paesi).
Tali riserve, con gli interessi maturati, hanno permesso oltre ai benefici di ottima qualità per i cittadini, anche un forte stimolo a pagare le tasse.
Gli Stati Uniti sono una vera democrazia? No! Perché le diversità tra ricchi e poveri sono estreme! Lo stesso vale per l’Italia. Esse sono definite dal democracy index delle democrazie “imperfette”.
In termini pratici, nella società è del tutto plausibile che il singolo possieda un grande capitale, frutto generazionale di ricchezze patrimoniali familiari. Quello che non è plausibile è che il singolo cerchi di incrementare all’infinito, senza limiti tale ricchezza. Così facendo, diventa un parassita della società! In altri termini, l’accettazione della società (cioè il farvi parte) deve portare come vincolo il limite della ricchezza, tale profitto non deve beneficiarne in modo esagerato solo il singolo, ma anche la società.
Il benessere fa una distinzione fra ricchi e plutomani (straricchi). I primi detengono un capitale sopra la media della popolazione e sono eticamente compatibili con la democrazia del benessere!
I secondi cercano invece la ricchezza illimitata/esagerata. Paradossalmente, essi potrebbero risultare meno ricchi di molti altri ricchi. In fine, a livello economico, la definizione politica di Destra e Sinistra, non va d’accordo con il benessere!
La SINISTRA colpendo i patrimoni non ha mai toccato i redditi medi, lasciandoli al 43% (generalizzandoli) paradossalmente alti per i servizi offerti (in Italia).
La DESTRA ha sempre difeso le grosse ricchezze indiscriminatamente! Tali plutomani (straricchi), che rappresentano l’uno per mille della popolazione, “grazie” al loro potere hanno messo in difficoltà la democrazia rendendola una Plutocrazia. Possiamo dire che senza Limite Sociale di Profitto, appare fumoso ogni discorso sulla democrazia del benessere. Il beneficio pratico del Limite Sociale di Profitto è che da un lato permette al singolo di aspirare alla ricchezza che gli consente la massima felicità, permettendogli una vita agiata! in più può in 10-20 anni di lavoro mettere da parte tutto il necessario per godersi la vita, lasciando il suo posto ad altri.
Dall’altro gli impedisce di sfruttare la società a fini personali. E’ una sorta di simbiosi fra egoismo individuale e sviluppo sociale. Scopo del Limite Sociale di Profitto è di realizzare un’equa ridistribuzione del reddito che possa poi portare a una crescita socialmente giusta. Le possibilità benefiche della democrazia del benessere sono in alternativa: minori tasse sui redditi bassi, bassissima corruzione e criminalità, collegata alla ricerca illimitata del profitto facile e cospicuo, equità sociale, implementazione del diritto civile alla fraternità, possibilità di avere comunque una soglia di ricchezza compatibile con la massima qualità della vita.
Per finire potremmo aggiungere che una nazione che ha come predominante una religione non può essere democratica, perché crea discriminazioni di benessere a scapito delle minoranze, essendo esse molto spesso emarginate.
Scritto da paolacon
AGORÀ
lorenzo, la penso esattamente come te.conciso,poche parole che hanno colpito il bersaglio.io i temi li facevo a scola,ma stingendo…rendevo l’idea ! complimenti.
e’ da quando cominciai a scuola a studiare storia che sento dire da nonni, tizio caio e sempronio e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, “forse tra 50 anni, forse con il nuovo governo, forse con il nuovo presidente,papa segretario,sindaco bla bla bla…”,ecco, forse cambiera’ qualcosa !PURA UTOPIA !non me la sento di fare paragoni con altri paesi.Statistiche ? ok, ma quanto veramente attendibili ?considerare che si parla di altre etnie,quindi usi,costumi,cultura religiosa e non…e’,direi d’obbigo !io non invidio nessun paese. ognuno ha le sue gatte da pelare ed ognuno sa le sue…in casa sua.mi concentrerei piuttosto sulla ben poca democrazia in italia,usata impropriamente,offesa e vilipesa!PAROLONA dunque che chi la usa ,ne capisca almeno il significato .SIAMO IN ALTO MARE, e mi sa che ci resteremo per ???forse qualcuno scoprira’ l’ acqua calda (me lo auguro )! non uso paroloni, dialettica forbita, statistiche o quant’altro per diagnosticare la malattia del nostro paese…semplice…nun ce resta che piagneeeeee’ .PUNTO ! pero’…speriamo pure va”’!
Hai perfettamente ragione Enrica non abbiamo piu’ nessun rispetto ,ne orgoglio dlla nostra Nazione e siamo sempre i primi a denigrarla.Purtroppo questi venti anni di mal governo ci hanno portato alla nausea .Pero’ io vivo in Grecia dove la crisi ha colpito in modo pesante e specialmente ad ATENE i,nei quartieri piu, poveri si soffre la fame.Tutti si lamentano ,cortei ,scoperi ,ma…parlate male ad un Greco della sua Patria…..lo vedrete inalberarsi ed offendersi .La Grecia faro di civilta’ sapra; risorgere…..
Questo articolo capita al momento giusto:
E’ la Finlandia il miglior Paese del mondo per essere madre, e, di conseguenza, anche per i loro figli. E’ quanto emerge dal 14esimo Rapporto di Save the Children sullo Stato delle Madri nel Mondo, che ha preso in considerazione mamme e bambini di 176 Paesi. Al vertice della classifica il modello scandinavo, dei cui meriti sono testimoni le stesse mamme di Helsinki.”In Finlandia – spiega una signora – è bello diventare madri, perché puoi essere sicura che la tua salute sarà tutelata fin dall’inizio della gravidanza e gli ospedali e le strutture sanitarie sono tutte di alto livello”.Qualche ombra, però, rimane. “Qui – aggiunge un’altra signora – le cose funzionano e c’è sicurezza economica. Però sono anche spesso sole, perché le reti famigliari nelle città a volte sono deboli. Credo che le mamme finlandesi siano spesso sole a lavorare per la famiglia”.La classifica di Save The Children ha preso in considerazione fattori come lo stato di salute della madre, il livello di istruzione, le condizioni economiche, politiche e sociali . In questo contesto l’Italia si posiziona solo al 17esimo posto, mentre in fondo alla classifica resta la Repubblica democratica del Congo.
Insomma cè stanno tante luci ma anche ombre,e sono quelle ombre che portano all’insano gesto.Poi noi non semo messi tanto male come 17esimo posto.
Una società può essere capita bene solo da come tratta i bambini, Victor Hugo
Una serena giornata a tutti voi.
In tutte queste nostre chiacchiere abbiamo dimenticato che ” sìmmo ‘o paese d’ò sole” e del “chi se ne frega ,chi se n’importa” .L’abbiamo nel DNA questa simpatica, caciarona, disordinata ed un pò sporca propensione all’anarchia.
Forse fra cent’anni, come ho già detto, quando mischiando razze , culture ed evolvendoci verso una educazione più mitteleuropea (siamo in Europa!?!?!) ,potremo diventare una democrazia più completa, ordinata ed egualitaria.
…..Se no rischiamo di diventare tutti berlusconidi (nuova razza d’insetti ,che come gli stercorari , vivono bene nella m…. reale e morale!!!!)
Devo fare una precisazione.La percentuale del 43,6% si riferisce al mezzo che usano per togliersi la vita cioè un’arma da fuoco.Quindi non sul totale della gioventù,altrimenti dovrebbero aprire le frontiere per “importare”persone.Ringrazio Enrica per aver scritto quello che io volutamente ho omesso per non dilungarmi troppo,ha fatto un quadro preciso.
Commenti abilitati Sono stata in Danimarca, e da quel che ho visto è tutto pulito in ordine e regolare, da quel che ci è stato spiegato è vero che hanno investito molto nelle energie alternative, vorrei però ricordare che hanno la metropolitana che non ha autista, tutto computerizzato, ma è stata fatta tutta per intero in Italia, viaggiano molto in bicicletta, alcune mamme scelgono di stare a casa dal lavoro ma attivano un asilo privato in casa aiutate dallo stato permettendo così ad altre madri di lavorare…ho visto anche il venerdì sera uomini e donne stramazzare a terra come animali, ubriachi fradici …..
E con tutto il rispetto per fare plin plin seduti sulla tazza non c’è bisogno di imparare dagli svizzeri, io faccio la donna delle pulizie in Svizzera, sono una frontaliera e le umiliazioni che si subiscono gratuitamente non hanno proprio niente di democratico, certo sono precisi ordinati e lungimiranti, c’è un solo piccolo particolare che il lavoro preciso e ordinato non lo fanno loro lo fanno fare agli altri.
Siamo una nazione scassata sotto ogni punto di vista, ma non toglieteci l’inventiva e la capacità che abbiamo ….Sono una persona poco preparata e non riesco a competere con i vostri discorsi , ma in Svizzera i ladri ci sono come ci sono in Italia, evadono le tasse come le evadono qui, la differenza è solo che, chi è preposto a controllare, lo fa, mentre da noi nessuno è responsabile, e un’altra cosa hanno che noi non abbiamo il rispetto e l’orgoglio della propria nazione, grande o piccola che sia, nessuno svizzero criticherebbe mai il proprio stato come facciamo noi
Infatti la Svizzera ha il triste primato quello che riguarda i suicidi. Il 43,6% dei giovani maschi , tra i 15 e i 24 anni, si sono tolti la vita.Il benessere di cui godono dovrebbe renderli più felici di vivere,invece perché si tolgono la cosa più bella e unica che ci sia?
Ma certo che leggi strane ne sono e ne saranno ancora presentate da noi ma non mi pare vadano a buon fine.Per il plin plin se fai una ricerca troverai che è consigliato farla da seduto ma non solo per gli schizzi…
Nessuna polemica Marc,ma certo le divergenze stimolano il dialogo,ci si confronta ognuno con le sue idee.
Ti voglio dare pure io un link:Il benessere scandinavo e il rovescio della medaglia.
http://www.cafebabel.it/articl.....ealta.html
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Giulian, scusami, io non vorrei entrare in polemiche(con questo commento finisco), guarda che anch’io mi siedo sul water per fare plin plin, mi è stato insegnato dalla mia compagna che è cresciuta in Svizzera. Mi sembra più igienico non sporco la tazza e non schizzo per terra (scusate l’argomento.)Anzi… nei bagni pubblici dovrebbero rimettere la turca cosi le donne(visto come sono tenuti i nostri servizi igienici)non devono sedersi, o accovacciarsi sulla tazza del water. Poi… sul fatto che sia per una parità di sesso mi sa di bufala! Se poi non lo è sempre una proposta di legge di qualche (penso) buon tempone. Caro Giulian, in Italia(il paese delle proposte fantasiose è assurde che rasentano l’osceno), hanno proposto di non fumare nei giardini pubblici perché inquinavi l’aria. Qualche buon tempone, ha proposto a livello di legge di fare lo scontrino fiscale con la possibilità di vincita(tipo gratta e vinci), per incentivare il cliente a richiederlo(per far pagare le tasse) . Vero noi siamo 60 milioni, i Norvegesi, solo 7 milioni, ma… la percentuale dove la metti???? Io vorrei vedere una regione come il Lazio che si avvicina alla Norvegia come numero di abitanti(facciamo un parema di confronto), che percentuali ha di criminalità,(la recidiva), i sevizi alla comunità, che reddito pro capite ha? Che vivibilità, quanti sono i cittadini sotto la soglia di povertà? Ho letto che come presenza di extra comunitari è uguale alla Norvegia (non mi voglio fossilizzare con la Norvegia). Io parlavo di paesi scandinavi, in generale. Ho letto che la Svizzera che ha 9 milioni di abitanti come la Lombardia, è.. in percentuale ha il più alto tasso di suicidi dell’Europa.
leggiti è rileggiti:
NORVEGIA IL SITO UFFICIALE IN ITALIA
http://www.amb-norvegia.it/Abo.....ta/gender/
Lorenzo, come la metti tu è tutto relativo penso che un giornale serio come “the Economist” sai abbastanza attendibile!!!!! No????? Ai giornali Italiani che leggi dai credibilità… penso? La classifica redatta da “ Ecomomist” e bi-annuale! mi sembra che in due anni si possa verificare(seguendo dei determinati parametri) in modo “ attendibile” la situazione definita “democrazia del benessere” !!! Penso, che la classifica negli anni si sia Anche modificata. Come leggi le valutazioni della goletta azzurra in Sicilia? Attendibili! O relative?
PER FINIRE NON ESISTE, ANCORA… LA SOCIETA PERFETTA
Sono contento di queste divergenze di vedute, esse stimolano il dialogo.
Insisto col dire che le relazioni fra i fenomeni sono spesso casuali o, più sovente, interessati. I dati forniti da Giuliano ce ne danno una prova evidente. Comunque, ognuno ha il paese che si trova ad avere, per nascita, scelta, casualità. Il campo da arare è quello e deve fare del proprio meglio per migliorarne le condizioni.
Proposta di legge svedese per cancellare la differenza tra uomini e donne.Leggete,leggete…
I maschi devono fare la pipì seduti per ridurre la differenza tra i sessi. L’idea – per ora è una proposta di legge – arriva dalla Svezia, patria del politicamente correttissimo.
Il paese scandivano, in effetti, si era già nei mesi scorsi segnalato per altre iniziative di ugual tenore, tutte all’insegna della teoria del gender (che vorrebbe eliminare le differenze tra uomo e donna). Prima era stata la volta dell’asilo Egalia dove non ci sono più maschi né femmine, poi è stato il turno dei giocattoli neutri, quindi la messa al bando dell’omino di pan di zenzero perché razzista, infine la proposta di eliminare l’espressione “donna incinta” perché discriminatoria verso i transessuali.
Ebbene, ora è il turno del modo di fare pipì. La proposta di legge vorrebbe vietare ai maschi di rimanere in piedi davanti al water. Così si migliorerebbe l’igiene dei bagni pubblici e si educherebbero gli svedesi che nemmeno “i quei momenti lì” esiste una differenza tra uomini e donne.
E ancora:
In Norvegia, il tasso di criminalità è di 70 detenuti ogni 100.000 abitanti, a fronte degli oltre 100 dell’Italia e dei circa 500 degli Stati Uniti. Il tasso di recidività è al 20%o, a fronte di un dato più che doppio (>55%) negli Stati Uniti.
Questo è possibile grazie alla bassa densità di popolazione, alla mancanza di sensazionalismo da parte dei mass media, ai rilevanti costi del Welfare, ad un sistema penale e penitenziario che punta sul recupero, piuttosto che sulla sanzione.
Una sorta di Eden? Un modello da implementare dovunque?
Non esattamente.
Innanzitutto, c’è da rilevare che il sistema giudiziario ha sue contraddizioni. Ad esempio la prostituzione è illegale, ma è legale prostituirsi, e , a fronte di tanta umanità per i detenuti comuni, si prevede la castrazione per chi commette reati sessuali, per non parlare della ridicola pena a 21 anni di carcere per uno come
Anders Behring Breivik.
Se non sapete chi è/e cosa ha fatto sto tizio piccola ricerca con Google.
Quanto ai rilevanti costi del Welfare, vale la pena di ricordare che Norvegia ed Arabia Saudita sono due nazioni molto ricche, grazie all’estrazione del petrolio, e che, probabilmente, non potrebbero mantenere gli attuali livelli se il PIL dovesse essere prodotto piuttosto che “estratto”.
Vale la pena di annotare anche che l’Italia ha una spesa in servizi pubblici pro capite di gran lunga superiore alla Norvegia, ma con risultati ben inferiori, e, soprattutto, che la Norvegia ha elevati costi di gestione del crimine, sia come spesa giudiziaria e carceraria sia come welfare e prevenzione.
L’Eden scandinavo esiste solo grazie alla bassissima densità abitativa, alla finanza pubblica che attinge a ricche rendite (petrolio, esplosivi, legname), ai media che informano la pubblica opinione senza sensazionalismo.
Ma c’è dell’altro.
“(ANSA) – OSLO, 2007-02-05 19:00 Norvegia: aumentano tentati suicidi.
– Secondo uno studio pubblicato oggi, sono aumentati di un 30% i tentativi di suicidio tra gli adolescenti in Norvegia. La tendenza e’ legata all’aumento del consumo di droghe ed alcool, cosi’ come a una preoccupazione sempre piu’ crescente per l’aspetto fisico.
Lo studio mostra che un 13,6% delle ragazze ha tentato di togliersi la vita nel 2002, mentre nel 1992 era stato un 10,6%. I tentativi di suicidio tra i maschi sono stabili: 6,2% nel 2002 contro il 6,0% nel 1992.”
Un dato impressionate, se pensiamo che una ragazza su sette ha tentato il suicidio, sia riguardo la condizione giovanile e, soprattutto, femminile sia sullo stato di salute della società norvegese.
Potevo saltare tutta questa tiritela e dare solo un dato:
60.418.711 abitanti in Italia + 3.891.295 di immigrati,regolari+un tot di irregolari
4.695.134 abitanti in Norvegia+387.000 immigrati tutti controllabili (sono 14 abitanti per Km2)
Che ci sia benessere credo siamo tutti d’accordo in quanto alla democrazia forse noi Italiani ne abbiamo anche troppa!
Lae conseguenze di una societa’ dove la ricerca del profitto illimitato e’ un “Valore”e’ sotto gli occhi di tutti grandi speculazioni,politica inquinata da interessi economici,corruzione,criminalita’,ingiustizie sociali che colpiscono nn solo i piu’ deboli ,ma anche quei ricchi che nn lo sono abbastanza per contare qualcosa.Una societa’ moderna dovrebbe cercare il benessere dei suoi cittadini ,quindi nn occuparsi solo del (PIL)prodotto a sopratutto del(BIL)benessere ulteriore lordo di cui il PiL e’ un componente importante ,ma nn unico.A questo punto mi pongo una domanda sara’ possibile arrivare a tuuto questo.potremo dare uno spiraglio di luce ai nostri figli?
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Paola, ti ringrazio per l’approfondimento che tu proponi parlando di una democrazia POLITICA “perfetta”. Riportando:” Democrazia Diretta di Carlo Pezzotti, Democratici Diretti”
Io aggiungerei , se mi permetti Paola
ROMA REPUBBLICANA ELEZIONI ELETTORI ED ELETTI.
Roma nel periodo repubblicano (510 a.C. – 30 a.C.) diede vita ad una democrazia equilibrata.
I cittadini ebbero la possibilità di esprimere la propria volontà mediante il voto sia per eleggere i propri governanti (potere esecutivo) sia per approvare le leggi dello Stato (potere legislativo), sia per giudicare dei reati (potere giudiziario).[…]
http://www.maat.it/livello2/ro.....torali.htm
UNA DEMOCRAZIA MAI PIU RIPRESA /RIPETUTA.
Lorenzo, “invertendo”… il numero degli addendi in questo caso il risultato cambia: “Democrazia del benessere, è una democrazia del popolo”! Perché è distribuita (stanno bene tutti) con un picco più alto accettabile! E’ la democrazia cosi concepita che sotto l’aspetto economico, sociale, politico da equità. Il benessere che crea democrazia potrebbe essere una democrazia viziata di populismo, di capitalismo, un economia… trainante ricca prosperosa, ma… determinata, comandata, gestita ,influenzata da pochi i plutomani. I romani dicevano Panem et circenses (pane e circo/ gioco/divertimento), per tenere il popolo tranquillo.
Giulian, riguardo… ai paesi del “terzo mondo”poveri, forse… dovremmo leggere la storia del colonialismo, delle multinazionali, dei governi fantoccio, dei… straricchi corrotti e esosi. Della loro cultura stravolta da quella occidentale.
Vero Alba, noi abbiamo un’altra mentalità un’altra cultura sociale. Alba Letta è una fotocopia del governo Monti, solo… che adesso siamo in una palude.
Franco nella vita tutto non si può avere! Noi abbiamo l’arte, la natura, i politici…corrotti è ladroni.
Continuiamo a vivere di illusioni e di speranze: speriamo che anche in Italia possa avere una democrazia da paesi scandinavi, speriamo che finalmente tutti paghino le tasse, speriamo in una più equa distribuzione dei beni, speriamo di migliorare nella classifica delle Democrezie del benessere, intanto, con il nostro voto continuiamo a delegare il potere politico rappresentativo a personalità che con artifizi vari hanno già preparato la sedia per sè stessi. Dov’è il potere dell’elettore? Ha fatto bene Paola a citare Carlo Pezzotti che vede la soluzione nella Democrazia Diretta. Ma in Italia quando si riuscirà ad averla? Altra pia illusione e altra speranza. Siamo nel paese delle promesse per il futuro, promesse che sistematicamente vengono rimandate di anno, in anno e non si realizzaranno mai. Continuiamo a sperare, poi si vedrà.
Evidentemente le relazioni esistono nelle diverse società ed esse riguardano un po’ tutti i fenomeni più importanti. Ma, a mio avviso, sarebbe arbitrario trarne vere e proprie relazioni di causa ed effetto. Perché, ad esempio, non “più democrazia più benessere” invece di “più benessere più democrazia”‘ E quanto agli indici che musurano il grado di benessere o di democrazia, il campo di valutazione è abbastanza minato. Specie se i risultati si intenda valutarli, come giustamente si dovrebbe, “ex post”, cioé dopo che i vari andamenti si siano verificati e le persone ne abbiano avuto i benefici che i governanti o i rappresentanti si attendevano. Per me il vero problema è la irresponsabile, abissale distanza che c’è fra paesi ricchi e poveri. Vogliamo dire che questa distanza è più accettabile se confrontiamo i poveri con i ricchi democratici o con i ricchi non democratici? E’ lo stesso, direbbero i lungimiranti. Con i paesi capitalisti ad alto tasso di democrazia formale abbiamo sempre fatto i conti e continueremo a farli anche oggi, anzi di più, nella loro forma finanziaria-speculativa.
Citazione:
Il livello di “democrazia” reale sembra non poter prescindere dalla ricchezza di un paese…
Ci sarà un qualche diavolo di motivo oggettivo e razionale dietro al fatto che non esiste paese del terzo mondo che sia veramente democratico…
a noi manca la mentalità dei norvegesi,loro la democarazia del benessere è considerata una cosa normale, abbiamo avuto per venti anni un primo ministro che ha fatto solo i suoi interessi,come è possibile che ciò avviene?
I primi ladri legalizati e avidi di ricchezza sono al potere,
come è possibile la democrazia del benessere?
I norvegesi sono una popolazione 4.695.134 mentre noi siamo 60 milioni e questo fa anche la differenza.
Ieri sera Gianni Letta ha parlato di democrazia e con il lavoro che è la cosa che a manca porterà la democrazia del benessere,
sognamo se ancora nel cassetto cìè un pò di posto
comunque visto che siamo al 28posto come democrazia chissa qualche speranza l’abbiamo
All’articolo che ha proposto Marc52 desidero aggiungere queste informazioni:
Più democrazia – più benessere
Democrazia Diretta
di Carlo Pezzotti, Democratici Diretti
Dove c’è più democrazia c’è più benessere. Democrazia, etimologicamente, significa “potere del popolo”. La democrazia deve crescere, occorre oggi più “democrazia”, ossia più “potere del popolo”.
Nella DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA il diritto fondamentale è il suffragio universale, con effetto esecutivo, per eleggere i rappresentanti. Nella DEMOCRAZIA DIRETTA, oltre al suffragio universale, il diritto fondamentale è la votazione popolare (l’iniziativa popolare e il referendum deliberativo) con effetto esecutivo, per decidere sulle leggi. Questi diritti non sono concessi al popolo italiano: vi pare giusto? Occorre pertanto portare avanti con vigore e grande pubblicità la lotta per la conquista di questi due diritti, senza quorum e senza impedimenti burocratici, perché con essi il popolo può sempre esprimere e rendere immediatamente esecutiva la sua volontà.
Tali diritti darebbero all’Italia la “marcia in più”, per il fatto che con essi tutto funziona meglio, giacché obbligano i governanti a servire il bene comune, e non rallentano nulla, poiché i politici sanno di non poter uscire dai binari o fare errori, avendo i cittadini potere di veto e di delibera. La democrazia diretta è l’unico strumento che permette il vero esercizio della Sovranità del Popolo, è l’Uguaglianza. È la soluzione vincente. È la Libertà.
Questi due diritti, fondamentali in democrazia, permetterebbero la crescita, oltre che della Nazione Italia, anche del partito che si battesse per la loro istituzione. Ad esempio in Germania il partito tedesco dei “Verdi” negli ultimi anni ha portato avanti tale lotta, fino a ottenere l’istituzione della democrazia diretta in tutti i Länder e in tutti i Comuni tedeschi (e ora la Germania ha la migliore ripresa della UE) e ha conquistato pertanto il secondo posto in molte votazioni politiche. Oggi i diritti della partecipazione popolare sono in tutto il globo l’espressione chiave di un progresso democratico duraturo. Negli ultimi 22 anni un centinaio di Paesi nel mondo ha introdotto meccanismi istituzionali di democrazia diretta dei cittadini. Una società giusta ed equa senza l’istituzione della democrazia diretta è impossibile. Uno Stato, in cui sono presenti forme avanzate di democrazia diretta, crea automaticamente uncircuito virtuoso, che sviluppa – come risulta dalle indagini effettuate – maggiore benessere economico, minore debito pubblico, minori tasse, salari più alti, ambiente vivibile, giustizia sociale, pensioni eque, massima occupazione, minori costi degli enti pubblici, maggiore efficienza, minore spesa per i rifiuti, maturità politica, unità, pace duratura, più tolleranza.
Affermavano i decemviri, magistrati dell’antica Roma repubblicana, 2500 anni fa: “Romani! Nulla di quello che viene proposto può diventare legge senza il vostro consenso, siate voi stessi gli autori delle leggi che devono fare il vostro benessere!”. Questo ha fatto grande Roma. Ora dobbiamo fare grandi l’Italia e l’Europa.
Sottoscrivo ogni parola scritta da Marc!
Che bello vivere in una Società etica e laica, che accetta ed integra le differenze, che persegue l’equità e la legalità .
Mi piacerebbe essere come la Norvegia, ma con i nostri monumenti, i nostri monti , i nostri laghi, i nostri mari, i nostri cibi. Forse una guardatina allo specchio ed un mesto “mea culpa” non ci farebbe male.
Cominciamo a cacciare quelli che devono essere cacciati e ad essere più “educati” in tutto .Ma purtroppo sarà storia lunga…..forse fra cinquant’anni ,altre razze ,che probabilmente saranno maggioritarie nel nostro paese ci faranno capire in quale paradiso ci troviamo.