Mentre con tristezza rivolgo il mio pensiero alle vittime di Genova, alle loro famiglie, e alla città così nuovamente violentata , non posso non pensare a ciò che succederebbe a Venezia in un incidente analogo.. Cosa stiamo aspettando?
Ancora segnali? Credo che ne abbiamo avuti abbastanza!
Le mie piu’ sentite condoglianze a tutte le famiglie che in questo momento piangono i loro cari.Morti in questo incidente(quasi prevedibile)e in tutti i posti di lavoro.Per 30 anni ho lavorato come scaricatore portuale al Porto di Venezia. Ancora oggi muoiono dei miei compagni e anche qualche moglie a causa dell’amianto….Non gridiamo solo oggi la nostra rabbia.Hanno ragione i miei ex colleghi(Camalli)a protestare.Ogni giorno non sanno se rivedranno la famiglia
Genova è stata colpita nel suo cuore, la torre di controllo per noi era come le torri gemelli, di li partivano tutti i trafici sia nell’entrata e nell’uscita delle navi.
La città con le sue bandiere a mezza asta in segno di lutto ci siamo ritrovati oggi nel centro di Genova per un doveroso saluto di raccoglimento, Mi ha colpito una lettere degli operai che per leggerla in pubblico hanno dovuto far riaprire i microfani, perchè i pezzi grossi li avevano già fatti chiudere.
hanno letto loro erano scesi in scioperoed erano stati invitati a lavorare; ma con i morti che ancora si dovevano raccogliere non se la sentivano,poi hanno contestato una nave da crocera che l’hanno fatta uscire proprio era in corso il disastro, tutti sui ponti a fare foto, visto che lo spettacolodella torree le sue macerie era bello.
Ma ancor peggio hanno fattto giocare la partita,ditemi se è giusto. Genova la gente semplice fa quadrato attorno ai famigliari
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Mi unisco all’accorato pensiero, con un urlo di dolore e disperazione, pensando alle mogli e ai figli che perdono i loro cari per parmettere loro di vivere una vita dignitosa.
pieno di rabbia grido… BASTA!!! alle…stragi bianche
Ancora dei morti sul lavoro che lasciano sgomento e dolore.
E’ necessario che sia fatta piena luce sulle cause, perché la sicurezza sui luoghi del lavoro va garantita in modo assoluto.
Non è una ferita solo per Genova e la Liguria ma lo è per tutta l’italia.
Mi sento in dovere di ringraziare Parliamone a nome dei miei concittadini per il pensiero.
Non ci si abitua alla morte ma in particolari circostanze si impara a conviverci.
I vecchi genovesi dicevano con sottile ironia…….
O mä, finn-a a che no ghe dixian ben………..
tradotto:
il male, finchè non lo chiamano bene………..
giocando tra l’assonaza dialettale tra mä -male e mâ-mare
lasciando cosi sommessamente intendere che non ci si deve mai fidare ciecamente del mare! mai!
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R.I.P
Mentre con tristezza rivolgo il mio pensiero alle vittime di Genova, alle loro famiglie, e alla città così nuovamente violentata , non posso non pensare a ciò che succederebbe a Venezia in un incidente analogo.. Cosa stiamo aspettando?
Ancora segnali? Credo che ne abbiamo avuti abbastanza!
Le mie piu’ sentite condoglianze a tutte le famiglie che in questo momento piangono i loro cari.Morti in questo incidente(quasi prevedibile)e in tutti i posti di lavoro.Per 30 anni ho lavorato come scaricatore portuale al Porto di Venezia. Ancora oggi muoiono dei miei compagni e anche qualche moglie a causa dell’amianto….Non gridiamo solo oggi la nostra rabbia.Hanno ragione i miei ex colleghi(Camalli)a protestare.Ogni giorno non sanno se rivedranno la famiglia
Ci uniamo tutti al dolore di GENOVA,IL SUO PORTO è IL PORTO DI TUTTI NOI…..Silvana rc
Gentili Signori e Signore:
Partecipo al lutto di chi ha perso familiari nella
sciagura portuale di Genova.
Porgo sentite condoglianze.
Rispettosamente,Paul
Genova è stata colpita nel suo cuore, la torre di controllo per noi era come le torri gemelli, di li partivano tutti i trafici sia nell’entrata e nell’uscita delle navi.
La città con le sue bandiere a mezza asta in segno di lutto ci siamo ritrovati oggi nel centro di Genova per un doveroso saluto di raccoglimento, Mi ha colpito una lettere degli operai che per leggerla in pubblico hanno dovuto far riaprire i microfani, perchè i pezzi grossi li avevano già fatti chiudere.
hanno letto loro erano scesi in scioperoed erano stati invitati a lavorare; ma con i morti che ancora si dovevano raccogliere non se la sentivano,poi hanno contestato una nave da crocera che l’hanno fatta uscire proprio era in corso il disastro, tutti sui ponti a fare foto, visto che lo spettacolodella torree le sue macerie era bello.
Ma ancor peggio hanno fattto giocare la partita,ditemi se è giusto. Genova la gente semplice fa quadrato attorno ai famigliari
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Mi unisco all’accorato pensiero, con un urlo di dolore e disperazione, pensando alle mogli e ai figli che perdono i loro cari per parmettere loro di vivere una vita dignitosa.
pieno di rabbia grido… BASTA!!! alle…stragi bianche
Un altro disastro ,altre vittime ,ancora famiglie distrutte ,cosa dire di fronte a tanto dolore ,una preghiera per le vittime R.I.P.
Commenti abilitati potrebbe capitare a chiunque ora speriamo siano celeri nello stabilire la verità
Ancora dei morti sul lavoro che lasciano sgomento e dolore.
E’ necessario che sia fatta piena luce sulle cause, perché la sicurezza sui luoghi del lavoro va garantita in modo assoluto.
Non è una ferita solo per Genova e la Liguria ma lo è per tutta l’italia.
Prima di tutto, ricerca rapida della verità. Cordoglio, inoltre, per le povere vittime innocenti.
Ancora un altro disastro certamente dovuto alla scarsa attenzione e forse manutenzione.!Siamo tutti vicini alle famiglie delle vittime
Il cordoglio è pari alla rabbia….perchè era una disgrazia che si poteva evitare.
Mi sento in dovere di ringraziare Parliamone a nome dei miei concittadini per il pensiero.
Non ci si abitua alla morte ma in particolari circostanze si impara a conviverci.
I vecchi genovesi dicevano con sottile ironia…….
O mä, finn-a a che no ghe dixian ben………..
tradotto:
il male, finchè non lo chiamano bene………..
giocando tra l’assonaza dialettale tra mä -male e mâ-mare
lasciando cosi sommessamente intendere che non ci si deve mai fidare ciecamente del mare! mai!