Le Apuane

Una bracciata ancora e nell’acqua particolarmente limpida di Fiumaretta, nuotando lentamente, alzo lo sguardo e le vedo avvolte in una leggera fumosità che le rende ancora più magiche.

Se non fosse per le fila multicolori di ombrelloni, per la bandiera con le tre onde di “mare pulito”, per i pini marittimi della litoranea, direi che stò sguazzando in un lago alpino.
A volte sono rosa, nel contrasto di un cielo azzurro, dove nuvolette quasi stanziali, aleggiano sulle cime più alte.

I canaloni di marmo bianchissimo, sembrano nevai eterni e la magia di questo strano luogo, riassume tutte le bellezze d’Italia, affascina e stupisce.
Dietro, mi separa dal fiume Magra un molo di bianchi blocchi di marmo che luccicano al sole, guardo ancora queste splendide Apuane ed immagino Giulio, tra quelle vette, col suo sax, suonare un  bluese la melodia riecheggia tra gola e gola, tra picco e picco e l’eco giunge al filo dell’acqua che vibra e scintilla nella calda mattina d’estate.

13 Commenti a “Le Apuane un ricordo estivo di Franco Muzzioli”

  1. franco muzzioli scrive:

    Sinceramente mi dispiace che queste due care amiche siano arrivate ad un attimo di incomprensione per colpa mia.
    Mi scuso , sono certo che questo piccolo problema sia già risolto .

  2. paolacon scrive:

    Rispondo ancora una volta alle osservazioni dell’utente Lucia di Terni, che con tanta insistenza chiede “spiegazioni”.
    Perché non si rivolge direttamente all’autore dell’articolo?
    L’autore me l’ha mandato ed io l’ho pubblicato. Non c’erano link di provenienza. Dove sarebbe il problema?
    Cosa pensa che quando si riceve un articolo da pubblicare si faccia tutto il giro del web per vedere se l’autore l’ha affidato a qualcun altro?
    La scelta è dell’autore se desidera pubblicarlo in vari siti.
    Questa non è una bacheca dove si mettono commenti personali, ma commenti attinenti all’articolo.

    Utilizzo questa circostanza per chiedere a chi scrive di segnalarmi se l’articolo è già stato pubblicato altrove, per non incorrere più in questi spiacevoli episodi.

  3. lucia1.Tr scrive:

    Scrivo di nuovo il commento, bloccato dall’amministratore del blog perché non in regola con il regolamento di Eldy. Volevo segnalare che l’autore dell’articolo Apuane Franco Muzzioli, aveva già inviato a me lo stesso articolo per pubblicarlo, lo avevo postato nel diario dell’ autore, in quello di Giulio Salvatori ed in un gruppo di face book dove si parla di racconti. Ritengo doveroso segnalare quando si pubblica un articolo, il link di provenienza, come è regola fare nella rete, l’accuse di farmi pubblicità, come scritto, cancellato e poi riscritto dall’amministratore le ritengo offensive e di cattivo gusto. Mi si è bloccato l’accesso ai commenti per vari giorni, mi si devono delle spiegazioni, il blog non è personale ma ha disposizione degli utenti!!!

  4. paolacon scrive:

    Il commento è andato in moderazione automatica perché aveva un link.
    Le motivazioni affinché un commento vada in moderazione sono diverse. Una di queste è: quando c’è un link nel commento, quest’ultimo va in moderazione. Lo fa il sistema meccanicamente. Poi interviene, quasi sempre, qualcuno dell’amministrazione che può sdoganare il commento manualmente.
    Il link in questione riportava ad un blog personale, una chiara pubblicità, forse involontaria, ma questo non è ammesso in Eldy. Ergo il commento non è pubblicato.

    Colgo l’occasione per ricordare ancora una volta che i commenti devono essere pertinenti all’argomento a cui si riferiscono e naturalmente non insultanti per chi ha scritto l’articolo o per un altro commentatore; ma questa, ovviamente, è una regola di normale educazione.
    Le discussioni personali, se ci sono, vanno fatte in privato; il blog non è il luogo idoneo.

  5. lucia1.Tr scrive:

    Ho commentato questo post due giorni fa,il commento era in moderazione, mi piacerebbe vederlo pubblicato, se ci sono problemi vorrei delle spiegazioni, grazie!

  6. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    PRESO IN RETE
    I riferimenti alle Apuane nella poesia e nella nostra letteratura sono veramente molti. In ordine cronologico mi piace ricordare il XXXII° Canto dell’Inferno di Dante: Il Sommo Poeta narra che alla fine dell’Inferno- la cosidetta Caina, dove è imprigionato Satana- vi sia uno spesso strato di ghiaccio, che non avrebbe nemmeno fatto una crepa anche se la Tambura (Tambernicchi) o la Pania (Pietrapana)vi fossero crollate addosso.

    Per ch’io mi volsi, e vidimi davante
    e sotto i piedi un lago che per gelo
    avea di vetro e non d’acqua sembiante.
    Non fece al corso suo sì grosso velo
    di verno la Danoia in Osterlicchi,
    né Tanaï là sotto ’l freddo cielo,
    com’era quivi; che se Tambernicchi
    vi fosse sù caduto, o Pietrapana,
    non avria pur da l’orlo fatto cricchi.
    ***************************************
    Allora mi voltai e mi vidi davanti
    e sotto i piedi un lago ghiacciato,
    che sembrava fatto di vetro e non d’acqua.
    Il Danubio in Austria non si ghiacciò
    mai così d’inverno, formando una crosta tanto spessa,
    e neppure il Don sotto il cielo freddo (di Russia),
    come quel lago d’Inferno; e se anche vi fossero caduti sopra il monte Tambura
    o il Pania, non ne avrebbero fatto neppure scricchiolare la superficie.

    Non dimentichiamo che Dante, durante il suo esilio, fu ospite dei Malaspina di Massa, ed ebbe quindi l’opportunità di essere colpito profondamente dai massicci Apuani!

  7. Giulio Salvatori scrive:

    E chi l’ha detto che sono sparito? Ci sono, Vi leggo,faccio le mie “critiche”e ritorno. Devo dire che non mi merito tanto affetto e ammirazione:sono scorbutico e permaloso, ma ho ancora un cuore.In una mia pubblicazione scrivevo :- “…ognuno di noi , su questa terra, lascia la sua impronta, il suo ricordo. Magari un segno sottile sottile che però, rimane nel cuore ..” Non immaginavo di averVi graffiato Amiche e Amici. Un grazie particolare a Franco , la sua penna è un piccone che arriva all’animo.Continua a scrive, ogni tanto, per un giornale della Versilia. Questa estate mi hanno condannato al mare e quando potevo, facevo conoscere, dalla battigia , le Apuane , ma non mi ascoltavano. Erano troppo impegnati a impiastrarsi di creme e derivati vari. non sapevano che in venti minuti si raggiungono le cime di Dannunzio. Mi fermo qui, grazie ancora e Vi abbraccio con calore. Il solito maledetto toscano

  8. riccardo2.co scrive:

    La Versilia, le cave quanti bei ricordi, mi spiace sono che per un decennio in estate ero ad un passo dal mitico sax dell’amico Giulio e non l’ho potuto ascoltare dal vivo, sarebbe stato il massimo sentire la sua musica risuonare nelle bianche Apuane.

  9. sandra .vi scrive:

    Grazie Franco ,sono posti veramente incantevoli.Monti ,mare un cielo azzurro ,ed il Sax di Giulio,che vorremmo tornasse a farsi sentire,fanno da corollario a tanta bellezza ‘

  10. alba morsilli scrive:

    Franco tu hai nominato una cara persona Giulio Salvatori (il maledetto toscano) qui in eldy si sparisce come le foglie al vento, dove sei Giulio? ho nostalgia della tua musica e dei bellissimi racconti della tua terra.
    Oggi ti ho cercato in web e mi sono riletta i tuoi racconti, certamente le persone sono cambiate ma quando si scrive con il cuore come hai sempre fatto tu, credi me, ritornano,
    Perciò ritorna anche tu i tuoi scritti e la tua musica fa bene al cuore e veramente il bisogno è grande

  11. armida.ve scrive:

    Posso venire anch’io, Franco? La cartolina che ci hai inviato (a tutti) è troppo magica, troppo vera. Mi sembra di esserci: panorama incantato, mare, monti, nuvolette pittoresche. E poi il sax di Giulio : la magia che si espande con la musica..
    Grazie!

  12. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    Cosa c’è sotto le Nuvole – Alberto Grossi – Alpi apuane e cave di Marmo
    http://youtu.be/Td-qenP5aWg

    Cosa c’è sotto le Nuvole – Alberto Grossi – Alpi apuane e cave di Marmo – un toccante cortometraggio che mette in luce le contraddizioni di un popolo, che nella storia ha lottato duramente per la libertà ed oggi sta letteralmente distruggendo il suo paesaggio, per i pochi spiccioli provenienti dal bussiness del Carbonato di Calcio…

  13. alba morsilli scrive:

    Le Alpi Apuane di più antica orogenesi rispetto al vicino Appennino s’innalzano imponenti tra la costa della Versilia e le vallate della Lunigiana e della Garfagnana.
    Dal mare alla vetta più alta del Monte Pisanino (1946 m) in poche decine di chilometri, le Apuane costituiscono un crinale lungo 60 km con orientamento da nord-ovest a sud-est. La vicinanza al mare offre un clima favorevole con inverni non troppo freddi e straordinarie fioriture primaverili. Queste irte montagne conservano ancora un carattere aspro e selvaggio. Terra di poeti e di cantori, di artisti del marmo e cavatori. “C’è tutto in Apuane”: il mare all’orizzonte, la neve sui rilievi, grotte, pareti a strapiombo, boschi di faggio e castagno, prati e torrenti. Questo trekking da Candalla (Camaiore – LU) ad Equi Terme (MS) è indicato per escursionisti esperti. La progressione avviene a volte su pietraie, i percorsi delle singole tappe possono presentare tratti esposti che necessitano, per essere superati, di buona tecnica e sicurezza. Le ore di cammino per coprire le singole tappe necessitano di un notevole impegno fisico. questa è la locandina dove il cai ci invitava a conoscere le Alpi Apuane dove io ho partecipato con grande intusiasmo nel lontano 2000

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