Vien l’autunno sospirando
sospirando alla tua porta,
sai tu dirmi che ti porta ?
– Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,
tre gocciole di brina,
e un pugnel di morte foglie … ( A. S. Novaro)
E’ Autunno, la natura si prepara al lungo sonno che durerà tanto tempo. Non amo questa stagione, la trovo triste, deprimente, noiosa con le sue interminabili giornate di pioggia e vento. E’ vero, i colori autunnali sono straordinari, sembra quasi che un pittore abbia lasciato cadere dalla sua tavolozza, sui boschi e sui prati, tante tonalità di colore, dal verde al marrone, passando attraverso il giallo, l’arancio, il rosso … Camminando per le stradine dei piccoli borghi come il mio paese, si sente l’odore di legna bruciata uscire dai camini e quello del mosto che ribolle nei tini, nelle cantine.
Sulla piazzetta antistante la mia casa, ancora oggi, quando il sole settembrino lo permette, si ripete lo spettacolo del granturco sgranato messo ad asciugare su grossi teli distesi in terra, ogni tanto il mais viene smosso perché possa asciugare bene … ricordo quand’ero bambina che, insieme ai miei compagni, prendevamo di nascosto piccoli pugni di mais, lo nascondevamo nel fazzoletto e poi di corsa, senza farci vedere, si andava dall’unico fruttivendolo del posto; in cambio del granturco che gli portavamo, ci regalava qualche castagna lessa, “le ballotte” ancora calde … quanto erano buone!!!
Ma c’era un personaggio che caratterizzava l’autunno al mio paese, tanto tempo fa: … “ lo spazzacamino”, un omone grande e grosso, che, quasi sempre di domenica, arrivava col treno da un paese vicino Campobasso e si annunciava col suo grido possente “” spazzacaminooooooooooo”” che tutti riconoscevano. Sembrava un personaggio uscito da “I Miserabili”, noi bambini avevamo paura di lui che aveva il volto, le mani, gli abiti sempre imbrattati di fuliggine, una bocca enorme nella quale, quando sorrideva, si intravedevano i pochi denti rimasti. Aveva un’abitudine strana, in contrasto col lavoro che svolgeva ed era quella di arrivare spesso vestito di bianco, vi lascio immaginare com’era, quando, alla sera, finito il suo lavoro, tornava a casa!
Scusatemi se mi sono lasciata prendere dall’onda dei ricordi, ve ne sarebbero tanti altri ancora, come per tutte le persone della nostra età!
Ricordare, mi è servito a capire che ADESSO per me l’autunno è deprimente e noioso, ma tanti anni fa non lo era di certo!
Ciao, Marc, non conosceva questa canzone di De Andrè, ho trovato il testo e mi ha fatto riflettere soprattutto quando dice …
… passa il tempo sopra il tempo
ma non devi aver paura
sembra correre come il vento
però il tempo non ha premura
piangi e ridi come allora
ridi e piangi e ridi ancora
ogni gioia ogni dolore
puoi ritrovarli nella luce di un’ora … In effetti la vita è questo … Grazie per la dedica!
Commenti abilitati
Titina, te la dedico con un po di nostalgia nel cuore, per la primavera passata, la stagione autunnale arrivata, ci puo portare ancora tanti amori, tanti affetti(in senso lato),colorati, maturi,grandi,attempati.ogni stagione ha il suo tempo da venire.
La stagione del tuo amore (Fabrizio De André)
http://youtu.be/3iq7FwuQQCY
Dovrei lasciare questo spazio in bianco, perchè avete detto tutto voi:ricordi, colori, nostalgie etc etc. Cosa posso aggiungere per l’Amica Titina ?Parlando con un mio amico pittore, in riferimento ai colori dell’autunno, mi disse : “Basta rovesciare sulla tavolozza tutti i colori e prendene uno qualunque perchè l’autunno li raccoglie tutti…”Infatti un occhio attento sa cogliere queste cose. Posso aggiungere che dalle mie parti vi è una collina ricoperta di piante di corbezzoli, ebbene , come ho letto in un libro di cui conosco l’autore , si legge, mando a memoria :”….il verde delle foglie del corbezzolo con i fiori bianchi come il latte, i suoi frutti rossi che luccicano al sole (…) anche l’autunno ci ricorda che siamo italiani “.Grazie Titina per ricordarci queste cose.
Bello il tuo racconto TITINA,ma a me piace moltissimo l’autunno e mi godo appena posso passeggiare dove mi e’ possibile ammirare la natura in tutta la sua gamma di colori ,sembra un pittore si sia diverire a buttare tutta una gamma di svariati colori ,Brava la nipotina di Alba un notevole spirito di osservazione in una bambina cosi’ giovane.
Vedi Titina ogni stagione è bella!
E’ chiaro che la nostra (quella della vita) , va verso la fine.
Ma tutto va verso la fine . Per fortuna non conosciamo il futuro , un settantenne potrebbe avere ancora trent’anni di vita, mentre un cinquantenne potrebbe essere ormai al termine dei suoi giorni.
Viviamo il nostro autunno giorno per giorno , voliamo come le foglie arancioni, gialle, ocra , rosse ,quel magnifico unico volo, non pensiamo all’inverno , godiamoci le ottobrate di sole ed i frutti di questa bella stagione .La saggezza della castagna, la spensiaratezza dell’uva e l’allegria del vino .
Andiamo oltre le nebbie autunnali e forse ci accorgeremo che poi non è così brutto neppure l’inverno ….basta vivere!
Anche io non predligo l’autunno proprio, perchè è l’anticamenra dell’inverno lungo e freddo Però è la stagione che prepara proprio la natura a difendersi. I suoi colori sono meravigliosi,visti in un bosco fitto e silenzioso! Quanti ricordi giovanili che non sto a ripetere perchè già accennati da altri lettori.Ricordo la raccolta delle castagne con gli amici, la” mangiata “appena abbrustolite , magari anche un po’ crude,le risate e le prime giacchette pesanti, non nuove,un po’ striminzite,per non rovinare le nuove in campagna.Giornate semplici che si ricordano con nostalgia! Ora i castagneti non sono praticabili come allora, quando chiunque poteva entrare e raccogliere i frutti caduti! Non c’entra nulla con lo spazzzacamico, ma ieri qui a Torino ho sentito il richiamo dell’ARROTINO! Mestiere anche questo che pensavo sparito! Grazie Titina
l’ autunno tanto avete detto tutti voi ..io godo l’autunno camminando ,in campagna e guardare giorno dopo giorno,il cambio dei colori ..le foglie che cadono tra il giallo e il rosso,lo scricchiolio delle foglie sotto le scarpe ,serena domenica a tutti
E’ un po’ di tempo che manco da Eldy e da parliamone, arrivo e trovo tanta malinconia e tristezza, possibile che nessuno riesca a trapassare l’idea del successivo inverno, dove tutto si irrigidisce e muore e scorgere la risurrezione a cui tutti siam destinati? In fondo l’autunno ha le stesse temperature della primavera ma in primavera siam tutti più felici perché coltiviamo la speranza dell’arrivo della bella stagione. Allora, coltiviamola ora la “Speranza” che nel parallelismo che faceva Franco tra l’autunno e l’autunno della vita si possa intravedere la “Vita” che risorge proprio quando tutto sembra perduto, solo così potremo rispolverare quelle sensibilità sopite per godere anche dei colori, sapori e delizie della presente stagione.
Che dire dello spazzacamino? Io lo vedo come colui che ci mantiene pulito il canale di comunicazione tra noi e l’ “Infinito” in modo che, come il fumo sale senza ostacoli per la canna fumaria ripulita, i nostri pensieri più intimi possano defluire verso il Cielo che ci guarda e ci attende.
Complimenti alle amiche Titina e Paola! E saluti a tutti.
Ringrazio tutti per l’attenzione mostrata per il mio scritto senza pretese, è stato solo un momento di abbandono ai ricordi della mia infanzia. Complimenti ed elogi super alla nipotina di Alba che con il suo testo dimostra di saperci fare davvero con la penna … le auguro di mantenere e coltivare la passione per la scrittura, sicuramente in futuro le darà tante soddisfazioni!
Franco, come dice Nietzsche…” l’autunno, più che una stagione è uno stato d’animo”, infatti, per me è così. La parola autunno porta già in sé il significato di qualcosa che è alla fine, ci sono tante espressioni che lo dimostrano, faccio qualche esempio: l’autunno della vita, l’autunno del cuore, l’autunno della democrazia, l’autunno del pensiero, l’autunno della memoria e così via … infatti, io aborro tutto quanto sa di fine, di commiato, di addii ….A questo aggiungi le componenti climatiche, il lavoro che riprende a tutto ritmo dopo la pausa estiva, il pensiero di quanto tempo ci vorrà per rivedere la primavera … ed ecco fatto!
Commenti abilitati
Cara Alba, per te questo e altro, sei una donnina molto intelligente.
grazie mar sempre cortese e premuroso
Mi piace l’autunno. E’ bello e colorato. Poi, io che sono freddoloso, mi psso coprire con soddisfazione e rimprovero chi si ostina a tenere le finestre tutte spalancate nell’illusione che l’estate non sia ancora finita. Il vino diventa più piacevole. Le notti più confortevoli (sempre se si sta al caldo). Assisto soprattutto al preletargo delle mie tartarughe, che escono sempre più di rado e aspettano il freddo per andare in letargo. C’è tutta una procedura per prepararle all’inverno.
Commenti abilitati
L’AUTUNNO DA VEDERE, L’AUTUNNO DA ASCOLTARE.
ESPLOSIONE DI COLORI, ESPLOSIONI DI NOTE CHE COLPISCONO… L’ANIMA
L’AUTUNNO VISTO DAGLI OCCHI DEI PITTORI – VIVA
http://youtu.be/qMF_ztvmmpo
Antonio Vivaldi Le quattro Stagioni ( Autunno)
http://youtu.be/7tOwUAYTP-I
Perchè Titina è triste per te l’autunno? Intanto è la nostra stagione , poi come hai detto, è piena di colori, si raccolgono i frutti più saporiti , si fa il vino …..
Tutti sono in citazioni …personalmente amo San Martino…..
La nebbia agli irti colli
piovviginando sale………
La puoi anche cantare come ha fatto Fiorello….la porto a memoria dalle elementari e mi piace recitarla ai nipoti,perchè da un senso aulico ,ma vero ,dell’autunno.
Quando in ogni paesello, l’inverno viene
e la neve il suo mantello vi distende pian piano
trascinando il mio fardello, di cenci e pene
sospirando un ritornello,me ne vado lontano..
Come rondine vò, senza un nido nè un raggio di sol
per ignoto destino.. il mio nome è lo spazzacamino!…
La ricordate anche voi, vero, questa canzone? Era famosissima
e la cantava Robertino:
poi ne conosco un’altra.. ma è..un pò birichina!!
Bello il racconto di Titina!
Commenti abilitati
ALBA, ECCOTI ACCONTENTATA, TI METTO IL TESTO DELLA ROMANZA
Lo spazzacamino
Musica di Giuseppe Verdi, 1845
Testo diS. M. Maggioni (1788-1865)
Lo spazzacamin! Son d’aspetto brutto e nero,
Tingo ognun che mi vien presso;
Sono d’abiti mal messo,
Sempre scalzo intorno io vo.
Ah! di me chi sia più lieto
Sulla terra dir non so.
Spazzacamin! Signori, signore, lo spazzacamin
Vi salva dal fuoco per pochi quattrin.
Ah! Signori, signore, lo spazzacamin!
Io mi levo innanzi al sole
E di tutta la cittade
Col mio grido empio le strade
E nemico alcun non ho.
Ah, di me chi sia più lieto
Sulla terra dir non so.
Spazzacamin! Signori, signore, lo spazzacamin
Vi salva dal fuoco per pochi quattrin.
Ah! Signori, signore, lo spazzacamin!
Talor m’alzo sovra i tetti,
Talor vado per le sale;
Col mio nome i fanciuletti
Timorosi e quieti io fo.
Ah, di me chi sia più lieto
Sulla terra dir non so.
Spazzacamin! Signori, signore, lo spazzacamin
Vi salva dal fuoco per pochi quattrin.
Ah! Signori, signore, lo spazzacamin!
PRESO IN RETE
grazie Marc la tua è stato una pillola di buon uomore film che non andrà mai alla fine, i sottotitoli ci volevano nel spazzacamino verdiano grazie ancora
Commenti abilitati
Ma perchè tanta tristezza! In fondo è il ciclo vitale della natura, che non muore ma si riposa per poi rivivere più bella che mai, la cosa magnifica del ciclo vitale è che non la dobbiamo ricordare come per gli antichi mestieri, ma la riviviamo puntualmente se sappiamo conservarla,non come altre cose che abbiamo abbandonato e possiamo ricordarle solo con nostalgia.
Nostalgie del passato, del nostro periodo di gioventù: è bello ricordare, rivivere con la mente episodi vissuti e trascrivere il tutto nella memoria di un PC, compagno del nostro sentirci ancora giovani nello spirito e nel cuore. Brava Titina, in Sardegna lo spazzacamino professionista era una figura rara, già d’allora, qui da noi, prevaleva il ‘fai da te’. Ho letto il tuo simpatico racconto molto volentieri e con piacere. Grazie.
Commenti abilitati
Titina, molto bello il tuo racconto di ricordi vissuti con un po’ di nostalgia. La nostalgia di una fanciullezza ormai passata. Dove tutto ci sembrava grande, le persone, le situazioni, dove… rapiti, ascoltavamo i discorsi dei grandi dando sfogo alla nostra fervida fantasia. Il tuo omaccione spazzacamino, che nella tua fantasia accostavi al rude galeotto Jean Valjean dal romanzo di Victor Hugo. Un mestiere che come l’arrotino, il maniscalco, lo stagnino sono oramai scomparsi. Mentre l’autunno si ripropone ogni anno con tristezza. Le giornate che si accorciano, al mattino, quella leggera umidità che sale dal terreno. La natura che comincia ad andare in letargo regalandoci prima (come dici tu), una tavolozza di colori, che ci ritroviamo foglia per foglia cadere dagli alberi, lasciando i rami spogli. Triste anche per me l’autunno.
RICORDATE MARY POPPINS ,CON IL SUO SPAZZACAMINO ANGLOSASSONE, HA FATTO SOGNARE INTERE GENERAZIONI.
Mary Poppins – Cam Camini – Lyrics
http://youtu.be/V3u0JOuMVRM
UNO SPAZZACAMINO VERDIANO
Diana Damrau sings “Lo Spazzacamin” by Verdi
http://youtu.be/xZDm30X9OzM
riporto un tema di mia nipotina 5 elementare sull’autunno L’autunno, freddo, umido, triste.
Nelle giornate piovose dell’autunno la natura si abbandona, con i rami secchi e le foglie
gialle che supplicano pietà.
L’odore di legna bruciata, di castagne.
I nuvoloni neri pian piano riempiono il cielo di tristezza, a quel punto ti rifugi in casa,
chiudi gli occhi e ti metti a sognare.
Il tempo passa, le foglie cadono e nell’aria echeggia lo scrosciare della pioggia. Fuori,
intanto, stormi di uccelli se ne vanno verso Sud, pronti ad affrontare un lungo viaggio.
Poi cala la notte, ancor più fredda e agghiacciante del giorno.
Le foglie, ormai stanche e raggrinzite si dileguano, mentre il vento soffia sfinito.
Lento, lento, l’autunno rattrista tutta la grigia città. Percepisco l’animo della gente, in
preda alla malinconia , che avanza a passo pesante nella fredda giornata d’autunno.
lo spazacammino che io ho conosciuto è quello di Mery Popin, fantascico lui ballava sui tetti, ma questa è solo fantasia.
Penso seriamente che lavoraccio era quanta volpere nei suoi polmoni, per pochi denari.ora che viviamo in un mondo moderno e loro sono spariti rimangono nella fantasia di tutti.
Se parli con un bambino dello spazzacammino, cade dalle nuvole enon capisce, altri tempi che solo noi adulti ricordiamo