Un grande cambio rispetto agli articoli precedenti, purtroppo accade anche questo ed è bene che se ne parli

Sentendo quasi ogni giorno la violenza che viene perpetrata ai danni delle donne (forse oggi è amplificata dai mass media), mi viene da fare alcune riflessioni, e mi domando e dico: perché questi “pseudo maschi” si sentono in diritto di comportarsi così?
Le madri (donne in primis) come li hanno educati questi figli?
Un metro due misure. Infatti per le ragazze: “devi  essere sottomessa al tuo uomo, guarda di non guardare troppo i ragazzi perché vieni giudicata male, devi badare ai figli, non devi mostrare il tuo piacere sessuale apertamente”.
E certi maschi, come vengono educati? Sei un bel ragazzo, sono contenta/o che hai un sacco di ragazze, datti da fare con loro, non farti sottomettere dalle donne,  stai attento che le donne sono tutte put…e ti girano come vogliono loro, fatti rispettare!

Questa potrebbe essere una delle ragioni che spinge alcuni uomini a fare violenza sulle donne?

Facciamo allora un piccolo escursus sulle donne che hanno fatto la storia pagando anche di persona.  La prima peccatrice per una religione maschilista è stata Eva.
Tralasciamo il medioevo dove le donne venivano definite senza anima.
Andiamo oltre, abbiamo parlato in questo blog di… Ipazia, abbiamo studiato a scuola di Giovanna d’Arco, poi le varie Elisabetta, le Tudor, Maria Stuarda, Caterina di Russia,  le Borgia, etc. poi le varie cortigiane. Se me ne sfugge una ricordiamocele insieme!
Donne potenti, anche… crudeli, che sapevano il fatto loro, che hanno sofferto, amato, odiato, regnato, comandato.
I francesi dicono: “Cherchez la femme”! che  in modo  non letterale  ha preso il significato di: dietro ogni successo di un uomo si nasconde una donna.
Ricordiamo  in Francia, Mata Hari, le cronache la vogliono famosa spia. La Bella Otero, Clèo de Mèrode, Isadora Duncan.
E… tutte le subrette che spadroneggiavano nella Belle Epoque.
Ma quanti uomini si sono uccisi, perché non corrisposti in amore da queste donne?

Quindi le donne contano? eccome! A livello famigliare… alle nostre madri  era destinato il compito di badare ed educare i figli, i nostri padri, pensavano al lavoro e alla pagnotta. Non disdegnando le altre donne e amanti. Però la famiglia era sacra.
Come può una mamma, con la sua educazione, rendere un figlio cosi patologicamente aggressivo, insicuro, frustrato, complessato, possessivo, geloso, “impotente” psicologicamente, da picchiare, se non uccidere una donna?

Perché la psicoanalisi spiega così certe patologie maschiliste! Le donne in sinergia con la società hanno fatto passi da giganti.
Anni 70: il voto, le lotte sociali, l’aborto, l’iceberg  del femminismo, poi… giustamente il ridimensionamento.
Oggi sono dirigenti di aziende, manager, sanno forse… anzi, sicuramente, più degli uomini cosa vogliono. Il maschio è un po’ confuso… sul da farsi.
Eppure questa stupida e crudele violenza continua. E non  è  sinonimo  di ceto. Maschi gelosi, invidiosi del successo delle donne?  Noooo… penso che il problema tocchi sì la sfera sociale, ma…soprattutto personale, intima.

 

 

 

E voi che pensate?
Qual è la vostra opinione in proposito? 

 Aggiungo un piccolo filmato: “Le donne nella storia”
http://www.youtube.com/watch?v=Xp4dZ1Vr–0&hd=1
Ed uno Spot contro la violenza sulle donne

16 Commenti a “Maschio frustrato? donna maltrattata! Scritto da Marc52”

  1. Andrea scrive:

    Cari signori e signori i vostri commenti sono predsapochisti
    Ma se vi dovesse capitare a casa una donna che vi asfissia in ogni modo non capisce ragione vi porta sulla orlo dei nervi… Vi tradisce vi sembra bello
    . Non è che dietro questi tristi avvenimenti ci siano a volte gravi squilibri affettivi causati da uno dei coniugi non necessariamente l uomo

  2. franco muzzioli scrive:

    La violenza sulle donne esiste soprattutto in quei paesi dove religioni barbare le pongono su di un piano inferiore all’uomo, mutilandole anche, perchè non possano “sentire” e quindi essere soggetto di desiderio.
    Le violenze che sentiamo dai media ,sono a mio parere , soprattutto frutto di follia. Se mia moglie mi lasciasse o mi tradisse non mi passerebbe neppure nell’anticamera del cervello di usare una qualsiasi violenza fisica su di lei.
    Le violenze eclatanti sono frutto di frustrazioni che l’uomo elabora non accettando d’esser “abbandonato” per un becero maschilismo di ritorno e per una rivalsa sulle donne che stanno guadagnando giorno per giorno consapevolezza , aggressività ed autodeterminazione.Ma soprattutto bisogna essere folli!

  3. marc52 scrive:

    LE ECCEZIONI CHE CONFERMANO LA REGOLA
    Il ritratto della donna più potente d’Europa
    http://youtu.be/9_VheTEiREk

    AUMENTANO LE DONNE MANAGER, L’INNOVAZIONE “PARLA” FEMMINILE
    http://youtu.be/10Sthzrwbdg

  4. marisa8.bs scrive:

    è bello parlarne ,chissà che col tempo anche gli uomini ,capiscano che siamo persone ,ognuno con la sua diversità ma uguali nello spirito.che bello quando finalmente saremo considerati uguali .e alle mamme mi sentirei di dire ,considerate i vostri figli maschi e femmine ,allo stesso modo ,senza previlegi.

  5. edis.maria scrive:

    Veramente ogni giorno si leggono notizie riguardanti violenza sulle donne! Da sempre le donne sono state viste come esseri inferiori dagli uomini che pensavano di essere superiori, in ogni luogo.Poi finalmente le cose cambiarono e le femministe ci insegnarono ad avere più rispetto per noi stesse e a pretenderlo. E le donne partirono compatte e decise!!!! Forse , poi, esagerarono, e vollero , non più avere gli stessi diritti ma , in certi casi superare l’uomo . E gli uomini deboli, si stupirono, persero la loro “ superiorità”, ed ora l’hanno scambiata con la violenza,. Ed ecco tutti questi fatti terribili! Forse abbiamo sbagliato anche noi donne, attraversando forse un certo limite ,non dando il tempo ai nostri compagni di abituarsi a perdere lo “ scettro”? Naturalmente, con ciò, non voglio giustificare fatti efferati, di botte e di sangue, ma separazioni frequenti per piccoli screzi . Quanti divorzi, potrebbero essere evitati, se DONNA e UOMO capissero che siamo complementari e, con amore e molta pazienza, risollevare la famiglia.

  6. alessandro31 scrive:

    Vorrei contribuire a questo forum con una mia convinzione personale, non rifacendomi a grandi donne ne alla nascita della famiglia…….. matriarcato – patriarcato ( la violenza viene da lontano ) ma rifacendomi alla vita di tutti i giorni da uomo della strada.
    E’ cosa accetata che i valori femminili sono superiori a quelli maschili, si vede tutti i giorni basta osservare con la mente e il cuore: la donna lavora dentro e fuori casa e nell’ambito famigliare è in fulcro del nucleo; ha costanza,determinazione, è piu profonda sia in amore e anche per le scelte del maschio, però la società la relega alla sottomissione.Anche professionalmente è molto più seria e determinata.
    Questa è una mia analisi anche se noto che l’uomo si sta emancipando e non credo che debba essere la donna ad emanciparsi; emanciparsi significa rispetto, condivisione, collaborazione, amore ( e non mi riferisco al sesso ) e tutto questo generalmente all’uomo manca, e se la donna si ribella per una motivazione che ha sempre un fondamento ecco che scatta la paura…. la violenza. l’imposizione maschile.
    Credo che troppa stra deve ancora fare il maschio per essere in parità

  7. elisabetta8mi scrive:

    Penso che chiunque calpesti la dignita’ di 1 sola persona non possa chiamarsi uomo,non è degnio di questo nome *e non è degnio nemmeno di se stesso in quanto …uomo non lo è…sara’ una greatura alla ricerca del nulla*

  8. sandra .vi scrive:

    A noi purtroppo e’ capitato un caso di maltrattamenti in famiglia .Una carissim cugina sposata contro il parere di tutti l’uomo che amava .Suuccube per tutta la vita ,ne subi’i maltrattamenti sempre difendendolo ,nn ascoltando i suoi che la volevano aiutare,Non preoccupandosi dei traumi che poteva subire il figlio (molte volte lo ospitavamo noi,adorava mio marito).Eppure all’apparenza era un uomo “per bene{“tutta casa e famiglia.

  9. alessandro31 scrive:

    me balla tutto ooooo

  10. alessandro31 scrive:

    Interessante articolo ma non riesco a commentare

  11. alba morsilli scrive:

    Non posso ricordare in questo articoloIl discorso storico
    all’Onu di Malala, la ragazzina Pakistana che sfidò i talebani
    a 16annied ha subito un grave attentato per lottarea favore
    dell’istruzione delle giovani donne.
    Disse” Questo non è il mio giorno, ma è il giornodi tutti coloro che combattonoper una causa io sarò qui per dare la parola a chi non ha voce”
    “Prendete i vostri libri e le vostre penne sono la vostra arma più potente ”
    Come i talebani uccidono per paura dell’intelligenza della donna, anche gli occidentali violentano ed uccidono per lo stesso motivo.
    Uomini incolti violenti come i Talebani

  12. marc52 scrive:

    Grazie Lorenzo per il tuo commento. BRAVA ALBA, HAI DETTO DELLE COSE GIUSTISSIME, COSI SI FA’! FORZA DONNE FATEVI SENTIRE!!!!!!
    COSA PENSATE DI NOI OMETTI????

  13. alba morsilli scrive:

    La voce di una donna:
    Appartengoad una categoria di donne che hanno lottato, manifetszioni,cortei, scioperi, per avere uguali diritti degli uomini.
    Eravamo considerate inferiori , anche se si svolgeva lo stesso identico lavoro, le lotte per il divorzio, per l’aborto, la parità di sessi, la pillola anticocezionale, la possibilità di studiare, hanno reso la donna emancipata.
    Certamente l’uomo si è sentito inferiore,
    La donna moderna è madre lavoratrice, e lui uomo si è dovuto adeguare, non tutti gli uomini sono intelligenti, ed è qui che si perde il valore.
    Loro solo muscoli e poco cervello,
    Noi donne dobbiamo avere il coraggiodi denunciare la loro violenza, anche se ci costa perchè il più delle volte ci sono i figli di mezzo.
    Mi domando se è meglio avere solo una madre serena o piena di lividi con un padre violento e loro assistere a queste scene.
    La legge contro la violenza è anche per gli animali, e allora forza donne denunciamo non dobbiamo avere paura.

  14. Giovanni scrive:

    Signora Paola, gli uomini che fanno violenza su le donne, non li considero esseri umani perchè non hanno sentimenti e fanno tutto questo senza avere un minimo senso di colpa, pensando di essere nel giusto. Non sapendo usare la parola e non essendo in grado di fare un dialogo, lo fanno malmenando perchè vogliono avere ragione a tutti i costi e in quanto uomini vogliono avere il dominio assoluto sulla donna, secondo me questo non significa amare ma voler possedere la propria donna, come se fosse un oggetto di proprietà, ma dovrebbe imparare prima di tutto che la donna non è un oggetto ma una persona e che l’amore e il resto, non si ottengono alzando le mani e trattenendo una donna con forza e con la paura, ma in ben altri modi. Forse riusciranno ne loro intento, ma lo fanno terrorizzando e facendo del male, e probabilmente lei non prova più nulla per lui, questo nel suo cuore non cambierà mai a suon di botte. E’ molto meglio che una donna decida liberamente di stare con il proprio uomo perchè la tratta come merita, credo che questo sia anche molto più gratificante per lui invece di sapere che lei è costretta a stare con lui, per paura delle botte che subirà. Alzare le mani è una grande forma di debolezza non di forza e secondo me gli uomini che si comportano cosi sono loro stessi a sentirsi inferiori ma probabilmente lo sono anche nella vita, non solo con la loro compagna.

  15. Lorenzo.rm scrive:

    Un bellissimo articolo, Mario. Hai affrontato l’argomento in tutte le sue sfaccettature. Dunque, il problema è il maschio che, nel rapporto con l’altro sesso, non vuole rassegnarsi all’idea della parità e della comune condivisione. C’è poco da esserne fieri, come uomini. Si ritorna indietro nel tempo. E dire che “Dio li fece maschio e femmina per essere una sola carne”. Ma che? Se la donna non è sottomessa, nel peggiore dei casi si va con i maschi. Non vorrei esagerare ma penso che le influenze, anche sul piano sessuale, della crescita della donna si facciano sentire e che lo sviluppo del gaysmo si possa connettere anche alla recente evoluzione della donna. Che fare? L’uomo sia uomo e non semplicemente maschio e veda nella donna la sua compagna ideale. Questa è anche la natura delle cose. Grazie ancora, Mario.

  16. Lorenzo.rm scrive:

    Prima di tutto mi congratulo con Mario. Ha messo il problema con i piedi per terra, in tutte le sue sfaccettature. Ce ne siamo occupati anche in Bosco. Dunque, il problema è il maschio. Il maschio che, provando rancore per le donne, prima femmine ad esso sottoposte, se ne “vendica” in tutti i modi. Altro che “Dio li fece maschio e femmina, per essere una sola carne”. Il maschio, paradossalmente, non avendo più la femmina sottomessa, non la vuole. Sono dei casi estremi, certo, ma come si spiega lo sviluppo in termini esponenziali del gaysmo? Dunque, maschi con maschi, come ai miei tempi succedeva nella scuola. Sul che fare che cosa dire o consigliare? Continui la crescita culturale, decisionale, professionale, ecc. delle donne. Ed il maschio diventi uomo finalmente e apprezzi la sua compagna sempre di più. Solo insieme, nel rispetto di tutti, uomini e donne, si va avanti. E’ un cammino ed un destino segnato. Perché io continuo a credere nella complementarietà dei sessi. Ora e sempre. Grazie ancora Mario.

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