Le parole di Primo Levi ci toccano sempre da vicino

Se questo è un uomo (Primo Levi)

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Il Giorno della Memoria…. pensiamo anche a tutte quelle cornici che non hanno più un’immagine, spazzata via dalla bestialità umana. Con il nostro ricordare non saranno più vuote…

7 Commenti a “27 GENNAIO… PER NON DIMENTICARE MAI”

  1. alba morsilli scrive:

    Mi son trovata proprio lunedì giorno della memoria a dover controbattere un giovane di 40anni che diceva “ma con tutte queste giornate ne ho le p………. piene ” scusate io che sono nata nel 39non ci ho più visto.
    Mi sono resa conto che quello che sapeva era per sentito dire, e forse è colpa anche nostra che abbiamo cercato di dare loro solo il buono della nostra sofferenza.
    Ma non accetto anche se non sà di non rispettare i 6 milioni di persone morte per mezzo di mani tedesche,l’ho invitato a vedere un film che ha vinto 7premi oscar” la lista di Schindler” forse cambiava idea

  2. sandra .vi scrive:

    Grazie Paola.E’ un giorno che non si puo’ e non si deve dimenticare.Troppi orribili delitti sono stati commessi ,il ricordo di tutti quei morti deve essere indelebile per tutti noi.MI ricordo una poesia di JOJCE LUSSU parlava di un paio di scarpine rosse di un bimbo di 3 anni su un mucchio di scarpine di bimbi bruciati nei forni del campo di concentramento.

  3. lucia1.Tr scrive:

    “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”
    Questo è il testo integrale della legge del 20 luglio 2000

  4. marc52 scrive:

    RICORDIAMO PERCHE NON ACCADA PIU’
    NON DIMENTICHIAMO PER NON DOVER RICORDARE
    CIO’CHE E’ACCADUTO
    CIO’ CHE E’ ACCADUTO NON DIMENTICHIAMOLO
    RICORDIAMOLO E’ TRAMANDIAMOLO
    ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

    AUSCHWITZ
    di Salvatore Quasimodo

    Laggiù, ad Auschwitz, lontano dalla Vistola,
    amore, lungo la pianura nordica,
    in un campo di morte: fredda, funebre,
    la pioggia sulla ruggine dei pali
    e i grovigli di ferro dei recinti:
    e non albero o uccelli nell’aria grigia
    o su dal nostro pensiero, ma inerzia
    e dolore che la memoria lascia
    al suo silenzio senza ironia o ira.

    Da quell’inferno aperto da una scritta
    bianca: ” Il lavoro vi renderà liberi ”
    uscì continuo il fumo
    di migliaia di donne spinte fuori
    all’alba dai canili contro il muro
    del tiro a segno o soffocate urlando
    misericordia all’acqua con la bocca
    di scheletro sotto le doccie a gas.
    Le troverai tu, soldato, nella tua
    storia in forme di fiumi, d’animali,
    o sei tu pure cenere d’Auschwitz,
    medaglia di silenzio?
    Restano lunghe trecce chiuse in urne
    di vetro ancora strette da amuleti
    e ombre infinite di piccole scarpe
    e di sciarpe d’ebrei: sono reliquie
    d’un tempo di saggezza, di sapienza
    dell’uomo che si fa misura d’armi,
    sono i miti, le nostre metamorfosi.

    Sulle distese dove amore e pianto
    marcirono e pietà, sotto la pioggia,
    laggiù, batteva un no dentro di noi,
    un no alla morte, morta ad Auschwitz,
    per non ripetere, da quella buca
    di cenere, la morte.

  5. franco muzzioli scrive:

    Finchè ci sono individui che mettono in dubbio l’Olocauso, finchè ci sono razzisti, finchè ci sono integralisti, finchè ci sono fascisti e nazisti di tutti i generi…..il rischio è sempre dietro l’angolo.
    Anche dopo 70 anni non possiamo abassare la guardia.

  6. Lorenzo.rm scrive:

    Grazie Paola. Non dimentichiamo e non dimenticheremo. E facciamo nostre le parole dei partigiani: Mai più, mai più, mai più”.

  7. elisabetta8.mi scrive:

    Grazie Paola,,,è vero nn si deve dimenticare,,IL GIORNO DELLAMEMORIA,,deve rimanere indelebile x tutti,,,i morti nn saranno tale ,,fino a che il ricordo restera’ in tutti noi,,,,gli scritti di Primo Levi sono tutti molto forti propio perche’ veri,,ciao,, grazie ancora per questo tuo pensiero,,,

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